| inviato il 11 Agosto 2019 ore 23:12
Provo a spiegarmi con la musica, tutti possono cantare sotto la doccia,alcuni con una voce perfetta, intonatissima e controllata... Poi un giorno senti una voce che magari dopo 2 ore di concerto tende a cedere, ha qualche tentennamento, ma quando la senti ti fa gelare e bollire il sangue nelle vene nello stesso istante. Magari ci sono altri milioni di persone che potrebbero cantare quelle note, ma solo una sarà quella in grado di farti breccia dentro e farti venire la pelle d'oca. È talento, non si impara e non si studia...ci nasci e basta. La fotografia digitale è la doccia, tutti possono scattare, solo pochi lasceranno qualcosa... Anche se molti si sentiranno Bocelli... |
| inviato il 11 Agosto 2019 ore 23:15
Faccio una veloce analisi
“ Boh. Io svincolerei l'attrezzo, dall'opera.
Oggi, probabilmente Michelangelo avrebbe usato un black & decker per sgrossare i suoi capolavori.
Ma alla fine sempre Michelangelo sarebbe rimasto. „
Prendiamo Michelangelo nel 2019
Cosa sarebbe? Poco più che un operaio perché nonostante la visione artistica i mezzi di oggi permettono di fare fare quasi a chiunque opere che centinaia di anni fa avrebbe potuto fare solo lui.
Stessa cosa la fotografia...
Musica, pittura, cinema...
Le idee stagnano, non c'è praticamente più nessun visionario, escono solo con qualche forte innovazione tecnologica, fin che non si livella tutto |
| inviato il 11 Agosto 2019 ore 23:30
la cosa che mi fa ridere del 90% di foto di avifauna che vedo in giro è che gli autori danno per spacciati determinati sistemi/lenti/marchi perchè solo col modello x di marca y che ha il mega super af si può riprendere l'uccello z... e poi c'è un fermo immagine di un uccello intento a far nulla, magari è anche morto e si fotografava con qualsiasi fotocamera dell'universo tranne quelle rotte.
idem coi ritratti, molti dei quali confusi (chissà perchè) con la street nella sotto categoria "ritratto rubato" di gente con una espressione neutra atta a non fare e non trasmettere nulla che una sedia racconta di più.
scrissi tempo fa una cosa simile sul fatto che troppi hanno dimenticato che la fotografia richiede tanto studio e che i software fenomenali che fanno tutto loro di arte, storia, sensibilità, accostamenti di colori e effetto degli stessi su chi guarda e altre cose simili non ne sanno assolutamente nulla. affidarsi alla tecnologia pensando che serva solo quello fa fare foto più brutte e spendere molti più soldi. ho rischiato il bann addirittura, oltre che gli insulti dei forumisti anche quelli del boss.
è soprattutto una questione di pigrizia. fare foto interessanti molte volte richiede per un solo soggetto perderci molto tempo. ma se compri una a9 col mega auto focus per fotografare i figli che con altre fotocamere sono impossibili da tracciare sicuramente ti approcci a una fotografia che dovrebbe essere prima di tutto arte e emozione in modo completamente sbagliato. |
| inviato il 11 Agosto 2019 ore 23:31
Il ritratto è un genere in cui mi sto timidamente iniziando ad affacciare. Ho fatto qualcosa fino ad oggi, un po' a casaccio, con risultati che a volte a me davano un minimo di soddisfazione (proprio poco fa ho postato qui un ritratto che mi piace molto, mi farebbe piacere sapere cosa ne pensate).
Una considerazione introduttiva: secondo me la mediocrità è in tutto oggi, non solo nella fotografia. Lo è nella musica e nella sua riproduzione, lo è nella cucina, nella televisione, nel cinema, ecc.
Per quanto riguarda il tema di questa discussione, proprio qualche giorno fa qualcuno ha postato un video con Peter Coulson in cui affermava (minuto 10:20) una cosa secondo me verissima: " la maggior parte dei fotografi considera le priorità al contrario, pensa che la cosa più importante sia il fuoco, poi l'esposizione e la terza il soggetto ."
Come dicevo sono quasi completamente nuovo nel ritratto, ma direi che mi sembra sensato quello che dice. |
| inviato il 11 Agosto 2019 ore 23:45
" la maggior parte dei fotografi considera le priorità al contrario, pensa che la cosa più importante sia il fuoco, poi l'esposizione e la terza il soggetto ."
Quindi secondo questa teoria chi scatta una foto non viene attirato dal soggetto o dalla situazione ma alza semplicemente la macchina fotografica e scatta poi dopo si rende conto a chi a scattato?
Mi sembra che tutta la discussione sia incentrata (come al solito) su luoghi comuni duri a morire. |
| inviato il 11 Agosto 2019 ore 23:48
Ubrigantu...
sicuramente ti approcci a una fotografia che dovrebbe essere prima di tutto arte e emozione in modo completamente sbagliato
Ma arte di cosa? Se voglio fare una foto a mio figlio ci deve essere arte? Ma se voglio avere la foto di mio figlio a fuoco potrà essere "solo" un ricordo? |
| inviato il 11 Agosto 2019 ore 23:50
“ Mi sembra che tutta la discussione sia incentrata (come al solito) su luoghi comuni duri a morire. „
dipende... se il risultato sono foto tutte uguali e banali (e mi pare che non manchino) tanto luogo comune non è, piuttosto una triste realtà.
poi ovviamente si ragiona in percentuali.tutte le foto in giro io non le ho viste, sicuramente i fotografi bravi in giro non mancano, ma a me pare che il 60-70% delle foto che vedo in giro siano tutte così, e non sono poche.
