| inviato il 20 Novembre 2019 ore 21:22
“ Se non sbaglio.... c'è qualcuno che può sviluppare ancora Kodachrome..... ;-) „ Wait, what? E i reagenti dove li trova? Se li mixa da zero? |
| inviato il 20 Novembre 2019 ore 21:25
“ E i reagenti dove li trova? Se li mixa da zero? „ Io non so nulla..... |
| inviato il 20 Novembre 2019 ore 21:59
“ Grande Antonio! Saresti in grado di farci vedere qualcosa? Sarebbe molto interessante. „ Il file finale è 8268 x 8268. Ovviamente visto al 100% non è come un file digitale ma di solito per farsi un'idea della stampa basta guardarlo al 50% e se non si proietta una dia l'alternativa DEVE ESSERE ASSOLUTAMENTE la stampa. Dopo diverse prove fatte sono arrivato alla conclusione che digitalizzando con fotocamera e macro si ottengono più dettagli ma torna prepotente l'effetto "digitale" dello scatto che personalmente toglie un pò di bellezza e fascino. Mentre con la digitalizzazione tramite scanner (anche uno basilare come al V700 che ho usato) "PER ME" si mantiene maggiormente quel "quid" dell'analogico. Alla fine la nitidezza estrema non è tutto e a me, quando scatto in analogico, piace più la "sensazione" che solo la pellicola mi offre. Ovviamente mi piacerebbe un mondo poter stampare senza passare per la digitalizzazione ma almeno qui in Sicilia non ho trovato nessuno...purtroppo. antonio79.prodibi.com/a/vg5q18v4o5q1r0x?s=GxdSrNL6zex1KxvZp13xFxce2nJ8 |
| inviato il 20 Novembre 2019 ore 22:28
“ Onestamente non la vedo una grande idea quella di montare un dorso digitale sulla 680 (ammesso che si possa fare.....) „ @Paco ciao volevo aggiornarti visto che con questa 680 mi avete messo una bella scimmia ... ho contattato un fotografo della Nuova Zelanda che utilizza la 680 iii. con DB ed è molto contento mi ha anche dato un indirizzo della Korea del sud che modifica le Fuji www.ebay.com/itm/Fuji-GX680-II-camera-EX-Phase-one-Leaf-Hasselblad-Dig chiaramente ci sono dei limiti ma anche dei vantaggi a seconda di cosa vogliamo fotografare |
user120016 | inviato il 20 Novembre 2019 ore 22:51
Si, ma quel link a 700€ comprende la macchina con una lente ed un film holder. Per un dorso digitale anche vecchiotto tipo un P30 ti partono cifre con tre zeri minimo. Per avere un formato effettivo più piccolo del 6x4.5... ne vale la pena? |
| inviato il 21 Novembre 2019 ore 7:22
Si certo DOMENICO ma io ho già un dorso con manina 645df+io .Lo prenderei in considerazione al posto di una macchina tecnica tipo Silvestri o simili avrei dei vantaggi per alcune cose e con poca spesa |
| inviato il 21 Novembre 2019 ore 10:16
“ Mentre con la digitalizzazione tramite scanner (anche uno basilare come al V700 che ho usato) "PER ME" si mantiene maggiormente quel "quid" dell'analogico. Alla fine la nitidezza estrema non è tutto e a me, quando scatto in analogico, piace più la "sensazione" che solo la pellicola mi offre. „ ECCOLO! Grande Antonio, è quello che penso esattamente io! Digitalizzare tramite fotocamera siamo punto a capo, invece sono sempre rimasto affascinato dalle scansioni fatte bene e devo ammettere che la tua è fantastica!!!! E' esattamente la resa che cerco! Non vedo l'ora di stampare qualcosa da un file del genere, sono sicuro che le stampe che uscirebbero dalla mia P800 assomiglierebbero di più a fotografia invece che avere la strana sensazione di trovarsi di fronte ad un rendering. “ @Paco ciao volevo aggiornarti visto che con questa 680 mi avete messo una bella scimmia ... ho contattato un fotografo della Nuova Zelanda che utilizza la 680 iii. con DB ed è molto contento mi ha anche dato un indirizzo della Korea del sud che modifica le Fuji „ Grazie della segnalazione Ik1lbo, una domanda, il tuo dorso ha il Live View? Perchè se non ce l'ha, diventa un bel problema inquadrare. |
| inviato il 21 Novembre 2019 ore 11:20
Ma siamo certi che la differenza di resa tra le due scansioni (fotocamera vs scanner) non sia imputabile a parametri di processing che devono essere modificati rispetto al normale uso della fotocamera? Guardando ad esempio l'immagine postata, nella sua risoluzione al 100%, mi ricorda parecchio una immagine in piena diffrazione. Non si otterrebbero risultati simili acquisendo l'immagine mediante fotocamera, con diaframma totalmente chiuso, e sviluppando poi il raw azzerando totalmente lo sharpening e le correzioni lente? |
| inviato il 21 Novembre 2019 ore 13:01
Grazie della segnalazione Ik1lbo, una domanda, il tuo dorso ha il Live View? Si ha live view tengo aggiornati e seguo con interesse |
