| inviato il 04 Dicembre 2019 ore 12:32
Vedendo questo thread, rammentavo giusto quel tuo post, Roberto!!! |
| inviato il 04 Dicembre 2019 ore 13:14
Roberto se noti la foto di Veltri è già un ottimo esempio di composizione poi che Feinger la usi anche come esercizio per trovare altre “foto” nella foto è un altro discorso |
| inviato il 04 Dicembre 2019 ore 13:29
Il taglio e' importantissimo, lo dice anche il mio barbiere... |
| inviato il 04 Dicembre 2019 ore 14:31
“ Il taglio, direi meglio la composizione, va fatto assolutamente on camera, in post al massimo lo si rifinisce altrimenti è scattare a caso sperando che nello scatto, una cosa del genere non è degna del nome fotografia, ci sia qualcosa di buono da ritrovare in post. Se non si è in grado di avere la composizione sotto controllo al momento dello scatto forse sarebbe bene porsi qualche domanda „ Anche se con una certa qual laicità, concordo col pensiero di Mario. Comporre (al momento dello scatto) è un pezzo del fotografare e non un optional. Vero che tutto si può fare (qualcuno dirà "ma che male c'è a stagliuzzare?" e avrà certamente ragione), ma se scatto a caso e compongo dopo, se espongo alla meglio che col digitale tutto si aggiusta, se mi preoccupo poco della luce che poi in PS si fanno miracoli, se includo cose inutili che tanto si clonano... Allora l'idea di "fotografare" che significato ha? Ovviamente comporre bene, specie al volo, può essere più difficile che non farlo. Ma è del tutto ovvio e normale: in qualunque attività umana far bene è più difficile che far male. E migliorare, o meglio "crescere" come va di moda dire, altro non è che riuscire a far sempre meglio, che si parli di tennis, di cucito o di fotografia |
| inviato il 04 Dicembre 2019 ore 15:18
il "Taglio" e la luce sono la foto. |
| inviato il 04 Dicembre 2019 ore 15:24
Tutto giusto, meglio inquadrare subito bene che ritagliare dopo, non ci piove. Ma e' meglio su situazioni fuggenti e a volte irripetibili scattare macchina in mano e d'istinto che perdere la foto per cercare la perfezione, anche nel paesaggio visto che merita di essere fotografato solo in condizioni di luce molto particolari e instabili. Poi si rifilera' dopo, con calma, se necessario. Senza considerare che a volte il taglio piu' valido puo' essere quello quadrato, o comunque di formati diversi da quello della propria macchina... |
| inviato il 04 Dicembre 2019 ore 15:27
Oh...ma non ne azzecco una accidenti. Non sto dicendo che da un campo di golf voglio ritagliarmi la pallina e farne un poster...ma su un ritratto ad esempio il taglio può dare una intensità ad uno sguardo o far risaltare delle belle labbra o non so cosa...sicuramente per me il percorso di miglioramento è ancora lungo e tortuoso ma non intendo mollare! |
| inviato il 04 Dicembre 2019 ore 15:31
“ Ma e' meglio su situazioni fuggenti e a volte irripetibili scattare macchina in mano e d'istinto che perdere la foto per cercare la perfezione, anche nel paesaggio visto che merita di essere fotografato solo in condizioni di luce molto particolari e instabili. Poi si rifilera' dopo, con calma, se necessario. Senza considerare che a volte il taglio piu' valido puo' essere quello quadrato, o comunque di formati diversi da quello della propria macchina... „ Non è sbagliato quel che dici Alessandro. Ma io trovo che la faccenda sia questa: se ti impegni in un certo tipo di esercizio (vale quasi per tutto), alla fine riuscirai nell'impresa di far bene, praticamente senza pensarci. Che fa la differenza. Viceversa, se sei troppo "indulgente", finisce che ti trovi costretto a continuare a esserlo proprio perché non hai fatto certi passaggi, necessari. In sostanza: impegnarsi e sbagliare è più produttivo e porta più lontano, rispetto al dotarsi di strumenti con cui sbagli meno. Stesso motivo per cui è ancora utile avere certe conoscenze, anche se nella partica e con le macchine attuali non sono poi necessarie per fare una fotografia. Perlomeno, io la penso così. |
| inviato il 04 Dicembre 2019 ore 15:32
Come, purtroppo sempre più spesso, quasi sempre sono pienamente d'accordo col mio amico Merenda. La cosa un po' mi preoccupa.... Scherzi a parte, spero di non ripetere qualcosa di già riportato nei link. A mio modo di vedere, sui sensori che riprendono i rapporti della pellicola 35mm, il taglio orizzontale arricchisce di dinamismo una situazione. Richiama una strada, un percorso. Il taglio orizzontale al contrario una placida calma, silenzio, solitudine. Nella foto sportiva ad esempio, le proporzioni del soggetto quasi obbligano il taglio. Calcio o Basket, gli atleti in piedi sono ripresi al meglio nel taglio verticale. Moto o auto per sviluppo ovviamente orizzontale. Il formato quadrato è un formato senza direzione ad esempio. Può andar bene nei ritratti, in certe situazioni di reportage urbano. In molti casi è meglio del rettangolare. Molti lo usano al posto del crop, quando non hanno la possibilità di avvicinarsi per motivi di distorsione prospettica, non avendo obiettivi zoom o normali, una sorta di panacea.... |
| inviato il 04 Dicembre 2019 ore 15:33
“ Come, purtroppo sempre più spesso, quasi sempre sono pienamente d'accordo col mio amico Merenda „ ... E perché con quegli occhialoni scuri vedi male... |
| inviato il 04 Dicembre 2019 ore 15:42
Come non essere d' accordo con Alessandro. Condivido. |
| inviato il 04 Dicembre 2019 ore 15:47
Tagliare prima o tagliare dopo cosa cambia? Sempre di taglio si tratta, quello che conta è il risultato finale. Il vantaggio di tagliare prima è quello di avere maggiore definizione, il vantaggio di tagliare dopo è quello di avere più scelta sul tipo di taglio |
| inviato il 04 Dicembre 2019 ore 15:48
Ad esempio qui su juza ho due foto,la stessa di un controluce veneziano una tagliata e l' altra no,assumono una forza diversa ed ognuna,a mio parere,si regge. |
| inviato il 04 Dicembre 2019 ore 15:49
“ Tagliare prima o tagliare dopo cosa cambia? „ Nulla per un verso, ma è proprio qui che ci sono due scuole di pensiero e due approcci differenti |
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