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Iniziare a lavorare come fotografo (Sfogo)


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user155906
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inviato il 29 Ottobre 2019 ore 9:26

le domande sono tante,la prima è: che genere di lavoro come fotografo?
perchè una cosa è fare il freelance vendendo le foto a riviste etc un'altro è fare servizi di moda un'altro ancora è fare matrimoni.

partendo dalla risposta a questa domanda puoi andare verso altre: ti serve uno studio o puoi lavorare senza? hai così tante offerte di lavoro da dover rinunciare alla ritenuta d'acconto? puoi vivere facendo il fotografo?

se tutte hanno si come risposta allora ti conviene partite la partita iva, magari agevolata.

avatarsenior
inviato il 29 Ottobre 2019 ore 10:19

1) I risultati si vedono con costanza e in anni, devi crederci.
2) Bisogna avere un network di colleghi con cui collaborare e passarsi i lavori
3) Devi trovarti nel momento giusto al posto giusto. E' un po' da masochisti fare il matrimonialista dove ce ne sono già 20 che mirano a fare 30 matrimoni l'anno. Viceversa se nella tua zona c'è solo un fotografo vecchio stile, hai un terreno fertile se hai uno stile accattivante e moderno.
4) Spesso noi fotoamatori pretendiamo di fare il salto nel professionismo da autodidatti. Possibilissimo, ma una scuola seria, per quanto costosa, è molto utile per crearsi i contatti giusti, conoscere il mercato, e molto altro.
5) La fotografia ha tantissime branche, devi vedere quella più congeniale a te e quella in cui c'è mercato e redditività. Non ci sono solo i matrimoni.

user19933
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inviato il 29 Ottobre 2019 ore 10:33

La risposta più facile e disincantata è che solo un pazzo apre una partita iva in Italia. Basta averla avuta, a prescindere dal settore, per non volerne sapere più nulla. Al terzo anno di dichiarazioni fiscali sei bello che morto e se hai pagato tutto-tutto-tutto quello che c'è da pagare, consulenze comprese, probabilmente sei già nei debiti, anche se piccoli. Ti spaventi e chiudi sperando che sia finita lì. Invece no: a vario titolo ti romperanno le balle per almeno 5-10 anni ancora.....

Oppure... la partita iva la apre un imprenditore, cioè colui che intraprende, rischia in proprio un certo capitale iniziale per vedere se la sua “idea” funziona sul mercato. Se riesce ad inventarlo... un lavoro ed un guadagno conseguente.
Ora: quanto è “imprenditoriale” il mestiere di fotografo? A mio avviso un fotografo è fondamentalmente un piccolo artigiano, ed è solo in minima parte mentalmente un imprenditore, quindi ci andrei molto ma molto cauto a “regolarizzare” il garage.. in laboratorio con insegna esposta.

Vedo maggiori possibilità di sostentamento se l'attività meramente fotografica è connessa con altro che garantisca il pane quotidiano (esempio negozio commerciale “particolare” ecc...) ma ovviamente in questo caso aumenta anche il rischio e l'investimento di capitali iniziale e si comincia a cercare qualche socio (ulteriori problematiche ma anche opportunità).

Poi tutto ruota attorno alla domanda delle domande: ma ci devi vivere con la partita iva? Come unica fonte di sostentamento? Oppure sarebbe a corollario di altre entrate o rendite? Se ci devi vivere sul serio .... beh, è proprio dura. Personalmente rimarrei nella “zona grigia” fintantoché non fossi certo di andare almeno a pareggio avendo regolarità di commesse o qualche idea particolare che richieda necessariamente la regolarità fiscale.

avatarsenior
inviato il 29 Ottobre 2019 ore 10:34

La p iva non é un problema... semmai é trovare un settore appetibile!
Ovvero , o trovi qualche cliente che ti da il GROSSO , quindi un agenzia per esempio, oppure devi essere così bravo in un settore, NON TUTTI (errore fatale), da farti notare!
Le vecchie strade di aprire studi, sono ormai superate... oppure lavorare qualche anno per altri! ;-)

avatarsenior
inviato il 29 Ottobre 2019 ore 10:40

un amico architetto, appassionato di fotografia, ci ha provato. Proporsi come fotografo d'architettura è.. delicato. I progetti di interior, quelli curati, vengono fotografati da esperti blasonati, non da un trentenne. Perö si è rivolto all'albo degli architetti all'inizio (pubblicano una rivista periodica), mostrando degli scatti, chiedendo se fosserro interessati. All'inizio li hanno solo "usati", aggiungendo il suo nome. Poi hanno iniziato a dargli qualcosina.

