| inviato il 21 Febbraio 2021 ore 20:31
beh...scoperto oggi questo interessante 3rd e l'ho riletto un paio di volte, almeno nei suoi passaggi più interessanti.
ho sempre valutato le gallerie anche in base alla nitidezza dell'obiettivo al massimo ingrandimento,forse per darmi una motivazione del perchè le mie non hanno così tanto da raccontare rispetto a tante qui da valutare. Non farò più un "adatta alla pagina" 
iperfocale: sembra semplice se hai ben in mente cosa ci devi fare con lo scatto, oggi, oltre al parametro 100% a video, ci ho messo anche lo sconosciuto e mai considerato"formato stampa".
Ha aperto una porta che non era mai stata aperta: stampare per verificare quallo che si vede a video.
così oggi tutto il giorno, mi son messo con il mio ultrawide a 11 e 20 mm con f4 e f8, metro a terra, a scattare e verificare poi quanto nitido era davanti e dietro al soggetto.
Seguirò i dati di DoF calculator e farò stampe A4. Spero che questi mi aiuti a godere della carta stampata e dimenticherò quel fastidioso, ma a volte necessario, 100%.
grazie a tutti coloro che scrivono qui divulgando le loro conoscenze, linfa vitale per quelli come me che devono crescere tecnicamente con questa bella avventura che si chiama FOTOGRAFIA |
| inviato il 22 Febbraio 2021 ore 8:25
Beh Carlo una stampa A4 è un men che modesto 20x30... insomma direi che il passare dalla visione al 100% all'osservare una stampa 20x30 sia da considerare una "regressione sensoriale" notevole.
Insomma se stampa deve essere che sia almeno un 30x45, che è comunque poco intendiamoci... ma almeno è il doppio di un 20x30  |
| inviato il 22 Febbraio 2021 ore 9:15
Paolo, sta qui il mio problema e cioè che io non ho mai stampato oltre l' A4, solitamente meno.
e non so se mai supererò quel formato.
DEVO convincermi (ammazzo la scimmia) che l'attrezzatura che ho è ben oltre quello che mi serve e il cambio marcia che devo fare è di ricominciare a guardare le foto delle gallerie dal punto di vista della "comunicazione", c'è veramente da imparare qui.
tutte quelle serate spese a guardare curve MTF, prove tecniche di tizio e caio sul quell'ottica o corpo macchina  ...per amatori come me son tutte fregnacce. Serve niente.
regressione sensoriale....eh si, come non darti ragione  |
| inviato il 22 Febbraio 2021 ore 11:15
Capisco perfettamente il tuo smarrimento caro Carlo, perché una volta smaltita la solenne ubriacatura da test MTF, test sul rumore e prove tecniche molto spesso condotte da tecnici e/o presunti esperti che definire solo improvvisati è fargli un complimento, ci si ritrova, frastornati, di nuovo al punto di partenza e per di più sempre con la stessa domanda: adesso cosa faccio? Come mi comporto? Come muovermi in questo mondo che nel frattempo è diventata una sorta di giungla impenetrabile?
Il mio modesto consiglio è assai semplice caro Carlo, e si basa sulla mia esperienza personale: per prima cosa adotta il motto riportato sul Tempio di Delfi, ossia quel "gnothi sautòn" che altro non è se non la conoscenza di sé stessi, e poi condividi le tue esperienze con altri che non siano solo dei personaggi virtuali (come anche me per esempio) incontrati su un forum ma gente viva, reale, persone che in qualche modo puoi incontrare per strada.
In definitiva: per prima cosa cerca di capire cosa ti interessa davvero nella fotografia e concetrati su di essa, nel contempo poi iscriviti a un circolo fotografico dove potrai condividere le tue esperienze con persone vere, vive, in carne e ossa insomma! |
| inviato il 22 Febbraio 2021 ore 11:43
sicuro, ho in programma l'iscrizione ad un circolo qui vicino, siamo solo bloccati dal lock-down.
e poi, un bel corso di post, credo dal vivo sia più efficace di n...video sul tubo.
