| inviato il 30 Agosto 2019 ore 12:33
“ Altrimenti un ingranditore decente anche colori si trova a prezzi onesti. Certo richiedono spazio... „
Oltre allo spazio richiedono molta pratica, molto manico e impegno non da poco. 
Comunque cercare sempre un buon laboratorio che non sono davvero così spariti come sembra... ce ne sono meno, ma ce ne sono. |
| inviato il 30 Agosto 2019 ore 12:36
Assolutamente, credo che sia molto più difficile usare un ingranditore che sviluppare. Purtroppo non l'ho mai fatto ma immagino che sia molto formativo |
user184438 | inviato il 30 Agosto 2019 ore 13:13
“ Riguardo alla praktica (ne ho circa 7.5 e la mezza è una mtl5b) hai delle regole base da seguire. Non toccare la tendina, pulisci bene il vano pellicola con un pennello, controlla che la spugnetta del battispecchio non sia logorata. Cambia la pila ogni 6 mesi perché dopo un po' sbarella e stai attento alla calotta superiore ed al fondello. Sembrano metallici ma sono fatti in plastica su cui è stato "spruzzato" uno strato di rame e poi colorata. Per il resto divertiti e ricorda che è una macchina piuttosto vecchia per cui non caricarla troppe volte a vuoto. Se non ci tieni un rullino dentro, ogni settimana 2-3 scatti a vuoto falli a partire da 1/15. Non scendere giù perché tanto non serve a niente e potresti rompere il meccanismo di carica dell'otturatore. Se la usi in pubblico e tutti scappano perché sentono un colpo di pistola, non ti preoccupare, sei stato tu. „
Grazie delle info Kotatsu, non vedo l'ora di usarla in pubblico XD |
| inviato il 30 Agosto 2019 ore 13:16
“ Grazie delle info Kotatsu, non vedo l'ora di usarla in pubblico XD „
Hai fatto un'ottima scelta, vedrai che ti divertirai un botto. |
| inviato il 30 Agosto 2019 ore 13:22
“ usare una analogica è completamente diverso da usare una digitale impostata in manuale.
il fatto di non poter sbagliare e non poter controllare immediatamente cosa si è combinato costringe ad un esercizio tecnico e psicologico diverso e molto più difficile che non si limita al solo uso dell'attrezzo, ma anche a concepire la foto in maniera diversa. bisogna pensare molto di più, prestare molta più attenzione ai dettagli, ai particolari, e prevedere eventuali errori e "previsualizzare" il risultato finale.
„
Quoto integralmente ed aggiungo di gestione dei famosi 36 scatti o gestire i rulli che si è portato in viaggio
“ aggiungo. esercizio a parte, purtroppo per una questione di compatibilità tra le stampe digitali (le chimiche non esistono più a parte farsele in casa) e le pellicole, per ottenere buoni risultato consiglio di salire di formato.
ad esempio io con 150 euro di scanner piano digitalizzo le mie 6x6 e le trasformo in un bel file. non viene fuori roba da crop 200% a monitor, ma belle stampe, sempre meglio di quello che potrebbe venire fuori da una 35mm con lo stesso procedimento e che richiede uno scanner da nababbo.
„
Su questo non sono d'accordo ci sono professionisti seri (pochi a dire il vero) che fanno stampe professionali di altissimo livello.
Per quanto riguarda gli scanner io uso un Relfecta RPS10M che mi restituisce file di assoluta qualità e probabilmente superiori al tuo scanner piano economico per 6X6 (che per altro ho sia il 6X6 che lo scanner piano più economico quindi so di cosa parlo) certo il Rifletta mi è costato circa 6/700 euro (io lo trovai a meno, ma due anni fa), ma in compenso risparmi sulla fotocamera
Oppure mandi a sviluppare e scansione professionale a 24 MP con circa 10 euro a rullo ed hai una FF da 24 MP con un sensorie nuovo e diverso ogni 36 scatti con una reflex da 100 euro |
| inviato il 30 Agosto 2019 ore 13:24
“ Assolutamente, credo che sia molto più difficile usare un ingranditore che sviluppare. Purtroppo non l'ho mai fatto ma immagino che sia molto formativo „
Assolutamente sì io sviluppo e stampo, per la stampa serve una Camera Oscura per sviluppare assolutamente non serve |
| inviato il 30 Agosto 2019 ore 14:07
Sinceramente non capisco, l'idea di comprare una macchina a pellicola e poi passare i negativi con lo scanner, suppongo per poi trattarli digitalmente.
Se già si possiedono i negativi ha un senso, altrimenti tanto vale scattare direttamente in digitale.
Se ci si vuole cimentare con la foto su pellicola, ha senso se poi si sviluppa e, soprattutto, si stampa da sé.
Io ho fatto una copia dei dischi in vinile che possedevo, usando una buona scheda audio esterna, ma l'ho fatto per poterli sentire a prescindere dal giradischi, non andrei a comprare oggi dei dischi in vinile solo per ascoltarli trasferiti su cd o su file flac. |
| inviato il 30 Agosto 2019 ore 14:16
Condivido pienamente quanto detto sopra da Fileo.
