| inviato il 03 Settembre 2019 ore 14:26
“ Quello che ho capito è che le persone non vogliono la verità „
Metà non la vuole, l'altra metà ritiene con certezza di possederla.
Si incontrano e il risultato è scintillante 
A parte casi specifici, che certamente ci sono, se c'è una cosa di cui mai mi convincerò (ma proprio mai) è che una categoria (tra riceventi e criticanti) annovera i giusti, e l'altra gli ignavi.
Ma detto ciò.... CONCORDO!  |
| inviato il 03 Settembre 2019 ore 14:32
Hobby uan per hobby |
| inviato il 03 Settembre 2019 ore 16:19
Non è che certe persone non vogliono la verità, il che sarebbe assurdo, è che hanno paura della verità.
E questa è una cosa diversa e molto più preoccupante.
Le verità di comodo sono più rassicuranti.
La verità fa paura, ci toglie da quel nostro sottile guscio che ci siamo creati faticosamente, meglio credere a quello che ci fa stare tranquilli e sereni.
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user90373 | inviato il 03 Settembre 2019 ore 16:59
Che poi, quale sarà mai "la verità" vera? |
| inviato il 03 Settembre 2019 ore 23:07
Quella che fa meno piacere…..di solito…. |
user90373 | inviato il 04 Settembre 2019 ore 0:58
“ @ Obi-Wan Kenobi
Quella che fa meno piacere…..di solito…. „
Sono ottimista e la penso in modo contrario, la "verità" è anche quella che può far piacere. |
| inviato il 04 Settembre 2019 ore 6:03
Già il fatto di supporre di esprimere verità, specie qui, mi pare aiquanto bizzarro, seppure piuttosto diffuso.
Capisco che la verità sia un totem di quelli tosti: in quasi ogni discussione vediamo qualcuno che la porta, qualcun altro che la chiede, e ancora qualcuno che ci spiega quanto è esiziale la visione soggettiva.
E così si scrivono pagine che non portano (e non potrebbero portare) a nulla.
Vogliamo la verità su cosa è l'arte. E gnente.
Vogliamo la verità sull'ottica migliore del mondo. E gnente
Vogliamo finalmente la verità su Nikon. E gnente
Voglamo la verità sul fatto che Gursky valga i soldi che costa. E gnente
Forse è per questo che se prendessimo coscienza che al mondo si confrontano posizioni e idee, e che diverse sensibilità, culture, modi di essere, interpretazioni del cosa ci facciamo a sto mondo, determinano scale di valori e significato delle cose differenti, magari resterebbe il dubbio ma ci relazioneremmo più decentemente.
Ma probabilmente il punto è proprio qui. E' in fondo molto più comodo pensare che "l'altro" sia qualcosa di deprecabile, dando giustificzione alle nostre lamentele sul mondo.
Auguri, a tutti quelli che sono qui per trovare la verità.
Complimenti, a tutti quelli che ce l'hanno, e che encomiabilmente si sforzano di farla capire a insopportabili capre che non ce la possono fare |
| inviato il 04 Settembre 2019 ore 8:00
...concordo col merenda....
Non ti ricordavo così profondo e intenso... |
user90373 | inviato il 04 Settembre 2019 ore 8:09
La verità è di chi ha gli occhi azzurri. Ora non resta che definire l'azzurro e la sua intensità. Ci sentiamo. |
| inviato il 04 Settembre 2019 ore 10:37
Quando sento parlare della "verità" mi vengono sempre in mente le parole di Sciascia:
La verità è nel fondo di un pozzo: lei guarda in un pozzo e vede il sole o la luna; ma se si butta giù non c'è più né sole né luna, c'è la verità.
E' vero comunque che in un'opera si dovrebbe vedere, sentire cosa l'autore ha voluto dire; ma tante volte occorre sensibilità, cultura, istruzione per poter capire. Non dico sempre, ma spesso si giudica tutto guardando solo con il proprio metro personale, con il proprio gusto. Per questo penso che il giudizio non può essere altro che: "Al momento non mi dice nulla". Quelli che vengono chiamati errori non è detto che lo siano. Non voglio tirare in ballo la solita arte moderna che crea più scandalo di un genocidio, ma basta guardare come sono stati catalogati tanti capolavori del Michelangelo: "Incompiuti". Se fosse vivo direbbe INCOMPIUTO TU SARAI TE! GRULLO! |
| inviato il 04 Settembre 2019 ore 11:13
“ Quando sento parlare della "verità" mi vengono sempre in mente le parole di Sciascia:
La verità è nel fondo di un pozzo: lei guarda in un pozzo e vede il sole o la luna; ma se si butta giù non c'è più né sole né luna, c'è la verità.
E' vero comunque che in un'opera si dovrebbe vedere, sentire cosa l'autore ha voluto dire; ma tante volte occorre sensibilità, cultura, istruzione per poter capire. Non dico sempre, ma spesso si giudica tutto guardando solo con il proprio metro personale, con il proprio gusto. Per questo penso che il giudizio non può essere altro che: "Al momento non mi dice nulla". Quelli che vengono chiamati errori non è detto che lo siano. Non voglio tirare in ballo la solita arte moderna che crea più scandalo di un genocidio, ma basta guardare come sono stati catalogati tanti capolavori del Michelangelo: "Incompiuti". Se fosse vivo direbbe INCOMPIUTO TU SARAI TE! GRULLO! „
Sottoscrivo integralmente.
Direi solo che sei giustamente cauto nel dire che "spesso" si giudica col proprio metro. Probabilmente... anche più che spesso 
E va benissimo, basta saperlo |
| inviato il 04 Settembre 2019 ore 17:10
“Il Punto Interrogativo è il simbolo del Bene, così come quello Esclamativo è il simbolo del Male. Quando sulla strada vi imbattete nei Punti Interrogativi, nei sacerdoti del Dubbio positivo, allora andate sicuro che sono tutte brave persone, quasi sempre tolleranti, disponibili e democratiche. Quando invece incontrate i Punti Esclamativi, i paladini delle Grandi Certezze, i puri dalla Fede incrollabile, allora mettevi paura perché la Fede molto spesso si trasforma in violenza.”
Luciano De Crescenzo
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| inviato il 04 Settembre 2019 ore 17:12
Mi sento quasi sollevato ad avere molti dubbi e poche certezze….. |
user117231 | inviato il 04 Settembre 2019 ore 19:35
Sulle altre verità non so..
ma se veritatatamente Gursky vale i soldi che lo pagano,
so per certo di no.
Credo che anche lui ancora stenti a crederci. |
| inviato il 04 Settembre 2019 ore 19:44
“ ma se veritatatamente Gursky vale i soldi che lo pagano,
so per certo di no. „
Gatto, invece di lagnarti fai crescere le tue quotazioni! |
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