user56711 | inviato il 16 Agosto 2019 ore 13:55
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| inviato il 16 Agosto 2019 ore 14:38
Semplicemente e in dialetto veneto:" Mal che se vol , no dol " per chi non capisce : Il male che si vuole non duole. Ovvero in questo caso , eri consapevole dei rischi . |
| inviato il 16 Agosto 2019 ore 15:00
Mah,sarò anche un po cinico,ma non nutro molto compassione per chi va a cercarsela.La mia compassione e indignazione è per i morti sul lavoro.Gente che va a guadagnarsi da vivere e non torna piu a casa,spesso per gravi carenze di sicureza.Questo non significa che non mi dispiaccia,ma qui uso due pesi e due misure molto diversi. |
| inviato il 16 Agosto 2019 ore 15:39
Mha... Dal mio punto di vista una serie di luoghi comuni da bar sotto casa. La generalizzazione pura. Chiaro che chi fa certe cose è conscio del rischio....e quindi? Il sensazionalismo purtroppo dato anche dalla tv ultimamente raggiunge quote assurde, perché si sa che questi temi tirano molto di più rispetto ad argomenti ben più seri e importanti. (E nb: non sto dicendo che è morta la tipa e cavoli suoi tutti a festeggiare. Sto dicendo che è morta la tipa, dispiace ovvio, ma rimane una morte che non aggiunge o toglie niente. Così come chi muore magari investito per dire. Continuamente la gente soffre e muore x problemi ben più gravi e importanti, ma è più semplice fare del sensazionalismo spicciolo...scusate ma è così) |
| inviato il 16 Agosto 2019 ore 17:18
Cosa o chi lo fa fare? Il semplice gusto dell'adrenalina. Vogliamo parlare del rischio? Senza dubbio c'e ma fa parte “del gioco”, che piaccia o meno. Perché tu ad esempio non facevi arrampicata libera? Perché si vede che il tuo corpo e cervello erano soddisfatti così. Chi invece la fa e si spinge oltre, a quanto pare cerca un'emozione in più anche se può sembrare eccessiva (eccessiva lo può essere per me e mille altri, magari non per il singolo elemento). Credo che chi fa certi sport metta in conto il rischio, pure la morte. Stai al gioco? Bene! Non ci stai? Fai altro. Dico gioco ma ovviamente non si tratta di un gioco inteso come passatempo x occupare 1 ora della propria vita. E cmq credo che statisticamente parlando sia mooooolto più pericoloso andare in auto. Ovviamente però, proprio perché non son fatti che succedono tutti i giorni, i tg ne parlano con gran titoloni senza cognizione di causa o con la cognizione del 70enne da bar appunto. |
| inviato il 19 Agosto 2019 ore 14:48
Non posso che quotare Andros al 100%; il rischio, anche estremo, è connaturato a certe attività/sport, quando più, quando meno, anzi ne fa parte integrante in quanto espressamente cercato: la botta adrenalinica sta proprio lì, nella sfida alla morte: può andare bene, può andare male e se va male, pazienza: era previsto e accettato e divieti e proibizioni sono assurdi e inutili. |
| inviato il 19 Agosto 2019 ore 15:26
“ Il problema sta anche nel fatto che il Sindaco del luogo vorrebbe chiudere l'accesso alla montagna per evitare che il posto prenda sembianze sempre più tragiche nella speranza di salvare la vita a qualcuno ma purtroppo dopo essersi interessato questo non gli viene concesso di farlo. „ ">www.corriere.it/cronache/19_agosto_15/trentino-base-jumper-30-anni-sba il problema è sempre duplice c'è chi vede e chi si ceca. Il sindaco non puo' chiudere l'accesso alla montagna, e non puoi acquistare una medicina perchè potresti volerti suicidare e senza ricetta non te la danno. Se hai comprato un martello devi riporlo nel portabagagli, altrimenti se ti fermano rischi l'arresto per porto abusivo di arma impropria.... che strano mondo l'italia. |
| inviato il 19 Agosto 2019 ore 15:56
