| inviato il 30 Agosto 2019 ore 11:09
Nella foto di Erino che ho postato non c'è fumo, ma polvere (io uso farina quando faccio quel tipo di scatti). E' ingrandibile e si nota ogni singolo granello. Non c'è neanche un filo di mosso. Dettaglio massimo. Il nero da solo non conta nulla ai fini dell'immaginazione, altrimenti una foto tutta nera sarebbe la massima aspirazione di ogni fotografo. E' l'equilibrio tra parti nere e parti non nere che fa quella foto, come tante altre. Ho postato quella immagine per dimostrare che non è la ricerca della nitidezza, anche esasperata, a creare mancanza di stimoli all'immaginazione, ma la SOLA ricerca di nitidezza. E Gursky allora? Immagini immense (Rhine II è 190cmx 360cm) iperdettagliate. Trovarsi davanti a una sua stampa pensate che non faccia scattare domande nella testa? Continuando nel ruolo di avvocato del diavolo, resto convinto che NON era necessaria una dotta disquisizione, ma solo un comune buon senso per far capire come lo sbilanciamento esagerato di un solo fattore fa saltare gli equilibri di una foto. Che sia il contrasto, la texture, il crush dei neri (che tanto piace oggi), la nitidezza, la saturazione o qualunque altro elemento del linguaggio visivo, conta poco. E' la ricetta che li combina a fare il piatto. |
| inviato il 30 Agosto 2019 ore 11:17
Sono pienamente d'accordo con Motofoto. |
| inviato il 30 Agosto 2019 ore 11:22
Io non lo so dire...una foto la posso giudicare solo stampata...eppure ho tutto calibrato e compagnia bella |
| inviato il 30 Agosto 2019 ore 11:24
Sempre ottimamente sul pezzo Motofoto! Intanto una battuta: se mi era parso fumo ciè che è polvere (vero il mio rimbambimento senile, ok) ma già è un indizio del fatto che non sia l'aspetto descrittivo il prevalente Giusto il riferimento a Gursky. Devo dire che, per fare a mia volta in parte l'avvocato del diavolo (e non restare troppo in superficie) volevo portare nel ragionamento la pittura, con le opere, per esempio, di Petrus. Ma sarebbe un capitolo nuovo e non di due righe temo. Per cui, dopo o altrove, se c'è l'occasione.... Voglio però rinnovare una cosa... Credo a te sia chiarissima Motofoto, e del ruolo (giusto) dell'avvocato del diavolo abbiamo già detto. Ma lasciamela dire in senso generale Le generalizzaioni non vanno bene. Ok. Condivido. Ma siamo sicuri che invece l'opposto migliori le cose, urbi et orbi? Esempio pratico. Qualcuno scrive una cosa (un libro, un articolo, un post) sull'egoismo dilagante. Che mi pare non esclusivamente un'invenzione. Arrivano i seguenti commenti: 1) Mica tutti sono egoisti 2) In alcuni casi l'egoismo è giustificato 3) Mi definisci egoismo, per favore? 4) Detta così è banalizzante: ci sono studi, filosofi, scienziati... Sii preciso. 5) Achille Veronetti è un ottimo esempio di egoista che pare non egoista e filosoficamente non è egoista. 6) Hai letto il trattato di Vernozzo da Seattle? Dice che i comportamenti notturni differiscono da quelli diurni, anche circa l'egoismo maniifesto. Sappiamo che questo, in un forum, è la norma. E che nei commenti non ci sono balle. Ma io mi chiedo: aiuta davvero? Sempre? Ci fa mantenere un qualche focus che (forse) si potrebbe anche condividere? A poster e locandine la sentenza! |
| inviato il 30 Agosto 2019 ore 11:50
Condivido quello che dice Motofoto, ma mi sembra che Francesco avesse precisato che esistono eccezioni. Vorrei aggiungere che forse le piu' interessanti a volte sono le eccezioni, quando l'equilibrio diventa precario, quando non tutte le regole vengono rispettate, ma lo spettatore viene comunque accompagnato per mano in un viaggio fra il reale e l'immaginario. Ovviamente la fotografia non e' solo questo, ma anche questo, almeno lo e' per me. |
| inviato il 30 Agosto 2019 ore 11:50
Francesco, sai quale è il problema vero? Ogni volta che si vuole fare una critica ad un fattore oggettivamente criticabile, si tende a sbilanciare la tesi sull'estremo opposto. Questa tecnica, fruttuosa specie nei social perché consente la creazione di fazioni, alla fine nasconde il valore che c'è nelle cose dentro il fumo della battaglia. Qui si svolge tutto pacatamente, ma in parallelo ci sono thread molto più animati su questioni simili (vedi focale per ritratto). Già ho detto che a me andrebbe benissimo: più fotografi si fanno rimbambire o perdono tempo mal guidati e miglior figura faccio io. Però personalmente credo al ruolo di razionalizzazione, conservazione e diffusione della conoscenza di un forum tecnico come questo, che non è puramente social (nel senso che la gran parte non sta qui perché si annoia nella vita o ha l'ego frustrato). A questo punto, la domanda diventa una metadomanda: se Cotroneo, per criticare la SOLA ricerca della nitidezza, ha sbilanciato il discorso nella direzione diametralmente opposta, come si fa a portare un fotografo neofita a trovare l'equilibrio nell'uso consapevole degli elementi visuali, magari focalizzando l'importanza sul contenuto e non su questo o quell'elemento del linguaggio visuale? EDIT: magari è meglio così, con la formula Tesi e antitesi che si contrastano, invece di un tutoraggio social. Dalla discussione ne trae vantaggio che è in grado di analizzare entrambi i punti di vista sbilanciati e farsi da solo una idea libera ed equilibrata. Chi non è in grado, resta confuso o al peggio si schiera in una fazione, ignaro del fatto che è strumentale, e resta indietro. Una sorta di selezione naturale. |
