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la religione a partenza animale


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avatarsenior
inviato il 02 Luglio 2019 ore 9:13

le religioni sono diffuse nel mondo.
ma prima andiamo a vedere cosa Treccani intende per religione:
Complesso di credenze, sentimenti, riti che legano un individuo o un gruppo umano con ciò che esso ritiene sacro, in particolare con la divinità: la r. è un sentimento innato negli uomini; i rapporti fra la morale e la r.; si volse [Numa]
www.treccani.it/vocabolario/religione/
o cosa scrive wiki
La religione è quell'insieme di credenze, vissuti, riti che coinvolgono l'essere umano, o una comunità, nell'esperienza di ciò che viene considerato sacro, in modo speciale con la divinità, oppure è quell'insieme di contenuti, riti, rappresentazioni che, nell'insieme, entrano a far parte di un determinato culto religioso[1] . it.wikipedia.org/wiki/Religione

quindi due parole risuonano importanti, "divinità", e "comunità".

c'è quindi un riconoscimento degli altri verso qualcun altro.
Così il primitivo può aver riconosciuto nella potenza inafferrabile del fulmine il divino.
Lo stesso può aver fatto verso il vulcano o verso la tempesta.
L'uomo si inventa quindi un mediatore, il santone, che può intercedere per quietare tanta potenza o per lo meno per non rivolgerla a sfavore della propria comunità.
Questo è un primo processo, poi il santone può elevarsi ad un rango + elevato.
Quanto elevato? Tanto da diventare divinità. è il caso del faraone che diventa un dio lui stesso.
Tutto questo sembra molto umano, eppure a ben guardare non è esclusività umana.

In pratica si nomina democraticamente o si raggiunge per prepotenza il LEADER.
Occorre qualcuno che possa tenere testa ai pericoli e alle calamità, qualcuno cui fare riferimento per combattere le avversità per sapere come occorre comportarsi.
Ma questa non è una esclusività umana:
CAPOBRANCO.
il leader è spesso presente in animali gregari, nelle api, che hanno l'ape regina, e tutto l'alveare si muove per far si che la regina possa vivere al meglio, ventilando con le ali la sua cella se fa troppo caldo, nutrendola, accudendo le sue uova.
Tra i gorilla, dove esiste lo Schiena Bianca, un anziano leader della comunità, cui il resto del gruppo fa riferimento per gli spostamenti, per le gerarchie interne.
Tra i canidi, dove il lupo leader, che può essere sia maschio sia femmina, è il punto di riferimento sia per determinare quali devono essere gli accoppiamenti, i cuccioli di chi, devono sopravvivere, in caso di scarsezza di prede.
Tra i cervi, come tra i trichechi dove dopo lotte tra rivali un maschio alfa determinerà l'arem.
e gli esempi potrebbero continuare...
Quindi il riconoscimento del leader, che è del tutto simile ad una divinizzazione dell'altro, esiste anche tra gli animali.
é insito in quasi tutti gli animali gregari la prostrazione e sottomissione al leader, similmente a come il divino è riconosciuto nelle religioni, divino al quale occorre riverire, chiedere perdono, venerare.
Allora il processo religioso non è una caratteristica esclusiva umana, ma ha radici molto più profonde, già presenti nel momento in cui l'animale riconosce un potenziale maggiore di soppravvivenza nella gregarietà.
Fatto un branco, occorre stabilire delle regole.
Queste al profano possono sembrare molto grossolane, ma in moltissimi animali sono alcuanto raffinate.
Gli animali gregari si avvantaggiano di esserlo, i leoni possono portare con maggior successo l'abbattimento di un bufalo, e riconoscere il leader del gruppo è fondamentale per mantenere in ordine la comunità felina. Allo stesso modo, il bufalo ha più probabilità di difendersi dai leoni se questo sta nel branco, perche un fronte di corna fa molto più paura di un paio.

