| inviato il 29 Ottobre 2019 ore 21:18
@Valgrassi @Blade Avete contestato Pollastrini, io però non ho mica capito su che basi. Potreste argomentare in modo da chiarire? Sarebbe utile, soprattutto considerato che al di là dei modi gli argomenti di Alessandro sembrano logici. |
| inviato il 29 Ottobre 2019 ore 23:13
@Fabrizio zerbini Ho argomentato per decine di post, se vuoi rileggili. E gli argomenti di Pollastrini sono logici, ma anche superficiali: - c'è la diffrazione. OK, ma esiste solo quello? No, visto che la resa di un obiettivo non dipende linearmente dal numero di diaframma - c'è anche la discretizzazione del sensore. Ma va? Guarda che lo sappiamo, madre natura non è stata così malevola con noi, come lui ha scioccamente affermato E, soprattutto, scritti con un irritante e supponente tono da guru. Quando alla fin dei conti ha sparato una sciocchezza slegata della realtà, per poi impuntarsi con argomentazioni addomesticate per non ammettere di aver fornito una analisi parziale e superficiale. Chiaro? |
| inviato il 29 Ottobre 2019 ore 23:31
Chiarisco: La sua tesi è che un duplicatore nel caso ideale (ma questo punto anche un fisso di focale doppia) dimezzi la risoluzione, a causa della diffrazione, e che all'atto pratico non si noti perchè il sensore costituisce il limite principale. Se fosse così, allora si avrebbe un appiattimento della resa delle ottiche. In realtà le cose sono un tantino più complesse. Non è vero che le ottiche vengono utilizzate in condizioni in cui sono limitate dalla diffrazione, come non è vero che i sensori costituiscono la principale limitante alla risoluzione. Ed infatti, nei test si nota come la resa del binomio sensore lente all'aumentare del numero f non sia una retta con pendenza negativa (diffrazione), e non sia nemmeno una costante (data risoluzione del sensore), ma abbia un andamento a parabola |
| inviato il 30 Ottobre 2019 ore 0:38
leggendo gli interventi delle ultime pagine ho cominciato a sospettare che parliamo di cose diverse… per rendermi meglio conto faccio una semplice domanda: prendiamo un ottimo duplicatore moderno (non una semplice lente divergente, ma per esempio un canon serie III), montiamolo su un bel teleobiettivo di qualità e testiamo il tutto: diciamo che misuriamo 50lp/mm (un numero tondo a caso, tanto per fare un esempio ) significa che sul piano focale nello spazio di 1mm ci stanno 50 linee nere e 50 linee bianche, giusto? Se dopo tolgo il duplicatore, l'immagine delle 50 coppie di linee bianche e nere quanto sarà grande? |
| inviato il 30 Ottobre 2019 ore 0:50
Boh sarò gnucco io ma a me il discorso di Alessandro sembra diverso. Se una lente risolve, diciamo, 60 lpmm mi riporterà 60 linee ogni millimetro. Se ci installo a monte un ingranditore, poco importa se fatto di una o sedici lenti, quello non potrà che leggere le linee lette dalla lente, cioè 60. Se per farmele vedere meglio me le riporta su due millimetri io su due millimetri ne vedrò 60, su uno 30. Quindi il duplicatore mi taglia a 30 lpmm. Ditemi per favore dove sbaglio perché più ci penso più mi sembra logico. |
| inviato il 30 Ottobre 2019 ore 0:50
Regolus ci siamo incrociati. Partivo dal caso opposto ma la logica é la medesima |
| inviato il 30 Ottobre 2019 ore 7:11
@Regolus, Fabrizio date un'occhiata qui al 2x Fuji a 9 lenti e alle sue MTF www.fujifilm.com/products/digital_cameras/x/fujinon_lens_xf2x_tc_wr/sp Se togliete il duplicatore cosa prevedete di avere? Le stesse MTF a 30 e 90 lp/mm? oppure MTF doppie a 15 lp/mm e 45 lp/mm? (normalmente si citano 10 e 30 lp/mm per gli FF, questo è un crop 1.5). Se avete visto poche MTF in precedenza, una cosa ve la posso confermare: MTF60 a 90 lp/mm è da libro dei sogni! Passiamo ad Olympus che pubblica le MTF del 300 mm con TC1.4 e TC2.0 e senza: vedete che cita sempre 20 e 60 lp/mm (perché il crop m4/3 è 2)? Sono dei maghi in Olympus? asia.olympus-imaging.com/product/dslr/lens/ec20/spec.html In casi come questi non è questione di logica. È questione di misure, anche se sia Fuji che Olympus pubblicano MTF derivate dai SW di progetto ottico. Una cosa importante da notare è che tutte queste MTF sono riferite solo alle ottiche, non al complesso ottica-corpo. Abbiamo già visto che Alessandro ha un concetto mitico di cosa faccia un sensel alla risoluzione delle ottiche. Crede che il sensel (che lui chiama pixel) mascheri il dimezzamento di risoluzione. È una frescaccia, tout court! |
