A proposito di whisky - parte 13

inviato il 19 Giugno 2019 ore 11:58

Non faccio sempre il bastian contrario con Josh, MrGreen

. Ho sviluppato in questi anni un approccio diverso probabilmente, e la parte del bere didattico è per me una parte importante delle mie bevute. Tempo fa c'era un amico che abitava nelle vicinanze con cui ci si riuniva la sera per fare delle vere e proprie sedute di degustazione con 4/5 sample, penna e taccuino.
Bere didattico vuol dire per me, che va assaggiato di tutto, dagli irlandesi distillati a colonna a quelli in pot still, dagli asiatici agli italiani, per potr fare confronti reali, e almeno la prima bevuta per ogni bottiglia va fatta "degustando". Probabilmente è frutto anche dello studio che ho fatto con il WSET, so inglesi ed il loro approccio è decisamente diverso dal nostro... ;-)

inviato il 19 Giugno 2019 ore 12:22

Su amazon ci sono entrambi, magari vedo in giro se lo trovo a prezzo migliore poi decido o meglio se trovo dei sample.

inviato il 19 Giugno 2019 ore 12:26

“ Bere didattico vuol dire per me, che va assaggiato di tutto, dagli irlandesi distillati a colonna a quelli in pot still, dagli asiatici agli italiani, per potr fare confronti reali, e almeno la prima bevuta per ogni bottiglia va fatta "degustando". „

Mi piace sta cosa MrGreen

inviato il 19 Giugno 2019 ore 12:30

Almeno io non ho mai preso i differenti pareri come fatti per 'partito preso".
Ognuno è libero di esprimere il suo parere, su un aspetto personale e soggettivo come quella del gusto ancora di più.
Si possono sottolineare e mettere nella giusta considerazione alcuni aspetti soggettivi come la metodologia di lavorazione delle materie prime o chissà cos'altro ma rimane, alla degustazione, che anche il whisky perfetto possa non piacere a qualcuno.
Non si può pretendere che un torbato piaccia a tutti fosse anche il migliore o quello che ha ricevuto maggiori riconoscimenti.

Per quanto mi riguarda l'aspetto didattico non ricopre alcuna importanza, mentre ne ha molta l'aspetto collezionistico
Sono il proprietario di alcune bottiglie che mi sono costate poche decine di migliaia di lire che adesso hanno valore di svariate migliaia di euro.
Per moltissimi non significa nulla parcheggiare una bottiglia affianco ad un'altra, per me significa far rivivere la mia memoria storica.

inviato il 19 Giugno 2019 ore 12:33

“ Almeno io non ho mai preso i differenti pareri come fatti per 'partito preso".
Ognuno è libero di esprimere il suo parere, su un aspetto personale e soggettivo come quella del gusto ancora di più.
Si possono sottolineare e mettere nella giusta considerazione alcuni aspetti soggettivi come la metodologia di lavorazione delle materie prime o chissà cos'altro ma rimane, alla degustazione, che anche il whisky perfetto possa non piacere a qualcuno.
Non si può pretendere che un torbato piaccia a tutti fosse anche il migliore o quello che ha ricevuto maggiori riconoscimenti. „

Ci tenevo a specificare il discorso del bastian contrario, in maniera ironica, per gli altri che leggono.. so che con te non ce ne sarebbe stato bisogno ;-)

inviato il 19 Giugno 2019 ore 12:45

Grazie comunque per averlo spiegato.

A proposito di aspetto collezionistico e Jack Daniel's. Io, mi duole ammetterlo, non spenderei mai soldi per comprare nulla di JD da bere ma sono il proprietario di una Frank Sinatra Century con l'etichetta sbagliata.
Comprata nel 2015 per 150 euro su eBay quando si stava diffondendo la notizia prima che diventasse di dominio pubblico, adesso vale non meno di 1000.

inviato il 19 Giugno 2019 ore 13:52

Grazie a entrambi per le dissertazioni sugli argomenti di volta in volta postati. L'aspetto collezionistico appassiona anche me, spero di cominciare presto, penso che prima o poi faro l'iscrizione al sito di aste come sconsigliato da Ninni. Anche l'aspetto didattico mi interessa e non vedo l'ora di partecipare a qualche evento degustazione.

inviato il 19 Giugno 2019 ore 14:02

Sull'aspetto collezionistico mi sento di dire solo una cosa.... o hai grandi risorse finanziare o credo non sia più il momento di cominciare. Difficilemente adesso capitano occasioni come quelle di Josh, che ha cominciato ormai da tempo. Le bottiglie considerate rare e che possono prendere valore hanno un seguito di gente con portafogli enormi. Quelle a basso costo difficilemente acquisiranno grosso valore, perchè la produzione è davvero enorme.

Ma è solo una mia riflessione. Riflessione di uno che pensa che di bottiglie se ne devono prendere almeno 3 per tipo se vuoi collezionarle... una da bere , una da conservare e una da vendere. Io non riesco ad avere una sola bottiglia dentro e pensare di collezionarla, se non so come è fatto il liquido che ci sta dentro. .. e c'ho provato eh... MrGreen

inviato il 19 Giugno 2019 ore 15:35

L'aspetto collezionistico legato al mondo del whisky è complicato da spiegare in poche parole ma ci provo.
Più che un portafoglio bello gonfio serve avere le informazioni giuste, informazioni su quelle che sono le distillerie che fanno tendenza, informazioni riguardo le Limited Edition che queste distillerie mettono in commercio che sono statisticamente le release che sono soggette ad avere le maggiori oscillazioni di prezzo. Bisogna conoscere e capire il mercato per riuscire ad anticiparne i movimenti. Una buona dose di pazienza non guasta, non puoi pensare di comprare oggi a 10 e rivendere domani a 100 a meno che non ti capiti la botta di culo del venditore inconsapevole del valore di quello che vende.

inviato il 19 Giugno 2019 ore 16:34

Ricordando che su nessuna etichetta c'è la dicitura BOTTIGLIA DA COLLEZIONE come si fa a capire che una bottiglia potenzialmente lo può diventare?