| inviato il 21 Novembre 2019 ore 13:11
“ Guardando ad esempio l'immagine postata, nella sua risoluzione al 100%, mi ricorda parecchio una immagine in piena diffrazione. „ Secondo me no Dab.... dobbiamo dimenticarci e depurare il cervello dalle immagini digitali che vediamo a migliaia ogni giorno. Quella è la consistenza della pellicola, che è un flusso continuo, a livello di dettaglio "appuntito" non è come una rappresentazione digitale, e la differenza sta nel fatto (credo) che la ricostruzione dell'informazione non avviene tramite i classici metodi di acquisizione del sensore bayer (demosaicizzazione e ricostruzione con interpolazione dell'immagine), ma potrei anche sbagliarmi. Sta difatto che la resa è più "pastellata" ma più "reale" all'occhio e soprattutto non presenta quel fastidioso disturbo digitale che si osserva sempre nelle zone in ombra di un immagine, soprattutto se la si è elaborata un attimo. Guardate la naturalezza con la quale la luce cade dall'alto e guardate la pulizia dei passaggi luce/ombra ed i dettagli nelle ombre come sono naturali. A me quella resa piace tantissimo, è "analogica". |
| inviato il 21 Novembre 2019 ore 13:36
“ A me quella resa piace tantissimo, è "analogica". „ Approcciare una foto analogica con i criteri di valutazione del digitale, come ben dici nel paragrafo precedente, darà sempre e solo insoddisfazione... anche per questo molti preferiscono non digitalizzare un negativo per l'ovvio passaggio di tipologia. Detto questo la resa sui paesaggi è effettivamente qualcosa che il digitale, con tutto il suo potere di recupero e "potenziamento" dei dati raccolti... non eguaglia nel senso stretto della parola. Non il dettaglio in sè, ma proprio la resa di quel dettaglio catturato. Anche per quello continuo con la pellicola e voglio imparare come si deve ad esporre per passare alle dia... |
| inviato il 21 Novembre 2019 ore 13:41
“ Anche per quello continuo con la pellicola e voglio imparare come si deve ad esporre per passare alle dia... „ ho parecchie diapositive velvia in formato 6x7 e 4.5x6 ... anche solo come oggetto "fisico" sono uno spettacolo |
| inviato il 21 Novembre 2019 ore 13:43
“ ho parecchie diapositive velvia in formato 6x7 e 4.5x6 ... anche solo come oggetto "fisico" sono uno spettacolo ;-) „ Non ne dubito per un istante... già le "normali" 35mm sono ottime da vedere, ma medio formato... o grande formato... Ok, questo Natale se scendo dai suoceri comincio a rubare la Leica di mio suocero (un regalo di rappresentanza che non ha MAI nemmeno tolto dalla valigetta) e sono a posto sul 35mm per sempre... poi si cerca una dannata MF... |
user33434 | inviato il 21 Novembre 2019 ore 14:15
Questa cosa che leggo ogni tanto sul forum del mantenere le filiere Digitale/Analogico integre non la riesco proprio a capire. Che cosa hanno che non va la scannerizzazione e stampa digitale di un file ripreso tramite pellicola? Ci sono persone che amano questa ibridazione, non io personalmente che preferisco il contrario, ma ha la sua ragione di esistere. Ancora più misteriosa mi appare questa sensazione di maggior fedeltà alla pellicola ottenuta da scanner piano rispetto a ciò che si può ottenere da scannerizzazione tramite dslr. Per quale motivo un metodo di acquisizione digitale dovrebbe dare maggiore fedeltà nei passaggi tonali rispetto ad un altro? |
| inviato il 21 Novembre 2019 ore 14:24
Ragazzi, nessuno nega di tenere ben separate le due catene. Ad es. Domenico sviluppa e stampa in analogico, usa lo scanner per tenere una copia a bassa risoluzione dei negativi per la condivisione via web. Io la differenza la vedo, anche abbastanza marcata. Se da un lato, a livello di dettaglio puro (più che dettaglio, il microdettaglio "appuntito"), il digitale vince, a livello di resa e di assenza di rumore digitale nelle ombre, è l'analogico a vincere. “ Ancora più misteriosa mi appare questa sensazione di maggior fedeltà alla pellicola ottenuta da scanner piano rispetto a ciò che si può ottenere da scannerizzazione tramite dslr. Per quale motivo un metodo di acquisizione digitale dovrebbe dare maggiore fedeltà nei passaggi tonali rispetto ad un altro? „ Più che di fedeltà, io parlerei di piacevolezza personale. Il perchè effettivamente un file ricavato da uno scanner mi piace di più rispetto a quello che ottengo fotografandolo con una digitale, l'ho ipotizzato nel mio intervento precedente, ma è una supposizione. |
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