| inviato il 01 Giugno 2021 ore 13:04
Sono tornati i pipistrelli!!!
Forse merito di qualche bat box che ho visto nei boschetti vicino a casa...
Magari non sono poetici come le rondini ma sono lo stesso importanti |
| inviato il 10 Agosto 2021 ore 11:04
Riesumo perché di nuovo sono completamente scomparse nella mia zona.
L'impressione è che non sopportino l'eccessiva calura di questo periodo: ogni anno infatti se ne vanno all'arrivo dei mesi più caldi (e quest'anno poi sono particolarmente caldi ). |
| inviato il 10 Agosto 2021 ore 14:10
Semplice impressione ma non vorrei si facesse confusione tra rondini, balestrucci e rondoni, tutti comunque in declino. |
| inviato il 10 Agosto 2021 ore 14:18
io mi son trovato un upupa comodamente in giardino...peccato non sia un uccellaro |
| inviato il 10 Agosto 2021 ore 19:35
“ Sono tornati i pipistrelli!!!
Forse merito di qualche bat box che ho visto nei boschetti vicino a casa...
Magari non sono poetici come le rondini ma sono lo stesso importantiSorriso „
Anche loro si mangiano le zanzare...
Comunque sul Lago d'Orta di rondini quest'anno ce n'è a bizeffe. Vero è anche che fin'ora di caldo torrido non se n'è visto. |
| inviato il 11 Agosto 2021 ore 21:38
... non capisco ... i gruccioni stanno partendo ... se non ricordo male accadeva a fine settembre - rondini e balestrucci invece in piena attività |
| inviato il 12 Agosto 2021 ore 8:42
Probabilmente non riescono ancora a cogliere quelle varianti meteoatmosferiche che sono segnale di partenza. In questi giorni c'è una stabilità assoluta. Due giorni di pioggia e forse se ne vanno. Quanto ai gruccioni il loro arrivo conserva una certa costanza mentre la partenza ha sempre avuto differenze rilevabili. |
| inviato il 12 Agosto 2021 ore 11:12
Ho casa a Roma proprio su Tevere e con vista sulla Basilica di San Paolo...
Negli anni passati di rondini ce ne erano molte, da qualche anno quasi sparite...Però ieri sono andato a far lavare la macchina in un garage nei pressi di casa e ho visto con piacere che molte rondini avevano il nido sulle condutture dell'aria forzata... su mia richiesta mi hanno detto che sono molti anni che stazionano lì senza curarsi assolutamente dell'andirivieni degli uomini..
P.S. non sono un fotocacciatore quindi non uno esperto come voi, ma amo tutti gli animali...non potrei altrimenti, visto che son nato in Africa e ho avuto animali da quando son nato...Penso le rondini siano anche vittime delle dsinfestazioni periodiche e degli antiparassitari che da anni spargono nei campi e in città...imho |
| inviato il 12 Agosto 2021 ore 11:16
Metti anche Fast che le rondini non sono cittadine ma di campagna e prediligevano le belle stalle con letame in abbondanza ed insetti di conseguenza; cacciano a brevi altezze. Oggi nelle stalle di cooperativa potresti mangiare sul pavimento. |
user207929 | inviato il 12 Agosto 2021 ore 11:52
@Francesco Sestilli - effettivamente in prossimità delle piccole di stalle e dei pollai all'aperto attorno al mio piccolo paese pedemontano si vedono molte rondini. Cosa che non si rileva nelle aree dove mancano queste fonti di cibo.
Aggiungo una curiosità: sempre nella mia zona, quest'anno è possibile apprezzare una vera e propria esplosione demografica dei passeri. Mai visti così tanti negli ultimi anni. Sono veramente moltissimi. Non mi pare di verificare significative modifiche nell'agricoltura della zona, dove vasti appezzamenti sono stati riconvertiti recentemente a vigneto. Una fluttuazione così evidente dovrebbe pur avere una motivazione… Sarebbe interessante capire. |
| inviato il 12 Agosto 2021 ore 12:11
A Roma la nuova specie predominante sono i gabbiani. Grandi spazzini. Topi e nutrie se vedono di meno, anche verso villa pamphilj o Villa borghese. |
| inviato il 12 Agosto 2021 ore 12:14
Sono contento per i passeri, da sempre cittadini. Presenze ingombranti una volta, non ne vedo in giardino da almeno sei anni. Incomprensibile; le reti antipassero sui tetti che hanno tolto le più classiche possibilità di nidificazione non sono sufficienti per spiegare. |
| inviato il 12 Agosto 2021 ore 12:15
Le mie rondini hanno fatto 2 covate, da 15 gg non domono più sotto il mio portico ma tornano ogni tanto perchè i giovani sono ormai autonomi e girano tutto il giorno. Sono 23 o 24 anni (da quando la casa era nuova) che tornano sotto il portico e sotto il tetto della loggia (in legno). Uno dei problemi è la diminuzione dei siti di nidificazione: stalle, portici, fienili adatti all'insediamento di nidi. Da bambino abitavo in cascina e ce n'erano centinaia sotto le logge, tetti, fienili, stalle, gronde. |
user207929 | inviato il 12 Agosto 2021 ore 13:41
Nella mia zona sta crescendo parecchio una specie che in passato era praticamente assente, sono le cornacchie grigie, sembrano aumentare di anno in anno. Sono dei predatori di nidiacei micidiali.
