| inviato il 16 Dicembre 2019 ore 17:33
continuiamo…. in realta' l'esposimetro andrebbe usato per dosare la luce che proviene da diverse sorgenti. Bisogna fare in modo di avere densita' coerenti con il progetto…. |
| inviato il 16 Dicembre 2019 ore 22:16
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| inviato il 16 Dicembre 2019 ore 22:40
... In effetti |
| inviato il 16 Dicembre 2019 ore 22:46
... posto che in dia sotto esponevo e in digitale espongo a dx.... In dia la latitudine di posa era ridicola, con i moderni sensori, anche in aps-c puoi permetterti buoni margini di recupero! — concordo in pieno: " l'esposizione non deve essere perfetta, ma coerente al progetto" |
| inviato il 16 Dicembre 2019 ore 22:55
meglio azzeccarci nella misura del'esposimetro sin da subito che dover correggere in postproduzione. |
| inviato il 17 Dicembre 2019 ore 8:02
In teoria, parlando di pellicola(ma vale anche per il digitale) dovresti esporre in modo da poter in seguito schermare o bruciare a seconda di cosa ti serve in PP. Cioe' diamo per stabilito che in una parte della fotografia si debba comunque correggere l'esposizione. Il sistema zonale, da' le regole e gli strumenti per tenere tutto nella latitudine di posa della pellicola utilizzata. oggi con i nuovi sensori, questa regola….Vale ancora? Voglio dire.. qual è l'esposizione corretta se gia a priori so che interverro' in PP per schermare-bruciare in modo pesante intere zone della fotografia?.Non solo, lo scherma brucia si applica in modo verticale su parti dello spettro luminoso. In luce controllata ovviamente il discorso e' meno sensibile. L'esposizione si misura con l'esposimetro e si cerca di ottimizzare gia in fase di preparazione degli scatti . |
| inviato il 17 Dicembre 2019 ore 8:21
Se si ipotizza di effettuare post-produzione e si può tollerare uno scatto non ottimale per l'uso immediato una esposizione che sfrutti tutta la dinamica del sensore per rendere le parti ritenute importanti potrebbe essere una buona strategia. Ad esempio, trovo vantaggioso evitare il flash di schiarita nei controluce in quanto risulta comodo e più preciso agire in post. L'esposizione a destra è spesso un buon approccio ma non è detto che vada sempre bene. . |
user172437 | inviato il 17 Dicembre 2019 ore 9:02
“ A meno di fare la diapositive alla fine l'esposizione perfetta non è che sia poi così fondamentale no? „ L'esposizione corretta è da ricercare, ovviamente, anche con il digitale! ti voglio vedere a recuperare bianchi/neri clippati... |
| inviato il 17 Dicembre 2019 ore 9:52
Alla fine sono due modi di lavorare, uno per avere lo scatto già discretamente pronto magari perdendo informazioni sulle luci / ombre; l'altro permette di mettere sul sensore o pellicola tutte le info da gestire poi in sviluppo. In effetti il recupero in pellicola è migliore del recupero in digitale, anche se fotocamere come per esempio le gfx riescono ad acquisire dettagli recuperabili anche in forte sovra/sotto esposizione. Secondo me, comunque finché la foto è destinata a monitor la correzione di errori di esposizione non si notano quanto si noterebbero invece in stampa |
| inviato il 17 Dicembre 2019 ore 10:01
Avendo fatto sempre bianconero, concettualmente ho sempre esposto con lo stesso criterio: cercare di avere nel negativo o nel raw il più possibile. I toni giusti (o meglio, voluti) vengono in post, sia in camera oscura che chiara. |
| inviato il 17 Dicembre 2019 ore 10:46
Non ho seguito la prima parte. Ma analogico o digitale, l'esposizione corretta è un must. A meno che... ...in b/n si voglia ottenere un contrasto o una densità in stampa, particolari. In digitale, si voglia preservare le luci e si possa recuperare in post. |
| inviato il 17 Dicembre 2019 ore 10:57
“ Ma analogico o digitale, l'esposizione corretta è un must „ Per il bianconero perlomeno, direi "appropriata" piuttosto che "corretta". E' probabile infatti che, per avere una gamma tonale adeguata, il complesso possa risultare all'origine sovra o sottoesposto. Poi, che col digitale e gli esposimetri attuali questo sia ormai più teoria che pratica è un altro discorso ovviamente... |
| inviato il 17 Dicembre 2019 ore 11:06
Con i moderni sensori se riesco ad azzeccare l'esposizione nel ramge di +/- 1EV, recuperando in pp le differenze rispetto ad uno scatto perfetto in partenza non le noto in stampe 3mx2m. Generalmente scattando in manuale ho un errore di 1/3 EV-1/2 EV al primo scatto. |
| inviato il 17 Dicembre 2019 ore 11:07
Infatti ho fatto un distinguo... Penn (o forse lo confondo con qualcun' altro) sottiesponeva regolarmente il b/n. Ottenendo negativi chiarissimi. |
| inviato il 17 Dicembre 2019 ore 16:26
si ma,il senso della domanda per me non sta nella minore importanza della esposizione (perche' oggi si puo aggiustare poi). Per me e' esattamente il contrario..ossia.. data una esposizione tecnicamente corretta di una immagine. Cioe' quella che normalmente si usa per avere una fotografia esatta in diapositiva. Possiamo spostare l'esposizione starandola volutamente per raggiungere un effetto voluto e possibile soltanto con una correzione parziale in post ? Cioe'.. per esempio. una sorta di offset che permette di "allungarsi un po' di piu nel recupero in post di una zona specifica della fotografia" |
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