RCE Foto

(i) Per navigare su JuzaPhoto, è consigliato disabilitare gli adblocker (perchè?)






Login LogoutIscriviti a JuzaPhoto!
JuzaPhoto utilizza cookies tecnici e cookies di terze parti per ottimizzare la navigazione e per rendere possibile il funzionamento della maggior parte delle pagine; ad esempio, è necessario l'utilizzo dei cookie per registarsi e fare il login (maggiori informazioni).

Proseguendo nella navigazione confermi di aver letto e accettato i Termini di utilizzo e Privacy e preso visione delle opzioni per la gestione dei cookie.

OK, confermo


Puoi gestire in qualsiasi momento le tue preferenze cookie dalla pagina Preferenze Cookie, raggiugibile da qualsiasi pagina del sito tramite il link a fondo pagina, o direttamente tramite da qui:

Accetta CookiePersonalizzaRifiuta Cookie

Anno Sabbatico - Un viaggio in solitaria 4 (secondo post)


  1. Forum
  2. »
  3. Viaggi, Natura, Escursioni ed Eventi
  4. » Anno Sabbatico - Un viaggio in solitaria 4 (secondo post)





user177356
avatar
inviato il 05 Gennaio 2020 ore 19:56

È per me un bel colpo all'autostima.

Se io avessi il coraggio di affrontare un viaggio come il tuo, non avrei problemi di autostima per i successivi vent'anni.

avatarsupporter
inviato il 05 Gennaio 2020 ore 20:20

Gianluca secondo me dovresti trovarlo un filtro, io ho avuto una 1.1 a carburatore del 90 e una 1.3 a iniezione del 95 ed entrambe montavano lo stesso filtro aria.
Dai che capita a tutti una svista, spero.tu vi possa porre.rimedio efficacemente

avatarsupporter
inviato il 05 Gennaio 2020 ore 20:39

Che vuoi che sia dimenticare un filtro.
Pensa come sarebbe stato accorgersi, soltanto dopo 10.000 km, di aver dimenticato...
la moglie!Eeeek!!!Sorry
MrGreen

avatarsupporter
inviato il 05 Gennaio 2020 ore 21:34

Gianluca, se mi dai qualche dettaglio utile provo ad acquistarlo e per la spedizione vediamo di organizzare una colletta, dammi un indirizzo e faccio fare un preventivo ad uno spedizioniere al volo.
Se sei d'accordo procedo.
Ciao,
Walter

avatarsenior
inviato il 05 Gennaio 2020 ore 22:35

Sto incollato tutta la sera al tuo diario di viaggio. Sono poi andato a ritroso per rileggere tutto dall'inizio. Un viaggio al Centro della Terra, nell'Agartha in sella all'Ammiraglia illuminato dallo sguardo metafisico di Guenon! Altissimo e concretissimo allo stesso tempo!
Grazie per aver condiviso tutto questo con noi!
Mauro

avatarsupporter
inviato il 05 Gennaio 2020 ore 22:37

Ecco, piuttosto per la prosecuzione del viaggio attenzione qui: www.rainews.it/dl/rainews/articoli/Misteriosa-polmonite-in-Cina-allert

avatarjunior
inviato il 06 Gennaio 2020 ore 1:19

Il filtro si può comprare sul sito indiano di Amazon. A questo punto Gianluca, quando avrà un indirizzo di riferimento può anche procedere da solo e, comprando direttamente su Amazon India le spese di spedizione dovrebbero essere minime.

Da quello che ho capito facendo un giro su internet, col passare del tempo il filtro non è cambiato

avatarsenior
inviato il 06 Gennaio 2020 ore 10:45

I.Felix

Qui ti si invidia tutti per un motivo semplicissimo.
Invidia positiva.

Sei come l'unico canarino dell'allevamento
che si è aperto la porta della gabbia
e sta svolazzando libero fuori.

Noi rimasti, da dietro le sbarre..
possiamo solo ammirare stupiti,
mentre ci assale la consapevolezza
che crediamo di essere liberi,
ma la realtà è ben diversa.

Quello che crediamo coraggio o incoscienza..
è soltanto disabitudine.
Siamo nati e cresciuti in gabbia,
non sappiamo cosa sia essere veramente liberi.
Ma la cosa ci attrae tantissimo,
perché è nella nostra natura.

La Libertà ci attrae.
La Paura di essere liberi ci blocca.


