user92023 | inviato il 13 Agosto 2019 ore 12:31
Karmal tu "abiti" in quel 5%! Gia' detto! Bisogna "considerare" anche il restante 95 ("loro" rallpresentano la "MASSA"!)!
Il non sapersi mettere nei panni degli altri rappresenta il carattere massimamente distintivo del narcisismo ("il disturbo narcisiztico della personalita' ha come sintomo principale un deficit nella capacita' di provare EMPATIA nei confronti nei confronti delle altre persone.").
...poi, siamo tutti + o - "narcisini"...
Ciao. G. |

| inviato il 13 Agosto 2019 ore 13:03
Io penso che si riesce a fare fotografia anche con una compattina se si vuole prendendo in esame tutte le problematiche del caso..
La tecnica è importante ma è importante allo stesso tempo saperne fare buon uso e sapere quando non seguirla alla lettera..
Avere foto che si contano le piume o altro è purtroppo dovuto alla crescita tecnologica e l'utilizzo dei softwer che ne permettono lo sviluppo e non da meno alla bravura di chi lo usa..
Voglio dire che secondo me ad oggi si è davvero in tanti a fotografare, chi è un pro e chi non lo è.. io lo faccio per puro piacere di fotografare e non me ne intendo ne di avifauna e ne di ritrattistica ma credo che in ogni campo ci sono le solite problematiche e non solo in quelle sopracitate..
In più credo che è normale vedere foto tutte uguali perché chiamiamola la “massa” e mi ci metto anche io, segue il momento ed è fatta da gente che lo fa per hobby e non è in grado di emergere andando contro le regole perché non è in grado di farlo..
Chi emerge è soltanto uno dei pochi bravi a riuscire a interpretare le scene e avere un buon occhio per fotografare.
Questo è il mio umile pensiero..
Un saluto
Pier |

user14103 | inviato il 13 Agosto 2019 ore 13:10
..condiviso su internet……"
E' come mettere il culo alla finestra su di una strada dove c'è un grande passeggio: lo lascio fare agli altri!
Okkio che su juza ci sono molti utenti e sei su internet.. |

| inviato il 13 Agosto 2019 ore 13:27
il vero male della nuova tecnologia infatti non è per me il digitale (inteso come sostituzione della pellicola con un sensore di fotodiodi) ma è il file!
il file ha ucciso la fotografia anche professionale. io stampo. se qualcuno vuole le mie foto, mi paga e compra le mie stampe, oppure se le regalo è un regalo mio.
questo mi garantisce 2 vantaggi:
1. la foto è mia non solo perchè lo dico io ma perchè io sono l'unico capace di riprodurla in serie. nel momento in cui comincio a far girare il file ne perdo la proprietà oppure sono costretto a sistemi complessi e costosi per far valere i miei diritti. chi me lo fa fare?
2. sia che vendo o che regalo sono io che ne decido il valore. dal momento che al punto 1 si stabilisce che sono io il proprietario ho diritto di stabilire io il prezzo, proprio come fa un falegname che fa sedie o tavolini. se non ti piace una sedia fatta a mano e con legni pregiati, vai all'ikea, montatela da sola e accontentati del truciolato economico. con tutti i pro e i contro del caso.
ecco perchè non metto mai foto su internet, non invio mie foto a nessuno anche se amici (aspettano il mio regalo cartaceo) ed è per questo che la professione del fotografo è morta. io lo facevo, e ho smesso quando ho notato che il nostro lavoro non valeva più nulla, era tutto basato su un file, che nel momento in cui viene condiviso non è più tutto, tutti possono modificarlo e farlo proprio e nessuno te lo paga quanto vale perchè sei sotto ricatto, o 4 soldi o te lo rubo, o trovo il pollo che me lo fa a meno.
quindi:
caro file,
tacci tua! |

user14103 | inviato il 13 Agosto 2019 ore 13:36
Scusa come fai a venderle se nessuno le guarda.? |

user14103 | inviato il 13 Agosto 2019 ore 13:51
“ Ubrigantu, ma qualcuno potrebbe voler comprare da te il diritto di utilizzare il tuo file, per farci che so, magliette o tazze o cartelloni pubblicitari o depliant e via dicendo. In tal caso che faresti? „ li invita a casa a visionarli oppure le vende a suo cuggino |

user92023 | inviato il 13 Agosto 2019 ore 14:08
@Ubrigantu. Ti seguo perfettamente, se non che ... il "file" è il "digitale"! La stessa roba! Sininimi!
Ciao. G. |

| inviato il 13 Agosto 2019 ore 14:35
Ma che fine ha fatto l'avifauna?la similitudine è per via degli uccelli e passeracei in particolare? B-) |

user177356 | inviato il 13 Agosto 2019 ore 14:53
Sono assolutamente d'accordo con Ubrigantu.
L'unico modo per tutelare l'opera di in fotografo è diffonderla solo su supporto cartaceo. Ha senso pubblicare solo quello che è già stato pagato da qualcuno, come fanno gli matrimonialisti. |

| inviato il 13 Agosto 2019 ore 14:55
mmh mio figlio piccolo invece ogni tanto si fa le pippe guardando le foto delle gnocche...
Perché ... tuo figlio è una gnocca forse? |