La religione quindi è un naturale processo evolutivo, ed essa stessa parte in modo mesto, con degli abbozzi, con dei rudimenti riconoscibili in moltissimi animali gregari, e poi si evolve, per diventare sempre più sofisticata e raffinata nell'uomo.
Per l'uomo, il problema è l'orso, ma allo stesso tempo dell'orso vuole prenderne le sembianze, riconoscendone la potenza, così si veste di pelle d'orso e della sua testa fa il suo copricapo.
L'uomo riconosce la potenza altrui, dell'orso, del fulmine, ma cerca anche di possedere tale potenza, raffinando un processo religioso che non si riscontra in altri animali.
Ma tuttavia, il processo religioso è già presente nelle sue basi, in molti animali gregari che pur non arrivando all'identificazione con la potenza avversa, riconoscono il divino nel leader al quale è molto pericoloso ribellarsi.
Si tratta per gli animali di dei soggetti ad un rapido decadimento, che poi invecchiano e possono essere surclassati da nuovi individui alfa, ma è innegabile che vi sono molti esempi di venerazione, di divinizzazione del leader.
Non è una differenza qualitativa ma soltanto quantitativa rispetto alla divinizzazzione umana, per lo meno nelle sue essenziali radici.
Per l'uomo oggi c'è tendenza al monoteismo, all'unico dio. In passato spesso il politeismo con più dei, e nell'animismo anche la divinizzazione delle cose.
Per gli animali il divino può durare anche solo una stagione, qualche anno, qualche decennio, ma è pur sempre del tutto simile il processo di divinizzazione dell'altro.

Quindi, mi convinco sempre di più che la religone è insita nel mondo animale, almeno in quello capace di essere gregario e organizzato e come tale va visto dal punto di vista evolutivo darwiniano, come un passaggio cui l'uomo è soggetto non per sua esclusività ma per naturale propensione animale.

avatarsenior
inviato il 02 Luglio 2019 ore 15:02

E difatti se si ragiona un po' e si studia fisica quantistica, si capisce la vacuità della religione creata dagli uomini per gli uomini, che invece di ragionare, preferiscono aggregarsi.

avatarsenior
inviato il 02 Luglio 2019 ore 18:35

mi convinco sempre di più che la religione è insita nel mondo animale


Certo, la religione è un sentimento innato (è pure scritto nella definizione della Treccani che hai riportato)
Ma non mi è ben chiaro il tuo punto di vista: Dio, per te, è insito nell'uomo, o intendi dire che è un pensiero evoluto dell'uomo?
Nel primo caso la divinità viene prima e l'uomo la percepisce e la riconosce perché già presente in lui, nel secondo caso è frutto di pura fantasia per rispondere alle domande di senso.

E'evidente, tuttavia, che la propensione al senso religioso è sempre stata presente nell'uomo di ogni tempo e cultura.

La religione è un naturale processo evolutivo, ed essa stessa parte in modo mesto, con degli abbozzi, con dei rudimenti riconoscibili in moltissimi animali gregari, e poi si evolve, per diventare sempre più sofisticata e raffinata nell'uomo.

Perdonami, non ti conosco... posso solo intuire, ma non capisco proprio dove tu voglia andare a parare con questa riflessione.

Credo sia naturale "aggregarsi" quando si condividono idee e valori comuni e mi sembra pure giusto darsi un'organizzazione e delle regole.
Dato che Bergat, dotato evidentemente di grande senso logico, ha fatto riferimento alla fisica quantistica, vorrei concludere condividendo una frase che mi è sempre piaciuta del fisico premio Nobel Henry Bragg che dice: “Dalla religione deriva lo scopo di un uomo; dalla scienza, il suo potere per realizzarlo. A volte le persone chiedono se la religione e la scienza si oppongano l'una all'altra o meno. Si oppongono: nel senso che il pollice e le dita delle mie mani sono opposti l'uno all'altro. Si tratta di un'opposizione per mezzo della quale tutto può essere realizzato”.

Un saluto,
Viola

avatarsenior
inviato il 02 Luglio 2019 ore 19:04

grazie mille a chi è intervenuto.

