| inviato il 20 Settembre 2019 ore 14:09
“ Pentax in Italia È importata da Fowa. Fowa è controllata da LRT.
Nital importa la Nikon. Nital è controllata da LRT...
2 + 2 fa 4... „
LTR.
Nital, Fowa, LTR e P.M.A. appartengono allo stesso gruppo. Ogni azienda appartenente al gruppo si dedica a un proprio set di competenze. LTR nello specifico si occupa dell'assistenza dei prodotti distribuiti da Nital e Fowa, non è che le controlla.
“ A supporto di Fowa e Nital, il GRUPPO è costituito da altre due aziende: L.T.R. Service che si occupa di assistenza e riparazione per tutti i prodotti distribuiti dal gruppo e P.M.A. che gestisce i servizi di EDP, i magazzini e la logistica per il gruppo. „
Fonte |
| inviato il 20 Settembre 2019 ore 14:51
Grazie, una panoramica interessante, personalmente non avevo mai approfondito; come ho detto, sono stato a Moncalieri, nella sede FOWA, che mi ha colpito per vastità e modernità (del resto, la sede è pur sempre nuova!), la vecchia sede di via Tabacchi ormai era divenuta troppo "stretta" anche per i fornitori e i clienti: essendo in una zona centrale/collinare il parcheggio era veramente problematico!
Resto tuttavia dell'idea che vi sia in fondo la volontà di evitare la concorrenza "casalinga", non c'è altro motivo che possa spiegare l'assoluta mancanza di pubblicità del brand, persino sulla stampa di settore; mi par di ricordare che persino l'uscita della K1, evento storico per così dire in casa Pentax nel digitale, fosse passata quasi sotto silenzio o al più con un paio di pagine in qualche rivista fotografica. |
user142859 | inviato il 20 Settembre 2019 ore 15:17
grazie per la spiegazione. Ho preso per buona una mezza leggenda metropolitana e non ho mai verificato |
| inviato il 20 Settembre 2019 ore 16:05
“ Resto tuttavia dell'idea che vi sia in fondo la volontà di evitare la concorrenza "casalinga", non c'è altro motivo che possa spiegare l'assoluta mancanza di pubblicità del brand, persino sulla stampa di settore; mi par di ricordare che persino l'uscita della K1, evento storico per così dire in casa Pentax nel digitale, fosse passata quasi sotto silenzio o al più con un paio di pagine in qualche rivista fotografica. „
Non sono nessuno per poter smentire certe voci e certe credenze (fra l'altro non ci guadagno nulla a farlo, quindi non lo faccio), ma mi limito a esporti un mero dato di fatto. Proprio sul discorso comunicazione.
A e B si parlano fra loro e adottano politiche a volte simili. Questo loro modo di agire non ha creato precedenti come interventi antitrust o conflitto d'interessi, pertanto possono coesistere in questo modo.
Mettiamo caso che fra le loro politiche rientra quella di reinvestire il 20% di quanto fatturano, in comunicazione.
A spenderà il 20% di 2.000.000 di euro.
B spenderà il 20% di 10.000.000 di euro.
Possiamo parlare di concorrenza?
O è più corretto parlare di budget a disposizione?
A questa e ad altre domande, risponderò nel mio prossimo libro (cit.) |
| inviato il 21 Settembre 2019 ore 10:36
Premetto chn ho Pentax, metto i miei "2 cents". Credo che ridurre lo stato attuale del marchio, di questo stiamo parlando e non della qualità dei prodotti che è indiscutibilmente alta, alla mancanza di pubblicità o dare la "colpa" al distributore sia poco realistico. Più probabilmente sono state le scelte tecniche e commerciali del passato e relegare il marchio al ruolo di comprimario. Canon, che certamente oggi vive di rendita sul valore del suo marchio, ha coraggiosamente cambiato il suo innesto FD con l'EF ma soprattutto ha capito che per crescere era fondamentale allargare il proprio parco clienti e, non a caso, ha proposto per prima reflex economiche e alla portata di tutti come le eos 300 a pellicola o la 300d, prima reflex digitale ad un prezzo accessibile. A questo si deve aggiungere la capacità di penetrare il metcato anche grazie a canali di vendita come i centri commerciali. Del resto come ha detto qualcuno è Pentax che sceglie i suoi clienti... |
| inviato il 02 Ottobre 2019 ore 17:57
Sicuramente, il "retroterra " tecnologico/produttivo/societario travagliatissimo di Pentax ha il suo grosso e indiscutibile peso nella situazione attuale non brillantissima del marchio, tuttavia è altrettanto indiscutibile, perché sotto gli occhi di tutti, che l'importatore sono anni che non muove un dito in promozione del prodotto: non una pagina, una riga, un trafiletto: è un dato oggettivo! Poi, sulla motivazione di tale comportamento si può dire tutto e il contrario di tutto ma la situazione è questa e se è vero, come è vero, che la pubblicità è l'anima del commercio... traete voi le conclusioni. |
| inviato il 02 Ottobre 2019 ore 19:05
“ Sicuramente, il "retroterra " tecnologico/produttivo/societario travagliatissimo di Pentax ha il suo grosso e indiscutibile peso nella situazione attuale non brillantissima del marchio, tuttavia è altrettanto indiscutibile, perché sotto gli occhi di tutti, che l'importatore sono anni che non muove un dito in promozione del prodotto: non una pagina, una riga, un trafiletto: è un dato oggettivo! Poi, sulla motivazione di tale comportamento si può dire tutto e il contrario di tutto ma la situazione è questa e se è vero, come è vero, che la pubblicità è l'anima del commercio... traete voi le conclusioni. „
Una politica commerciale adeguata sarebbe più utile per il marchio moolto più che un miglioramento dell'af... |
user142859 | inviato il 02 Ottobre 2019 ore 20:07
io credo che se un marchio piccolo come pentax si fosse messo allo stesso livello di canon sarebbe durato ancora meno.
