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Se non dimentichi mai le tue radici Rispetti anche quelle dei paesi lontani Se non scordi mai da dove vieni Dai più valore alla tua cultura Siamo salentini, cittadini del mondo Radicati ai Messapi, con Greci e Bizantini Uniti in questo stile con i jamaicani Dimmelo da dov'è che vieni
#Rit.#
Vengo dal Salento e quando apro bocca parlo in dialetto E non perché non sappia l'italiano Ché se voglio parlo anche il jamaicano stretto Perché l'importante è sapere un po' di tutto Anche se a volte di tutto me ne frego Ma se qualcosa m'interessa son capace di fissarmi E se è proprio quello che voglio fare mi metto là e lo faccio come posso Perché devo essere io a decidere di me stesso E la vera cultura è saper vivere, Essere coriaceo ma sempre sensibile Anche se la vita è dura, è meglio saper amare Persino quando ti sembra impossibile La difendo, la tengo stretta al cuore La mia cultura rappresenta ciò che è successo e succederà In questo mondo, in cui non ha più un valore Chi parla un'altra lingua o è di un altro colore! Ti tolgono tutto, anche la voglia d'amare Ed è ovvio che tanta gente reagisca in modo assurdo! Ti tolgono tutto, anche le orecchie per ascoltare Chi piange e chiede aiuto per i torti che deve subire Ti tolgono persino la terra da sotto i piedi, Si comprano tutto ciò a cui tieni Mi dispiace per tutto quello che ci togliete Ma siamo ancora qui, da qui non ce ne siamo mai andati!
#Rit.#
Vengo dalla terra dove c'è sempre il sole Dove la gente cerca l'ombra per potersi rinfrescare. E' scritto sulle pietre ciò che voglio capire Sono parole antiche, perché l'uomo non può cambiare! La memoria è cultura ed è questo che vuole: Ricorda quel che è stato, per poter capire Basta mezz'ora perché il boia diventi vittima Ma la vittima diventa boia senza la cultura! Su queste radici noi siamo ben saldi E possiamo amare popoli che non conosciamo Allontanandoci da quelli che meditano l'odio e la guerra Ma la mia mente non dimenticherà mai questi criminali!
Difendila, quando puoi difendila E' la tua terra, amala e difendila Ancora, difendila! Quando puoi difendila E' la tua terra, amala e difendila! Da chi vuole speculare e corrompere, difendila! Da chi vuole approfittare dell'ignoranza, difendila! Da chi vuole svendere la nostra arte, difendila! Da chi non vuole più crescere, difendila! Per chi non ha più speranza, difendila! Per chi è rimasto senza forze, difendila! Per chi non ce la fa ma ci crede, difendila! Per chi non riesce a starti dietro, difendila!
#Rit.#
Vengo dal Salento e quando apro bocca parlo dialetto E non perché non sappia l'italiano Chè conosco anche due parole di wolof africano “chep gen” è il riso che si mangia con le mani E “mu nu mu cu bbai” vuol dire non posso farne a meno E “man gi dem man gi dem” vuol dire andiamo adesso andiamo Dovunque tu voglia purché portando rispetto E facendoci rispettare per ciò che siamo Perché la vera cultura è saper vedere La realtà per quello che è, facile o difficile La cultura vera è saper capire Chi veramente ha bisogno e chi è il più debole
La difendo, stretta forte al cuore Questa è la poesia che crea la terra con l'amore. Quella che erediti, avendo modo di ascoltare Grazie a chi la diffonde oggi e qui la può apprezzare.
Vengo dalla terra dove c'è sempre il sole E per quelli che arrivano c'è sempre il mare! Quello che devo comprendere sta scritto su queste pietre E cerco di spiegartelo perché tu possa non dimenticarlo!
Difendila! Quando puoi difendila! E' la tua terra, amala e difendila! Ancora, adesso, difendila! Quando puoi difendila! E' la tua terra, amala e difendila
Napule è mille culure, Napule è mille paure Napule è a voce de' creature che saglie (=sale) chianu chianu E tu sai ca nun si sule
Napule è nu sole amaro Napule è addore e mare Napule è na carta sporca e nisciuno se ne importa E ognuno aspetta a 'ciorta (=la fortuna)
Napule è na' camminata, inte e viche miezo all'ato (=agli altri) Napule è tutto nu' suonno e a sape tutto 'o munno Ma nun sann' a verità
Napule è mille culure, Napule è mille paure Napule è nu sole amaro, Napule è addore 'e Mare Napule è na carta sporca e nisciuno se ne importa Napule è na' camminata inte viche miezo all'ato Napule è tutto nu suonno e a sape tutto o' munno Napule è mille culure, Napule è mille paure Napule è nu sole amaro, Napule è addore 'e Mare...
