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East Africa


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East Africa, testo e foto by Utente Non Registrato. Pubblicato il 09 Settembre 2011; 0 risposte, 4592 visite.





Erano parecchi mesi che aspettavo il giorno in cui sarei tornato in Africa? Sono un viaggiatore atipico che fa delle sue tappe dei semplici giorni di un'altra vita? Questo inverno, avevo "programmato" il mio mese in East Africa. Volo per Nairobi via Il Cairo, una rubusta 4X4 e tanta voglia di osservare? L'Uganda e la sua gente, i gorilla e i paesaggi incantati; la Tanzania con i suoi parchi e infine il Kenya con il suo mare?
La poca organizzazione a volte spaventa, ma è il modo migliore di conoscere e vivere i posti in cui si passa. La nostra avventura comincia subito tra le strade di Nairobi, dove ci perdiamo ad ogni svolta che decidiamo di imboccare? Il nostro tragitto si rivelerà più lungo del previsto e la nostra macchina più lenta degli immensi e spericolati camion che sfrecciano sulle piste sterrate che dividono la capitale Keniota da Kisumu (sul lago Victoria).

Dal mio diario di viaggio:
Ci perdiamo tra Nakuru e Kisumu. 20 km di sterrato su sabbia polverosa dietro i camion cercando il momento propizio per superarli? Carovana interminabile di camion, di tanto in tanto asfalto? poi polvere,poi sassi e di nuovo camion. I km non passano continua a venirmi della mente la parola Kisumu? ma in realtà è molto lontana. Il lago non si vede, intorno a noi le colline ma non c'è acqua? L'avvicinamento è lento ela ricerca di un posto per dormire è anche peggio? il campsite segnalato da LonelyPlanet è deserto quasi abbandonato a se stesso. L'hotel/lodge vicino ha le stesse sembianze ma inizialmente optiamo per lui? ci guardiamo intorno, siamo senza sicurezza, senza confort e il cost è anche spropositato. Decidiamo di andare via e ci riaffidiamo alla guida. L'hotel proposto non ha posto o almeno dicono così. Ci consigliano un albergo vicino e finalmente troviamo una dimora per riposare. Sono più di 12 ore che guido e non ce la faccio più. Giusto il tempo di cenare e andare a dormire. La camera è un forno, le zanzare ci assalgono e non si respira. Sono irrequieto, nella mia mente rimbomba la parola Kisumu. Finalmente siamo arrivati.

Il giorno seguente giungiamo subito al confine con L'Uganda presso Busia. I controlli alla dogana sono lenti e macchinosi e essendo gli unici bianchi nel raggio di centinaia di km ci rende il centro dell'attenzione di tutti i procacciatori di affari? Subito dopo il confine ci dirigiamo verso Kampala dove ci imbottigliamo in un ingorgo megagalattico?

Dormiamo a lungo e al mattino sono tutto sudato. Fuori è fresco e umida ma nella stanza è un forno? Facciamo un abbondante colazione a base di frutta, uova e salsiccia? Incameriamo le energie e partiamo. Le strade oggi sono buone e i camion non sono molti. La vegetazione diventa fitta e tropicale. Al confine un torpedone di almeno 200 camion è in fila per passare in Uganda. Ma li superiamo tutti? Il controllo documenti è complicato e siamo costretti ad affidarci ad un mediatore. Gli diamo 20 dollari e scappiamo via proprio quando si prospettava un truffa per l'assicurazione. La strada scorre tra un Jambo e un sorriso e le strade finalmente hanno le indicazione. L'Uganda mi piace! A 20 km da Kampala inizia il traffico e ci incolonniamo insieme alla miriade di suoni, colori, profumi, macchine e camion! Il campeggio dove arriviamo è bello e incontriamo i primi bianchi del viaggio. Mi affasciano 2 israeliani che da 2 mesi girano con i mezzi di trasporto locali? un po' li invidio ma non so se avrei il coraggio!




La serate in africa passano in pieno relax mentre si scambiano quattro chiacchere con persone del luogo e viaggiatori. Il mattino seguente ci mettiamo in marcia per raggiungere il Marchision Falls National Park, i km sono tanti e qui diventano infiniti. A farti compagnia ci sono i paesaggi incantevoli e variegati. Una moltitudine di visi e occhi che ti guardano affascinati e incuriositi da un mondo lontano? Il parco è piacevole e la gente che lo visita è poca? sembra di essere gli unici a esplorare questa zona incontaminata. Di sfuggita riusciamo a vedere una leonessa che si allontana nella sterpaglia ma le alture che dominano sulle distese piene di giraffe sono davvero bellissime.

