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per me era sottinteso che sul livello avresti applicato una maschera per avere il contrasto dove e solo ti interessa scusa se non te l'ho scritto.Ci sarebbe pure un'alrto metodo un po' complicato da spiegare che prevede la ricerca dei bordi una inersine di questo livello per dare una nitidezza sul livello escludendo i bordi..........
ciao cammelo, è troppo complicato da spiegare,se mi mandi un indirizzo mail, provo a spedirti un'azione del procedimento cosi' puoi provarla. ciao graziano
Non e' che si sta facendo un miscuglio di tecniche, senza ben chiarire lo scopo? Nitidezza puo' voler dire tante cose e, premesso che ci sono mille modi per ottenere il medesimo effetto, quello che mi sembra l'OP sembra alludere e' un misto di contrasto locale e maschera di contrasto.
Per la saturazione ed il contrasto una tecnica semplice e' quella di duplicare il background layer, e cambiare il blending mode a soft light, per poi abbassare l'opacita' dello stesso layer a 10-20%. Se necessario (cioe' se le ombre si sono chiuse troppo), si puo' seguire con un leggero filtro shadow/highlight per aprire le ombre. Un altra tecnica a chi possedesse le azioni di Tony Kuiper, e' quella di creare una curva dei toni medi (basic mid-tines) e dargli una leggera S. Questo ha il vantaggio di non chiudere le ombre.
Un altro modo molto efficace e sbrigativo e' di fare un passaggio a LAB e modificare le curve. Ma evito la spiegazione...
Per contrasto locale , il modo piu' semplice e' usare maschera di contrasto con radius ~200 e amount 15-25%. Questa tecnica e' solitamente chiamata Knoll's local contrast (da Thomas Knoll inventore di PS). Un altra tecnica molto simile, ma piu' delicata e' quella di Mark Holberg. I dettagli qui non li ricordo, ma se fai una ricerca su Google: Holberg and "local contrast" dovresti trovare una azione per PS. Una volta applicata va abbassata l'opacita' a ~20%.
Infine c'e' la maschera di contrasto che penso sia l'effetto a cui i piu' alludano quando si parla di nitidezza. Qui' bisogna distinguere le 3 fasi: capture sharpening , creative sharpening e output sharpening . Il capture sharpening lo si fa in genere con il convertitore RAW e serve per dare una prima leggera maschera di contrasto. Il creative sharpening serve per enfatizzare limitate zone di dettaglio (tipo gli occhi di una modella, i fili d'erba in primo piano ecc). L'approccio e' piu' o meno lo stesso (maschera di contrasto) o mille altri modi. La differenza qui' e' che dopo aver applicato la maschera di contrasto ad un layer duplicato, si applica un layer mask (hide all) e col pennello morbido a opacita' medio-bassa si vanno a rivelare le parti da enfatizzare. Per ultimo c'e' l'output sharpening che va' applicato sempre e solo all'immagine ridimensionata per l'output finale (schermo o stampa). Anche qui ci sono mille modi, ma il piu' semplice e' usare maschera di contrasto (smart sharpen) con l'immagine su schermo a dimensioni reali 100%. Attenzione che il metodo usato per ridimensionare potrebbe influire sulla "nitidezza". Spesso conviene sperimentare tra bicubic sharper e bicubic smoother.
lo scopo è sempre di dare un po' più di contrasto alla foto solo che il contrasto in ph lavora sui bordi dell'immagine mentre col sistema che avevo indicato a cammelo funziona su tutta l'immagine ad eccezione dei bordi. Poi con una maschera puoi lasciare il contr dove vuoi.Per quanto riguarda la curva in LAB puoi ottenere lo stesso effetto in RGB cambiando il metodo di fusione in luminosità se però vuoi sistemare il colore non esiste metodo migliore del LAB.ciao graziano
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