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Il cambio automatico e il freno motore


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user12181
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inviato il 13 Novembre 2019 ore 1:15

Ho da poco comperato una Suzuki Ignis 4x4 ibrida (supermild ma anche superleggera), pochissima energia viene dalla batteria, il cambio è manuale. Carica le batterie rilasciando l'acceleratore con una marcia inserita e restituisce l'energia velocemente quando ritiene serva, apparentemente poca roba. Ma tanto è bastato per stravolgere il mio modo di guidare, insieme alla visualizzazione dei flussi di energia, del consumo istantaneo e medio, e dei consigli di cambiata (cose che non avevo nella mia precedente auto, diciotto anni e 245.000km),

Ora conosco, o se non le conosco le individuo immediatamente, per sfruttarle, tutte le discese anche minime, per ricaricare le batterie (che sono molto piccole e si scaricano presto). Se la strada è sostanzialmente pianeggiante e le discese non le vede nessuno, io le vedo (vi posso assicurare che ce ne sono tante), metto in quinta (marcia più alta) e le sfrutto fino in fondo (ovviamente sto attento a non rallentare chi mi segue), approfittando poi dell'elasticità del motore, che riprende in quinta anche da 50kmh, 1500 giri. Se proprio non ci sono, cerco di caricare ugualmente, quando devo rallentare incomincio a rilasciare l'acceleratore avvicinandomi e uso il freno motore, se occorre scalo in quarta e terza, solo proprio alla fine freno. Se poi ci mettiamo il condizionamento che esercita la visualizzazione del consumo istantaneo in uno piuttosto tirchio (che però non ha mai saputo quanto consumasse la sua auto precedente)... Ad esempio, sono rimasto sorpreso a vedere quanto si risparmi con le marce alte rispetto a quelle più basse, anche a velocità bassissima. Per questo la freccia dei consigli di cambiata indica quasi esclusivamente la marcia più alta, quella più bassa giusto appena prima che il motore te lo chieda rantolando.
Peccato che quando vengo giù da 2000m carico subito, ci vorrebbe qualche batteria in più (poche però, per non aumentare troppo il peso).

avatarsenior
inviato il 13 Novembre 2019 ore 8:18

Sei hai le marce, comandate da frizione automatica o doppia frizione, hai lo stesso freno motore.
Se hai un moderno ibrido le marce non esistono e usi il pedale del freno.
Poi c'è la discesa controllata nei gipponi.

avatarsenior
inviato il 13 Novembre 2019 ore 8:20

Per cambio automatico, almeno parlando di quello tradizionale, dovrebbe intendersi un sistema con rapporti fissi (i primi ne avevano in genere 3), che vengono cambiati in base al numero di giri ed alla pressione dell'acceleratore, il tutto aiutato da un convertitore di coppia, che permette alla macchina di partire da ferma. Nelle discese è in genere possibile bloccare il cambio sui primi due rapporti (e/o solo sul primo).
I cambi sequenziali di oggi, non sono dei veri cambi automatici, visto che possono essere usati come i cambi tradizionali, cambiando manualmente le marce, li definirei dei cambi automatizzati.
Tutti i motori a scoppio hanno il freno motore, è una caratteristica meccanica del tipo di propulsore, oggi, se escludiamo i mezzi commerciali specie se a pieno carico, se ne potrebbe quasi fare a meno, ma andando a sforzare notevolmente i freni del mezzo, mentre in passato proprio non si poteva fare.
Chi guida da diversi anni, ricorda sicuramente che era impensabile affrontare una discesa con la 600 e con l'850, senza scalare marcia: alla terza frenata il pedale andava giù liscio e i tamburi, una volta surriscaldati, avevano necessità di diversi minuti per raffreddarsi e tornare efficienti, nel frattempo, o riuscivi a fermarti strisciando la fiancata contro un muretto, o volavi di sotto.
Oggi con 4 dischi ventilati è tutto più facile, della serie 3200 ISO con poca grana, AF e sensore stabilizzato Cool.