user187800 | inviato il 30 Ottobre 2019 ore 7:15
Anche per me e' ok il ragionamento fatto da Alessandro. Niente di piu'semplice per altro! Bha...potrei sbagliarmi eh, io non sono un tecnico, sono un semplice fotografo. |
| inviato il 30 Ottobre 2019 ore 7:23
“ Boh sarò gnucco io ma a me il discorso di Alessandro sembra diverso. Se una lente risolve, diciamo, 60 lpmm mi riporterà 60 linee ogni millimetro. Se ci installo a monte un ingranditore, poco importa se fatto di una o sedici lenti, quello non potrà che leggere le linee lette dalla lente, cioè 60. Se per farmele vedere meglio me le riporta su due millimetri io su due millimetri ne vedrò 60, su uno 30. Quindi il duplicatore mi taglia a 30 lpmm. Ditemi per favore dove sbaglio perché più ci penso più mi sembra logico. „ Il test “pratico” e che mi interessa che farei io invece è questo, con l'obiettivo liscio riesco a contare 50 coppie di linee/mm, monto il duplicatore e raddoppio la distanza di ripresa, quante ne conto? La metà? |
| inviato il 30 Ottobre 2019 ore 7:30
"Boh sarò gnucco io ma a me il discorso di Alessandro sembra diverso. Se una lente risolve, diciamo, 60 lpmm mi riporterà 60 linee ogni millimetro. Se ci installo a monte un ingranditore, poco importa se fatto di una o sedici lenti, quello non potrà che leggere le linee lette dalla lente, cioè 60. Se per farmele vedere meglio me le riporta su due millimetri io su due millimetri ne vedrò 60, su uno 30. Quindi il duplicatore mi taglia a 30 lpmm. Ditemi per favore dove sbaglio perché più ci penso più mi sembra logico." Perdona la franchezza, è sbagliato l'intero ragionamento , ciò che hai scritto non è ciò che avviene. Un duplicatore è un elemento aggiuntivo che cambia lo schema ottico della combinazione. Non è l'equivalente di uno zoom digitale. Quello che descivi è l'effetto che si ottiene ingrandendo l'immagine proiettata sul piano del sensore, ma significherebbe avere il duplicatore dietro il corpo macchina |
| inviato il 30 Ottobre 2019 ore 7:32
“ Il test “pratico” e che mi interessa che farei io invece è questo, con l'obiettivo liscio riesco a contare 50 coppie di linee/mm, monto il duplicatore e raddoppio la distanza di ripresa, quante ne conto? La metà? „ Scusate, intervengo da ignorante . A logica direi che conti sempre 50 coppie di linee ma la domanda che mi faccio io è: se il duplicatore peggiorasse la qualità dell'immagine, riuscirei a distinguere sempre 50 coppie di linee? Ho detto 'na strunzada? |
| inviato il 30 Ottobre 2019 ore 7:39
C'è qualche fotografo (a parte Melody) che è convinto che il Booster progettato dal (grande) Caldwell per Metabones aumenti la risoluzione del fattore 1.4? |
| inviato il 30 Ottobre 2019 ore 7:40
Comunque, possedendo una lente eccellente (500ISII) ed un ottimo duplicatore Canon serie-III, imbastirò questa prova: - distanza X, obiettivo liscio, scatto singolo su 61mpx e pixelshift a 61mpx e 240mpx (equivale circa a raddoppiare la focale) - distanza 2X, obiettivo duplicato, scatto singolo ed in pixelshift come sopra. Sono curioso di vedere cosa ne esce!! |
Che cosa ne pensi di questo argomento?Vuoi dire la tua? Per partecipare alla discussione iscriviti a JuzaPhoto, è semplice e gratuito!
Non solo: iscrivendoti potrai creare una tua pagina personale, pubblicare foto, ricevere commenti e sfruttare tutte le funzionalità di JuzaPhoto. Con oltre 242000 iscritti, c'è spazio per tutti, dal principiante al professionista. |
Metti la tua pubblicità su JuzaPhoto (info) |