Le notti africane riservano sempre sorprese! Stanotte sono arrivati gli Ippo. Conoscendo la loro forza e soprattutto I loro denti, ho un pò di paura; allo stesso tempo sono piuttosto sicuro che non toccheranno la tenda. In effetti è così, ma sentirli a 20 cm dal proprio cuscino è elettrizzante. Come sempre ormai dormo a tratti ma il riposo è lungo è piacevole. La sveglia tarda come sempre così mi also e inizio il solito lavoro di riordino e preparazione. Stamattina ci aspetta il primo safari. Usciti dal Red Chili campsite saliamo sul ferry boat che ci fa attraversare il nilo e iniziare la nostra ricerca di animali. La nostra marcia è veloce per raggiungere le zone migliori del delta il prima possibile. Davanti a noi si aprono di volta in volta nuovi scenari e nuove emozioni. Arriviamo un po in ritardo nella zona dove hanno da poco avvistato 2 leoni. Faccio in tempo a vederne uno che si allontana. Faccio qualche bello scatto a delle giraffe e poi torniamo indietro a prendere il ferry. Una tappa veloce al campeggio per rifornirci di acqua e inizia il trasferimento verso Fort Portal con tappa intermedia ad Hoima.

Usciti dal parco verso Hoima ci fermiamo lungo il tragitto per comprare della canna da zucchero da un anziano costretto a trasportare centinaia di canne verso il suo villaggio? Gustosa e saporita ci rifocilla e disseta rendendo il solito lungo tragitto, particolare e piacevole?




Il giorno seguente ci aspettano 200 km di sterrato in pessime condizioni. 7 ore tra una buca e un cratere? e la nostra 4x4 che inizia ad avere problemi? La fatica è molta ma la moltitudine di villaggi che attraversiamo ci fa vivere una delle esperienze più belle del viaggio. In uno dei tanti passaggi, lungo il nostro tragitto ci riposiamo facendo quattro passi e regalando alcuni indumenti a donne e bambini del luogo che ci ringraziano inginocchiandosi davanti a noi? Gli occhi di quelle persone non li dimenticherò mai? Fort Portal è una tipica cittadina africana, caratterizzata da caos, traffico e centinaia di persone che lavorano nelle loro botteghe? Portiamo la nostra macchina da uno dei tanti meccanici. Cambiano le pipette e le candele?

Dal mio diario di viaggio:
E' faticoso ma quello che c'è intorno a noi è fantastico! Un paese tropicale, la vegetazione fitta, I villaggi, la gente? Le persone mi incantano, molto spesso sorridono e salutano, I bambini sono infinitamente belli e simpatici. Gli sguardi sono infiniti, indimenticabili. Lungo la strada ci fermiamo per fare due passi. Le ragazze che incrociamo sono socievoli e vogliono farsi fotografare con noi. Superato un ponte ci fermiamo insieme a Tony e la macchina e piano piano veniamo accerchiati da giovani e anziani che hanno incrociato il nostro cammino. Tiriamo fuori qualche t-shirt e le regaliamo. Una donna anziana si mette in ginocchio davanti a noi? e' difficile spiegare I suoi occhi. Con mille pensieri riniziamo la corsa? Ci penso per tutte le restanti ore, quella donna, il suo gesto, I suoi occhi?