| inviato il 13 Agosto 2019 ore 15:01
quindi secondo il ragionamento di Ubrigantu se faccio musica devo vendere il cd e solo io te lo posso copiare altrimenti perdo i diritti?
basterebbero delle leggi adeguate.
come farei oggi a scegliere un matrimonialista se non vedo i suoi lavori sul suo sito, o sulla sua pagina FB?
Meno male che il mondo va avanti e anche le tecnologie ma le leggi e alcune persone sono rimaste ferme |

user92023 | inviato il 13 Agosto 2019 ore 15:13
Beh, Murphy, che c'è di male nel voler tutelare il proprio lavoro? Io non so cosa tu faccia, ma sono certo che ti "agiteresti" un pò, se ti sentissi mminacciato di "scippo"! Poi, si, ci si adegua ai tempi! Chi pubblicizza la propria attività, lo fà, di solito, con immagini a risoluzione talmente bassa da renderne pressochè impossibile un utilizzo serio/professionale. Ed anche questo è un modo! Poi le leggi...certo! campa cavallo...ma non si possono rimandare pranzo e cena all'uscita (?!?) di nuove -improbabili- leggi (così "specifiche, tra l'altro! Non riescono neppure a fale una legge elettorale "potabile"!). Ciao. G. |

| inviato il 13 Agosto 2019 ore 15:17
Tutelare il lavoro mi sta bene restare fermi mentre il mondo va avanti è sbagliato, ci sono molti fotografi che sono rimasti fermi a 20 anni fa, adesso il mercato chiede altro sotto altre forme.
Conosco diversi matrimonialisti che il lavoro non manca , chissà come mai.
lavoro in ambito informatico e cerco sempre di stare al passo con i tempi non sono rimasto a programmare in basic e lamentarmi del ragazzino che scriveva codice. |

| inviato il 13 Agosto 2019 ore 15:24
Gianni, prenditi una stampantina a (pseudo)sublimazione, anche 10x15, e vedrai chele stampe ti durano una vita. |

| inviato il 13 Agosto 2019 ore 15:40
“ In epoca moderna ci si concentra sempre più sulla tecnica e poco sul contenuto.
Si decantano mirabilie sull'eye af e sui recuperi in post dei nuovi corpi FF super avanzati e si bada poco al contenuto.
Una sorta di avifaunistica convinzione, dove si guarda solo alla resa a 6400ISO di crop e piumaggio iper definito al 100% dove invece il 90% delle foto che girano tra noi amatori vogliono dire poco o nulla.
La via è tracciata e in un mare di mediocrità è difficile tirare fuori qualcosa di buono ma possiamo ancora salvarci.....
A voiCool „
Arrivo tardi (forse troppo) ma parto dall'inizio, dal primo cerchio fatto dal "sasso" gettato nello stagno.
Fotografo sin da quando si poteva, senza il rischio di essere tacciati di pedofilia e messi in fuga dai genitori imbufaliti, "appostarsi" in favore di luce e con un medio tele, vicino alla giostra del Luna Park (o della fiera del paese) e catturare le espressioni felici e trepidanti che i bambini (quelli sui cavalli e quelli che aspettavano) mettevano in scena.
Fotografavo (e rubavo) le "street" senza che nessuno mi desse un pugno sul naso per la privacy violata.
Era un altro mondo ...e un altro modo di fotografare.
Non so sia nato prima l'uovo (il modo di fotografare) o la gallina e quale sia la conseguenza e quale l'azione, so solo che il quesito e la sua risoluzione non ha molta importanza: il problema rimane comunque.
Forse, la ricerca del tecnicismo sta nella carenza di altri contenuti ma, d'altra parte, il successo dell'avifauna (come genere fotografico), credo che risieda nell'impossibilità dei pennuti e non, volatili o meno, di poter pretendere liberatorie e garanzie sulla privacy loro e della loro prole e quindi, poiché certi problemi non si pongono, occorre trovarsene altri.
Fotografavo e, soprattutto, mi sviluppavo i negativi e mi stampavo le foto migliori che (anche a colori), dal punto di vista contenutistico, mi ri-davano ciò che avevo sentito e mi avevano indotto a scattare.
Non aveva importanza se dal punto di vista tecnico c'era qualche imperfezione...
d'altra parte lo disse anche un tale che si chiamava Robert e di cognome faceva Capa: "...slightly out of focus:"
E andava bene anche in quel modo,
...se c'era il contenuto,
ma era tanto tempo fa.
|
Che cosa ne pensi di questo argomento?Vuoi dire la tua? Per partecipare alla discussione iscriviti a JuzaPhoto, è semplice e gratuito!
Non solo: iscrivendoti potrai creare una tua pagina personale, pubblicare foto, ricevere commenti e sfruttare tutte le funzionalità di JuzaPhoto. Con oltre 242000 iscritti, c'è spazio per tutti, dal principiante al professionista. |
Metti la tua pubblicità su JuzaPhoto (info) |
JuzaPhoto contiene link affiliati Amazon ed Ebay e riceve una commissione in caso di acquisto attraverso link affiliati.
