| inviato il 03 Agosto 2019 ore 16:28
Ciao a tutti, ci sto pensando gia da diverso tempo e sto cercando di vagliare nei limiti del possibile tutti i pro e i contro, credo anche che la maggior parte di voi ci avrà pensato almeno una volta, la domanda è: c'è qualcuno che è riuscito a trasformare questa passione in professione? e se si come è andata? mi farebbe piacere e credo anche ad altri condividere la sua esperienza. Premetto che lavoro come secondo fotografo da diversi anni con professionisti del settore nel campo delle cerimonie e non solo, soprattutto matrimoni, grazie anticipatamente a chi vorrà rispondermi. |
| inviato il 03 Agosto 2019 ore 18:17
Se cerchi bene, trovi diversi topic su questo tema. Per farla molto breve... è una prospettiva molto incerta e rischiosa. Dipende molto dalla tua età, dalle tue esigenze economiche, da quanto puoi investire in termini di anni e di capitale iniziale. E soprattutto dal settore commerciale nel quale desideri e pensi di poterti inserire. |
| inviato il 04 Agosto 2019 ore 13:13
In Italia, come per molti lavori, é veramente dura a causa di burocrazia, tasse, economia stagnante, lavoro nero. Fuori dall'Italia si incomincia a ragionare. Senza andare troppo lontano in Svizzera, Austria, Francia già é un altro mondo. Il primo step é essere competente: vuol dire sapwr fare le foto come serve per ottenere il risultato richiesto. Senza questo (che non vuol dire essere il fotografo top, vuol dire ottenere quello che serve, che in molti casi e ambiti non é nulla di trascendentale), non si inizia nemmeno. Il secondo step é sapere in quali ambiti della fotografia c'é mercato. Tutti pensano a modelle, viaggi, fashion. Quel mercato é minimo (poca richiesta, tanta offerta) e, quindi, é come cercare di essere assunto come AD della Fiat (lascia perdere). Ambiti in cui vi é più richiesta sono cerimonie, foto di prodotto, foto di architettura/real estate. Capire l'ambito su cui puntare é importante per migliorarsi in quello specifico settore e per acquisire anche l'attrezzatura necessaria. Il terzo step é diventare bravi nella post-produzione, che in ambito lavorativo resta molto importante (ci sono molti studi fotografici in cui ci sono più professionisti dedicati SOLO a quello, spero che questo renda l'idea). Il quarto step, che in ordine cronologico é il quarto, ma in ordine di importanza é (purtroppo) il primo: sapersi vendere. Professionisti non particolarmente brillanti, ma che si sanno vendere bene lavorano e guadagnano a dispetto di professionisti molto più bravi, ma che non si sanno vendere (ovviamente a parità di self promotion, chi é più bravo vince). Per vendersi sono fondamentali le relazioni interpersonali, un sito internet top, la giusta presenza di immagine, farsi trovare nel posto giusto al momento giusto. Il quinto step, che é parimenti importante, é l'aspetto imprenditoriale. Se sei il fotografo più figo e richiesto del mondo e guadagni 2 milioni di euro al mese, ma ne spendi 2 milioni e mezzo, fallisci e chiudi bottega. Quindi si tratta di mettersi davanti a un foglio e fare i conti della serva, noiosissimi, ma necessari. Tutti pensano che il lavoro fel fotografo dia fare foto: se ti assume un'agenzia che si occupa del resto e tu fai il dipendente, può essere abbastanza vero. In tutti gli altri casi, fare foto é una parentesi in un mare di altre mansioni. E spesso, quando fai foto, non é piacevole, perché stai fotografando spesso qualcosa che non vorresti fotografare perché non é per te stimolante o interessante, in più lo fai spesso con l'acqua alla gola, sottostando a richieste più o meno assurde del cliente e con la testa ancora presa dagli altri mille problemi del tuo lavoro che esulano dal fare foto. Quindi il punto é che "mi piace fare foto" non equivale assolutamente a "mi piace fare il fotografo", quindi potresti benissimo accorgerti che fare il fotografo ti fa proprio schifo. Se invece scopri che ti piace, é comunque tutto in salita. In bocca al lupo! |