L'Italia tra disperazione, vergogna e speranza di riscatto ... ma 'la primavera intanto tarda ad arrivare'.
9. Povera Patria - Franco Battiato
Povera patria schiacciata dagli abusi del potere Di gente in.fame che non sa cos'è il pudore Si credono potenti e gli va bene Quello che fanno e tutto gli appartiene Tra i governanti quanti perfetti e inutili buffoni Questo paese è devastato dal dolore Ma non vi danno un po' di dispiacere Quei corpi in terra senza più calore? Nooon cambierà non cambierà Nooon cambierà, forse cambierà Ma come scusare le iene negli stadi e quelle dei giornali? Nel fango affonda lo stivale dei maiali Me ne vergogno un poco e mi fa male Vedere un uomo come un animale Non cambierà non cambierà Sì che cambierà, vedrai che cambierà Si può sperare che il mondo torni a quote più normali Che possa contemplare il cielo e i fiori Che non si parli più di dittature Se avremo ancora un po' da vivere ... la primavera intanto tarda ad arrivare
Salsicce fegatini viscere alla brace e fiaccole danzanti lamelle dondolanti sul dorso della chiesa fiammeggiante
vino, bancarelle terra arsa e rossa terra di sud, terra di sud terra di confine terra di dove finisce la terra
e il continente se ne infischia e non il vento e il continente se ne infischia e non il vento Mustafà viene di Affrica e qui soffia il vento d'Affrica e ci dice tenetemi fermo e ci dice tenetemi fermo
ho il ballo di S. Vito e non mi passa ho il ballo di S. Vito e non mi passa
La desolazione che era nella sera s'è soffiata via col vento s'è soffiata via col rhum s'è soffiata via da dove era ammorsata Vecchi e giovani pizzicati vecchie e giovani pizzicati dalla taranta, dalla taranta dalla tarantolata cerchio che chiude, cerchio che apre cerchio che stringe, cerchio che spinge cerchio che abbraccia e poi ti scaccia
ho il ballo di S. Vito e non mi passa ho il ballo di S. Vito e non mi passa
dentro il cerchio del voodoo mi scaravento e lì vedo che la vita è quel momento scaccia, scaccia satanassa scaccia il diavolo che ti passa scaccia il male che ci ho dentro o non stò fermo scaccia il male che ci ho dentro o non stò fermo
A noi due balliam la danza delle spade fino alla squarcio rosso d'alba nessuno che m'aspetta, nessuno che m'aspetta nessuno che mi aspetta o mi sospetta
Il cerusico ci ha gli occhi ribaltati il curato non se ne cura il ragioniere non ragiona Santo Paolo non perdona
ho il ballo di s. Vito e non mi passa ho il ballo di S. Vito e non mi passa
Questo è il male che mi porto da trent'anni addosso fermo non so stare in nessun posto rotola rotola rotola il masso rotola addosso, rotola in basso e il muschio non si cresce sopra il sasso e il muschio non si cresce sopra il sasso
scaccia scaccia satanassa scaccia il diavolo che ti passa le nocche si consumano ecco iniziano i tremmori della taranta, della taranta della tarantolata.
Così come gira il mondo che la bellezza lo fa girare che la sua storia vede passare monete false e monete vere che la sua luce non ha frontiere che la sua luna gli fa pensare che la sua notte gli fa capire che senza amore non si può stare.
Così come gira il mondo che lo scirocco lo fa sudare che nella nebbia di ciminiere vede il benessere e il malaffare che nel rumore delle fanfare vede i suoi figli pronti a partire nel gioco inutile delle guerre dove si spengono le chitarre.
E chistu figlio de mamma sója chi se lo piglia, chi se lo piglia E chistu figlio de mamma sója a chi assomiglia? A chi assomiglia?
Così come gira il mondo che la fortuna lo fa girare che la ricchezza lo fa impazzire che la sua arte lo fa volare dai bassifondi delle sue streghe dai labirinti delle miniere agli orizzonti senza confine ai passi liberi delle bambine.
Così come gira il mondo che si trascina con sé il suo mare e la sua musica ed il racconto di ogni nascita e di ogni madre che col sorriso e col sentimento mette al di sopra delle paure tutte le vite da rispettare quelle vissute e quelle future..
E chistu figlio de mamma sója chi se lo piglia, chi se lo piglia E chistu figlio de mamma sója a chi assomiglia? A chi assomiglia?
Ciao Fabrizio se ti può interessare ti segnalo anche i seguenti gruppi che potrebbero interessarti: 24grana Almamegretta E-Zezi e il gruppo operaio di Pomigliano d'arco Daniele Sepe Jo Sarnataro (Eduardo Bennato).
Grazie Vincenzo! Cercherò del materiale in proposito appena posso!
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