Se si tratta di scoprire la resa delle ottiche e provare un minimo di piacere nella manualità, allora via di vintage su una bella A7. La resa delle lenti è quella di 50 anni fa o più, la manualità della messa a fuoco è intatta, il diaframma si regola giocoforza a mano. Nessuna scansione, stampa facile... cosa volete di più?
(l'aveva già detto qualcuno più indietro) |
| inviato il 30 Agosto 2019 ore 14:25
Avere una scansione professionale può avere senso per vari motivi tra cui avere un back-up digitale in più copie (e in luoghi diversi) che con le pellicole non è possibile.
Poi se ami scattare diapositive da proiettare ma volessi anche ricavarne qualche stampa, Oggi, con la scomparsa dell'Ilfochrone (Cibachrome) la via della scansione è l'unica percorribile.
Ho elencato solo due ragioni, ma ce ne sono anche altre; insomma il "non ha senso" è una questione molto relativa e personale. |
| inviato il 30 Agosto 2019 ore 15:04
“ È proprio quell'otturatore che può dare problemi. Me l'ha confermato anche il mio fotoriparatore „
Forse è per questo che te lo ha detto perché ne ripara poche e non ci guadagna
|
| inviato il 30 Agosto 2019 ore 15:23
Credo che quella con l'otturatore delicato fosde la FM2 con otturatore in titanio con struttura a nido d'ape, poi il problema fu risolto nella vetsiobe FM2n. Almeno mi sembra di ricordare così; volendo in rete si trovano infornazioni in proposito. |
| inviato il 30 Agosto 2019 ore 15:34
Forse non mi sono spiegato: rifare oggi il percorso della fotografia partendo dal negativo può essere una esperienza affascinante, specie per chi è molto giovane e non l'ha vissuta a suo tempo.
Ritengo che valga la pena molto per la parte relativa alla camera oscura, per apprezzare le fatiche e le difficoltà dei fotografi di qualche decennio fa: non sapere come erano venute (o non erano venute) le foto, solo dopo aver sviluppato il negativo, non poter utilizzare sensibilità elevatissime, e poi ... quella che oggi chiamiamo post produzione, allora erano ore e ore in camera oscura, dove ad ogni tentativo andato male, perdevi minuti e buttavi carta, perché non potevi fare annulla.
Sinceramente, nel 2019, andarsi a cercare una vecchia reflex, procurarsi la pellicola, portarla a sviluppare, per poi passare i negativi nello scanner, non mi sembra una bella trovata.
Diverso il discorso di scansionare i vecchi negativi che già si possiedono. |
| inviato il 30 Agosto 2019 ore 15:46
Forse non mi dono spiegato bene, per me la scansione è un di più rispetto a quello che è il percorso principale e cioè diapositive (che ora purtroppo non posso proiettare per mancanza di spazio) e negativi la cui stampa viene fatta in camera oscura. Però mi fa comodo avere un back-up digitale e se voglio stampare le diapositive la scansione è l'unica soluzione. Fare tutto in digitale non mi sarebbe la stessa flessibilità di opzioni e inoltre mi costringerebbe a stare davanti al pc per dare la POP invece con le diapositive ho già un prodotto finito e riferimenti in termini contrasto, colori, saturazione, ecc. (uso i vari tipi a seconda delle esigenze) senza dover inventare niente al pc. Senza considerare che dovrei ricomprare tutto il corredo, il che sarebbe molto costoso, soprattutto considerando che scatto solo qualche decina di foto l'anno.
Secondo me non si può generalizzare, ognuno ha le sue esigenze e preferenze. |
| inviato il 30 Agosto 2019 ore 15:48
Avuto FE2,FM2new ed F4S ultima rimasta,mai avuto problemi;per me fatto diapositive per una vita ma purtroppo oggi è un po' più complicato.
Ho anche una RB67 gran macchina,ma dovresti sviluppare e stampare in proprio e per farlo saltuariamente diventa costoso ancorché improponibile facendolo raramente.
Scansionare in digitale fotogrammi di cui già si dispone vale sicuramente la pena,ma fotografare in analogico solo per trasferire in digitale a mio modesto avviso non vale la pena.
Come già detto non lo ritengo un Vangelo ma una semplice opinione personale. |
| inviato il 30 Agosto 2019 ore 15:54
" Forse è per questo che te lo ha detto perché ne ripara poche e non ci guadagna"
Eheh! Può essere.
A dire il vero un discorso simile l'aveva fatto per le rolleiflex: si è lamentato di aver una gran quantità di ricambi, ma di non riuscire ad usarli perché sembra che quelle fotocamere non si rompano mai!
|
Che cosa ne pensi di questo argomento?Vuoi dire la tua? Per partecipare alla discussione iscriviti a JuzaPhoto, è semplice e gratuito!
Non solo: iscrivendoti potrai creare una tua pagina personale, pubblicare foto, ricevere commenti e sfruttare tutte le funzionalità di JuzaPhoto. Con oltre 242000 iscritti, c'è spazio per tutti, dal principiante al professionista. |
Metti la tua pubblicità su JuzaPhoto (info) |
JuzaPhoto contiene link affiliati Amazon ed Ebay e riceve una commissione in caso di acquisto attraverso link affiliati.