grazie |
| inviato il 22 Febbraio 2021 ore 11:51
Ok Carlo, ma mi raccomando la post... il minimo indispensabile e sempre come extrema ratio |
| inviato il 23 Febbraio 2021 ore 17:41
Perfettamente d'accordo con @Max Luccotti ? |
| inviato il 23 Febbraio 2021 ore 18:25
Quante pagine per una questione che nei vecchi obiettivi, con la scala della profondità di campo si risolveva banalmente in un attimo. Posto la foto di un Vivitar 28 mm di una reflex analogica: a diaframma 8 mettendo la messa a fuoco su 3 m, si aveva una profondità di campo che andava da 1, 5 m all'infinito. Bastava scegliere un diaframma, mettere il simbolo dell'imfinito in corrispondenza del diaframma scelto e si leggevano i valori della profondità di campo sul barilotto. Il problema dei barilotto moderni è che non hanno la scala della profondità dei campi e molte volte neanche quella della distanza.
ibb.co/1vtSWS4 |
| inviato il 23 Febbraio 2021 ore 21:29
Mi aggancio alla discussione che mi sembra davvero molto interessate e giustificata. Mi aggancio per porre un problema che in seguito a questa discussione, penso possa essere brillantemente risolto. Il problema è che utilizzando (street photography) sulla mia canon 5D mark IV il 24mm f 1.4 diaframmato a f 4 (per ottenere sfondi sfocati ) , quando mi avvicino ai soggetti in modo improvviso a distanze intorno ai 40 cm , dovendo essere veloce e poi subito ritirarmi, accade che parecchie volte la messa a fuoco automatica faccia cilecca. Allora avrei pensato di mettere la messa a fuoco in manuale e regolata ad una distanza di 40 cm. Secondo voi in quasto caso, che diaframma dovrei poi usare per avere a fuoco tutto ciò che va dai 30 cm circa sino ai 50? |
| inviato il 23 Febbraio 2021 ore 22:34
Se uno mi si avvicinasse di botto a 40 cm scattasse e scappasse ne sarei terrorizzato   |
| inviato il 23 Febbraio 2021 ore 23:32
Ma sono l'unico che ancora crede che anche nella fotografia di paesaggio più che le formule matematiche, più che l'estensione della profondità di campo e della sua conseguente nitidezza e apparente messa a fuoco da pochi cm all'infinito conta l'idea che si vuole trasmettere, quello che mi ha attirato in un paesaggio, un sasso, una chiesetta, un rudere, un albero...? Sono l'unico che mete a fuoco sul "vero" soggetto del paesaggio? |
| inviato il 24 Febbraio 2021 ore 7:22
Non sei l'unico,io ho sempre avuto nel tuo stesso modo pur conoscendo le tecniche fotografiche,non si può vivere di tecnicismi,si rischia di perdere il piacere di ciò che si fa,molte volte le cose istintive regalano grandi emozioni e soddisfazioni e per quel che mi riguarda è ciò che più conta per me ? |
| inviato il 24 Febbraio 2021 ore 8:45
Non sei l'unico Signor Mario, per esempio io sono uno di quelli che concentra la focheggiatura solo ed esclusivamente sul soggetto e della PdC, sia detto in assoluta franchezza, me ne frego altamente |
| inviato il 24 Febbraio 2021 ore 8:50
Io credo che sia sempre un discorso di linguaggio , di stile, e di cosa vogliamo comunicare...
PErsonalmente nel paesaggio classico, quello per intenderci dei panorami ampi, tollero poco i leggerii fuori fuoco, perchè nopn li trovo funzionali al messaggio...
se parliamo di paseaggio intimo un fuori fuoco leggero può aiutare ad isolare il soggetto e per alcuni a dare profondità (io non concordo molto)...
TIpicamente io preferisco gli estremi...TUtto a fuoco, sfocato netto... |
| inviato il 24 Febbraio 2021 ore 8:54
Con un 24 mm focheggiato a 0,4 metri per avere tutto a fuoco, quantomeno in teoria, da 0,3 a 0,55 metri, circa, devi chiudere a f 16... la qual cosa peraltro rende del tutto inutile disporre di un 24/1,4... perché sarebbe come pretendere di adoperare un bazooka per sparare a una zanzara caro Pdigiambattista. |
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