Ha iniziato cosi', facendo un pö di cv, rivolgendosi poi ad agenzie in contatto con privati intenti a pubblicizzare villette da affittare, ricevendo finalmente un compenso congruo. Non ci campa con la fotografia, ma la tiene viva in parallelo, sperando che prima o poi diventi il canale principale.

Non dico che sia giusto lavorare (quasi) gratis, ma che a volte bisogna accettare compromessi se possono portare a qualcosa. Pubblicizzati certo, ma non aprire un sito fantastico con foto meravigliose e aspettare che il telefono squilli. Cerca un ambito, fatti strada, cerca occasioni e lavoretti ovunque, collaborazioni con riviste, negozi, circoli sportivi. Se hai il dinamismo necessario, qualcosa verrà fuori sicuramente. E se i frutti saranno generosi ben venga, sarai riuscito a farti strada con le unghie e con i denti. Se i risultati non saranno sufficienti, puoi sempre tornare indietro. La p iva si apre e chiude con 3 click.
in bocca al lupo

user19933
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inviato il 29 Ottobre 2019 ore 10:41

Per esperienza preferisco 10 clienti piccoli che uno che mi dia il GROSSO.
Perché quello ti sottopaga e fondamentalmente ti tratta come un dipendente (ma le tasse te le paghi tu). Se per qualche ragione non ti paga tu salti in aria. Quindi sei ricattabile ai massimi livelli. In più non ti fai un mercato tuo. È l'errore (anzi, la condizione) di tantissimi artigiani che non fanno il salto... perché non sono imprenditori ma rimangono “dipendenti” (con la partita iva).

avatarsenior
inviato il 29 Ottobre 2019 ore 10:47

La p iva non é un problema...


L'apertura non è un problema ma è tutto quello che ne consegue: commercialista, gestione contabile e fatturazione digitale, obbligo di pos e quindi linea internet, poco fa parlavano di conto corrente dedicato, nel mio caso anche assicurazione, iscrizione ordine e crediti formativi...poi si può anche pensare al lavoro. Non parlo delle tasse dirette ed indirette ;-) non voglio scoraggiare nessuno ma purtroppo questo è quello che vedo.
Ah...poi c'è il discorso pagamenti, in Italia si può semplicemente non pagare un professionista e oggi va di moda così

user1036
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inviato il 29 Ottobre 2019 ore 10:57

O apro a mio rischio e pericolo la p. Iva

Il lavoro autonomo è un lavoro ove si investe e si rischia per definizione, poi certo qui in Italia c'è l'aggiunta di pochi servizi in cambio rispetto alle tasse che vengono pagate. Parto dalla mia piccola esperienza, ad oggi fare il fotografo non significa fare foto, ma forse non lo era neanche prima, però l'ottico sotto casa poteva vendere gli occhiali dal lunedì al sabato mattina e poi dedicarsi a fare foto di matrimonio o comunioni la domenica e avrebbe avuto i suoi clienti. Oggi tutti fanno tutto, i possibili clienti sono tartassati da pubblicità, marketing e informazioni ed è sempre più difficile emergere, un fotografo che dovrà pur fare la sua esperienza, deve sapere fare foto, essere in grado di trattare con i clienti, sia il prezzo che la merce, saper gestire tutto il flusso di lavoro dall'ingaggio, alla preparazione del lavoro, alla post produzione, alla stampa, impaginazione, profilazione colore, etc... proprio perchè spesso si chiede, soprattutto quando si lavora per società, la capacità di saper scattare il fotogramma giusto, post produrlo e impaginarlo. Per quanto riguarda più banalmente eventi e cerimonie, ci vogliono almeno 3 anni prima che qualcuno inizi a cercarti per i tuoi servizi, dopo aver studiato un buon sito ed averlo agganciato alle tue pagine social FB e instagram che devono essere sempre attive e interessanti sia per chi sta nel settore, sia per chi non ne capisce nulla. Devi poi capire qualì'è il tuo business plan e andarti a cercare i tuoi clienti, chiese, ristoranti, gare di pallanuoto, gare sportive di pattinaggio, rally, fare foto degne di nota e pubblicarle, consegnarle a chi organizza gli eventi, alle piccole redazioni più o meno digitali e farsi conoscere, brochure dei propri lavori, portfolio stampato, biglietti da visita e l'obiettivo ben chiaro in testa, nel frattempo possono arrivarti richieste d'ogni tipo, dal fare still life di crocefissi e medagliette con simboli sacri per negozi di e-commerce, per poi sentirti dire che il cliente preferisce fare le foto con il suo iphone. Clienti che ti danno un'anticipo e poi spariscono per mesi, altri che invece spendono quasi mille euro per una comunione! Non è facile, il difgitale ha abbassato qualità, professionalità e costi, c'è gente su pronto-pro che fa matrimoni a €200! che dire? che devi fare marketing e devi sapere come si fa, non si improvvisa! L'IVA credo sia l'ultimo dei problemi. Serve rispondere alle domande "What, How e Why", poi serve una mission allineata alle tue aspirazioni e all'approccio aziendale ed infine un business plan. In bocca al lupo e non mollare!

