user92023 | inviato il 13 Agosto 2019 ore 12:40
Vedi Black, purtroppo, l'andazzo digitale ha comportato, come PEGGIOR conseguenza, l' "omicidio" della cultura fotografica! Tu parli da competente, che "sa" distinguere un immagine "bella" da una ciofeca! Oggi, GIA' OGGI, la "massa" (quella che fa' i volumi di vendita, e/o e' in grado di far fallire i colossi industriali) non e' neppure in grado di rilevare una deformazione gnomonica in un "selfie" e, se tu hai l'"ardire" di farla notare, "quelli" fanno spallucce, e ti rispondono, dopo una breve esitazione:"...oggi usa cosi'!"! Questa, secondo me, e' la vera "morte della fotografia"! Ciao. G. |
| inviato il 13 Agosto 2019 ore 13:00
Come nell'HI-FI, anche nella fotografia la prestazione decente è diventata molto più democratica… e chi si accontenta di quello, abbandona gli strumenti che per lui sono catafalchi. anche perché pure una volta il mercato era un po' fuffaiolo e se non eri esperto, comperando "Lo Stereo" rischiavi di portare a casa un insieme di scatolotti ingombranti pieni di vuoto, che suonavano malino. Quindi chi collegando due diffusori decenti al pc, ascoltando un MP3 trattato semplicemente dalla scheda audio della MB del PC, sente meglio che dal catafalco, si ferma lì, mette gli scatolotti in cantina e guadagna superficie in salotto… Gli smartphone hanno fatto un po' di selezione naturale in ambiente fotografico. Le peggio cose, quelle appariscenti e non funzionali, sono sparite dal mercato, con buona pace di tutti. |
| inviato il 13 Agosto 2019 ore 13:05
“ Vedi Black, purtroppo, l'andazzo digitale ha comportato, come PEGGIOR conseguenza, l' "omicidio" della cultura fotografica! „ Però, anche se ero piccolo, ricordo che l'ignoranza fotografica esisteva già negli anni '80... e che tale tipo di utenza abbia abbandonato l'uso di attrezzi dalla forma simile ai miei per concentrarsi quasi tutta sullo smartphone, in un certo senso fa quasi piacere. |
user92023 | inviato il 13 Agosto 2019 ore 14:28
@Victor. Tu dici: "...se non eri esperto...". Questo è il punctum! Spendevi denaro e, PRIMA, se non eri uno sprovveduto, eri COSTRETTO ad informarti, capire, "imparare"! Oggi non più! Se uno voleva "spendere bene" il proprio denaro (macchine, obiettivi, pellicole e relativo trattamento) era OBBLIGATORIAMENTE spinto a guardare le fotografie prodotte dagli altri. E gli "altri", quelli che mettevano in giro le loro fotografie, erano POCHI, ma BRAVI (album-foto di matrimonio, cartoline, le poche stampe incorniciate e/o i pannelli fotografici, ecc.). Oggi, invece, è il trionfo della "fuffa"! Vale todo! E chi vuole "imparare" a che Santo può votarsi? Del resto, ciò capita in qualsiasi campo! La lingua Italiana, per esempio! "Prima" nessuno si azzardava a scrivere "pubblicamente" se non era sicuro di sapersi esprimere correttamente! Oggi, invece, scrivono tutti, ma come? Anche quì sul forum! Spesso leggiamo "La fiera delle castronerie"! A volte faccio fatica persino a comprendere il senso di certi messaggi! E se ci si azzarda a farlo notare: apriti sky! Vieni accusato di essere snob, di non essere aggiornato al linguaggio corrente (vecchio, sordo, cieco, ecc.), di volerti sentire "superiore"... Nel lavoro d'ufficio! Quanti "giovani" impiegati sanno calcolare una media ponderata? Non serve più! C'è il foglio elettronico, si inseriscono i dati, ed esce il risultato! L'impiegato sa che deve tradurre quell'out-put in un successivo in-put, ma NON SOLO non sa calcolarlo autonomamente, MA NON NE COMPRENDE neppure il SIGNIFICATO! Non serve (più)! Concludo l'OT (e me ne scuso): la "rivoluzione industriale" (fine '800-primi '900) ha sollevato l'uomo dalla fatica fisica; la rivoluzione digitale (il mitico "file") solleva l'uoma dalla fatica intellettuale (dover cioè "imparare")! E che Dio ci aiuti! Ciao. G. |
| inviato il 13 Agosto 2019 ore 14:49
