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Addentrarsi nel mondo a pellicola: Suggerimenti e avvisi


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avatarsenior
inviato il 13 Ottobre 2019 ore 23:52

Nessuno ha detto che sono la stessa cosa, ma le prese di posizione della serie "se non la stampi su carta fotosensibile non è fotografia" per quanto mi riguarda sono ridicole.

È evidente che entrambe le possibilità hanno vantaggi e svantaggi, l'inalberarsi sui dogmi non ha mai fatto bene a nessuno. Per questo Ettore se vuoi ti invito a Bologna dove possiamo stampare qualche foto con la mia stampante a pigmenti e/o se preferisci nella mia camera oscura coi chimici alla vecchia maniera

user90373
avatar
inviato il 14 Ottobre 2019 ore 0:06

@ Lenza93
Per questo Ettore se vuoi ti invito a Bologna dove possiamo stampare qualche foto con la mia stampante a pigmenti e/o se preferisci nella mia camera oscura coi chimici alla vecchia maniera

Son cose che già faccio e/o sono in grado di fare, detto ciò potrebbe interessarmi maggiormente del buon lambrusco, tortellini con mortadella e parmigiano reggiano.

avatarsenior
inviato il 14 Ottobre 2019 ore 0:18

Io ho chiesto come mai nessuno prenda in considerazione altri tipi di stampa oltre a quella ink jet. Poi ho espresso le ragioni che mi fanno preferire stampe su carta fotosensibile: una ragione estetica e una ragione "filosofica"; m a ho chiaramente detto che quella è una ragione PER ME, senza volerla imporre.
Ripeto, la mia domanda è volta a conoscere le ragioni per cui non vengono consideratexaltre tecniche di stampa, è forse la domanda non è così stupida visto che qualcuno non era neanche a conoscenza di tecnologie quali la stampa Lambda su carta fotosensibile.

user120016
avatar
inviato il 14 Ottobre 2019 ore 6:47

non fosse altro per sfidare chi partecipa nel continuare ad affermare che numerico e/o chimico son la stessa cosa.


Non so a chi ti stessi riferendo, ma personalmente ho scritto che tra analogico, digitale o ibrido "va bene tutto, se serve a farci vivere al meglio la nostra passione". Certo non ho scritto che è la stessa cosa. Personalmente le stampe fino al 30x45, colore e bw le faccio in camera oscura con discreta soddisfazione. Le stampe di misure maggiori, gioco forza devo farle fare da un laboratorio per un limite della mia camera oscura e, sinceramente, anche per una convenienza economica. Del resto, scattare con un banco ottico e rinunciare alle stampe in grandissimo formato, solo per un principio filosofico mi pare riduttivo e sciocco. Per cui se voglio una stampa di 1 metro e 20 di lato lungo, scansiono la lastra o il rullo, preparo il file e lo invio ad un servizio di stampa. I puristi potranno storcere il naso ma se questo sistema mi aiuta a raggiungere lo scopo desiderato, sinceramente mi importa poco o nulla.

P.s.
Diego, io la stampa su carta fotosensibile l'ho provata e sinceramente ne sono soddisfatto.

avatarsenior
inviato il 14 Ottobre 2019 ore 9:05

Bene Domenico, mi fa piacere che non sono l'unico ad apprezzare la stampa da file (anche nel mio caso previa scansione) su carta fotosensibile, o sarebbe meglio dire CARTE fotosensibili visto che ne esistono una discreta varietà.
Secondo me il problema dello scarso utilizzo risiede nella scarsa conoscenza di questa possibilità.

avatarsenior
inviato il 14 Ottobre 2019 ore 9:20

Diebu bisogna sempre vedere la differenza costi/benefici, a prescindere dalla tecnologia, tra foglio stampato così e inkjet di alto livello (intendo ovviamente in entrambi i casi una filiera impeccabile) ci sono differenze apprezzabili? Alla fine è l'unica cosa che conta

avatarsenior
inviato il 14 Ottobre 2019 ore 9:39

Non ho fatto accurate comparazioni dirette, per quanto riguarda i costi invece credo che siano inferiori alle stampe ink-jet. Io stampo (o meglio faccio stampare) ormai raramente foto a colori.

avatarsenior
inviato il 14 Ottobre 2019 ore 11:24

Mi era sfuggita questa interessantissima discussione ... mi sto proprio facendo vecchio Triste

Venendo alla richiesta iniziale di Sonyatore io direi che visto che adoperi già Nikon per te l'ideale sarebbe una Nikon F 100, la trovi intorno ai 150 euro, cui abbinare un ottimo proiettore dia come il Leica P 300 (dotato di Colorplan 90/2,5 chiaramente) a un costo grossomodo uguale; in questa maniera sei sicuro di entrare nella FOTOgrafia dalla porta principale.