Mi permetto un commento proprio perchè il nostro supereroe autore del Topic ha manifestato preferenza che i commenti e le piccole divagazioni rimangano all'interno del topic principale (in caso contrario , ovvero che io abbia capito roma per toma , eliminate pure questo mio intervento ed accettate le mie scuse)

Il concetto di libertà è molto molto molto soggettivo ed interpretabile . Quella gabbia che descrivi non esiste in realtà cosi come è soggettivo che l'autore del topic abbia più libertà di te o di me o di altri . La vita io la descrivo come un'avvventura meravigliosa ed ognuno di noi può gestirla come fosse una partita a poker : con delle buone carte si può giocare una pessima partita cosi come con pessime carte si può divertirsi in una partita emozionante .
La scelta dell'autore di questo avvincente viaggio è una scelta consapevole e ne ho riscontro ad ogni suo intervento . Ed è questo che valorizza cosi tanto il suo racconto , è questo che emoziona nel leggerlo (tra l'altro è molto bravo a scrivere ed anche a scegliere un linguaggio adatto al pubblico cui è destinato il suo scritto)
Nelle tue parole leggo una sorta di "lui si è liberato dalle catene della prigionia mentre noi non siamo liberi" ...
Sei proprio sicuro che tu non sia libero ? Cosa ti trattiene dall'intraprendere un'anno sabbatico come il suo ? Se tu hai costruito una famiglia , apprezza il dono che ti sei autocreato e goditelo ricordando che non hai avuto alcuna pistola alla tempia . Se tu hai optato per scelte imprenditoriali o se hai scelto di goderti la spensieratezza di gioventu o qualunque altra scelta tu abbia fatto , non sei stato schiavo nell'optare tali scelte perchè di scelte si parla (ricordi partita a poker ?)
La paura di essere liberi ci blocca solo quando , in realtà , non vogliamo essere liberi ma stiamo solamente fantasticando su qualche altra scelta di vita fatta da altri . Ma se non si sta mollando le scelte fatte in precedenza è perchè tuttosommato ci stanno bene cosi . Si , forse un timore nel lasciare quel che si ha senza certezza di saperlo compensare in altra maniera ... forse in tal senso hai ragione .

L'autore del topic ha fatto le sue scelte ed il mio cuore gli augura di trarne il massimo vantaggio possibile sia dal punto di vista esperienze di vita sia sotto qualunque altro punto di vista . Quando parlo di cultura , io reputo che il viaggiare cosi sia l'apice dell'acculturarsi .
Concludo con un ringraziamento per questi topic ed il mio ringraziamento vedrò di tramutarlo anche nell'acquisto del suo libro edito Cool

x Goatto

Mi sembra che "l'imprevisto" dell'ammiraglia si sia trasformato in qualcosa di positivo: bellissime le foto e le descrizioni, ci hai fatto "entrare" in questo mondo che io conoscevo pochissimo.
Pazzesca la Torre Eiffel! Buon anno!


Concordo con te . Io son sempre stato dell'idea che in ogni situazione buia , le persone fortunate sono coloro che riescono a trovare anche un solo spiraglio luminoso che mette in secondo piano le brutture .

avatarsenior
inviato il 06 Gennaio 2020 ore 13:00

Yellowstone, concordo fino ad un certo punto. Anche se volessi, non mi posso permettere un anno sabbatico. Le scelte fatte a suo tempo (peraltro consapevoli, anche per ignoranza, iin altra epoca, con altra mentalita' e situazione familiare) mi impediscono ora di intraprendere un'analoga avventura. Scelte dettate talvota anche dalla necessita' contingente che poi condiziona gli anni a seguire. Liberta' e' un concetto ampio, non definibile se non limitatamente alle circostanze ad alla situazione. E vi sono situazioni che ti consentono di usufruirne: aspetti economici, di lavoro, familiari. Io, queste situazioni non le ho avute. Ora, che avrei una certa disponibilita' economica non ho la possibilita' per questioni di lavoro (dipendente) e familiare. Per questo, nel post, ho chiarato una sana invidia nei confronti del nostro amico viaggiatore. Ormai, tra l'altro, comincio ad avere una certa eta'. Ringrazio pertanto Gianluca che mi fa vivere un'avventura come fossi io al suo posto o al suo fianco. Un buon anno a tutti....Gianluigi