| inviato il 04 Agosto 2019 ore 13:36
Fondamentali molti dei punti messi a fuoco da Nessunego. Il marketing (in tutte le sue espressioni) è assolutamente determinante, quanto e più delle capacità e dei talenti. Quel "sapersi vendere" di cui parla appunto Nessunego, ha molte declinazioni. Ma è probabilmente il vero nodo di ogni attività d'impresa oggi. Un esempio banale: un uso sufficientemente "scientifico" dei social, per un'attività di questo tipo, ritengo sia oggi praticamente imprescindibile, o comunque può fare una considerevole differenza. Eppure conosco molti fotografi che lamentano difficoltà, soprattutto nell'acquisizione di clienti, e parallelamente li snobbano... Per il resto, rispetto alle questioni burocratiche e alle difficoltà che comporta avviare un'impresa in Italia, ai costi connessi, mi pare ti abbiano già detto. PS: molti confondono il marketing con la fuffa. Non è così. Se come professionista vali o non vali è una cosa. Come sfrutti gli stumenti di comunicazione è un'altra: il marketing di per sé non inventa quel che non c'è, così come non rende peggiore un buon talento o una buona professionalità, in nessun campo |
| inviato il 04 Agosto 2019 ore 17:07
Grazie per l'intervento, come ho gia detto nel post iniziale il mio campo di azione sarebbe quello delle cerimonie in generale, matrimoni in particolare ma non solo dal momento che ho affiancato/collaborato per 6 anni con professionisti della mia zona e lo faccio tuttora, competenze tecniche nella post abbastanza buone, sono d'accordo sul discorso del sapersi vendere perchè noto appunto che le competenze tecniche di molti fotografi professionisti non sono granchè e comunque riescono a capitalizzare clienti e lavorare, per l'annoso problema dell'inquadramento professionale a giorni ho appuntamento con un commercialista e vediamo cosa esce fuori, vi terrò aggiornati. |
| inviato il 04 Agosto 2019 ore 21:50
In ogni caso, e comunque... in bocca al lupo! |
| inviato il 04 Agosto 2019 ore 22:33
Se hai un discreto lavoro ed arrotonda già come secondo lascia perdere... Continua su questa strada. |
| inviato il 05 Agosto 2019 ore 0:38
Il punto è proprio questo Manicomic manca il lavoro principale, di conseguenza bisogna trovare una alternativa o un entrata per poter andare avanti. |
| inviato il 07 Agosto 2019 ore 8:29
Nessunego e Francesco hanno chiarito perfettamente come stanno le cose, almeno per quella che è la mia esperienza e ti dico anche che "chi non risica non rosica". Vai, sii preciso (con eventuali clienti), sii prudente (rispetta i vari step e non bruciare le tappe), sii preparato (tencicamente). In bocca al lupo. Ciao LC |
| inviato il 07 Agosto 2019 ore 8:49
Ciao ti auguro con tutto il cuore di farcela se intraprenderai questa strada durissima e sempre in salita... io da prof, sto valutando di lasciar perdere... non ci sono più i numeri di una volta... troppe ragioni già elencate mille volte... |
| inviato il 07 Agosto 2019 ore 14:47
Io ti consiglio di cercare un altro primo lavoro. |
| inviato il 07 Agosto 2019 ore 17:01
Se mi posso permettere Fabio dopo quanti anni di attività hai maturato questa decisione? |
user170782 | inviato il 07 Agosto 2019 ore 17:40
Se sei già nel settore come secondo allora è un salto che puoi fare, premesso che i punti evidenziati da Nessunego sono imprescindibili e vanno affrontati attentamente. |
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