Il Queen Elizabeth ci aspetta ma prima dobbiamo trovare un po di benzina al mercato nero perche da queste parti è finita e ai benzinai si litiga per avere qualche litro?. Alla fine travasiamo 2 taniche nel serbatoio e ci incamminiamo per raggiungere il Kazinga Channel dove ci imbarchiamo per l'ultimo safari in barca. Uccelli e animali di ogni genere? La luce è ottima e riesco a fare qualche scatto? arriviamo al campeggio che è ormai buio ed è la notte di natale? tentiamo di cucinare un po di carne alla brace comprata in una delle baracche incontrate lungo il tragitto? In lontananza si sentono dei leoni? siamo ospiti nel loro ambiente naturale? speriamo di non disturbarli? Purtroppo la nostra macchina ha ancora dei problemi ma non riusciamo a capire cosa? Intanto al mattino affrontiamo un lungo trekking al Kiabora George per per vedere gli scimpanzé ma purtroppo siamo sfortunati e facciamo solo una lunghissima sudata nella foresta cresciuta nel chenyon di un fiume? Raggiungiamo per il pranzo Ishasha, dove poi torneremo? e in serata raggiungiamo Bwindi per vedere i gorilla? Al mattino mi sveglio emozionato al pensiero dei gorilla. Tra noi e loro ci sono 60 km di strada circa. Quando arriviamo ci sono delle guardie e dei portatori che ci aspettano. Il gruppo è gia partito alla ricerca della famiglia Bitukura?

Una volta tornati in città cerchiamo un benzinaio per mettere il pieno?. Impossibile! Alla stazione una fila di 30 macchine e 100 persone che litigano per un po "super". Uno dei benzinai ci offre 2 taniche del mercato nero. Ad 1/3 di più del costo reale. Decidiamo di usare le 2 taniche rimaste in macchina e prendiamo la via di Kasese dove ci trasferiamo per il pranzo. Ci fermiamo per fare benzina, mangiamo in una delle tante guest house trasandate e poi ripartiamo sotto il sole cocente verso il Queen Elizabeth NP. Arriviamo in tempo per il safari in barca sul Kazinga channel. L'organizzazione è ottima e la scelta di fare il safari al tramonto è molto azzeccata; non fa caldo, la luce è ottima e ci sono gli animali?




La foresta è molto fitta e umida, scendiamo vertiginosamente mentre la guardia contatta via radio il gruppo di persone che ci precedono. Decidono di farci risalire e ci trasferiamo in macchina più Avanti di circa un km. Scendiamo nuovamente per neanche 100m e vediamo gli altri turisti accovacciati davanti al Silver Back. Inizia lo spettacolo di emozioni? Per descrivere questi momenti ci vorrebbero centinaia di pagine, è una esperienza unica che sicuramente rifarò! La giornata è fortunata e di ritorno verso Ishasha partecipiamo una delle cose più emozionanti che abbia vissuto? 3 giovani leoni ci sbarrano la strada su un ponte? ci fermiamo e li osserviamo per interminabili minuti? Nella notte rivivo le scene viste nella giornata e in lontananza ancora i leoni che mi fanno compagnia con i loro ruggiti? Ishasha è un luogo fantastico e il parco Queen Elizabeth ha un fascino del tutto particolare?

Ci mettiamo subito in marcia e quando arriviamo lo spettacolo è clamoroso! 3 giovani leoni di massimo 4 anni sono fermi davanti ad un ponte. Ci sono già due macchine e dietro di noi ne stanno arrivando altre. I leoni si muovono subito, prima si allontanano, poi tornano e attraversano il ponte. Poi tornano di nuovo indietro? Ci troviamo sul ponte con 2 leoni da una parte e uno dall'altra. Giocano, si riposano, poi si rialzano. E' sempre più emozionante? Mentre scrivo abbiamo finito di cenare e sentiamo in lontananza un leone o un leopardo che attacca una preda. Questa notte dormiremo nella savana? Giornata indimenticabile![/quote]



