| inviato il 08 Novembre 2019 ore 15:18
Non so se è già stato detto poiché non ho tempo di leggere tutti i post però ragazzi, la crisi del mercato fotografico rispecchia ne più e ne meno tutte le crisi che hanno colpito i vari settori industriali, soprattutto per esempio quello edilizio.Un mercato è inflazionato e spinto attraverso politiche commerciali mirate a creare nelle persone finte necessità prima o poi deve necessariamente contrarsi per ritrovare il giusto equilibrio fra una domanda reale e consapevole di beni e l'offerta delle case produttrici. Banalmente potremmo sintetizzare e semplificare la questione ad una causa principale e fisiologica. Si è spinto tantissimo con buoni risultati sulla psicologia delle persone vendendo fiumi di fotocamere anche a chi della fotografia fregava poco ma voleva sentirsi figo con l'attrezzo in mano. Piano piano il mercato si è saturato e stabilizzato iniziando un percorso inverso in cui c'è chi si è stufato perché non realmente appassionato ed ha mollato non acquistando altro. Ci sono poi fotoamatori che sono partiti in quarta ammaliati dall'evoluzione tecnologica e che col tempo hanno preso più consapevolezza ed hanno rallentato gli acquisti compulsivi. In pratica, non si poteva pensare di vendere una fotocamera ad ogni individuo del pianeta e costringerlo anche a sostituirla ad ogni folata di vento.
Condite il tutto con politiche commerciali a volte discutibili e prezzi da auto utilitarie ed il gioco è fatto. |
| inviato il 08 Novembre 2019 ore 15:20
Quando c'è una crisi aziendale ci sono,sopratutto,migliaia di posti di lavoro a rischio....che sia Nikon,Canon,Sony,Pentax non importa....gli smartphone e le svariate nuove tecnologie stanno decretando l'assottigliamento delle vendite del matetiale fotografico ''classico''....tutto il mondo sta cambiando,in meglio o in peggio?staremo a vedere |
| inviato il 08 Novembre 2019 ore 15:22
Il fatto è che bisogna capire come mai gli smartphone, lato fotografico, si evolvono così velocemente che in certi aspetti (fotografia computazionale, IA, Quad Bayer, ecc..) fanno sembrare le nostre macchine un pò "vecchiotte" e applicarlo alle nostre macchine.
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| inviato il 08 Novembre 2019 ore 15:23
“ Il fatto è che bisogna capire come mai gli smartphone, lato fotografico, si evolvono così velocemente che in certi aspetti (fotografia computazionale, IA, Quad Bayer, ecc..) fanno sembrare le nostre macchine un pò "antiquate" „
Perche devono spennarti poco alla volta i produttori di fotocamere, ogni aggiunta, anche insignificante, un rincaro di 1000 euro a volta. |
| inviato il 08 Novembre 2019 ore 15:25
Io da ex utilizzatore di smartphone per fare le foto avrei un'ipotesi, gli smartphone oggi hanno due grossi vantaggi: elevata potenza di calcolo e appunto IA e fotografia computazionale.
Pensiamoci un'attimo: gli smartphone oggi per elaborare il RAW dopo lo scatto e trasformarlo in JPEG, sfruttano lo stesso SoC che muove il sistema (che include anche l'ISP, ma l'elaborazione è fatta dalla CPU), che dal lato della potenza sono sopra agli attuali ISP utilizzati nelle nostre macchine, e con tutta quella potenza ci fai il finimondo. mettiamoci poi IA, fotografia computazione, modalità HDR automatica, notte, Quad Bayer ed ecco perchè uno smartphone tira fuori JPEG pressoché pronti all'uso, anche in condizioni difficili, e in pochi secondi.
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| inviato il 08 Novembre 2019 ore 15:26
Perché, lato fotografico, chi scatta con smartphone visualizza su smartphone o tablet. Se visualizzassero le stesse foto su schermi grandi inorridirebbero. Figurati poi in stampe superiori al francobollo. |
| inviato il 08 Novembre 2019 ore 15:29
IMO la rinascita delle nostre macchine potrebbe già partire da un processore tipo questo: it.wikipedia.org/wiki/Pixel_Visual_Core
é letteralmente un SoC tipo Snapdragon o Exynos solo dove gli stessi core sono stati modificati per fare le stesse funzioni di un'ISP. Così hai altissima potenza di calcolo (sufficiente anche per la fotografia computazionale) che ti permette di fare tutto al meglio.