Certamente: lo stesso discorso vale per alpinisti, speleologi o anche semplici escursionisti sfortunati! Sicuramente, quando va male, c'è chi rischia la pelle per andare al salvamento ma, anche questo, è previsto e nelle regole del gioco e rendiamo grazie di tutto cuore a chi affronta rischi, fatica e dedica il suo tempo a questa più che meritoria opera di salvataggio. |
| inviato il 19 Agosto 2019 ore 15:58
Io facevo alpinismo ed arrampicata a livelli molto modesti e non ho conosciuto una singola persona che faceva queste attivita' per l' "adrenalina". Ho conosciute persone con un amore smisurato per la montagna, per il gesto dell'arrampicata, per la sfida fisica e mentale, per la voglia di avventura. Posso dire di aver conosciuto gente "invasata" al limite della malattia, ma mai gente che volesse "giocare ai dadi con la morte", tanto per usare uno dei tanti luoghi comuni che si sentono dire. Certo, e' gente che mette in conto la possibilita' di farsi male, e anche di morire, ma non per questo fa quello che fa proprio PERCHE' c'e' la possibilita' di morire. Io penso che per le persone appassionate di deltaplano, parapendio, base jump sia la stessa cosa, come per gli appassionati di surf o di mille altre attivita' outdoor. Spesso la persona che non pratica queste attivita' non conosce, non capisce e si lascia andare a questi giudizi, anche influenzato dal sensazionalismo della stampa. |
user177356 | inviato il 19 Agosto 2019 ore 23:58
Un mio amico fa paracadutismo da un paio di decenni. In linea di principio, nulla da eccapire. Adesso però è sposato e ha una figlia piccola, la famiglia dipende interamente dal suo reddito, che deriva da un'attività autonoma. Anche solo se si facesse male seriamente, sarebbero in un mare di melma. Continuare a praticare quell'attività mi sembra un atto di scarsa responsabilità nei confronti della propria famiglia. |
| inviato il 20 Agosto 2019 ore 10:53
@coren: io credo che nessuno, o pochi, te lo vengono a dire che lo fanno x l'adrenalina che certe cose estreme provocano. Senza dubbio c'e Una gran passione dietro, io che non ho conoscenze di niente non mi improvviso a fare base jumping. Può essere che c'e magari un ignorare certe cose nel senso buono: se faccio questa cosa rischio di morire. Allora li magari scatta un qualcosa che per salvaguardia personale non te la fa fare. Ma se non scatta? O se proprio cerchi ovviamente non di morire, ma di spingerti oltre certi limiti? Io potrei trovare assurdo ad esempio chi fa arrampicata: ti arrampichi per cosa? Chi te lo fa fare? A quale scopo? ...Ad esempio giusto per dire... Probabilmente si tratta di una cosa personale di una ricerca di un qualcosa che ti da emozioni, c'e chi si spinge oltre ma il limite alla fine se lo pone il singolo individuo e nessuno può dire cosa è giusto o non giusto fare finché quello che fai bel peggiore dei casi arreca in fondo danni a te. Io nel mio passato ho fatto per molti anni una cosa illegale. Esisteva anche la controparte legale...ma non c'era paragone mi dispiace...e sarei stato un gran bugiardo a dire “io non lo fo per l'adrenalina”. Anch'essa faceva parte del gioco, ne era una parte importante, e a dire il vero un po' mi manca pure quell'ambiente coi suoi rischi (dalla denuncia arrivando fino ad un ipotetica morte) Ognuno credo faccia testo a se stante ma ci sono alcuni comuni demoninatori tra cui l'adrenalina (o voglia di superare certi limiti o voglia di trasgredire chiamala come vuoi) |
| inviato il 20 Agosto 2019 ore 11:07
