user111807 | inviato il 25 Agosto 2019 ore 7:28
Nel 2016 si sono riscontrati in media 0,021 incidenti con morti per km, 0,033 su autostrade e 0,019 su strade extraurbane, pertanto anche per gli incidenti mortali, nonostante sia decisamente inferiore il numero assoluto sulle autostrade piuttosto che sulle strade extraurbane, rispetto alla corrispondente estesa stradale, è più alta la frequenza di incidenti mortali sulle autostrade. Nel 2016 sono stati registrati 1.264 decessi, 44 in meno rispetto al 2015 (riduzione del 3,4%). A confronto con il 2001 i decessi sono stati 1.691 in meno (-57%) e 379 in meno rispetto al 2010 (solamente il 23% in meno contro l'obiettivo del 50% del decennio 2011/2020). Il 78% dei morti avviene su strade extraurbane dove allo stesso tempo si è verificato un decremento dell'1,5% rispetto al 2015 a fronte di una riduzione più elevata sulle autostrade pari al 9,5%. |
user111807 | inviato il 25 Agosto 2019 ore 7:31
Dati del ministero delle infrastrutture e dei trasporti. |
| inviato il 25 Agosto 2019 ore 9:24
“ Vabbè, droga e alcool ... lasciamo stare ... per chi viene beccato fatto o ciucco, revoca immediata e perpetua della patente ... è un × e deve andare a piedi per non nuocere più. E se, una volta revocatagli la patente, lo si becca di nuovo a guidare, banca degli organi. „ Dove si firma? Purtroppo però siamo in un paese nel quale, se ben ricordo, la revoca a vita della patente è stata definita incostituzionale (e una revoca di, chessò, trent'anni, lo sarebbe ancora? E venti? Qualche giurista è in grado di spiegare perché no o perché sì o quale sarebbe la soglia? Temo che questa sia sempre una conseguenza del fatto che il parlamento è costituito in larga parte da avvocati, e non necessariamente perché siano cattive persone, anche se molte di certo lo sono, ma proprio per forma mentis; fine dell'invettiva). In definitiva, non abbiamo alcuna speranza. |
user177356 | inviato il 25 Agosto 2019 ore 10:49
@Domenic Non ha molto senso rapportare il numero degli incidenti ai km della rete, piuttosto andrebbe rapportato al numero complessivo di km percorsi su quella rete. @Ironluke Per quanto ne so, la Corte Costituzionale ha sancito l'illegittimità costituzionale (un provvedimento non è incostituzionale o anticostituzionale, ma illegittimo costituzionalmente) dell'automatismo della revoca per reati di natura e gravità diversa, sostenendo che deve essere il giudice a decidere caso per caso. A mio avviso, questo contrasta con la natura non sanzionatoria della revoca (che non mira a punire chi la subisce ma a salvaguardare la collettività). In ogni caso, la revoca non è mai a vita nell'ordinamento attuale, perché dopo un certo lasso di tempo si può sostenere nuovamente l'esame e ottenere una nuova patente. Quindi la Corte non si è mai espressa sulla legittimità di una revoca perpetua. |
| inviato il 25 Agosto 2019 ore 13:13
“ Dove si firma? „ Si potrebbe anche fare un referendum, non si può revocare "a vita"? Va bene, allora facciamo 50 anni SENZA ALCUNA POSSIBILTA' DI SCONTO. Vuoi bere o drogarti? Andrai a piedi ... Anche se devo dire che in zona Ferrara, se ti beccano ciucco, prima di riavere la patente devi fare esami su esami (del sangue) e finché non li passi, resti senza patente: l'hanno ritirata a persone che conosco, ciucche dure, e prima di riaverla ... uno ha impiegato anni ... Per la cronaca l'hanno ritirata anche a me ... avevo chiamato i vigili perché mi era caduto un ramo enorme sulla macchina parcheggiata, ed avevo la patente scaduta ... ritirata ... Ma in questo caso per riaverla basta fare la visita. |
user177356 | inviato il 25 Agosto 2019 ore 17:59
No, il referendum non funzionerebbe per due motivi: 1. La revoca della patente non comporta l'impossibilità di ottenerla nuovamente, per cui sarebbe necessario introdurre una nuova norma e non solo abrogare prete della norma esistente; 2. Rimarrebbe la possibilità di censura da parte della Corte Costituzionale. A me molti anni fa ritirarono la patente per un mese per eccesso di velocità (che a onor del vero era davvero eccessiva, 225km/h). Da allora rispetto i limiti, quindi nel mio caso la lezione ha funzionato. |
| inviato il 25 Agosto 2019 ore 19:04
Oggi al ritorno da un giro in MTB andavo un po' "spedito" giù da una creuza mattonata, esattamente questa: imganuncios.mitula.net/appartamento_vendita_genova_di_metri_quadrati_1 Se non chè da un cancelletto esce all'improvviso un motorino in retromarcia, con una bambina seduta lato passeggero. Per fortuna ero sul centro e ho scartato a sinistra, mi sono comunque spaventato e la mia prima reazione è stato urlare "SCUSA!". Ora di chi è la colpa, il motorino senz'altro non doveva uscire dal cancello senza controllare, del resto chi si aspetta che possa sopraggiungere un mezzo giù di lì (la via è praticamente chiusa al traffico). Comunque ho voluto aspettare il tizio alla base della salita, perchè il mio primo pensiero è stata la bambina, e ho voluto scusarmi. Il tale appena mi ha visto si è scusato a