user19933
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inviato il 29 Ottobre 2019 ore 10:57

Ma la cosa più triste, almeno secondo me poi lascio lo spazio agli altri, è guardare un giovane negli occhi ed essere costretto a digli: “Non farlo” (in Italia). Non perché non abbia talento, o entusiasmo, ma proprio perché persino quelli in gamba e già avviati sono costretti nel tempo a mille scappatoie e sotterfugi per far quadrare i conti.

avatarsenior
inviato il 29 Ottobre 2019 ore 10:57

la p.iva non è un problema, nel senso che con le agevolazioni, ed il regime dei minimi, per esempio si può cominciare ...
avere un UNICO cliente no, però cominciare con uno, tipo come successe me, con un agenzia di moda, dopo ver vinto le selezioni, mi garantì di essere coperto, poi mica ci lavori tutti i giorni ;-)

avatarsenior
inviato il 29 Ottobre 2019 ore 11:00

Imagomak condivido!

user1856
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inviato il 29 Ottobre 2019 ore 11:07

Ma veramente sto leggendo consigli nel rimanere in zona "grigia", nel non regolarizzarsi etc??? Confuso


avatarsenior
inviato il 29 Ottobre 2019 ore 11:07

la p.iva non è un problema, nel senso che con le agevolazioni, ed il regime dei minimi, per esempio si può cominciare


Gobbo i regimi agevolati aiutano molto ma in quello dei minimi, ad esempio, credo siano rimasti i limiti di età, in entrambi rimangono alcuni obblighi e a fine anno devi sempre sperare siano mantenuti. Nel forfettario non si può portare in deduzione niente...per un fotografo che inizia potrebbe non convenire, dipende dalle spese, insomma va valutata per bene la situazione ;-)

Ma la cosa più triste, almeno secondo me poi lascio lo spazio agli altri, è guardare un giovane negli occhi ed essere costretto a digli: “Non farlo” (in Italia)


E' vero, mi spiace veramente.

avatarsenior
inviato il 29 Ottobre 2019 ore 11:41

Prima di tutto vorrei ringrazio tutti voi che siete intervenuti. Ho letto con interesse e attenzione ogni singola parola.
Rileggendo il mio messaggio iniziale mi rendo conto che era un po' delirante, ma ero stanco e onestamente frustrato. MI capita, come capita a chiunque.

Voglio però rispondervi nello specifico: prima di tutto chi sono. Sono un ragazzo di 32 anni, laureato e con un master, che ha sempre avuto enormi difficoltà a trovare un lavoro. Ancora oggi non ho un contratto stabile. ?La passione per la fotografia (anche per il videomaking) è forte e per questo ho iniziato da gennaio 2019, grazie a un contatto davvero casuale, a fare qualche lavoro per una piccola azienda. Mi chiamano per fotografare qualche sporadico evento che fanno durante l'anno. Questo rientra nelle prestazioni occasionali.