I grandi marchi, vedi canon e sony, decidono deliberatamente di lavorare in perdita per anni e anni puntanto tutto sull'aumento della quota di mercato. Se ci riescono bene altrimenti chiudono la divisione e tanti saluti.
Il punto è che se lo fa Sony al massimo dismette la divisione, se lo fa un'azienda del calibro di pentax chiude e basta |
| inviato il 02 Ottobre 2019 ore 20:42
Non mi è chiaro il concetto... cioè, se non ho capito male, Luca, parli di "lavorare in perdita" prima di ammortizzare i vari costi di ricerca e innovazione tecnologica? (ad es. per lo sviluppo di nuove ML), è così? |
| inviato il 02 Ottobre 2019 ore 22:11
Anche io ... |
| inviato il 02 Ottobre 2019 ore 22:17
Nel 2000 PENTAX presenta la prima reflex digitale a pieno formato 24x36mm, con l'allora straordinaria risoluzione di 6 megapixel, più che doppia rispetto alla concorrenza dell'epoca. Si tratta del prototipo MR-52, ufficiosamente denominata MZ-D e in seguito nota anche come K-1. Purtroppo alcuni problemi di eccessivo consumo da parte del sensore fornito da terzi, unito ad un costo molto elevato e difficilmente proponibile sul mercato, consigliano di rinunciare all'affascinante e pionieristico progetto di lancio di una reflex digitale professionale.
In sintesi per lanciare quel prodotto Pentax avrebbe dovuto investire molto dal punto di vista economico e visto i limiti economici di allora il buon senso consigliò di non rischiare perché poteva significare la fine del marchio Pentax. Questo almeno dicono le cronache. |
user142859 | inviato il 02 Ottobre 2019 ore 22:55
Intendo dire che a conti fatti spendono 100 per ogni macchina. Somma di costi di progettazione, produzione, commercializzazione, e chi più ne ha più ne metta ma la vendono a 80. Ci rimettono ma intanto la vendono perché per loro conta riuscire a piazzarne un tot e conquistare una fetta di mercato.
Naturalmente è un discorso più complicato di così e c'è gente che te lo può spiegare meglio.
È circa la stessa strategia di Amazon, per ogni prodotto che spedisce ci rimette ma intanto è diventata quasi monopolista |
| inviato il 03 Ottobre 2019 ore 9:01
Si, capisco e ci può stare; volendo fare un paragone più terra terra è un po' il discorso dei grandi centri commerciali che hanno messo all'angolo il negozietto sotto casa che per forza di cose (di quantità di merce acquistata/venduta) non può ragionevolmente reggere la concorrenza.
Anche da qui, probabilmente, la scelta, comprensibile, di non scendere nell'agone delle ML, terreno già ricco di competitor e che richiederebbe investimenti massicci e forse non sostenibili; scelta che, a mio modesto avviso, non deve per forza essere penalizzante: la reflex ha e avrà ancora per lungo tempo numerosi estimatori, reflex che, al momento, sono più che degnamente presenti nel catalogo Pentax. |
user72446 | inviato il 03 Ottobre 2019 ore 9:14
Guardando le Pentax mi dico, hanno delle macchine con specifiche molto buone, a tratti introvabili......
perché lasciare un AF cosi lento? |
user170782 | inviato il 03 Ottobre 2019 ore 9:24
Perché sono macchine votate al paesaggio, alle macro, volendo ai lavori in studio in cui l'autofocus è l'ultimo dei problemi. |
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