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Foto a un funerale, vi é mai capitato?


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avatarsenior
inviato il 11 Settembre 2019 ore 19:47

Ho ricevuto richiesta per foto al funerale di un ricco signore georgiano.
Non ho mai fatto foto a un funerale e non so bene come comportarmi.
Dal punto di vista tecnico non é un problema, il problema é che non so come devo rendere il momento, dal punto di vista artistico e compositivo veicolare il dolore (più o meno sincero, più o meno ostentato) dei presenti mi é nuovo, così come mi é nuovo fotografare la salma agghindata del defunto nella bara.
Faccio davvero fatica a calarmi nella situazione perché non ci sono abituato. Nella nostra cultura fotografare qualcuno che sta soffrendo un dramma é considerato più da evitare per rispetto che da immortalare.
A qualcuno é mai capitato?

user12181
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inviato il 11 Settembre 2019 ore 22:49

Io le ho fatte al funerale alpino e partigiano di mio suocero, tutti i partecipanti e anche la famiglia erano molto disponibili a lasciarmi fotografare, anche se io ero abbastanza impacciato, temevo di incorrere in critiche o peggio, anche perché sono un "furesto" , estraneo all'ambiente. C'erano donne in costume tradizionale, rappresentanze di alcune sezioni di alpini, rappresentanze dell'ANPI (tutti contenti di farsi fotografare), labari, bandiere. In chiesa è stata letta l'immancabile "Preghiera del ribelle". Nonostante io non sia affatto abituato a fotografare eventi e cerimonie, qualche foto che mi ha soddisfatto è venuta fuori, magari non sarà stata perfetta dal punto di vista tecnico, ma il ricordo è stato fermato in modo più che adeguato. E' stata una mia iniziativa, non potevo lasciare quel che vedevo senza una testimonianza fotografica. E' stato uno degli ultimi funerali di questo genere e credo che non tutti siano testimoniati fotograficamente. Secondo me hanno una notevole importanza antropologica. Non ho fotografato il defunto nella bara, lo ha fatto però mia moglie con lo smartphone, e anche questo l'ha aiutata a superare il dolore, è stato un atto d'amore. D'altra parte ricordo che quando avevo diciotto anni, le foto che erano state fatte al funerale di mio padre le avevamo molto gradite, avevano avuto un effetto consolatorio. In quanto al rispetto per la morte, il dramma ecc., a pensarci bene è ridicolo, anche durante il matrimonio ci sono espliciti riferimenti alla morte dei coniugi. Sarebbe molto sbagliato limitarsi a fotografare le cerimonie della vita escludendo quella della morte. "Immortali mortali, mortali immortali, viventi la loro morte e morienti la loro vita" .

avatarsenior
inviato il 12 Settembre 2019 ore 2:01

Mi è capitato di peggio.

Al tempo fui molto combattuto, alla fine accettai anche per le accorate insistenze della committenza.
Certo che a ripensarci ora a distanza di anni, verrebbe da pensare che forse sarebbe stato meglio declinare, rocciosamente e senza farsi impietosire, ma tanto andò così.

Causa un incidente stradale, un giovane motociclista non della zona ma del sud Italia, dove ovviamente risiedeva insieme a tutta la sua parentela, la quale era impossibilitata a recarsi qui, e solo un intermediario mi pregò di recarmi alla camera ardente per fotografarlo come espresso desiderio della madre per poterlo rivedere così per l'ultima volta, visto che causa la burocrazia solo dopo alcun giorni veniva permessa la spedizione a bara chiusa verso la zona di origine.

Quindi con tale personale "vaccinazione", un funerale lo troverei molto meno "provante".

user30556
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inviato il 12 Settembre 2019 ore 4:29

Io ne ho fatti due, per parenti. Qui da noi (Finlandia) e' normale, si mettono nell'album di famiglia, con bara chiusa pero'.
Sara' perche' e' consuetudine o perche' ero in famiglia, non mi sono mai sentito a disagio.
Secondo me (sempre limitato ad esperienze parenti/amici), e' piu' facile di un matrimonio. La sequenza invece mi e' sembrata simile.
Funzione in chiesa( nel mio caso, la cappella del cimitero) con benedizione della salma, ritratti rubati ai banchi, foto di gruppo con la bara e singolarmente quando si mettono i fiori su di essa, uscita a braccia dalla chiesa, interramento, ricevimento.
Qualcuno, in posa nella foto di gruppo al ricevimento, mostrava gia' un timido sorrisoSorriso.
Insomma, se e' usanza pure in Georgia, saranno abituati, per cui non penso ci sia da farsi tanti scrupoli, pure nel dirigere le eventuali foto di gruppo. Certamente, da professionista, mi documenterei prima su usi e costumi locali e sulle aspettative del cliente.

avatarsenior
inviato il 12 Settembre 2019 ore 7:36

Grazie a tutti, mi devo sicuramente documentare prima.

avatarsenior
inviato il 12 Settembre 2019 ore 8:56

io ho deciso di farle al mio MrGreen probabilmente un selfie MrGreen

P.s. è pur sempre un rito quindi procedi per momenti salienti con discrezione e se puoi fatti spiegare come funzionerà la cosa (rito, momenti base ecc)

avatarsenior
inviato il 12 Settembre 2019 ore 9:04

Penso che come consiglio "tecnico" puoi considerare l'ipotesi di non usare il flash per non essere troppo invasivo. Potresti usare ottiche medio lunghe per cogliere l'attimo a distanza.
A livello emotivo è solo una questione personale.
Anche se, del resto, non stai facendo nulla di male. Stai soltanto donando loro l'ultimo ricordo di un caro.

avatarsenior
inviato il 12 Settembre 2019 ore 10:48

Grazie dei consigli. Penso che per far bene dovrò parlare con i parenti del defunto, farmi raccontare chi era, che uomo é stato. E poi calarmi un poco nella cultura locale e farmi spiegare o meglio mostrare come si svolge il tutto in genere.

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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