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Greta alla conquista del pianeta terra ?


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avatarsenior
inviato il 28 Settembre 2019 ore 6:24

le masse si guidano con gli slogan.

Uno molto efficace dice che quando Greta mostra l'inquinamento, l'idi ota guarda Greta.

Io aggiungerei in coda.. il malfidente guarda le lobby,l'avaro guarda il portafogli ed il realista guarda il mondo. Nessuno di questi pero' cambia i suoi comportamenti.




Mangiamo quello che ci offrono, consumiamo tutto il consumabile…per la maggior parte, siamo affetti da bulimia cronica.
Come abbiamo fatto a ridurci cosi?Eeeek!!!

user175007
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inviato il 28 Settembre 2019 ore 7:11

ho visto stamattina su Rainews24 il sevizio su quelle manifestazioni, mi ha colpito il genere di slogan usati, uno in particolare quello gridato da un ragazzo, vuole la
“giustizia climatica” MrGreen

ok, chiudiamo in Italia tutte le centrali elettriche a carbone petrolio gas che producono Co2, e le sostituiamo con le rinnovabili, con però l'integrazione del nucleare per coprire i buchi di produzione MrGreen

carne mezzo kilo a testa a settimana, gli amimali producono Co2

Auto a benzina e diesel vietate in tutto il territorio

Riscaldamento tenuto al minimo, 14/15 gradi e ti metti il maglione, vietate tutte le stufe a legna e pallet

questo se vuoi influire sullla produzione di Co2 e quindi sul riscaldamento climatico va fatto ora, ma non se ne farà nulla perché fondalmentente Verdi e sinistra sono degli ipocriti e non proporranno mai quelle soluzioni, si limitano a slogan vuoti e insulsi come “giustizia climatica” almeno la destra e sincera nel non fare nulla e proseguiamo come sempre

avatarsupporter
inviato il 28 Settembre 2019 ore 7:39

come sospettavo : www.ansa.it/canale_motori/notizie/istituzioni/2019/09/27/dl-clima-subi

Viene mossa la buona e sincera volontà dei giovani e reindirizzata sempre contro l'Europa che ha dei livelli di controllo elevatissimi e non contro altri Stati o Nazioni che lasciano a desiderare ed in più......ta ta ta tatttaratatatatata....... inizia a prendere corpo l'idea di tassare le diesel. Intanto il prezzo del gasolio è stato aumentato al pari di quello a benzina il che non ha senso perché il gasolio è il residuo della raffinazione della benzina stessa e quindi deve costare per forza di meno....

L'ho detto è tutta una gran menata per fregare il popolo utilizzando un simbolo che è a sua volta utilizzato dagli abili genitori.
Perché non si organizza, specie in Svezia, una bella manifestazione sul fatto che interi quartieri delle varie città sono controllati e disciplinati da leggi non conformi a quelle dello Stato Svedese. Perché non iniziare dall'ovvio? Semplice si sputa sul piatto dove si mangia e non ci si azzarda a farlo a dove il"piatto" è controllato da altri "tizi con altre idee che stanno sovvertendo la società svedese? Perché Greta non parla di questa iattura?

I prodromi di un nuovo '68 ? Macché è un sistema per indebolire sempre di più l'Europa, a farla vivere nel senso di colpa per preparare l'attuazione completa del piano Kalergi con la complicità dei giovani che pensano di combattere per una speranza invece saranno solo utli i.....ti. Mi aspetto subito slogan contro il f.....ismo e siamo a posto. La gioventù, potenziale elettore, è stata rieducata con la scusa delle menate dell'ambiente.