@Victor. Tu dici: "...se non eri esperto...". Questo è il punctum! Spendevi denaro e, PRIMA, se non eri uno sprovveduto, eri COSTRETTO ad informarti, capire, "imparare"! Oggi non più! Se uno voleva "spendere bene" il proprio denaro (macchine, obiettivi, pellicole e relativo trattamento) era OBBLIGATORIAMENTE spinto a guardare le fotografie prodotte dagli altri. E gli "altri", quelli che mettevano in giro le loro fotografie, erano POCHI, ma BRAVI (album-foto di matrimonio, cartoline, le poche stampe incorniciate e/o i pannelli fotografici, ecc.). Oggi, invece, è il trionfo della "fuffa"! Vale todo! E chi vuole "imparare" a che Santo può votarsi? Del resto, ciò capita in qualsiasi campo! La lingua Italiana, per esempio! "Prima" nessuno si azzardava a scrivere "pubblicamente" se non era sicuro di sapersi esprimere correttamente! Oggi, invece, scrivono tutti, ma come? Anche quì sul forum! Spesso leggiamo "La fiera delle castronerie"! A volte faccio fatica persino a comprendere il senso di certi messaggi! E se ci si azzarda a farlo notare: apriti sky! Vieni accusato di essere snob, di non essere aggiornato al linguaggio corrente (vecchio, sordo, cieco, ecc.), di volerti sentire "superiore"... Nel lavoro d'ufficio! Quanti "giovani" impiegati sanno calcolare una media ponderata? Non serve più! C'è il foglio elettronico, si inseriscono i dati, ed esce il risultato! L'impiegato sa che deve tradurre quell'out-put in un successivo in-put, ma NON SOLO non sa calcolarlo autonomamente, MA NON NE COMPRENDE neppure il SIGNIFICATO! Non serve (più)! Concludo l'OT (e me ne scuso): la "rivoluzione industriale" (fine '800-primi '900) ha sollevato l'uomo dalla fatica fisica; la rivoluzione digitale (il mitico "file") solleva l'uoma dalla fatica intellettuale (dover cioè "imparare")! E che Dio ci aiuti! Ciao. G. Indubbiamente caro Gianni questo da te illustrato è un pochino (eufemismo) catastrofico come ritratto della attuale situazione socio-politico-culturale ... ma purtroppo è pienamente rispondente al vero!" Ciao amico mio, Paolo. |
user92023 | inviato il 13 Agosto 2019 ore 14:58
Grazie Paolo! A presto! G. |
| inviato il 13 Agosto 2019 ore 14:58
Tornando in topic, il 15-35 sarà di qualità sicuramente superiore all'ultimo 16-35, quindi legato alla compattezza e peso delle R sarà un ottimo pacchetto. Inizierò a vendere qualcosa del corredo mi sa |
user92023 | inviato il 13 Agosto 2019 ore 15:07
Scusami Federico, non voglio assolutamente essere polemico! Nè farmi i casi tuoi! Scrivo semplicemente per "capire" (ed evidenziare IMPLICITAMENTE un diverso approccio -piaccia o non piaccia- alla materia). Mi chiedo: l'"ultimo" (ma quale? Il 2.8 mk. III., o l'f. 4.0 IS?) 16-35 è inadeguato alle tue necessità, oppure non ti soddisfa nelle sue prestazioni? E poi: ciò che intendi vendere non ti serve/non ti serve più, ovvero ti ha deluso da un punto di vista prestazionale? Ripeto: solo per capire! Ciao. G. |
| inviato il 13 Agosto 2019 ore 16:05
A parte che ormai siamo abbondantemente fuori tema: se anche tutti convenissero che ormai l'approccio serio è inutile e tanto vale usare lo smartphone eccetera... ma a me appassionato che apprezza bokeh e tridimensionalitá dei formati “seri” che me ne cale? Voglio dire: anche ai tempi della pellicola il 90% del mercato era costituito dallo sviluppo e stampa del rullino da 36 pose negativo colore scattato in agosto al mare dal padre di famiglia alla moglie in posa e ai bambini con le dita nel naso, col sole a picco e le ombre delle arcate sopracciliari sulle orbite oculari. Eppure c'erano milioni di rullini scattati così, con orribili foto tutte eguali che però soddisfacevano i gusti di chi le scattava e consentivano al mercato di girare. Questo era il business, ma ciò non toglie che anche allora ci fossero dei matti che invece della compatta Bencini usavano reflex, invece del negativo colore usavano Kodachrome e Velvia (o tri-x) e che traevano enorme soddisfazione da ciò. Quindi se anche oggi, come allora, la comodità guida le masse, personalmente me ne impippo e godo come un riccio a vedere i prodigi dei miei magnifici obiettivi serie L, che siano Ef o Rf poco importa, sugli altrettanto magnifici sensori FF delle mie Canon (ma potrei dire lo stesso di Nikon, Leica, Pentax, e perchè no, persino Sony e Panasonic) |