Il nostro viaggio in Uganda va verso il termine, ma ci aspetta la Tanzania. Raggiungiamo il confine in un paio di giorni e giungiamo a Bukoba per imbarcarci sulla nave Victoria per raggiungere Mwanza. Il viaggio è infinito e l'attesa del caricamento di milioni banane sulla nave è uno degli spaccati d'Africa. La nostra macchina viene caricata per ultima tramite una gru sul ponte della nave, dopo 12 ore di carico di banane e persone. Il lago Victoria luccica di verde fosforescente nella notte, mi addormento in un caldo asfissiante ma al mattino raggiungiamo la città di Mwanza, e non siamo affondati? Il Serengeti ci aspetta. Purtroppo la nostra macchina ripresenta costantemente un grosso problema e giunti nel parco ci troviamo a dover combattere con la risoluzione del problema che nessuno riesce a capire? tra un imprecazione ed un'altra affrontiamo il nostro vero primo safari del Serengeti. Subito capiamo che è un posto speciale, ricco di animali come nessun altro posto visto. Ci dirigiamo verso i Kopjes dove incontriamo un bellissimo maschio che ruggisce e urina tra i sassi e la sterpaglia. Più avanti ci sono sciacalli che banchettano con i resti di un attacco felino? La macchina di colpo si ferma così mi dirigo verso il centro meccanico del parco dove finalmente capiamo che la bobina è ormai cotta! Il problema è che siamo nel nulla e nel nulla di certo non c'è un negozio di ricambi? Ma proprio perche siamo in africa accade ciò che da noi non potrebbe mai accadere? Un signore che lavora e vive all'interno del parco ha sulla sua jeep una bobina uguale alla nostra? Davanti ai miei occhi la smonta dalla sua macchina e la monta sulla nostra? Il problema è risolto e possiamo tornare ai nostri safari. Le nostre giornate filano veloci alla ricerca del leopardo o di qualche immagine speciale? I nostri occhi sono pieni di ricordi e immagini speciali? Nella distese infinite della savana, migliaia di gnu e zebre, è un paradiso terrestre, regnano gli animali con i loro versi, le loro corse e i loro giochi. L'uomo può e deve solo guardare!




Finita l'avventura nel Serengeti ci dirigiamo verso il cratere NgoroNgoro. Il fascino di questo luogo è lontano millenni dai nostri mondi. Un immenso cratere posizionato all'interno del NgoroNgoro Conservation Area. Al suo interno un particolare ecosistema completamente diverso da quello presente sulle vette che lo circondano. Sul bordo dove campeggiamo il clima di notte è freddo e l'escursione termica è davvero notevole. Dentro il cratere si alternano tratti di Savana, tratti di palude e zone montane molto verdi. Contrasti ed equilibri, sono il motore di questo posto fantastico!




Quando lasciamo il parco mi accorgo che la Mia Africa sta finendo? Un asfalto perfetto, morbido e noioso costruito dal governo Giapponese chissà per quale interesse? ora ci vogliono solo 2 ore per fare 120 km e raggiungere Arusha, caotica e polverosa? La pace della natura non c'è più e ci sentiamo quasi violentati dalla civiltà. Dopo Arusha, raggiungiamo Moshi alle falde del Kilimanjaro. Dopo la città puntiamo al mare? Prima Peponi in Tanzania, poi l'isola di Wasini in Kenya, Mombasa e infine Nairobi? Ma questa non è più la vera Africa e noi non siamo più gli Abasungu?

Abasungu

Quando sei nel cuore d'Africa susciti scalpore. Da sempre il bianco è l'opposto del nero, così come la terra e il mare: si sfiorano, si toccano, a volte si sovrappongono ma sono pur sempre diversi. Le diversità attraggono e incuriosiscono ed è per questo che uno come me in mezzo all'Africa, desta scalpore. In Uganda si manifesta con tanti sorrisi, con tanti cenni di cortesia? ma è nell'animo dei più piccoli che trovo la migliore espressione di stupore di un nero che vede un bianco? Abasungu, un suono dolce strillato come nel più divertente dei giochi, il sorriso fatto di denti e di occhi ed le entrambe le mani a salutarti. Saltellano, corrono, ti inseguono e mentre strillano Abasunguuu, ti salutano e strillano forte che tutti lo possano sentire, così che tutti si aggiungano a quel coro? e così ti trovi circondato da decine di bambini che salutano e sorridono, che infondo infondo giocano e danno il loro benvenuto all'uomo bianco?






Gabriele Ferrazziè nato nel 1982 vive a Roma ma si definisce cittadino del mondo. Il suo sogno è quello di vivere sempre in viaggio? Lavora in ambito informatico ed è appassionato di fotografia e video. Dal 2004 scatta in digitale e soltanto nel 2006 ha avuto la sua prima reflex. Nel 2008 il salto di qualità, con l'acquisto della Canon EOD 50D e il definitivo utilizzo principale di tre ottiche: Canon EF 100-400mm f/4.5-5.6 L IS USM, Canon EF 24-105 F/4L IS USM e il Sigma 10-20 mm f4-5,6 DC EX HSM. Dal 2009 ha iniziato a pubblicare i suoi fotogrammi sul sito www.ferrazziphoto.com



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