avatarsenior
inviato il 28 Settembre 2019 ore 7:53

Questi ragionamenti sono inevitabilmente viziosi. Mi spiego. Quando si parla di cultura dell'ambiente si parla di riscaldamento globale. Forse è vero, forse no. Non ho conoscenze scientifiche che mi permettono di sviluppare o sostenere con ipotesi e tesi né una teoria né l'altra. A parte ciò, l'aspetto più ricorrente che si ode è l'attribuire ogni responsabilità al mondo della politica e dell'industria. Non credo sia corretto o meglio non credo sia annidata lì tutta la colpa. Il giornalista australiano non ha torto. Va bene, lui se l prende con i ragazzi, ma fra le righe il discorso è più ampio e molto semplice. Noi siamo consumatori seriali e compulsivi, educati ad esserlo per alimentare i ciclo economico che abbiamo creato. Noi dobbiamo lavorare per guadagnare dei soldi che ci permettono di comperare le cose che ci "servono", alimentando così l'industria e l'artigianato, che toglie dalle nostre tasche i soldi e li utilizza per produrre (di più) e dar lavoro e pagare le persone che poi acquisteranno ancora beni e servizi. Banale, certo, ma essenziale.
Leggevo alcuni mesi fa un articolo sul Sole 24 ore. Un giornalista economico ipotizzava che l'avvento del car sharing e la guida autonoma dei veicoli (a prescindere se arriverà e in che tempi), ridurrà di 2/3 il numero di veicoli circolanti. Bene, diremo. Ma molte delle migliaia e migliaia di persone che lavorano nelle fabbriche di automobili perderanno il posto di lavoro, le migliaia di aziende che forniscono particolari alle suddette fabbriche cesseranno di lavorare e quindi il ciclo o meglio il meccanismo sul quale è fondata la nostra società verrà compromesso.
Credo che il problema ambientale possa essere gestito meglio (vedi imballaggi inutili, i troppi contenitori usa e getta, l'uso eccessivo delle auto, i numerosi impianti di riscaldamento a carbone ancora in funzione, le fabbriche che non rispettano le regole etc), ma un pensiero radicale, in questo senso, produrrebbe effetti paralizzanti, quindi sarebbe inapplicabile.
E' necessario ridisegnare la società, i suoi fondamentali per poter agire in modo più "green". E' necessario educare le persone a rispettare ciò che è di tutti a partire dal fatto che in casa mia la cartaccia ala getto nel bidone della spazzatura, all'esterno di casa mia la butto per terra con naturalezza. E' necessario coltivare la cultura del superfluo e cercare di evitarlo, rivedere il concetto di benessere individuale e integrarlo con il concetto di benessere collettivo. E' necessario essere più sociali (non social) e meno individualisti. Diventerebbe più facile capire ed agire in modo coerente con dei principi che oggi vengono giustamente applauditi, fintanto che non richiedono a noi stessi di mutare le nostre abitudini o non ci toccano le tasche. Questa si chiama ipocrisia.
Qualcuno mi dirà che fra gli ipocriti ci sono anch'io. Vero. Gli stimoli, le pulsioni indotte dal sistema attraversano tutti noi ed è difficile potersene spogliare.
Già il fatto di essere qui, a consumare energia, per comunicare con persone lontane da me, senza produrre un vero valore aggiunto, forse solo per ingannare il tempo, è concettualmente sbagliato.
Anche Greta usa i social per le sue campagne altrimenti non sarebbe riuscita a muovere delle masse così importanti. Dov'è il confine fra giusto e sbagliato, come gestirlo?
Ultima nota. Il giornalista australiano non ha del tutto torto. Domani, alcuni dei ragazzi che oggi manifestano, diventeranno dirigenti d'azienda, amministratori delegati anche di grandi imprese, con decine o centinaia di lavoratori alle proprie dipendenze. Quale sarà il primo obbiettivo di queste persone? il mondo Green o il fatturato?

user175007
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inviato il 28 Settembre 2019 ore 8:05

Dimenticavo, se vogliono applicare quelle politiche per ridurre la Co2 a breve termine, ci vogliono inestmenti giganteschi, quindi va tagliato di 1/3 la spesa pubbblica in scuole sanità e pensioni, per me va bene, ma non se ne farà nulla perché chi si lamenta è un × che sa solo sbraitare slogan inutili

avatarsupporter
inviato il 28 Settembre 2019 ore 8:05

Il concetto di auto ibride o qualunque cosa ad essa legata, consuma inevitabilmente energia elettrica, come viene prodotta la medesima? ancora e nella stragrande maggioranza con combustibile fossile, finché non cambiano le modalità di produzione di energia elettrica ben poco può cambiare per il nostro delicato pianeta.

avatarsenior
inviato il 28 Settembre 2019 ore 8:21

Il mondo sta dando ascolto a una bambina con la sindrome di asperger, i cui sintomi prevedono alta influenzabilità, ossessione per uno specifico campo/argomento....

Siamo seri?


Pare sia il nuovo modo di produrre consenso oltre ogni limite,
vedi il caso Carola Rackete ( VI PREGO DI NON ENTRARE NEL MERITO DELL'ARGOMENTO ),
in sintesi si prende una donna, meglio se ragazzina e la si punta contro poteri forti o forze politiche, diventa calamita di animi difensivi, una forza mediatica senza paragoni, si sfrutta la psiche, (ma imho si condanna la parità dei diritti tanto decantata) ed ecco che il consenso diventa per magia oceanico, indipendentemente dall'argomento trattato.


avatarsenior
inviato il 28 Settembre 2019 ore 8:26

Credo che l'auto elettrica sia un fenomeno più di marketing che di sostanza. 10 kW sono pochi per avere la garanzia che un veicolo medio si carichi durante la notte. Se non erro, Tesla, per una ricarica rapida, necessità di 66 kW. Anche ipotizzando che 10 siano sufficienti, se in un condominio ci sono 20 famiglie, servono 200kW e poi altri 200 per il condominio vicino e via dicendo. La rete distributiva residenziale non è disegnata per potenze così elevate. Bisognerebbe ricostruirla e non si risolverebbe il problema perché avremmo caricato una sola automobile quando in famiglia, spessissimo c'è ne sono due o più. Chi non ha un garage e deve lasciare l'auto in strada sarebbe comunque tagliato fuori. Le colonnine non potranno mai essere così numerose.
Esistono già soluzioni molto avanzate. Combustibili di sintesi che possono far funzionare i motori diesel riducendo le emissioni fino a zero o quasi, che non richiedono modifiche tecniche sui veicoli e possono essere distribuiti attraverso le esistenti pompe. Le ragioni per le quali quest'opportunità giace in un cassetto sono facilmente immaginabili. Si dice che a pensar male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca.