@Bergat
SE le prestazioni occasionali che fai non piovono tutti i giorni o come detto in altri termini, sono piccola cosa, perchè credi che con l'iva avrai lavoro a strafot.tere? se non c'è lavoro cosa vuoi fare?

Perché per ora sono un fantasma. Sono una persona che non può pubblicizzarsi, in nessuna maniera. Lo dico onestamente: voglio cercare di essere quanto più possibile nella legalità. Lo ammetto, ho messo un annuncio su internet, lo so è sbagliato, ma non saprei come fare altrimenti.

@Maurese
Apriti le pagine sui social dove ci sono i tuoi clienti, presentati in modo professionale anche se ora non lo sei, metti le foto migliori che possono procurarti lavori, se vuoi tenerti anche gli scatti apriti altri account.

Ma questo non è esattamente pubblicizzarsi? Secondo me non potrei. Che poi chiunque lo faccia è un altro conto. Se faccio una pagina Facebook e scrivo “Queste sono le mie foto, contattatemi” equivale a farsi una pubblicità. Credo almeno.

@_Axl_
PS ti sei chiesto cosa TU potrai portare sul mercato che non ci sia già?

Questa è una domanda tanto bella quanto difficile. Sul mercato c'è tutto. LO sappiamo. Credo che nel mio piccolo io possa portare la mia professionalità, la mia serietà e la mia passione. Puntare tutto sulla soddisfazione del mio cliente. Le mie foto sono vere, magari non perfette, ma al loro interno c'è tutto me stesso, la mia sensibilità.

@Ponz666
le domande sono tante,la prima è: che genere di lavoro come fotografo?


Sicuramente sono molto eclettico. Mi piacerebbe uscire dal discorso “solo foto di quel genere perché bisogna specializzarsi”. Ma se proprio devo trovare 2-3 settori, direi la fotografia di eventi, tipo feste, eventi aziendali etc… Ma mi piacerebbero anche battesimi e feste per bambini. Mi è capitato (grazie alla mia ragazza che lavora in un nido) di fare foto ai bambini. Per la cronaca mi stanno antipatici, ma mi diverto tantissimo a fotografarli, forse perché anno quella naturalezza tipica dei bambini che gli adulti non hanno. Poi certamente mi sto costruendo un portfolio per fotografia still life di oggetti.

@Minimal
Ti sconsiglio vivamente di agire nell'illegalità.
non lo vorrei mai fare. Non è nella mia indole. Mi è stato insegnato altro, ossia il rispetto delle leggi e delle regole. E così voglio lavorare. Ecco da dove derivano tutti i miei dubbi su pubblicità etc… senza p. iva. Voglio lavorare ed essere nella legalità, ma con la prestazione occasionale in Italia è praticamente impossibile. O fai girare il nome, quindi ti pubblicizzi, quindi fai qualcosa di illegale, oppure apri la p. iva e sei in regola. STOP.

@Ramosha
ma ci devi vivere con la partita iva? Come unica fonte di sostentamento? Oppure sarebbe a corollario di altre entrate o rendite? Se ci devi vivere sul serio .... beh, è proprio dura. Personalmente rimarrei nella “zona grigia” fintantoché non fossi certo di andare almeno a pareggio avendo regolarità di commesse o qualche idea particolare che richieda necessariamente la regolarità fiscale.
Ci dovrei vivere. E si, solo di quello. Ho la grandissima fortuna di avere una famiglia alle spalle che mi ha sempre aiutato. Sono fortunato. ?Però scusami ma non riesco a essere d'accordo col tuo ragionamento. Non voglio vivere in una zona grigia.

@Tutti coloro che non ho risposto direttamente: vi ringrazio per le vostre parole. Sia quelle più ottimistiche sia quelle più pessimistiche. Ogni vostro commento è stato importante per me e mi ha dato fiducia. È sicuramente una scelta difficile, ma oggi sono a terra e forse, posso solo risalire, perché sottoterra non ci voglio andare.

Grazie a tutti

avatarsupporter
inviato il 29 Ottobre 2019 ore 11:44

Ti confermo che per emettere ricevuta per prestazione occasionale la prestazione deve essere veramente occasionale, il che significa che non puoi pubblicizzare l'attività per cui la prestazione è effettuata.

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