avatarjunior
inviato il 06 Gennaio 2020 ore 18:06

Leggo, guardo le foto e le clip e cerco di immedesimarmi in Gianluca. Quei territori dalla geografia così desolata sono affascinanti ma allo stesso tempo incutono timore e rispetto. C'è un abisso interiore enorme tra il nostro mondo e quello di quella parte di Asia. Forse per capire dove stiamo andando con il ns. mondo privilegiato dovremmo fare un'esperienza di vita come quella di Gianluca. Sicuramente non è per pantofolai o gitanti della domenica….. quelli per intenderci che fanno i fighi e gli sbruffoni nell'agiatezza e nell'opulenza di chi disporre di tutto a piacimento e quando non ne dispone è disposto ad ottenerlo anche a costo di limitare la libertà degli altri.
Credo che se, in termini di raffronto, non diamo uno sguardo al passato il ns. futuro sarà drammatico.
Complimenti ancora a Gianluca e gli auguro di poter proseguire incolume sino alla meta prefissata.

avatarsupporter
inviato il 06 Gennaio 2020 ore 20:55

Giorni 58 e 59 – 5 e 6 Gen 2020
drive.google.com/open?id=13yI9FMcocb5aeUAVlt97UMkLLsIMoPVh&usp=sharing

Non vado a Peshawar, nelle cui vicinanze c'è un villaggio interdetto agli stranieri che potrei provare a raggiungere comunque, perché ho necessità di uscire dalle città. Da Islamabad parte una autostrada che nelle intenzioni quando completata dovrebbe sostituire la mitica Karakoram Highway. La costruzione è diretta e probabilmente anche finanziata dalla Cina e stavolta ne sono certo perché è scritto a chiare lettere e vedo anche occhi a mandorla che osservano, sotto caschetti protettivi, operai pakistani sotto Pakol. Al momento è completata e transitabile solo fino a Mansehra, ma già sui cartelli sono riportate località più lontane. Solo il vedere qualche altura alberata, pur con una notevole presenza di fabbricati, mi rasserena. Uscendo però sulla vera Karakoram Hwy il traffico torna ad essere il solito e qui in più la strada è stretta e spesso dissestata con un'alta presenza di camion per superare i quali tutti, anch'io, si buttano sull'altra corsia anche in curve cieche ed anche con mezzi che procedono in senso contrario. Si strombazza e si rallenta cercando di non fare dei frontali. Non ho ancora probabilmente detto che qui in Pakistan nessuno guarda il cellulare durante la guida, è umanamente impossibile. Lo estraggono solo se totalmente fermi ed imbottigliati.
Quando poi si attraversano grossi centri come Mansehra ci si può mettere un'ora per percorrere 4 o 5 chilometri. Le idee che avevo sulla strada da percorrere sono totalmente irrealizzabili. Torno indietro fino ad Abbottabad per un hotel che sembra migliore degli ultimi e costa infatti di più. Devo infilarmi in un vicolo strettissimo in cui rompo il vetro dello specchietto e tocco sotto un paio di volte tanto è dissestata quella che non chiamerei strada. Basta! Caccio un urlo liberatorio e ne esco mandando a quel paese l'Hotel. Sulla strada ce ne sono tantissimi ed al primo che mi sembra buono sento quanto mi chiedono. La stanza è la migliore ad oggi dell'intero viaggio ed ho il riscaldamento. 6000 rupie che riesco a portare a 5500, ma non meno. 33 euro. Il doppio di quello di Islamabad, ma ne ho bisogno. Mi accompagnano da un vetraio che mi fa un non rifinito specchietto nuovo che riattacco con il mio silicone. Almeno questa l'ho risolta a razzo. Una doccia come si deve ed esco.
Grandi negozi luccicanti e piccole rivendite sono ammassati e si succedono senza alcun ordine. I vuoti che ogni tanto si aprono hanno la funzione di discarica. Occorre fare lo slalom tra le auto parcheggiate ovunque, quelle che sono in movimento e gli scoli giganteschi dell'acqua che dall'odore sembrano anche fogne. E comunque il tutto non ha affatto un aspetto deprimente da cui vorresti fuggire. Di certo però non mangerei nei localini pie dan l'eau.




www.juzaphoto.com/galleria.php?t=3436313&l=it




www.juzaphoto.com/galleria.php?t=3436314&l=it

Anche qui, come già successo ad Islamabad più volte e mi ero dimenticato di scriverne, noto in strada che chiede denaro un travestito. Con il velo, truccato e vestito da donna. Non che della questione mi importi qualcosa, visto che in questo campo come in altri penso che la libertà di ognuno debba essere legata solo al consenso del partner ed alla sua capacità di esprimerlo, ma è rilevante perché sono in un paese musulmano. Non ne so altro e non ho indagato. In India mi sembra di aver letto che la comunità omosessuale ha ottenuto da poco una specie di status di casta, ma lì è questione comunque difficile, ma ben diversa.