Dio, per te, è insito nell'uomo, o intendi dire che è un pensiero evoluto dell'uomo?


la "divinazione" o per lo meno il rudimento di essa, è già presente negli animali gregari, anche negli insetti, quindi viene certamente prima.
C'è una divinazione ma non c'è un vero Divino, diremmo noi riguardo l'ape regina o riguardo al macaco alfa. un soggetto più evoluto di noi potrebbe vederci come noi vediamo il macaco alfa (credono sia un dio ma si tratta solo di organizzazione per installare ordine e regole).
L'uomo risponde alle domande e non importa se dà risposte sbagliate.
è mille volte meglio, nel processo d'apprendimento, una risposta sbagliata piuttosto che una non risposta.
Questo perchè una risposta sbagliata può dare comunque origine ad una contrapposizione, a correlazioni. La discussione è aperta e anche se nei secoli avessimo parlato di mille scemenze alla fine sappiamo meglio parlare, meglio ragionare e meglio trovare una risposta.
Se invece non c'è risposta alcuna tutto finisce lì, sterilmente.

nel secondo caso è frutto di pura fantasia per rispondere alle domande di senso.
va benissimo anche se è pura fantasia, intanto l'uomo è cresciuto, come un bambino cresce con le storie adatte alla sua età.

sono darwiniano, mi piace la scienza, sono buddhista e quindi non credo in dio.

se non avessi risposto compiutamente alle tue domande resto disponibile.

in questi giorni ho rivalutato moltissimo la religione,
è una mia personale conquista che mi ha dato molta gioia.

avatarsenior
inviato il 02 Luglio 2019 ore 22:46

Secondo me il discorso del leader, anche se presente nelle religioni, non ha tutta questa importanza nella loro nascita e sviluppo; un leader può nascere anche da un processo di tipo politico o persino da un puro e semplice rapporto di forze tra individui che comunque capiscono che da soli non sopravvivrebbero; è in quest'ultima accezione che lo vedo presente anche nel mondo animale.
La religione implica la capacità di operare un processo filosofico che vada al di là della semplice coscienza del proprio posto nel mondo "materiale"; inoltre, a giudicare dal fatto che anche tra i neanderthaliani si stava sviluppando una qualche forma di culto dei morti, credo che questo sia un passaggio fondamentale perché presuppone la domanda sul "dopo la vita" e, da qui, sul fatto che vi sia qualcosa che travalica il campo di tutto ciò che può essere percepito attraverso i cinque sensi (il concetto di "spirito" pare aver preceduto persino quello di "divinità" vera e propria).

avatarsenior
inviato il 02 Luglio 2019 ore 23:01

l'antenato dell'uomo temeva le forze dalla natura ben prima di una cognizione di spirito. Molti animali temono il fuoco, e se un animale supera l'istintiva paura per ragionarci su è già servita la divinazione e la riverenza.
Per il resto la vedo come te. La religione non è avere un leader.
Ma a mio parere la radice è la stessa.
Avendo un leader, qualora si raggiungesse la cognizione del divino chi altri se non lui dovrebbe fungere da intercessore?
e qualora non ne fosse all'altezza come non potrebbe vestire i panni del leader colui che invece è in grado di farlo?
non ci sarebbe ancora il culto dei morti ma già ci sarebbe l'idea del divino e l'intercessione al divino. Quindi il culto dei morti verrebbe dopo, ma la radice della religione sarebbe già presente.


