user92328 | inviato il 16 Dicembre 2019 ore 0:52
Kelly, fai una sintesi...
“ Foveon ! Foveon !! Foveon !!! „ Foveon è sempre Foveon.....the best...  |
user175007 | inviato il 16 Dicembre 2019 ore 0:54
quello che é certo leggendo gli interventi e che ci sono almeno due scuole di pensiero sulla tridimensionalità percepita
una e per la nitidezza dell'immagine, e si capisce dai tanti estimatori del foveon con le sue linee marcate che definiscono i volumi, cosa che io mal digerisco infatti non trovo che il merrill che ho dia maggiore 3D
la seconda e per la transazione graduale dei piani tra fuoco e fuori fuoco che danno profondità
poi si c'é di base la luce con le sue ombre a modellare il tutto, ma da sola a mio parere non basta parche ci sono miliardi di foto da smartphone in rete e non ho mai visto nulla di 3D |
| inviato il 16 Dicembre 2019 ore 0:54
Faccio un sonno |
user92328 | inviato il 16 Dicembre 2019 ore 1:36
Spulciavo nella galleria di Gambon e guardate cosa ho trovato, un capolavoro di tridimensionalità....
La percezione 3D arriva meravigliosamente bene, gli alberi, le case ed anche le montagne più lontane... davvero spettacolare, e mi sa che, se il nuovo FF che dovrà arrivare non mi piacesse, credo che ci farò un pensierino molto serio su qualche DP*Quattro...
Aprite al 100% e godete come se non ci fosse un domani...
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| inviato il 16 Dicembre 2019 ore 1:55
Grazie Salvo, mi metti in imbarazzo!
Io mi sono innamorato di questi "mostriciattoli" la serie dp quattro ti fa ammattire spesso e volentieri, ma a volte ti sorprende. Va detto che io non ho conosciuto il Merrill...e riguardo al Quattro, Sigma, negli anni, ha migliorato molto il software di sviluppo e anche il firmware delle fotocamere. Come dicevo, non so spiegare perchè, ma questo tipo di sensore mi "acchiappa" di più del Bayer...e io ho una Sony A7 R mkiv che è una gran cosa! Riprenderò in mano i vecchi libri.di psicologia della percezione ( David Marr e Tomaso Poggio) e magari scoprirò qualcosa... |
| inviato il 16 Dicembre 2019 ore 1:58
nella foto in questione, dovrei sfumare meglio i livelli del canale del blu e verde. Me ne sono accorto stampando la foto, ci sono alcune chiazze poco omogenee...colpa mia |
user92328 | inviato il 16 Dicembre 2019 ore 2:08
“ la serie dp quattro ti fa ammattire spesso e volentieri, ma a volte ti sorprende „ beh allora è come le Merrill....
In questo periodo con i colori autunnali è una meraviglia... |
| inviato il 16 Dicembre 2019 ore 2:12
hai ragione |
| inviato il 16 Dicembre 2019 ore 10:09
Provocazione pura, visto che qui piove e non posso fare prove...
Ci vedete effetto 3D (immagine originale non croppata)? |
| inviato il 16 Dicembre 2019 ore 10:10
Poca Val... |
| inviato il 16 Dicembre 2019 ore 10:15
Bellissimo sviluppo di discussione, io continuo a chiedervi, anche perchè come nel caso della foto postata di Gambon, influisce anche la resa della materia, oltre la caratteristica del sensore foveon il cervello li risconosce come quasi reali.
Sono convinto di questo perchè un giorno mentre scattavo delle foto a delle cere , di un maestro presepista, aveva creato un cesto che sembrava molto reale, e toccandolo per un smillesimo di secondo ho sentito il mio cervello che è stato tratto in inganno, perchè era sicuro di toccare quel limone, mentre invece era cera. Io quindi credo che anche la resa della materia influisca nell'illusione 3d.
Sono un visionario?
Antonio |
| inviato il 16 Dicembre 2019 ore 10:20
Trovo che alcuni interventi di PP portino ad una diminuzione della tridimensionalità della foto:
- recupero delle ombre
- recupero delle luci
- correzione della vignettatura
Per non parlare dell'HDR, che appiattisce qualunque cosa.
un elemento importante per la tridimensionalità è proprio il contrasto fra luci e ombre. Se si attenua quello si attenua inevitabilmente anche la tridimensionalità dell'immagine. |
| inviato il 16 Dicembre 2019 ore 10:37
Grazie Skylab, penso che sia una delle letture base se si vuole avanzare oltre il "bella foto" per la parte fotografica e rimane un must di conoscenza per chi ama le arti visuali. |
| inviato il 16 Dicembre 2019 ore 10:38
A Lucca abbiamo un detto, che cerco di citare senza offendere animi delicati: E' facile far bene all'amore quando il cosino è bello ritto, ma è solo quando non si alza che si vede l'Arte.
Detta in altre parole, lasciando da parte la realtà prevalente, ossia che la tridimensionalità vera la danno sia il soggetto che la luce che lo illumina, la domanda vera da porsi, secondo me, è:
E' possibile dare la tridimensionalità, in fotoritocco, ad una foto che di suo è piuttosto "piatta"?
E se sì, come?
La risposta è positiva, il come dipende da un sacco di parametri, e la parte di gran lunga più difficile del lavoro è fare il fotoritocco in modo completamente INVISIBILE, non ci devono essere tracce di alterazioni geometriche o cromatiche in immagine finita.
Cliccare sull'immagine per vederla GRANDE!
Questo è uno scatto in luce bassa ed è in luce diffusa: ma sembra di essere lì col soggetto, e l'effetto presenza, o 3D, è dato solo dalla relazione dei grigi intermedi con i grigi scuri ed i grigi chiari.
Ma posso fare molti altri esempi
Ci sono diverse regole sulle relazioni di luminosità tra le varie parti dell'immagine per fare quel lavoro, regole note sin dal Medioevo: il Caravaggio era un maestro a dare quell'effetto 3D lì e...non aveva né sensori ne ottiche a rompergli i maroni, ce la faceva benissimo da sé!
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