Facciamo alcuni esempi citando situazioni reali che conosco bene.
Ardbeg è purtroppo o per fortuna una distilleria di moda, una distilleria che fa tendenza sul mercato. Ardbeg riesce a vendere indifferentemente gli scotch più sontuosi così come le porcherie più immani. Sapendo questo io so anche che a prescindere dal contenuto se oggi Ardbeg mi fa una Limited Edition di 1000 bottiglie tra qualche anno il prezzo di acquisto sarà moltiplicato.
Scendiamo ancora più in profondità e facciamo esempi reali, nomi di bottiglie reali.

Ardbeg Feis Ile 2011 El Diablo
13 Years Old tiratura di 1200 bottiglie
prezzo di acquisto nel 2011 180 euro
valore attuale 1500 euro

Ardbeg Young Uigeadail Committee Reserve
2006 "The Oogling" Never To Be Repeated
vatting di 3 botti del 1999 e una del 2002
tiratura di 1392 bottiglie
prezzo di acquisto nel 2006 120 euro
valore attuale 1400 euro

Ardbeg Very Young Committee Release
For Discussion 2003
6 Years Old tiratura di 4002 bottiglie
prezzo di acquisto nel 2003 100 euro
valore attuale 650 euro

Queste sono tre situazioni che conosco bene da possessore di tutte le tre bottiglie delle quali ho parlato

inviato il 19 Giugno 2019 ore 18:11

Sono contento che, pur essendo un pivello, avevo capito che Ardbeg fa tendenza e le sue release tendono ad apprezzarsi.

inviato il 19 Giugno 2019 ore 18:16

Naturalmente ci sono alcune altre cause che possono determinare l'impennata del prezzo di una bottiglia facendola diventare oggetto ricercato, da collezione.

Facciamo un altro esempio reale sempre riguardo Ardbeg.
Fondata nel 1815, Ardbeg rimane in attività fino al 1981 quando fallisce. Nel 1996 c'è una prima acquisizione da parte di Hiram Walker, ma dura solo pochi mesi senza che la distilleria riprenda l'attività. Nel 1997 Ardbeg (marchio, azienda e relative strutture produttive) viene rilevata da Glenmorangie, a sua volta confluita qualche tempo dopo nella multinazionale del lusso LMVH Louis Vuitton Moet Hennessy. Con l'acquisizione di Glenmorangie riprende anche l'attività di distillazione.
Primissimi anni 2000, riparte anche la commercializzazione, all'inizio di imbottigliamenti numerati e Single Cask di botti rimaste in warehouse di distillazione antecedente la chiusura del 1981. Nel 2003 vengono commercializzati il Very Young e il primo Uigeadail. Per il Very Young vengono usate le nuove distillazioni, per il Uigeadail si uso' il vatting delle vecchie botti degli anni 70 per le quali il master blender non riteneva idoneo l'imbottigliamento Single Cask. Stessa situazione nel 2004, con lo Still Young e lo Uigeadail.
Situazione paradossale, Ardbeg nel 2003 e 2004 ti faceva pagare tanto per le Limited Edition dei distillati nuovi e regalava letteralmente a 30 euro vatting di botti con 25 anni e oltre di invecchiamento. Dal 2005 la situazione si è normalizzata e anche per Uigeadail si sono rese disponibili le nuove distillazioni.
Chi è stato previdente ha fatto scorta di quelle due annate e adesso chiede cifre importanti per vendere bottiglie tutto sommato normali a larga diffusione.
Io sono stato avveduto ed ho ancora qualcosa sia del 2003 che del 2004.

Discorso analogo per il The Balvenie Founder's Reserve, ottimo scotch da 40 euro a bottiglia a larghissima diffusione fin quando non è stato dichiarato "discontinued". Se uno scotch piace, gli aficionados continuano a comprarlo.
Nei 4 anni che non viene più commercializzato ha moltiplicato per 4 il suo valore.

inviato il 19 Giugno 2019 ore 18:25

Occhio che le cose sono cambiate con le release di ardbeg... quello succedeva fino al 2011 ;-)

.
Dopo quella , la cui ultima bottiglia messa all'asta è stata venduta ad 850 sterline, le altre hanno prezzi non confrontabili.... praticamente le aste finiscono al prezzo di vendita se non meno....

Comunque detto ciò io sul discorso collezionismo non aggiungo altro perchè non è il mio campo.

Canopo70

inviato il 19 Giugno 2019 ore 18:43

Oggi ho preso un Laphroaig Lore... mi incuriosiva me ne avevano parlato ma non ho mai assaggiato...
spero di non aver preso una sola.... vi farò sapere.... cerco di provarlo liscio e "stemperato" con un cubetto di ghiaccio
vediamo Sorriso

PS se mi alcolizzo sentitevi in colpa MrGreen