avatarsenior
inviato il 02 Luglio 2019 ore 23:15

Le prime forme di religiosità dette animiste nacquero proprio come tentativo di spiegare fatti inspiegabili per l'uomo primitivo, come il fulmine il sole, e o per esorcizzare le paure ancestrali della vita e della morte. abbiamo infatti le pitture rupestri shamaniche che propiziavano la fertilità o la caccia a testimonianza. Più che origine animale erano gli animali e la natura in genere l'oggetto dei culti animistrici in preistoria e all'inizio delle prime civiltà. Gli stessi egizi credevano in un pantheon di divinità animali. poi con l'evoluzione dell'umanità si è passati a culti più o meno complessi, fate voi, fino ad arrivare al monoteismo

avatarsenior
inviato il 02 Luglio 2019 ore 23:20

ma siamo su un livello già troppo elevato.
io punto all'origine, al punto di innesco.
Quanto indietro si può andare per trovare i rudimenti della religione, la sua prima bozza?
credo di averla trovata ben prima dell'ominazione.

avatarsenior
inviato il 02 Luglio 2019 ore 23:29

Allora devi cercare nella struttura del cervello umano. penso sai che il nostro cervello conserva parti del rettile ancesteale da cui discendiamo. Quelle parti del cervello controllano il lato istintivo dell'uomo E cos'è la fede se non una reazione istintiva ad un evento inspiegabile e inatteso?
Siamo in parte rettiliani . Cosa mi ricorda questo?Confuso Cool

avatarsenior
inviato il 02 Luglio 2019 ore 23:35

non indago nell'umano perchè riscontro le basi già in altri animali gregari, addirittura nelle api come ho scritto.

Questo mi ha aperto un mondo.

avatarsenior
inviato il 02 Luglio 2019 ore 23:39

In effetti ci sono mammiferi evoluiti che provano il senso della morte e dell perdita e altre emozioni tipicamente umane tipo gli elefanti o i delfini o i primati nostri cugini stretti.

avatarsenior
inviato il 02 Luglio 2019 ore 23:43

questo è molto interessante, sulla supertizione degli amimali

Skinner nella sua Skinner box lo provò... come?
Elargiva ogni 15 minuti del cibo dal distributore (programma di rinforzo di intervallo fisso), i soggetti, colombe in questo caso, iniziarono a compiere dei comportamenti assurdi, che per puro caso coincisero in precedenza con la caduta del cibo dal distributore, ma ovviamente la caduta era indipendente da queste condotte; si poteva osservare come le colombe si strofinavano il becco contro qualcosa, zampettavano ed avevano condotte innaturali, con la convizione che il cibo cadesse dal distributore per il loro comportamento, come se potessero controllarlo.

ingenioanimalitalia.weebly.com/noseworkblog/gli-animali-compiono-compo

www.onuspi.it/articoli/articolo0009.asp

è così diverso da fare un rito propiziatorio?

avatarsenior
inviato il 02 Luglio 2019 ore 23:46

Perdonami non vedo il nesso. Quelli sono comportamenti istintivi indotti in laboratorio su cavie. altra cosa è il senso del sacro dell'uomo e nella tua ipotesi degli animali

avatarsenior
inviato il 02 Luglio 2019 ore 23:47

stanno facendo riti propiziatori,
le colombe credono che sia il loro comportamento la causa dell'effetto.

è superstizione.

se io muovo le zampe così, ed il collo così, (in modo innaturale) spunterà il cibo.


non ti ricorda lo sciamano che invoca la pioggia oggi (nulla), domani (nulla),
e dopodomani quando ripete il comportamento piove, e lui crede che sia il suo comportamento ad aver generato la pioggia?


la colomba intercede verso il divino distributore di cibo?

avatarsenior
inviato il 02 Luglio 2019 ore 23:48

Mah non mi convince. Per me c'è un motivo meno metafisico dietro quel comportamento legato al cibo. Non credo che le colombe faceseero pensieri sull aldilà mentre aspettavano il granoturco.

Concordo invece sulla premessa e cioè che il senso del sacro insito nell'uomo deriva dalla parte istintiva e irrazionale del cervello rettile che abbiamo in comune con la maggior parte degli altri animali. se consideri gli animali marini già per noi è più complicato capirli perché sono più lontani da noi in linea evolutiva. Se un giorno dovessimo incontrare gli alieni avremmo lo stesso smarrimento che abbiamo osservando una seppia mutare forma e colore

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