avatarsenior
inviato il 28 Settembre 2019 ore 8:48

Nessuno ha pensato che tutti questi discorsi green che vanno sempre e solo a impattare contro le auto non servano ad altro che a farcele cambiare? Perché una golf 1.9 TDI fa tranquillamente 500mila km con regolari tagliandi e senza manco far rumori, ne ho usate svariate con oltre 300k km. Bell'affare per le case, la manutenzione la fa qualsiasi meccanico di provincia a 4 soldi ed esistono milioni di ricambi non originali.

Ragioniamo su cosa attaccano quotidianamente, l'auto è il demone, bisogna COMPRARE una euro 6, poi una Hybrid, poi un'elettrica (lasciamo perdere i discorsi su come produciamo elettricità, sulla produzione batteria e che succede in caso di incendio).

Non si parla di navi, non si parla di consumo di carne, non si parla della produzione industriale del secondo mondo (Cina, India, Brasile) e di tante altre cosette...

La cosa sempre e comunque LAMPANTE è che il mondo è in crisi perché vai a lavorare con un TDI del 2005, sei il male, diavolaccio, per essere una brava persona COMPRA una vettura green e salverai il pianeta.

Naturalmente poi puoi tranquillamente comprare un vestito per la tua ragazza da AliExpress comodamente dal tuo ufficio condizionato, attraverso migliaia di KM di cavi interrati che ti collegano all'altro capo del mondo, prodotto fondendo plastica e bruciando l'innominabile, facendola arrivare a casa in una portacontainer che brucia FUEL senza alcun filtro allo scarico (è un gasolio talmente grezzo da essere gelatina, va preriscaldato prima della combustione... Bruciando diesel...) e ti arriva comodamente a casa su un autotreno....

avatarsenior
inviato il 28 Settembre 2019 ore 9:16

MrGreenMrGreenMrGreen Euro 0 perché i veicoli commerciali, che percorrono 100.000 km/anno, quelli delle PA etc., sono esclusi dal blocco del traffico. Tu, che ne percorri 12000 in media sei la causa di tutto.
Già, il dito e non la luna. Ma ti dicono che a gocce si riempie il mare. Direi che con il secchio, però, si fa prima MrGreenMrGreen

user177356
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inviato il 28 Settembre 2019 ore 9:29

Il settore automobilistico è sulla soglia di una rivoluzione che lo stravolgerà comunque.

Non esiste la bacchetta magica, si deve intervenire su una pluralità di direttrici: dalle fonti rinnovabili al risparmio energetico alla ristrutturazione dei sistemi di produzione e distribuzione dell'energia.

Non possiamo chiedere alla Nigeria di fare da apripista, ma possiamo farlo noi europei e fare il possibile perché Cina e USA ci seguano. Sarei favorevole, ad esempio, a dezi parametri sulla performance ambientale del paese esportatore.

Sui modelli di consumo sono d'accordo: comprare il capo da due soldi di Zara o H&M per buttarlo a fine stagione è una follia economica e ambientale. Ma comprare lo stesso capo direttamente dal produttore cinese non peggiora la questione.

C'è poi un paradosso: l'economia contemporanea richiede sempre meno investimenti reali. Quando ci stupiamo per i miliardi spesi per la Gigafactory di Tesla dovremmo pensare a quanto costerebbe ricostruire da zero un impianto siderurgico come quello dell'Ilva di Taranto. Per questo i consumi sono un pilastro indispensabile dell'economia, e nessuno se la sente di limitarli.

avatarsenior
inviato il 28 Settembre 2019 ore 9:42

carne mezzo kilo a testa a settimana, gli amimali producono Co2

questa sarebbe un'ottima iniziativa, anche per la salute personale.

avatarsenior
inviato il 28 Settembre 2019 ore 9:49

Il nostro mondo è fatto di plastica come fare a rinunciarne ?

avatarsenior
inviato il 28 Settembre 2019 ore 10:03

sarà facilissimo rinunciare alla plastica quando non ce ne sarà più,
la plastica per lo + deriva dal petrolio, quindi finirà.
Sarà necessario usare prodotti sositutivi.

avatarsenior
inviato il 28 Settembre 2019 ore 10:09

Deve finire dagli anni 70... Eppure... MrGreen

P.s. io sono un amante dei motori e qualsiasi pistaiolo vi può dire che un motore elettrico è quello che tutti noi amanti della prestazione cerchiamo, massima coppia a 0 giri, altro che turbine e mappe...! Però bisogna essere realisti.

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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