| inviato il 30 Agosto 2019 ore 12:01
“ A questo punto, la domanda diventa una metadomanda: se Cotroneo, per criticare la SOLA ricerca della nitidezza, ha sbilanciato il discorso nella direzione diametralmente opposta, come si fa a portare un fotografo neofita a trovare l'equilibrio nell'uso consapevole degli elementi visuali, magari focalizzando l'importanza sul contenuto e non su questo o quell'elemento del linguaggio visuale? „ Caro Motofoto, credo che i tuoi interventi siano sempre profondamente stimolanti. Forse perché toccano corde a cui sono sensibile. Forse semplicemente perché formulati con intelligenza. Che a prescindere dalle posizioni varie qua e la, ammiro sinceramente. In effetti il tema qui riguarda in buona parte i "come": anche il come ci si confronta, il come si portano e condividono le idee. E forse questo post nasce (anche) per il fatto che io ho le mie convinzioni, rispetto a come si divulga, trasmette, condivide la conoscenza. Non so se giuste o sbagliate, ma so "come farei" (semplificando, ovviamente). Anche questo è tema che richiederebbe spazio a sé (potremmo farci un topic, no?). Ma io credo comunque una cosa: le idee, se ben radicate, portano inevitabilmente a certe espressioni, e cavillare in ogni modo possibile non ampia necessariamente le vedute, ma più spesso le confonde. La nostra qualità (come umani) è che dovremmo essere intelligenti, sensibili (poco o tanto) e con un po' di cultura. E, in funzione di questo, leggere fatti e opinioni. Che verranno comunque filtrati proprio da intelligenza, sensibilità, conoscenza. Altrimenti ogni romanzo, ogni saggio, ogni lectio magistralis non potrebbe che essere bollato come parziale. E non credo questo sarebbe bene (o comunque meglio). Dico questo perché sono convinto (sbaglierò) che l'autore dell'articolo apprezzerebbe l'opera di Gursky, perché quello che mette all'indice è qualcosa di più "indietro" e più sottile. Che si potrà approvare o meno, ma che (in fondo) si capisce cos'è... |
| inviato il 30 Agosto 2019 ore 12:03
PS: Letto l'edit... Da considerare, pure lui |
| inviato il 30 Agosto 2019 ore 16:48
Kerala 80 mi sembrava interessante,tempo fa. |
| inviato il 30 Agosto 2019 ore 17:10
“ A questo punto, la domanda diventa una metadomanda: se Cotroneo, per criticare la SOLA ricerca della nitidezza, ha sbilanciato il discorso nella direzione diametralmente opposta, come si fa a portare un fotografo neofita a trovare l'equilibrio nell'uso consapevole degli elementi visuali, magari focalizzando l'importanza sul contenuto e non su questo o quell'elemento del linguaggio visuale? „ si certo sembra cosi ovvio...e invece si deve sempre ripeterlo....ma perché questo topic si indirizza ai neofiti? |
| inviato il 30 Agosto 2019 ore 17:13
Francesco, chiedo scusa perché non riesco a leggere (pigrizia...) tutti gli interventi che mi precedono. Quindi magari butto lì una cosa scontata o già detta.... Mi pare che la nitidezza, cioè l'abbondanza di dettagli, sia una delle manifestazioni della ridondanza della fotografia. La fotografia è ridondante perché registra tutto ciò che è stato in un certo momento davanti all'obiettivo. Tutto, cioè quello che serve ma anche quello che non serve al fotografo per esprimere ciò che vuole dire. In questo è completamente diversa dalla pittura. Il pittore aggiunge su una tela bianca solo ciò che è utile al suo scopo. Il fotografo deve fare attenzione perché la ridondanza del mezzo fotografico non inserisca nell'immagine finale elementi superflui o dannosi. La nitidezza è utile, superflua o dannosa? Se serve al fotografo per argomentare il suo discorso è utile, altrimenti è inutile. Ma è vero che ci sono autori che la evitano come la peste. E però negandola la sottolineano... |
| inviato il 30 Agosto 2019 ore 17:29
Pero' come per le foto l'articolo è suo altrimenti lo poteva scrivere qualche altro. Il cronista enfatizza un po'i personaggi che sono romanzati per il lettore e non si tratta di un trattato prettamente di tencnica.A me era sembrato piu' un intellighenzia vs piccolo borghese,un matrimonio che non sa da fare. Mi faceva sorridere perchè è un personaggio che torna in ballo magari con altri termini anche qui sul forum. Il borhese piccolo picolo, non potrebbe nemmeno trovare consolazione nella natura matrigna, ma a quanto si legge qui sul forum gli spetta la selezione naturale(urka),semmai scegliesse lo sfuocato medio. |
| inviato il 30 Agosto 2019 ore 18:08
Mi sto convincendo sempre di più che "Caputo" sia un esperimento di intelligenza artificiale in ambito linguistico. Mi rivolgo agli sviluppatori: "ragazzi non mollate! Sebbene siate ancora lontani da un risultato comprensibile, ogni tanto, tra gli errori e le frasi criptiche, si intravede qualche barlume di significato." Ovviamente si scherza: magari sta scrivendo da uno smartphone con lo schermo rotto. |
| inviato il 30 Agosto 2019 ore 18:20
Certo che si scherza. "I sogni sono nitidi" e "la luce è un trucco",questa è la fonte. |
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