| inviato il 13 Giugno 2019 ore 23:29
...Poiché il post nell'altra sezione mi interessava ma ha deviato dall'argomento, ricopio il mio messaggio per continuare se volete la discussione: ------- Concordate che non c'è accordo sulla definizione di "resa digitale" e "resa analogica"? Mi pare che la maggior parte delle persone intendano questa differenza nel senso di un digitale che tende al neutrale, asettico, eccessivamente nitido/contrastato, talvolta freddo, ecc. Ma da un punto di vista tecnico/teorico, quelli dell'analogico non sono "difetti", nel senso di coloriture, aberrazioni e timbri dovuti alla "imperfezione" della strumentazione (gradevoli, apprezzabili e ricercati quanto si vuole)? Comunque mi sembra che quasi tutte queste differenze si potrebbero/dovrebbero imputare ad altri fattori, come per esempio la lente usata, la risposta non neutra delle diverse pellicole, ecc. - O no? Quindi quali sarebbero di preciso le caratteristiche della resa analogica rispetto al digitale, non dovute ad altri fattori della filiera, e che il digitale non riesce a rendere, o rende peggio, o rende in maniera qualitativamente diversa? |
| inviato il 14 Giugno 2019 ore 9:24
La percezione della fotografia sta cambiando/è cambiata per via dei monitor e software di PP , si è cercato di andare sempre più verso la perfezione tecnica , tralasciando spesso quella narrativa , oggi mi trovo a cercare l'inverso, sporcare , graffiare , sfocare l'immagine troppo digitale è fredda , almeno che non sia richiesto il perfetto riscontro con il visibile. La fotografia a pellicola è un insieme di imperfezioni e condizioni che raccontano l'immagine in modo unico e forse non ripetibile. Oggi mi diverto molto di più , la fotografia è più raggiungibile per tutti , si può sperimentare e sbagliare senza i bagni di sangue di prima dal punto di vista economico . |
user90373 | inviato il 14 Giugno 2019 ore 10:13
La grande differenza che trovo ci sia tra i due sistemi è che con l'analogico c'è un rapporto più diretto con la materia in stato di trasformazione, parlo logicamente di chi, come me, esegue il processo di sviluppo e stampa in proprio in entrambe le modalità di camera oscura e chiara. Demandando le fasi dopo lo scatto a terzi forse non si percepisce appieno il lato "fisico" delle differenze. P.S. Parlo di fotografia stampata. |
| inviato il 14 Giugno 2019 ore 10:25
“ Concordate che non c'è accordo sulla definizione di "resa digitale" e "resa analogica"? „ Dipende anche cosa si intende per resa. Per esempio, il rumore digitale è diverso dalla grana della pellicola. Ma se si vuole l'asettico, anche con la pellicola si può avere: sono rimasto stupito nel vedere alcune stampe, di bassa qualità perché erano su un libro, di fotografie degli anni '20 com'erano ben definite  |
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