| inviato il 06 Gennaio 2013 ore 20:48
Salve a tutti, spero mi possiate chiarire alcuni dubbi riguardanti il meccanismo dell'AF La capacità, intesa come velocità e precisione di un AF, dipende senza dubbio da due fattori: il corpo macchina e l'obiettivo. La composizione dei punti AF del corpo (lineari, a croce e doppia croce) e la capacità di un obiettivo di poter sfruttare o meno questi punti che il corpo "mette a disposizione", determina la precisione dell'AF. Più è aperte la lente, più punti riesce a sfruttare. La velocità della messa a fuoco,se non sbaglio, dipende invece dal motore del'obiettivo. Ciò che non mi è chiaro però è quanto i due fattori (corpo e lente) contribuiscano alla capacità AF complessiva e quali sono i criteri cui giudicare l'AF nella scelta di un'obietttivo. Faccio un esempio di casa Canon: su una 5DIII, un EF 200mm f/2 può utilizzare tutti i punti AF mentre un 70-200 f/4 non utilizza nemmeno un punto a doppia croce. La qualità complessiva dell'AF è quindi migliore nel 200? Mi sembra molto strano che per fotografia sportiva o comunque fotografia cui si richieda grandi prestaqzioni dell'AF, sia consigliabile il 200 f/2 anzichè il 70-200... |
| inviato il 06 Gennaio 2013 ore 21:56
precisiamo che più una lente è luminosa più punti AF riesce a sfruttare la macchina detto questo è semplicemente un limite del sistema AF, se la lente non è molto luminosa la macchina non riesce a sfruttare tutti i punti perchè la luce è troppo poca...e comunque guardando sul manuale della mkIII si hanno a disposizione tutti i 41 punti a croce fino a f/5.6 |
| inviato il 06 Gennaio 2013 ore 22:32
Grazie Bertu. Ma nella scelta di un obiettivo con AF performante, scegliemo semplicemente quello che ha più apertura? Mi sembrerebbe troppo riduttivo |
| inviato il 07 Gennaio 2013 ore 0:02
beh l'ottica più aperta in realtà ha anche meno pdc quindi rende molto più difficile per il sistema di controllo agganciare. il sistema di controllo completo è un anello che comprende il motore che attua il controllo, l'ottica che cattura l'immagine, un sensore af e un controllore che sulla base di quanto è sfocata l'immagine, dopo l'ultimo movimento - meno che millimetrico - imposto al motore, e sulla base di quanto lo era prima, determina il nuovo segnale per fare ancora muovere il motore o fermarsi. capisci che in questa catena conta un po' tutto: non solo la velocità del motore ma la precisione - ! -. chi ha ottiche da f/1.2 può dirti di avere riscontrato una certa lentezza nella messa a fuoco. quindi la precisione e velocità dell'af in funzione della apertura massima è un po' una parabola che ha un punto ottimale: più aperto hai quel problema, più chiuso entra meno luce e i sensori non funzionano o funzionano solo come singola croce o lineari |
| inviato il 07 Gennaio 2013 ore 5:43
Rigel ma sei sicuro? non ho elementi né voglio smentirti, è solo una domanda che mi faccio e ti faccio. come fanno a muovere le lenti dei super tele quindi? hanno tutti un gruppo ottico flottante piccolo, più piccolo di quello di un 50mm f/1.2 o di un 85 f/1.2? io non ne ho uno ma non ho mai fatto caso nei commenti che fossero lenti a mettere a fuoco anche i supertele. |
| inviato il 07 Gennaio 2013 ore 7:29
Quello dell'AF è un parametro che non riesco mai a valutare nella scelta di un obiettivo. Se ad esempio si trovano molti test sulla risolvenza, contrasto, vignettature etc... sull'AF non ho mai trovato nulla( e non so nemmeno se esistono...). Come faccio quindi a poter valutare un AF di una lente? Tornando all'esempio precedente, come faccio a valutare quale tra 135 f/2 e 70-200 2.8 è migliore sotto l'aspetto dell'AF? |
| inviato il 07 Gennaio 2013 ore 12:48
beh penso che l'af sia uno degli ultimi parametri che uno prende in considerazione comprando un obiettivo...mai provato gli zeiss? |
| inviato il 07 Gennaio 2013 ore 13:10
“ penso che l'af sia uno degli ultimi parametri che uno prende in considerazione comprando un obiettivo... „ dipende dall'uso che se ne vuole fare.. potrebbe anche essere uno dei primi.. |
| inviato il 07 Gennaio 2013 ore 13:48
Bisognerebbe fare un po di ordine tra le idee ... Innanzitutto evidenziare che ci sono varie tipologie di motore AF, in casa Canon ad esempio il più performante è il motore Ultrasonico, montato praticamente su tutte le ottiche serie L. Il motore ultrasonico, attiva i movimenti tramite l'energia dell'oscillazione ultrasonica. E' quindi molto veloce e preciso, senza sovrascatti (ovvero ricerche multiple del fuoco). Già questo fa una notevole differenza di performance. Il motivo per cui nelle recensioni non è quasi mai testato l'AF è perchè la messa a fuoco automatica dipende da vari elementi e dal loro funzionamento, oltre come già descritto da Rigel dal peso e la complessita dei gruppi ottici che devono essere mossi. In pratica la catena è Lettura della scena, individuazione della fase tramite