avatarsenior
inviato il 13 Novembre 2019 ore 8:24

Le ibride Toyota sono una cosa a sé, diverse dalle altre auto, per quanto riguarda trazione, cambio (che di fatto non esiste) e frenatura.
Ho da quasi 3 anni una Yaris ibrida e, fatta la necessaria abitudine, non la cambierei se non con un'altra Toyota ibrida, o magari una Lexus.
Se non avete un amico che ve la fa provare, prendetela in affitto per qualche giorno, ed usatela senza pregiudizio, e lo dice uno che pensava che non avrebbe mai rinunciato alla leva del cambio.

avatarsenior
inviato il 13 Novembre 2019 ore 8:30

Morte al pedale della frizione.

Ogni tanto guido manuale. Mi sembra di andare in palestra o di lavorare.
Spingi, muovi la schiena il braccio la spalla, cambia, lascia il pedale. Poi non mi ci entra mai il piede sul pedale. Se stai con la giacca o il giubbotto peggio ancora.
Poi il pedale della frizione rovina la pelle delle scarpe eleganti. Si segna la tomaia.

avatarsenior
inviato il 13 Novembre 2019 ore 8:32

@Mur munto

Certo.
Se hai il Cruise control e lo attivi, impostando la visione del consumo istantaneo ti accorgerai anche quanto variano i consumi tra percorso pianeggiante, salita e discesa.
L'indicazione è molto precisa e sensibilissima.

In realtà non hai solo la tua batteria che accumula energia elettrica ma anche la tua vettura che diventa un enorme accumulatore di energia cinetica.

L'energia cinetica viene accumulata durante l'accelerazione e viene rilasciata in fase di decelerazione trasformandosi in moto che al netto degli attriti fa percorre ancora della strada alla tua auto.
Ogni volta che freni sprechi energia cinetica in quanto la trasformi in calore (hai presente le foto dei dischi dei freni incandescenti) sottraendola a quella che si trasforma in moto.

La staccata lunga è uno dei modi migliori per risparmiare energia (carburante) utilizzando l'energia cinetica precedentemente accumulata.

Questo vale per ogni tipo di mezzo, biciclette, tricicli, monopattini, navi, aerei, sottomarini etc.

Cool





avatarjunior
inviato il 13 Novembre 2019 ore 9:36

ho appena preso una nuova auto con il cambio manuale (perché la usa principalmente mia moglie ed è contraria al cambio automatico)

per lavoro guido una elettrica che ha ovviamente il cambio automatico (a dire il vero non ha il cambio) e avrei scelto un'auto con il cambio automatico perché usandola 90% in città è veramente comodo

MA dopo tutto il discorso sulla manutenzione del cambio automatico… visto che avrei montato lo stesso DSG della volkswagen …. sono contento di averla presa manuale (terrò anche questa vettura almeno 10 anni come la precedente)

avatarsenior
inviato il 13 Novembre 2019 ore 10:25

Allora, io ho il robotizzato toyota a frizione comandata dalla macchina.
Comodissimo.
Manutenzione particolare nessuna, solo a 100.000 km gli ho cambiato la frizione che si era consumata.
Lavoro in toyota con pezzi originali e garanzia e Iva circa 800 euro.

L'errore che non si deve commettere con le auto moderne, ed ancora di più coi cambi automatici, è quello di affidarsi al classico meccanicuccio sotto casa che non conosce le modalità di manutenzione e non lavora attaccato alla centralina.
Tanti cambi delle smart sono andati in pezzi perche la gente non ci metteva l'olio e non faceva la dovuta service.

avatarsenior
inviato il 13 Novembre 2019 ore 10:59

“Ogni tanto guido manuale. Mi sembra di andare in palestra o di lavorare.
Spingi, muovi la schiena il braccio la spalla, cambia, lascia il pedale. Poi non mi ci entra mai il piede sul pedale. Se stai con la giacca o il giubbotto peggio ancora.
Poi il pedale della frizione rovina la pelle delle scarpe eleganti. Si segna la tomaia.”

