| inviato il 03 Agosto 2019 ore 15:31
In certe situazioni ho visto inquadrature dove un soggetto in primo piano ha dietro un secondo soggetto, sembrano vicini date le proporzioni ma invece sono a decine o centinaia di metri. Un esempio classico sono le regate. La prima cosa che mi viene in mente è l'utilizzo di un supertele e che chi riprende è x volte più lontano rispetto i due soggetti ma... che razza di stabilizzatore avrebbe un sistema che riprende in mare con una focale 1000 o 2000. Ci sono altri sistemi? |
| inviato il 03 Agosto 2019 ore 15:52
Cavaletto? e roba buona anche? |
| inviato il 03 Agosto 2019 ore 17:32
In ogni foto ci sono effetti prospettici più o meno pronunciati. In un immagine osserviamo un senso di schiacciamento dei piani quando vengono usate focali lunghe perché il nostro cervello non è abituato a vedere una scena che ad occhio nudo coprirebbe un angolo di campo limitato sotto un angolo maggiore. Quindi sì le foto "senza prospettiva" sono fatte con i teleobiettivi. “ che razza di stabilizzatore avrebbe un sistema che riprende in mare con una focale 1000 o 2000 „ Non è detto che vengano usate focali così lunghe e comunque luce permettendo si possono usare tempi di scatto particolarmente brevi per congelare il movimento. |
| inviato il 03 Agosto 2019 ore 18:06
In mare, con il bel tempo, ci si può permettere tempi veramente brevissimi. Da considerare anche che nel digitale si espone per le luci e si alzano poi le ombre. Quindi con il sole i tempi di esposizione sono veramente brevissimi. |
| inviato il 03 Agosto 2019 ore 20:12
Se gli scatti alle regate si effettuano da altre barche, la foto "senza prospettiva" può essere semplicemente dovuta al fatto che siamo abituati a vedere foto da terra, dove ci sono elementi che aiutano l'osservatore a individuare il punto di ripresa. Una curiosità, se c'e' qualcuno che pratica questo tipo di fotografia: si usano tempi veloci, ma la stabilizzazione, viene comunque usata per aiutare l'inquadratura? o non viene usata?. |
| inviato il 03 Agosto 2019 ore 20:16
La stabilizzazione non ferma il movimento delle barche che fotografi. La stabilizzazione non stabilizza il fotografato. Si va solo di tempi rapidi |
| inviato il 03 Agosto 2019 ore 23:53
 Questa foto è stata fatta con un 28-300 da un gommone di 10 metri in movimento e con maestrale a 30 nodi e onda, praticamente gli siamo passati davanti mentre la barca a vela andava a 25 nodi (50 Km/h) Il problema principale è dato più che altro dalle condizioni meteo/marine, vento/onda e dal tipo di imbarcazione da cui si fotografa, più è grande l'imbarcazione più si è stabili nel fotografare. Lo stabilizzatore lo lascio sempre acceso perché comunque aiuta ad attenuare la vibrazione di un obiettivo cosi lungo, vibrazione data dal vento forte e dal fatto che il gommone ti trasmette tutte le vibrazioni date dal movimento e dal motore. Per attenuarle, un consiglio, è quello di piegare leggermente le ginocchia. Per i tempi di scatto dipende da quanto va veloce l'imbarcazione che si vuole fotografare ma vanno da 1/1000 in su. Io lavoro a priorità di diaframmi e visto che ho obiettivi che a tutta focale sono a 5,6, imposto il diaframma a 7,1 per avere un minimo di profondità di campo. |
| inviato il 04 Agosto 2019 ore 2:22
Come dimostrano gli scatti di RobertMarc, si lavora con tempi sempre decisamente molto brevi. Lo stabilizzatore tantio vale lasciarlo acceso ma sono convinto che con quei tempi brevi non ha nemmeno il tempo di lavorare. Non da nessun valore aggiunto |
| inviato il 05 Agosto 2019 ore 10:01
Ok, quindi non ci sono particolari trucchi o lenti, è un inganno dell'occhio, un esempio di foto è quello in cima all'articolo, ed anche un esempio più concreto delle regate. www.lantidiplomatico.it/dettnews-incredibili_filmati_mostrano_i_caccia Gli spettatori sembrano a pochi metri dall'aereo, ma la pdc rende la reale distanza. Nelle regate si usa nei video in diretta, per questo mi sorprendeva la stabilizzazione, anche se su una piattaforma mi sorprende che riescano a non far far venire la nausea ai telespettatori. Data l'elevata pdc di quel genere di riprese presumo vengano utilizzate camere con sensori relativamente piccoli. Ho fotografato il mese scorso da un motoscafo da 5m in corsa le barchette dei pescatori con una em10+75-300 a 300mm (600eq), da seduto e tutto storto, qualche scatto è venuto, con sole pieno ero quasi al limite di velocità dell'otturatore, peccato non abbia avuto occasione di inquadrare 2 barche allineate o avrei avuto la risposta sott'occhio. |
| inviato il 05 Agosto 2019 ore 10:44
Nei video il discorso cambia, usano telecamere con un sistema di stabilizzazione con giroscopio che costa decina di migliaia di euro e con zoom pazzeschi che ti entrano in barca da una distanza di 100 metri. L'errore che hai commesso è di scattare da seduto mentre il gommone è in navigazione |
| inviato il 09 Agosto 2019 ore 10:25
@Gaga.... scusa l'ignoranza, mi spieghi per favore questa ? (Da considerare anche che nel digitale si espone per le luci e si alzano poi le ombre) L'esposimetro non fa la media della luce ? |
| inviato il 09 Agosto 2019 ore 11:14
@Puma2 L'esposimetro valuta la luce che arriva sul sensore in funzione di come lo hai settato: misura media, misura spot, misura valutativa ecc. Normalmente si mette su misura media, quindi hai ragione, fa la media della luce che legge nel frame. Ma, innanzitutto, l'esposimetro da sempre un valore di esposizione pari al grigio 18%. www.sergiocortinovisphotography.it/consigli-tecnici/149-l-esposizione- E' convenzionalmente tarato così su tutte le fotocamere (penso). Qundi, se tu inquadri un lenzuolo bianco, per ottenere il bianco devi sovraesporre quanto basta, altrimenti in foto ti verrà un lenzuolo con colore grigio medio 18%. Discorso opposto se inquadri un muro nero. Devi qui sottoesporre. Nel digitale bisogna esporre per le luci e poi alzare le ombre in post produzione (come si faceva con le diapositive nell'analogico): questo perchè la tecnologia digitale permette molti più ampi recuperi in post produzione con le ombre anziché con le luci. Quindi, in caso di scene molto contrastate, è consigliabile esporre per le luci, con un po' di sovraesposizione, e poi recuperare le ombre quanto si ritiene necessario. L'uso dell'istogramma in macchina (quello diviso per i tre colori base rgb) è di grande aiuto. Il concetto è: non bruciare le luci... |
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