Anche le tortore asiatiche sono aumentate parecchio, ma quest'ultime non rappresentano un problema per le altre specie.
I merli, in passato molto abbondanti, sono ormai pochissimi, mentre gli storni che parevano assenti cominciano a farsi notare ogni anno sempre di più. Ma magari saranno normali fluttuazioni demografiche tra le diverse specie.
Tutti i rapaci tipici dell'area sembrano presenti come sempre. C'è una poiana (sempre che sia ogni volta la stessa) che posso osservare da vicino quasi tutte le mattine alle primissime luci dell'alba (poca luce a quell'ora per riprenderla), quando si accorge di me fa un paio di giri e si allontana.
Nei laghi vicino casa sono stranamente spariti del tutto i cormorani, che mi sembravano una presenza ormai consolidata. Da marzo in poi e da un giorno all'altro non si sono più visti. Ci vado spesso a fotografare, quindi ho sott'occhio la situazione. Mi pare strano, poiché invece gli Svassi maggiori prolificano e si sono riprodotti molto bene, quindi le prede non dovrebbero mancare. Mah… forse sono io che presto troppa attenzione ad eventi che potrebbero avere spiegazioni del tutto naturali. |
| inviato il 12 Agosto 2021 ore 13:41
estratto da un articolo del 2011
Rondini: Ogni primavera ne arrivano meno rispetto all'anno precedente. Anche se è rallentata la grande emorragia del ventennio 1970-1990 (40 per cento di esemplari in meno secondo i dati di Birdlife International), il declino resta costante. E, insieme alle rondini, se la passano male molte specie legate al mondo agricolo che scompare: allodole, passeri averle, cardellini. Mentre crescono gli uccelli che sono stati capaci di adattarsi alla vicinanza con l'uomo, cornacchie, colombi e storni in primis.
Per le rondini il bilancio è di “declino moderato”: negli ultimi dieci anni la specie simbolo della primavera è diminuita del 2,1 per cento, dopo essersi ripresa da un picco negativo che nel 2008 l'ha portata a quasi il 4 per cento in meno. Le allodole hanno perso il 2,9 per cento degli esemplari, le averle il 3,6, come il cardellino. Il passero è tanto famoso quanto a rischio: nel giro di dieci anni è calato del 5 per cento.
Le difficoltà per le rondini e i suoi cugini arrivano da molte direzioni. La campagna non è più un ambiente ospitale per loro. “La legislazione sull'igiene negli allevamenti vieta i nidi di rondine all'interno delle stalle. Se ci sono troppe mosche bisogna mettere le reti alle finestre o eliminarle. In case e condomini i nidi vengono spesso rimossi perché considerati sporchi. I fili della luce sono invisibili per i migratori in volo notturno, che ci sbattono contro e muoiono. I palazzi molto alti con le vetrate confondono gli uccelli che si orientano con le stelle, e rappresentano un ostacolo che costa la vita a molti esemplari. Le esigenze dell'uomo non coincidono con quelle delle rondini”.
Il cambiamento climatico che sposta le date delle migrazioni ha anche l'effetto di sfasare l'arrivo delle specie migratrici con il periodo riproduttivo degli insetti, cibo cui fanno ricorso anche i passeri durante la cura dei piccoli.
Fonte:
www.nonsprecare.it/addio-uccelli-di-campagna-gli-storni-conquistano-i-
Come migrano gli uccelli? E dove vanno?
www.nonsprecare.it/migrazioni-uccelli-italia
Consiglio comunque di seguire l'aggiornamento degli andamenti di popolazione e del Farmland Bird Index per la Rete Rurale Nazionale 2017" fornisce informazioni sugli andamenti di popolazione, nel periodo 2000-2017, delle specie comuni degli ambienti agricoli e degli ambienti aperti di montagna di uccelli nidificanti in Italia che compongono gli indicatori Farmland Bird Index (FBI) e Indice delle specie delle praterie montane (FBIpm).
Qui è scaricabile il rapporto del 2017:
www.reterurale.it/downloads/Uccelli_comuni_2017_web.pdf
Fonti:
www.reterurale.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/19515
E' stato pubblicato il nuovo opuscolo della Rete Rurale Nazionale & LIPU (2020) dal titolo "Uccelli comuni in Italia. - Aggiornamento degli andamenti di popolazione e del Farmland Bird Index per la Rete Rurale Nazionale 2020". L'opuscolo fornisce informazioni sugli andamenti di popolazione, nel periodo 2000-2020, delle specie comuni di uccelli nidificanti in Italia; i trends rilevati sono stati utilizzati per il calcolo degli indicatori Farmland Bird Index (FBI).
www.reterurale.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/22311
Scaricate l'opuscolo "Uccelli comuni in Italia" (IT) (11.33 MB)
Da leggere la relazione a pagina 11-13
www.lipu.it/salviamo-gli-uccelli-footer
Lista rossa specie nidificanti:
www.lipu.it/lista-delle-specie-nidificanti
Pac post 2022
www.lipu.it/news-natura/agricoltura/15-agricoltura/1612-pac-dopo-il-20
www.slowfood.it/comunicati-stampa/pac-post-2022-un-accordo-deludente/ |
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