Cosa guidi? Una UAZ dell'87? Tante stronz@te tutte insieme non le avevo mai sentite MrGreen

avatarsenior
inviato il 13 Novembre 2019 ore 11:01

Il robotizzato non è altro che un cambio manuale con tanto di frizione pilotato (sia il cambio che la frizione) con attuatori elettroidraulici e coordinato da una centralina elettronica.

Pregi: costa poco.

Difetti: è un pochino lento nel cambiare marcia e come dice Jeandemetz può avere problemi alla frizione e agli attuatori.
Richiede una guida molto tranquilla.


avatarsenior
inviato il 13 Novembre 2019 ore 11:04

“ sono contento di averla presa manuale (terrò anche questa vettura almeno 10 anni come la precedente)“

Esatto. Bisogna ficcarsi in testa che il cambio automatico e' amico dell'obsolescenza programmata con cui' e' stato concepito. Poi guido anche io automatico, ma in caso di guasti, non pago io. E fidatevi che poi quando c'e' da mettere le mani sul ca a volte, visti i costi in ballo, conviene cambiare vettura. E i costi aumentano ancora.

user59759
avatar
inviato il 13 Novembre 2019 ore 11:16

Giusto un paio di note.
Ad un mio ex collega, fan della A4 avant hanno cambiato due volte l'automatico, per fortuna l'auto era a noleggio lungo termine altrimenti era un salasso.
Ad un amico, altra A6 Avant, centralina dell'automatico saltata, macchina inamovibile, costo riparazione 7000€ valore auto usata 11.000€.
Ha preferito cambiare auto e brand.;-)

avatarsenior
inviato il 13 Novembre 2019 ore 11:17

Poi considerate un altro aspetto.
Tra poco le automobili non verranno più vendute.
Verranno noleggiate proprio per passare i rischi di perimento del mezzo alla società di noleggio. Gomme, tagliandi, manutenzione straordinaria, bollo, norme ambientali che limitano l'utilizzo.. .

user12181
avatar
inviato il 13 Novembre 2019 ore 12:25

Poi non mi ci entra mai il piede sul pedale.

Eh la peppa, io guido con gli scarpa Ladakh e La sportiva Nepal trek evo senza problemi, quando avevo la panda 30 invece rischiavo di pasticciare con i pedali e dovevo togliere gli scarponi.
Per quanto riguarda il cambio automatico, leggo sempre che chi ce l'ha non tornerebbe mai indietro, io non l'ho mai preso in considerazione, anche sul computer mi danno fastidio gli automatismi, la macchina fotografica la uso tutta in manuale, voglio avere il controllo, altrimenti mi sento esautorato. Certo che con i consigli di cambiata ormai la mia autonomia è fortemente ridimensionata, in modo anche più sottilmente perfido, sono io stesso ora che seguo (ma non sempre, soprattutto in montagna a volte mi chiede di mettere la quinta poco prima di una salita che fa solo in seconda…) "volontariamente" i consigli/ordini della macchina.
Per capire il meccanismo della totale sudditanza psicologica nei confronti della macchina istituzionale, rileggere le ultime pagine di Buddenbrooks, di Thomas Mann, dedicate alle vicende di Hanno Buddenbrook nella scuola tedesca dell'età Bismarckiana (l'ho riletto dopo decenni, non ricordavo nulla). Molto istruttivo e veramente profondo, anticipa anche in modo sorprendentemente profetico i meccanismi dello stato totalitario e dell'universo concentrazionario dei campi di sterminio. Dove si va a finire parlando del cambio automatico… D'altra parte "Cambio" (Schaltung) in tedesco ha qualcosa in comune con la "Gleichschaltung" nazista (che però ha origine dalla "messa in parallelo" degli apparati elettrici)...

avatarsenior
inviato il 13 Novembre 2019 ore 12:30

Niente politica, prego.

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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