sua volta dicendo che era colpa sua, che era in retromarcia e non ha visto nulla. Il socio che era davanti a me non ha visto nulla, ci siamo poi rivisti qualche minuto dopo e gli ho raccontato la cosa, solo che ha capito che era stata un'auto a uscire in retro, al chè di getto ho risposto: "ma no, se era un auto col c***o che chiedevo scusa, era uno scooter con una bambina dietro!". Questo spiega secondo me molte cose del mio modo di ragionare, che avessi torto o ragione, il poter far del male ad una bambina mi ha fatto pensare che avrei dovuto usare maggiore prudenza, anche se avevo piena visibilità della strada può sempre spuntarti qualcosa da un lato (un cane ad esempio). Viceversa il culo di una macchina che occupa la viuzza in retro avrebbe provocato solo del male a me, e questo non mi fa scattare nessuna molla. Così mi sono ricordato delle prosopopee di realB e Jack e devo ammettere che una parte di vero in quello che dicono c'è (anche se il loro modo di ragionare è per me assurdo). |
| inviato il 25 Agosto 2019 ore 22:39
“ 225km/h „ Beh, avevi anche una macchina in grado di farli ... la mia neppure in discesa e con il vento dietro ... |
user177356 | inviato il 26 Agosto 2019 ore 6:56
“ avevi anche una macchina in grado di farli „ L'ho venduta dopo qualche mese e da allora ho avuto solo macchine "tranquille" (a parte uno sfizio che mi sono tolto per un paio di anni, ma guidando con la massima prudenza). Sono convinto che per non peccare si debbano evitare le tentazioni. |
| inviato il 26 Agosto 2019 ore 7:57
“ Così mi sono ricordato delle prosopopee di realB e Jack e devo ammettere che una parte di vero in quello che dicono c'è „ E' questo il punto: siamo sempre Nikon contro Canon. Se ci si ferma a pensare un minimo, in auto si rispettano i limiti e le persone in bici, in bici si fa in modo di dare meno "fastidio" alle auto. |
| inviato il 26 Agosto 2019 ore 8:38
Ma infatti io non sono per lo scontro con le persone che la pensano cosi'. Io sono per lo scontro con quell'articolo (che e' tanto Canon vs Nikon) e le persone che lo difendono. |
| inviato il 07 Settembre 2019 ore 18:04
40 anni fa a Milano questo, ora sentitissimo, problema delle biciclette non esisteva. Eppure a scuola o all'università ci si andava in tram in bici in motorino. La menata ecologista, fomentata dei radicalchic, e strumentalmente utilizzata dalle giunte di sinistra da anni, ha quasi completamente completato il lavaggio cerebrale ai cittadini. Si vorrebbe che tutti utilizzassero la bicicletta o i mezzi pubblici; d'accordo, Milano non è grande ma non è mica Ferrara. Che poi, cosa può influire sul livello di smog della padania, un solo centro urbano ciclopedonale, per di più circondato da autostrade e tangenziali? Nulla. Grave è poi il problema del furto. Chi usa regolarmente la bici senza poterla parcheggiare al chiuso, subisce almeno un tre/quattro furti all'anno. Se non di più. Una bici decente in alluminio costa almeno 350 €, moltiplica per tre... Rimedio è comprare bici vecchie, usate e forse già rubate. Sempre ti faccia piacere utilizzare un mezzo insicuro e sgangherato. Gli ecologisti de noi altri, portano sempre ad esempio le popolazioni nordiche, abituate da anni all'utilizzo della bici anche d'inverno (cazzi loro...). A Milano d'estate ci sono 40° con il 65% di umidità. Sai come ci arrivi al lavoro dopo 30 minuti di attività fisica all'aperto? Sempre che non collassi prima... Così, chi se lo può permettere si munisce di motorino o scooterone, con costi annessi. Naturalmente ha anche le biciclette per tutta la famiglia, ma da usare solo la domenica, per svago. Le strade di Milano sono strette, e spesso con i binari del tram. Ci stanno a fatica auto, camion, bus, tram e tantissime moto, e ora i ciclisti pretendono privilegi. Perchè, forse pagano una tassa di circolazione? I talebani assessori comunali, stanno da anni restringendo carreggiate e togliendo parcheggi. Come un serpente che si morde la coda, appena diminuiscono i mezzi circolanti subito allargano i marciapiede e non c'è più spazio per le auto rimanenti. Consideriamo poi l'età media degli abitanti o dei visitatori della città, centinaia di migliaia di sessan/settantenni pieni di acciacchi che improvvisamente si dovrebbero mettere a cavalcioni di instabili destrieri.... Il fondamentalismo ciclistico è tale che non si salvano neppure gli ospedali o le scuole o i cimiteri. Al massimo parcheggi a pagamento. Parcheggi a pagamento a raffica, in tutta la città, con l'esenzione ai soli abitanti zona per zona. Non potendo proibirne il possesso ne proibisco l'uso. PS. vogliamo parlare dei simpaticissimi monopattini elettrici? |
user111807 | inviato il 07 Settembre 2019 ore 18:44
Se la mettiamo su questo piano i nuovi quartieri di Londra, Parigi e altre città europee i parcheggi per le auto proprio non ce li fanno. |
user111807 | inviato il 07 Settembre 2019 ore 18:47
Per non parlare del centro di Berlino pare di essere su un altro pianeta. |
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