Mi fermo a prendere due porzioni di ceci bolliti insaporiti con creme e spezie varie ed un ragazzo, saputo che sono italiano, mi porta al negozio del fratello che commercia con l'Italia ed è già venuto tre volte a Prato. Commercio di Kashmir e tessuti. Con Mr. Muhammad Asghar e l'amico Mr. Syed Jamal Shah che mi va di citare, parliamo ininterrottamente per un'ora e mezza.





Una discussione aperta che spazia dal Pakistan, per il quale esprimo sia lodi che dure critiche che condividono apprezzando la mia franchezza, alla politica internazionale ed all'economia mondiale. Con le dovute anche rilevanti differenze, le idee, le preoccupazioni, le critiche, le aspirazioni, ciò che passa per la mente alle genti del mondo che non hanno la preoccupazione giornaliera di come sfamarsi o di come primeggiare o di come affossare altri simili, ha il comune denominatore della serenità globale del vivere. Poi è ovvio che del passaggio dalle parole alle scelte quotidiane non posso saperne nulla, ma in testa quelle idee ci sono ed è certamente difficile agire poi ignorandole consapevolmente.
Mi sto rilassando e mi sto staccando per un po' dallo scoprire e dal fotografare per prepararmi al nuovo inizio che sarà l'ingresso in India.
Decido di restare ancora una notte.

Mi alzo e con calma mi metto in movimento. Stamattina piove abbondantemente. Non è la stagione adatta a questi luoghi. Torno a Mansehra dove decido di fermarmi da un fornito gommista. Ad Islamabad, sull'asciutto, in due frenate non al limite ho slittato sull'asfalto. Ho già percorso 16000 chilometri e l'enorme esperienza accumulata in Australia riguardo all'usura dei pneumatici sulle sterrate mi aveva già fatto pensare che era ora di un cambio gomme. Potrei andare ancora avanti, ma in questa stagione e nei luoghi in cui mi recherò prima di fiondarmi nell'India del Sud preferisco non correre rischi. Cambio tutte le quattro ruote ed almeno le posteriori sono certo che le rivenderanno come usate. 115 euro tutto. Cinesi, nuove, non rigommate, non invernali che mi dicono di poter usare per 65000 chilometri su asfalto. Probabilmente vero solo se fossi disposto anche ad andare con le slick come le formula 1. Non hanno alcun macchinario, nemmeno l'avvitatore a pistola.





Riparto e l'Ammiraglia sobbalza ed oscilla anche alla bassissima velocità del traffico che mi fa impiegare quasi un'ora per tornare da quello che non era un gommista, ma un semplice rivenditore di pneumatici. Dal gommista mi ci accompagnano. Intanto due ruote sono montate male e qui, con le macchine, le rimontano correttamente. Passando all'equilibratura vedo che i cerchioni sono ben storti. Già in Italia avevo preso i migliori, ma non perfetti, tra quelli dell'Ammiraglia e di un'altra auto identica che posseggo. Per dare un'aggiustata serve parecchio piombo. Mi dicono, ignorando oltretutto quali percorsi accidentati ho fatto, che in Pakistan un cerchione dura mediamente un anno e mi raccontano di turisti in Toyota con due cerchioni distrutti. Qui cerchioni per l'Ammiraglia nemmeno l'ombra, si vedrà. Intanto non sobbalzo più, ma è già quasi buio e non riesco ad andare sull'autostrada per provare a velocità più elevate. Nuovamente filtro intasato e problemi mentre torno. Stavolta faccio dei piccoli buchi all'interno del filtro che non dovrebbero comunque far entrare granché di sporco, ma permettere un migliore passaggio d'aria. Il risultato c'è, ma sarà da vedere per quanto ci andrò avanti. Prima di attivarmi per una spedizione dall'Italia che penso di poter organizzare da solo devo essere in India e provare se trovo qualcosa. Il motore invece va benissimo e non ho alcun problema. Inizia a scendere una neve fortunatamente annacquata. The winter is coming. Ho fatto bene a cambiare le gomme. Ad Abbottabad gli enormi scoli dell'acqua sono straripati in vari punti e per strada si vedono scorrere fiumi di immondizia.
Mi metto in camera a scrivere e non esco più.