Per quanto invece riguarda la nitidezza dei files della tua Sony in abbinamento con gli Art non dubito del fatto che possa essere altissima, tutt'altro anzi, posso però assicurarti che i fotogrammi di Velvia impressionati con gli stessi Art sono almeno altrettanto nitidi ... mentre la "sensazione di presenza" che ti regalerà la diaproiezione è semplicemente impossibile da ricreare in digitale ;-)

Personalmente a tutt'oggi fotografo solo in diapositiva, proietto con i migliori strumenti esistenti nel momento in cui, gli anni 2003/2004, è stata definitivamente archiviata ogni possibile evoluzione della fotografia chimica, padroneggio la tecnica della dissolvenza incrociata, quella vera, quella cioè che prevede la dissoluzione graduale di una immagine in quella successiva e quindi anche, e soprattutto, con la creazione, tanto effimera quanto affascinante della "terza immagine", ergo niente surrogati più o meno credibili, e appena posso mi concedo pure l'apoteosi assoluta della RETROPROIEZIONE.

avatarsenior
inviato il 14 Ottobre 2019 ore 13:01

Vi ringrazio davvero tantissimo per le numerose risposte date! Vi offrirei un buon bicchiere di Rosso!

Per quanto riguarda i chimici da usare per lo sviluppo in camera oscura, ho visto che sostanzialmente i liquidi necessari sono 3:
- il reagente
- lo "stop"
- il fissante

Ho visto che si trovano a 20€ circa l'uno su Amazon della fantastica Ilford, qualcuno può darmi conferma o può suggerirmi se vadano bene per le "prime armi" (non vorrei usare ottimi prodotti in mano ad un "amatore").

avatarsenior
inviato il 14 Ottobre 2019 ore 13:31

Sì vanno bene, ti consiglio di fare un ordine con il necessario da fotomatica o ars imago, puoi anche chiamare che ti aiutano, Amazon non è fornito e non ha dei gran prezzi

PS. il primo è lo sviluppo

user120016
avatar
inviato il 14 Ottobre 2019 ore 17:05

Confermo anch'io il consiglio di lasciar perdere Amazon. Fotomatica ed Ars imago sono il top in Italia. Peraltro sono anche ben forniti per quanto riguarda le pellicole.
Da come ho capito sei orientato ad iniziare con il BW.
Oltre ai prodotti ilford, ti consiglio di considerare come rivelatore (o sviluppo) l' R09 studio o R09 One shot (il vecchio rodinal, per capirci) che per la sua flessibilità di impiego consente buoni risultati con tutte le pellicole in commercio. Per il bagno di stop puoi comprare il liquido già pronto oppure direttamente l'acido acetico glaciale e prepararti la soluzione al momento. Per il colore invece, ti consiglio il kit C41 tetenal che secondo me è il più affidabile.

avatarsenior
inviato il 14 Ottobre 2019 ore 17:52

Domenico, approfitto. Cosa mi dici del rodinal di Adox. È eterno come il vero agfa?

avatarjunior
inviato il 14 Ottobre 2019 ore 18:12

Personalmente ho resuscitato la Nikon FM (manuale totale) e la triade Nikkor (28, 50 e 135). Scatto in BN, sviluppo e stampo con un Durst 609 (mio padre era un professionista). Scansiono i negativi con un Epson 850 pro (prima con un perfection 1670) e mi diverto.

user120016
avatar
inviato il 14 Ottobre 2019 ore 19:12

@Durden, in effetti non esiste un solo Rodinal ma in commercio e nella storia ne esistono versioni più o meno simili. L'originale Agfa è assimilabile al moderno R09 compard. Ma anche l'adox o il generico marchiato ars-imago hanno resa simile. Per motivi di copyright non possono chiamarlo rodinal ma è quello. Rispetto alla formula originaria del 1945 cambia solo la componente degli alcali.
Sulla faccenda se sia eterno o meno, credo sia una leggenda metropolitana. Certo un ilfosol dopo due anni dall'apertura puoi buttarlo via anche se l'hai conservato senza aria ed al riparo da luce e sbalzi termici. Un rodinal è ancora utilizzabile dopo 10 e più anni anche in presenza dei sedimenti cristallizzato. Ma tra "utilizzabile" e "buona resa" ci passa un po' di differenza...
A mio avviso, se si sviluppa di rado, conviene acquistare il rivelatore in polvere (si trova di tutto, finanche perceptol e microphen) e prepararlo fresco al momento, nella quantità giusta che ci serve. La polvere, quella sì, è eterna... ;-)

user120016
avatar
inviato il 14 Ottobre 2019 ore 19:16

@Sa_Ma
Nikon FM gran macchina. E la triade 28-50-135 è sacra! Se poi ci aggiungi un 200 mm era il corredo dei sogni di tutti noi degli anni 70...
Alla fine idee chiare, pochi fronzoli e giusto connubio di classico e tecnologico. ;-)

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