user92023 | inviato il 13 Agosto 2019 ore 16:11
Ah...Giallo! Sfondi una porta aperta! A me lo dici? Con tutta la "mercanzia" che ho (e mantengo) sul groppone! Ciao. G. |
| inviato il 13 Agosto 2019 ore 16:13
“ Se uno voleva "spendere bene" il proprio denaro (macchine, obiettivi, pellicole e relativo trattamento) era OBBLIGATORIAMENTE spinto a guardare le fotografie prodotte dagli altri. „ @Giannidl, non me ne volere, sarà che in Italia sappiamo bene come va a finire con la gestione degli obblighi, ma ricordo molti esempi riconducibili all'era dell'analogico di persone che per disinteresse o presunzione questo approccio costruttivo non lo avevano e facevano più o meno consapevolmente pessime fotografie. @giallo: quotone. |
user92023 | inviato il 13 Agosto 2019 ore 16:24
Beh, si Victor, però dovrai convenire che, per fare fotografie allora, bisognava saper esporre, saper mettere a fuoco, saper scegliere pellicole e lunghezze focali adeguate...altrimenti uscivano negativi o, peggio, diapositive trasparenti o nere! Non era una scelta! E chi come me, si "impiccava" il salvadanaio per comprarsi il (sospirato) 135, poi, desiderava "capitalizzare" l'investimento! Ovviamente NON parlo degli "scattini", che facevano mezzo rullino l'anno con la Voigtlander Vito C, sulla spiaggia di Pinarella di Cervia, a moglie e pargoli! Il mio primo ingranditore (Durst M 300) ha la garanzia datata 1965 (l'ho ancora!) e, ti assicuro che NON intendevo sprecare nè una goccia di rivelatore, nè un misero foglio di carta 7 X 10!!! Altro che, se era un "OBBLIGO" imparare! Sbagliare "costava" caro, carisimo (per non dire delle perfide prese per il cuxo degli amici appassionati/professionisti che non vedevano l'ora di massacrarti con omeriche risate, frizzi, e lazzi!)! Ciao. G. |
| inviato il 13 Agosto 2019 ore 16:34
Gianni, io non dubito che tu volessi capitalizzare, tu, ed altri come te/noi, che frequentavamo i circoli e portavamo le nostre 3/4 foto belle alla settimana, da condividere. Ma ricordo di gente che spendeva dei bei soldini per comperare la contax RTSII e tre ottiche, poi impostava su "A", badando al massimo, i più studiati, di non scendere sotto 1/125. Esempio che conosco bene, perché una era mia madre. La usava come una compatta. Ed infatti per soddisfare questa clientela uscì la 167, con la modalità program, che avrebbe dovuto aiutare mia madre a non sbagliare, solo che lei pur avendola comperata usava nella stessa maniera anche quella. Arrivata l'era del digitale, dopo un paio di compatte, ha acquistato prima una 60D e poi una 6D. Inutile dire che ha sempre usato entrambe su "Av" badando di non scendere sotto 1/125... Ogni tentativo di smuoverla da quella regola salvavita impartitale da mio padre a fine anni '70 è assolutamente inutile e pare quasi che le provochi fastidio. |
user92023 | inviato il 13 Agosto 2019 ore 16:42
Si Victor, tu però mi parli degli anni '80 (di produzione Contax ho un intero museo!); io ti parlo dei '60!!! Allora automatismi/elettronica: "nisba"!!! Ciao. G. |
| inviato il 13 Agosto 2019 ore 17:15
Allora automatismi/elettronica "nisba"!!! Vero, se parliamo di anni '60, o esponevi e mettevi a fuoco basandoti su ideogrammi tipo lampadine, nuvolette o soli splendenti, mezzi busti, alberelli e montagne lontane, di alcune "compatte" o "economiche" oppure un minimo di conoscenza dell'esposizione era saggio averla, soprattutto se parliamo di fotocamere prive di esposimetro. |
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