“ Un mio amico fa paracadutismo da un paio di decenni. In linea di principio, nulla da eccapire. Adesso però è sposato e ha una figlia piccola, la famiglia dipende interamente dal suo reddito, che deriva da un'attività autonoma. Anche solo se si facesse male seriamente, sarebbero in un mare di melma. Continuare a praticare quell'attività mi sembra un atto di scarsa responsabilità nei confronti della propria famiglia. „ Discorso complesso, se smettesse di farlo pero' perderebbe una parte importante di se'. “ @coren: io credo che nessuno, o pochi, te lo vengono a dire che lo fanno x l'adrenalina che certe cose estreme provocano. Senza dubbio c'e Una gran passione dietro, io che non ho conoscenze di niente non mi improvviso a fare base jumping. Può essere che c'e magari un ignorare certe cose nel senso buono: se faccio questa cosa rischio di morire. Allora li magari scatta un qualcosa che per salvaguardia personale non te la fa fare. Ma se non scatta? O se proprio cerchi ovviamente non di morire, ma di spingerti oltre certi limiti? Io potrei trovare assurdo ad esempio chi fa arrampicata: ti arrampichi per cosa? Chi te lo fa fare? A quale scopo? ...Ad esempio giusto per dire... Probabilmente si tratta di una cosa personale di una ricerca di un qualcosa che ti da emozioni, c'e chi si spinge oltre ma il limite alla fine se lo pone il singolo individuo e nessuno può dire cosa è giusto o non giusto fare finché quello che fai bel peggiore dei casi arreca in fondo danni a te. Io nel mio passato ho fatto per molti anni una cosa illegale. Esisteva anche la controparte legale...ma non c'era paragone mi dispiace...e sarei stato un gran bugiardo a dire “io non lo fo per l'adrenalina”. Anch'essa faceva parte del gioco, ne era una parte importante, e a dire il vero un po' mi manca pure quell'ambiente coi suoi rischi (dalla denuncia arrivando fino ad un ipotetica morte) Ognuno credo faccia testo a se stante ma ci sono alcuni comuni demoninatori tra cui l'adrenalina (o voglia di superare certi limiti o voglia di trasgredire chiamala come vuoi) „ Io contesto il fattore dell'adrenalina in quanto "sfida con la morte". Il pericolo deve essere qualcosa che ci fa pensare e ragionare, non qualcosa che ci "spinge" a fare le cose. Se siamo nella seconda opzione c'e' qualcosa che non va (anche se l'incidente lo si mette in conto). Ma il fatto e' che, secondo me, la gente estranea a certe attivita' e' portata a pensare che le persone siano dei pazzi che vogliono sfidare la morte. Esempio dell'ambiente arrampicatorio/alpinistico. Ci sono vie attrezzate di tutto punto dove praticare l'arrampicata con i rischi ridotti all'osso. Ci sono vie praticamente non attrezzate, dove devi capire dove andare, dove devi usare la tua attrezzatura per proteggere la via (cautelarti in caso di volo, per i non addetti). E' chiaro che la seconda strada sia piu' pericolosa della prima, ma se io decido di cimentarmi nella seconda non deve essere perche' e' piu' pericolosa, ma per il gusto dell'avventura, il gusto di procedere con le tue sole forze, fisiche e mentali, ecc.. Per cui sono portato a credere che i base jumpers frequentino quel monte per via della spettacolarita' dell'ambiente, per la verticalita' del salto o che so io (non sono dell'ambiente), ma non semplicemente perche' e' piu' probabile lasciarci le penne. Poi posso benissimo essere smentito eh... |
| inviato il 19 Novembre 2019 ore 12:18
Non vorrei qualcuno pensasse ' i paracadutisti sono degli sciocchi a gettarsi nel vuoto per nulla rischiando così tanto'. Penso contrariamente che l'amore per la vita che loro hanno sia uguale a quello che hanno tutti ne deriva che non sono sciocchi ma gente particolarmente attenta più della media delle persone.Devi avere un buon grado di attenzione per fare filare tutto liscio sempre.Per esempio se vuoi andare in bicicletta o giocare a pallone puoi essere anche uno sbadato e le conseguenze di solito non saranno gravi. |
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