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| inviato il 08 Novembre 2019 ore 15:30
“ La fotografia tornerà una questione di elite, gli snapshot li lasceremo ai cellulari con buona pace della marea sconfinata di gente che crede di fare foto solo perché ha un'immagine da condividere.A me va benissimo cosí”
Pure a me. Anzi lo spero proprio. |
| inviato il 08 Novembre 2019 ore 15:31
Capisco difendere il mondo delle macchine fotografiche ma con gli intellifoni fotografi e stampi e poi non fanno proprio schifo.
Quello della foto che fa schifo è un'alibi. |
| inviato il 08 Novembre 2019 ore 15:33
“ Se leggi il proseguo del mio post sto parlando dell'utente medio....non del fotografo appassionato „
Se per utente medio intendiamo chi non ha mai frequentato un corso di fotografia che s'illude di fare chissà quali foto meravigliose solo perché spende 800/1000 per una fotocamera allora sono senz'altro d'accordo che comprare una reflex/mirrorless siano soldi buttati e tanto vale usare un buon telefonino che fa tutto da se. |
| inviato il 08 Novembre 2019 ore 15:36
Un calo nelle vendite in un periodo di contrazione come questo non penso sia così drammatico, anzi forse era prevedibile, l'importante è che sappiano reagire con intelligenza e proposte interessanti a questo momento di difficoltà, che comunque non è una realtà solo di Nikon. |
| inviato il 08 Novembre 2019 ore 15:36
X rhoken e Banjo: avete ragione.
X old Pentax : per ora, tra iPhone 8 di mia moglie e d7200, in stampa, su stesso soggetto contesto e luce, non c'è confronto. Il raw lavorato della d7200 vince su tutta la linea. |
| inviato il 08 Novembre 2019 ore 15:42
È normale che sia così. Io mercato imaging sta crollando in picchiata perché chi non cerca la foto perfetta ma solo un ricordo o una fotocarina ma pratica e facile, ha il suo strumento a pochi soldi.
Così tutto il mercato delle compatte e delle reflex entry level è stato fagocitato.
Ed era quello che faceva i numeri e profitto. Non certo vendere un 10% in più di corpi pro. La forbice qualitativa tra uno smartphone a buon prezzo e una entry level apsc da usare in jpg con la lente kit si è assottigliata troppo.
Così le fotocamere vere e proprie avranno un mercato di nicchia, di élite.
E si salverà solo se ci saranno innovazioni vere e proprie e si riallarghera' la forbice, altrimenti sarà raro vederne in giro.
È normale sia così.
Ma la vedo molto dura perché gli investimenti nel campo imaging in ricerca e sviluppo di sono spostati al 90% su smartphone e camere di altro tipo. (Vedi guida autonoma) |
| inviato il 08 Novembre 2019 ore 15:44
Secondo me le aziende fotografiche se lo meritano di chiudere!
Io derivo dalla pellicola, una fotocamera come la Nikon Fm veniva rivisitata dopo anni con una fm2 ...con alcuni aggiustamenti, ma le fotocamere costavano e non perdevano molto valore! Le lenti erano sempre quelle, c era progresso fotografico che faceva i test, si prendevano per buoni si capiva che una era un po' meglio di un altra, ma che poi in stampa erano tutte molto simili (parlo di quelle ottime). E le aziende lavoravano a ritmi di vendita molto bassi! Poi è nato il digitale e hanno moltiplicato le vendite in maniera incredibile! Ci hanno fatto spendere cifre inimmaginabili con le novità e con i mega pixel ...con siti di prove a destra a manca! Ci hanno fatto schierare come tifosi di calcio! Loro hanno guadagnato in 20 anni quelli che non avevano fatto in 60... ora sono alla carretta perché non possono più incrementare? Perché un salto grande è ormai impossibile? Ben gli sta! I cinesi fea qualche anno faranno le stesse robe loro a prezzi ridicoli, e loro di cosa vogliono campare, di blasone? |
| inviato il 08 Novembre 2019 ore 15:45
È da diversi anni che non se la passa bene...
Fino ad un certo punto la concorrenza genera innovazione, ma se il mercato cala, le fette calano a tutti, e anche investire diventa più difficile.
Se il mercato delle fotocamere non si riprende qualcuno dovrà cedere. |
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