| inviato il 08 Ottobre 2019 ore 17:30
Non so a Torrile perchè l'ultima volta ci sono stata a giugno e sembrava di essere allo stadio tra gomitate e posti occupati dagli zaini che non toglievano per farti posto  ma quest'anno non è stata una grande annata per gli acquatici ed in più piove sempre meno, fa più caldo e d'estate molte oasi, se non hanno le pompe di alimentazione sono in secca. A giugno il capanno bunker aveva davanti anche l'erba alta, almeno ci facevi un ottimo sfocato |
| inviato il 08 Ottobre 2019 ore 20:51
Paul66,
Visto che non sono lontano da dove abiti, è indiscreto chiederti di che parco privato si tratta? |
| inviato il 08 Ottobre 2019 ore 21:47
@Gielle1755 CIAO.
abitando da nemmeno un anno in questa zona mi stavo guardando intorno tramite google heart per vedere il percorso dell adda. ho scoperto questo posto strane proprio vicino al mio paese che è più grosso del paese..a forma di "C" e dentro si vedono benissimo un sacco di corsi d'aqua proprio sotto l'adda pieno di verde..tramite alcune persone del paese mi sono informato e mi è stato detto così.che è un parco privato e che nidificano un sacco di uccelli.fà parte del parco adda sud e che ci vorrebbe un permesso richiesto al comune per entrarci..se cerchi su google il paesino turano lodigiano..guardando il corso dell adda non puoi non notarlo..fammi sapere..a parte quello ci sono altri posti vicino dove ci si può andare tramquillamente..e sono molto belli.
ps: credo che il nome sia Zerbaglia..ma non ne sono sicuro..con questo nome ho trovato solo una cascina..e li nei dintorni cen è proprio una almeno così sembra..per chi entra multe salatissime! |
| inviato il 08 Ottobre 2019 ore 22:37
mi è arrivata un informazione che aspettavo da giorni riguardo a questo parco..al 99,9% non ti fanno entrare. nessuno oggi sà cosa ci sia esettamente al suo interno..il propietario non c è più e i figli hanno deciso di lasciarlo alla natura. è off limit.. |
| inviato il 09 Ottobre 2019 ore 9:33
Senza appostamenti non ne avresti tratto molto, non di più di quello che puoi fare gironzolando all'esterno. |
| inviato il 09 Ottobre 2019 ore 11:09
si hai ragione..quello penso sia una cosa fondamentale.. |
| inviato il 09 Ottobre 2019 ore 12:59
mica vero, basta un tappetino su cui stendersi e una rete mimetica con cui coprirsi, se il posto è giusto e hai pazienza ti ritrovi i soggetti a volte anche troppo vicini.. |
| inviato il 09 Ottobre 2019 ore 13:10
Appostamento per l'appunto ma se c'è un motivo alimentare valido altrimenti che il volatile arrivi è pura casualità. 'E l'opportunità permanente che bisogna costruirsi. |
| inviato il 09 Ottobre 2019 ore 13:15
Regolus spesso non basta la rete... Dipende dai soggetti...
Gli ardeidi sono molto diffidenti, ad esempio... Se non hai un capanno non sua avvicinano...
Francesco sestili...bisogna anche stare attenti e non esagerare nel "costruirla", questa opportunità... Il che tradotto significa che tutto quello che. Non è una pozza o una mangiatoia invernale per passeracei è eticamente e biologicamente negativo... |
| inviato il 09 Ottobre 2019 ore 14:13
Certo, al di fuori dell'inverno ma anche durante l'acqua è comunque attrazione efficace; non parlo di carnai. Sull'argomento comunque, studiate le presenze, ci si può inventare anche dell'altro che solo le circostanze possono suggerire. |
| inviato il 09 Ottobre 2019 ore 14:29
Francesco, mai fornito cibo per attirarli, ovviamente il posto deve esser valido di suo e non si è mai sicuri di cosa e se arriva a distanze ragionevoli, dopotutto stiamo parlando di territorio libero, non una delle tante oasi fotografiche attrezzate e magari a pagamento.
Certo Angus, non dico che sia semplice,, ma arrivando prima dell'alba, scegliendo bene il posto fra i ciuffi di salicornia, e restando immobile le garzette me le trovo a volte letteralmente fra i piedi, il bianco invece è molto più attento anche ai lentissimi movimenti dell'obiettivo e si mantiene ben più lontano.
Bisogna comunque di rimanere praticamente immobili qualche ora, torcicollo e mal di schiena quasi garantiti, almeno per me che ormai ho passato il 1/2 secolo... |
| inviato il 09 Ottobre 2019 ore 14:39
Angus, fornire cibo è assolutamente lecito nei modi e nei periodi di cui tener conto. D'accordo sul rimaner fermi per cui mi costruisco personalmente capanni monoposto con legno di recupero assolutamente comodi . Siamo d'accordo peraltro a quanto leggo nel cercare e nell'adattarsi una situazione diversa dal solito accesso ad un'oasi pubblica; anche la mia lo è ma a parte me ed un altro socio è raro ci siano altri e faccio tutto di mia iniziativa. |
| inviato il 09 Ottobre 2019 ore 16:28
io ho individuato un posto dove ho visto martini picchi verdi e un sacco di altri uccelli..però dovrei stare fra l erba in riva all acqua e quindi mi sono ordinato un poncho mimetico |
| inviato il 09 Ottobre 2019 ore 16:50
Qualunque sia il posto, è rilevante solo ed esclusivamente il rispetto del contesto ambientale e dei soggetti che si desidera fotografare. meglio il tifo da stadio nelle oasi che una moltitudine di piccoli rambo che si muvono in contesti già resi fragili dal resto delle attività antropiche. Io ho molto rispetto per chi fa studio, ricerca sul campo e si muove nel rispetto dei vincoli etici e normativi, per chi passa dieci ore a preparare ed una a scattare. Ho altrettanto timore tuttavia per chi si muove come un elefante in cristtaleria e chi magari per fare uno scatto wild distrugge mezzo canneto, di chi per scattare il bramito si alza in piedi in piena arena per farsi sfidare dal maschio e fare un ritratto, di chi vende esperienze sotto il cappello del "wild" e cambia la percezione degli scatti, percezione di chi la fa e di chi li guarda. Mentre il problema dell'atteggiamento e delle modalità di fruizione delle oasi è risolvibile e monitorabile, appellarsi all'etica di ciascuno diventerebbe un terreno scivoloso. |
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