avatarjunior
inviato il 06 Gennaio 2020 ore 23:00

Bellissimo racconto di viaggio. Tanti complimenti e......forza non mollare!!!

avatarsenior
inviato il 06 Gennaio 2020 ore 23:09

Due veloci annotazioni: la prima, quella delle fogne a cielo aperto, elemento tipico dei paesi del terzo mondo, indipendentemente dal continente geografico (le ultime che ho visto nel mio viaggio di due mesi fa nell'Africa occidentale, pure se di paesi ex colonie europee, portoghesi, francesi o inglesi); la seconda, sull'omosessualità in paesi islamici, mi stupisce moltissimo di leggere tu ne abbia visto "alla luce del sole" Eeeek!!!
Trascrivo quello che riporta Wikipedia sull'argomento:
I rapporti omosessuali portano ufficialmente alla pena di morte in nove stati islamici: Arabia Saudita, Iran, Nigeria, Mauritania, Pakistan, Sudan, Somalia e Yemen.
Precedentemente si applicava la pena di morte per aver preso parte a rapporti omosessuali anche in Afghanistan, quando i Talebani erano al potere. La situazione legale degli Emirati Arabi Uniti non è chiara. In molti stati musulmani, come il Qatar, l'Algeria e le Maldive, l'omosessualità è punita con il carcere, con pene pecuniarie, o pene corporali. In alcuni stati a maggioranza musulmana, come la Turchia, la Giordania o il Mali, i rapporti omosessuali non sono specificamente proibiti dalla legge. In Egitto uomini apertamente gay sono stati oppressi perché vanno contro le leggi della moralità pubblica.
In Arabia Saudita, la pena più alta riservata agli omosessuali è l'esecuzione pubblica, ma più frequenti sono altre pene (ad esempio pene pecuniarie, incarcerazione, frustate, ecc.). Le retate contro gli omosessuali sono in genere organizzate per reprimere l'immigrazione clandestina.
Lo stato che ha il più alto numero di esecuzioni capitali di omosessuali è l'Iran. Dalla rivoluzione islamica in Iran, il governo iraniano ha mandato a morte più di 4.000 persone accusate di rapporti omosessuali. In Afghanistan dopo la caduta dei Talebani dal potere, l'omosessualità, che prima era un crimine che prevedeva la pena di morte, diventò punibile con sanzioni monetarie e incarcerazione.

avatarjunior
inviato il 06 Gennaio 2020 ore 23:12

Meraviglioso diario di viaggio!Ti seguo e continua così!

avatarsenior
inviato il 06 Gennaio 2020 ore 23:24

Gran viaggio Gianluca, gran storia, gran fotografie.
Un po' di tempo fa parlavo di viaggi con un altro fotografio, mio maestro, sul fatto che ci sarebbe così tanto da vedere nel mondo e che servirebbe più tempo; lui mi rispose semplicemente così: "Il tempo si trova, è che non si fa."
Tu l'hai fatto, bravo.

Che cosa ne pensi di questo argomento?


Vuoi dire la tua? Per partecipare alla discussione iscriviti a JuzaPhoto, è semplice e gratuito!

Non solo: iscrivendoti potrai creare una tua pagina personale, pubblicare foto, ricevere commenti e sfruttare tutte le funzionalità di JuzaPhoto. Con oltre 242000 iscritti, c'è spazio per tutti, dal principiante al professionista.




RCE Foto

Metti la tua pubblicità su JuzaPhoto (info)


 ^

JuzaPhoto contiene link affiliati Amazon ed Ebay e riceve una commissione in caso di acquisto attraverso link affiliati.

Versione per smartphone - juza.ea@gmail.com - Termini di utilizzo e Privacy - Preferenze Cookie - P. IVA 01501900334 - REA 167997- PEC juzaphoto@pec.it

www.juzaphoto.com - www.autoelettrica101.it

Possa la Bellezza Essere Ovunque Attorno a Me