i recettori AF, trasmissione del movimento al gruppo ottico attraverso il driving del motore. Chiunque ha provato lenti diverse sullo stesso corpo sa che i lunghi tele hanno AF veloci ma mai quanto lenti più piccole. Ad esempio il 500/4 ha AF notevolmente più lento di un 300 2.8 e quest'ultimo è più lento di un 70-200 2.8 IS II. Appare quindi chiaro come la complessita e il peso delle lenti, anche se accoppiate a motori ultrasonici più potenti, siano un elemento limitate, inoltre probabilmente all'aumentare della focale aumenta il movimento che il gruppo deve compiere. Altre caratteristiche vanno poi ricercate nei moduli AF e nella capacità del software e dell'hardware di prendere "decisioni" le più rapide e precise possibili. Se prendiamo una 5DII e una 5DIII la cosa appare chiara, un 85 1.2 ha maggior reattività su una 5DIII eppure è sempre la stessa lente anche su 5DII. La velocità quindi è figlia del sistema AF della macchina che comprende i recettori che misurano la fase e l'hardware e il software che pocessano la misurazione e pilotano il motore. Ovviamente un sensore AF a seconda di come è composto riesce a essere sensibile (a determinate aperture) a linee orizzontali, orizzontali e verticali, orizzontali verticali anche con segmenti diagonali a 45°. Ecco il motivo per cui in questo caso solo la propria esperienza e l'accoppiata lente reflex può dare risposte alla domanda su quale lente abbia un AF più efficiente. |
| inviato il 08 Gennaio 2013 ore 11:41
Grazie Ermoro per la tua precisa ed esauriente risposta. Per valutare quindi l'AF di una lente prima di un'acquisto è necessario quindi reperire informazioni da altri possessori o ancor meglio valutarlo di persona. Mi chiedo però se tutte gli obiettivi USM Canon montano lo stesso motore perchè se così fosse, la variabili da valutare, tenendo come costante il corpo macchina, resterebbero quindi, peso, lunghezza focale e gruppo ottico. Sto pensando all'acquisto in futuro di una lente medio tele in cui cerco elevate performance di di risolvenza e AF. Da qui nasce il mio desiderio di una maggior consapevolezza nell'acquisto e soprattutto di fare chiarezza su questo argomento |
| inviato il 08 Gennaio 2013 ore 21:34
Per la focale ho le idee abbastanza chiare, 200 o max 300mm. La necessità dell'AF deriva dal fatto che i soggetti sono cani, a mio parere animali non facili da fotografare poichè hanno movimenti repentini e molto veloci e spesso il mantello di colore uniforme non aiuta nella messa a fuoco. Il sogno sarebbe il fisso 200 f/2 ma inarrivabile economicamente. Già più realistico è il 70 200 f/2.8 II, sogno anche questo ma più realizzabile in futuro. Alla mia portata immediata c'è invece il 70-200 f/4 IS ma, poichè per finanziare l'acquisto darei via il 135 f/2, non mi darebbe le stesse prestazioni per i ritratti come invece le caratteristiche del 70-200 f/2.8 II poterebbero compensare. |
| inviato il 09 Gennaio 2013 ore 9:13
Trovi lento il 135/2? Il nuovo 70-200 II é sicuramente una delle lenti con AF più performante. Qualità eccellente a 2.8. Non ha però la stessa discrezione e costo del 135. Io generale comunque i 70-200 Canon sono decisamente performanti come AF. |
| inviato il 09 Gennaio 2013 ore 12:11
Ho avuto modo di provare il 70-200 f/4 sui cani e l'ho trovato più performante, in termini di AF, rispetto al 135 f/2. Cani che relazionano tra loro e che quindi giocano, corrono, si mordono e che fanno espressioni, atteggiamenti corporei rapidissimi e quasi impercettibili, necessitano di tempi corti, intorno a 1/1000, e AF eccellente, sia in termini di rapidità che di precisione. Il 135, lente che trovo eccezionale, a mio parere non è adatta a questa tipologia di foto. Come dicevo, bene mi ha impressionato il 70-200 f/4, AF molto buono e risolvenza eccezionale. Il 70-200 f/2.8 credo occupi un gradino superiore, non solo per la gran fama che ha già conquistato tra i suoi possessori, ma soprattutto perchè la sua apertura permette di sfruttare quegli stop in più che sui cani ti permettono di chiudere maggiormente i tempi. Arma, però, che considero a doppio taglio poichè, con un'apertura eccessiva, la PDC, diminuendo, ti concede minor margine di errore. Altro punto a favore dell'apertura a 2.8 è la possibilità di sfruttare il 70-200 anche su ritratti che credo questa lente possa affrontare a testa alta. Altra lente che avevo adocchiato per foto cinofile, è il 300 f/4 ma questa è un'altra storia, anche perchè credo (ma non l'ho mai provato), essendo una lente non più giovanissima, abbia un AF di altra generazione, meno performante rispetto ai due 70-200 |
| inviato il 09 Gennaio 2013 ore 13:52
Ti garantisco che sono fulminei sia il 135 che il biancone! Io li ho sulla 5D3 e non mi sono mai posto nessun problema di AF ma non ho avuto mai il bisogno di trovare il vincitore in quanto a velocità... |
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