“ Ma arte di cosa? Se voglio fare una foto a mio figlio ci deve essere arte? Ma se voglio avere la foto di mio figlio a fuoco potrà essere "solo" un ricordo? „
stai estremizzando, non parlo di arte intesa come esposizione in galleria e vendita a decina di migliaia di euro. ma la differenza tra un istantanea banalissima mettendolo in posa, e una che descrivi un momento o una sua caratteristica la vogliamo fare?
se sei un fotografo professionista e compri attrezzi per decine di euro per fare istantanee banali secondo me sprechi un occasione.
il concetto da te quotato è che i figli non sono macchine da formula 1, fotografarli richiede un approccio "non sportivo" e più che il settaggio della fotocamera per tirare fuori "un bel ricordo" potrebbe rivelarsi più utile saperlo distrarre, cogliere la sua attenzione su qualcosa, o parlarci per trarre ispirazione su cosa e come fotografarlo. tutto qua. anche un ricordo privato può essere fatto bene o male.
chi ha passione per la fotografia dovrebbe avere l'ambizione di farlo bene. |
| inviato il 12 Agosto 2019 ore 0:11
Ci sta Ubrigantu, ma se per lavoro devo fare le figurine della Panini e ci campo magari cerco la foto "bella" nel tempo libero, invece per la ricerca spasmodica della macchina che fa le foto al posto mio... Devi anche capire che viviamo in un mondo dove la tecnologia ci aiuta a fare tutto, pensare di vivere in modo diverso non è sbagliato, ma criticare chi si fa aiutare dalla tecnologia non lo trovo utile, alla fine quello che dici è giusto ma rientra in una visione diversa da quella odierna. |
| inviato il 12 Agosto 2019 ore 0:28
usarla a proprio vantaggio è una cosa.
in sostituzione dell'uomo è un altro.
se hai difficoltà a mettere a fuoco e la fotocamera lo fa meglio di te e più velocemente di te è un conto.
ma ad esempio se pensi di puntare e scattare in modo frettoloso, tanto poi in PP mi invento qualcosa e speri pure di tirare fuori una foto bella... allora stai sopravvalutando la tecnologia.
ritornando all'esempio di prima, mettersi ad inseguire i figli con l'afc e scattare a mille inseguendoli, anche se si ha la fotocamera che lo permette, non credo vengano fuori foto "da ricordare", ma solo ottimi esercizi tecnici che mettono in risalto l'efficacia delle features della propria fotocamera e basta. utili ma da usare in altri ambiti.
ritornando all'avifauna si fa un gran parlare dell'af, ma a me risulta che i professionisti anche quando fanno "foto di azione" in molti casi l'af lo disinseriscono. infatti la difficoltà non è inseguire a caso il soggetto, ma uscire per fotografare non quello che si trova ma uno specifico animale, in una determinata situazione che si prevede avverrà in tale posto e tali modalità perchè si è studiato a casa quell'animale e quel comportamento e si ha già un idea dell'inquadratura.
foto d'azione affidandosi al caso non si ottengono, e infatti io ne vedo poche.
la tecnologia ha fatto passi avanti e gli attrezzi di oggi sono diversi da quelli di una volta, ma per come la vedo io l'approccio alla FOTOGRAFIA (e non alle fotocamere) è rimasta la stessa... ma costa tempo e pazienza fare così, e oggi sono merce rara... come le belle foto. |
| inviato il 12 Agosto 2019 ore 0:30
Pensa che c'e' gente che si sbatte per prendere una foto digitale ed "anticarla" in modo che sembri datata..
forse tutti noi sopravvalutiamo la tecnologia... |
| inviato il 12 Agosto 2019 ore 0:34
Oggi ho fatto una trentina di ritratti ad una gara di flat track.
Dopo la prima dozzina, insoddisfatto. Ho dovuto magheggiare per trovare un setup che rendesse l'atmosfera della corsa.
Atmosfera che e' tutt'altro che moderna. e fa a pugni con le prestazioni delle moderne fotocamere (la mia ha piu di dieci anni, ma vabbe'
Alla fine ho trovato un setup che mi pare funzionare.. ma scimmiotta (male) la resa di vecchie fotocamere anni novanta.
Magari piu tardi posto qualcosa, che non sono per nulla sicuro di quel che ho fatto. |
| inviato il 12 Agosto 2019 ore 0:35
“ O questo preso a caso cosa significa? „
“ Che Arianna è una gran bella topona?  „
Assolutamente d'accordo... ! 
Invece quella "mi gira la testa" non mi piace affatto... banale esercizio tecnico. |
| inviato il 12 Agosto 2019 ore 0:41
beh si Arianna e' obiettivamente una bella topa.. |
user177356 | inviato il 12 Agosto 2019 ore 0:45
Ci sono dei casi in cui faccio una foto a mia figlia, altri nei quali le faccio un ritratto con la macchina fotografica. Sono due cose completamente diverse. Quello che voglio lasciarle, però, sono i ritratti. |
| inviato il 12 Agosto 2019 ore 0:52
“ Quello che voglio lasciarle, però, sono i ritratti. „
io non sono sicuro che sia una scelta giusta.
Secondo me anche una foto istantanea ha il suo motivo di esistere…
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