| inviato il 12 Giugno 2019 ore 21:11
Forse pochi sanno che nel 2018 sony è definitivamente uscita dalle difficoltà conseguenti al terremoto dell'aprile 2016, che ha causato prima la paralisi e poi un rallentamento della produzione fino a tutto il 2017, con relativo cambiamento dei piani a medio termine.
Questo evento è stato uno dei principali fattori condizionanti il mercato in quel periodo, anche perchè sony è uno dei principali produttori di sensori imaging. |
| inviato il 12 Giugno 2019 ore 21:23
“ Così ha fatto Sony quando i due BIG si disinteressavano delle ML „
I due big stanno erodendo più che altro le loro DSLR.
PS: bentornato.  |
user184627 | inviato il 12 Giugno 2019 ore 21:33
I due big di mercato si stanno rimboccando le maniche per conquistarsi anche il mercato delle ML.
A Sony e C. lascieranno le briciole. 
E i sonari si troveranno per le mani degli scatolotti che non vorrà più nessuno.  |
| inviato il 12 Giugno 2019 ore 21:38
Ma la 90D la fanno poi? come il sony 200-600? |
| inviato il 12 Giugno 2019 ore 21:40
Sognare non costa nulla, nel frattempo goditi l'incubo |
| inviato il 12 Giugno 2019 ore 21:40
“ I due big di mercato si stanno rimboccando le maniche per conquistarsi anche il mercato delle ML. „
Veramente ora i due big in realtà sarebbero Canon e Sony, in termini di fatturato del settore fotocamere, ultimo anno fiscale. Quindi semmai Nikon deve ritornare ad essere uno dei due big. |
user184627 | inviato il 12 Giugno 2019 ore 21:45
Inutile fare acrobazie inutili, Sony e C. stanno sempre dietro a mangiare polvere
E i sonari avranno in mano dei ferri vecchi che non vorrà più nessuno. |
| inviato il 12 Giugno 2019 ore 21:55
“ Lo scrivo da sempre! La fotografia fara' la stessa identica fine dell'Hi-Fi: ristretta nicchia rivolta a pro, ed a pochi appassionatissimi RICCHI amatori! Ciao. G. „
Gianni, è solo un banalissimo ritorno al passato dopo quindici anni di ubriacatura da fotografia digitale.
Negli anni '70 c'erano i fotoamatori che si compravano le reflex secondo loro possibilità: Petri, Cosina, Ricoh, ecc. con attacco Pentax K per chi non aveva soldi, Nikon, Canon Olympus, Pentax per chi stava meglio.
Ma eravamo già allora una nicchia, una semplice e piccola nicchia.
Tutti gli altri utilizzavano la fotocamera per fotografare i compleanni, le vacanze, gli eventi in famiglia, ecc.
Essi cercavano la massima semplicità, che non era quella di montarsi le pellicole nella fotocamera compatta che si possedeva, ecco perché il successo di macchine come la Kodak Instamatic su cui montavi flash a cubo come questi (sapessi quanti ne ho usati pure io ), Polaroid a sviluppo istantaneo, ecc.
Oggi gli eredi di quel genere di utenti sono quelli che riscontrano negli smartphone la stessa semplicità di documentare un istante della loro vita in famiglia e delle vacanze.
Sono passati 40 anni, è cambiata la tecnologia, ma non è cambiata la filosofia: gli appassionati continuano ad utilizzare strumenti con ottiche intercambiabili (reflex o ML che siano) e vivere nella loro nicchia, il resto della gente fotografa le vacanze con roba semplice ed immediata, ma comunque con una certa qualità, come i recenti smartphone.
Giorgio B. |
| inviato il 12 Giugno 2019 ore 21:57
“ Veramente ora i due big in realtà sarebbero Canon e Sony, in termini di fatturato del settore fotocamere, ultimo anno fiscale. Quindi semmai Nikon deve ritornare ad essere uno dei due big. „
Quello che penso anche io leggendo le ultime news. Il trapasso storico.
In passato i due big in guerra erano Canon e Nikon, ora sono Canon e Sony.
Ma solo uno risulterà il migliore. |
| inviato il 12 Giugno 2019 ore 21:58
Concordo Giobol
Ps: quel flash è una presa per il cubo o funziona? |
| inviato il 12 Giugno 2019 ore 22:03
Daniele, avevo la Kodak Instamatic e quei flash a cubo funzionavano alla grande. In famiglia evitavamo di rimanere senza perché negli ambienti chiusi, con pellicole che erano da 100 ASA il flash era indispensabile anche a mezzogiorno.
Tieni presente che quelle macchinette avevano un diaframma chiuso ed un tempo corto (credo 1/125s)
Giorgio B. |
user92023 | inviato il 12 Giugno 2019 ore 22:15
@Giobolol. Non solo rispetto la tua opinione, ma spero VIVAMENTE che tu abbia pure ragione!
In realta' -ma NON VOREI suscitare i "soliti" vespai!!!- il mio "pessimismo" scaturisce da una PERSONALISSIMA convinzione (chiedo "pieta'" a chi non la condividera'!): il digitale ha portato all'annientamento della cultura fotografica. All'epoca gli "esempi", anche tra i fotografi di provincia, erano eccellenti, e tutti noi ci sforzavamo di emularli! Oggi, "va bene tutto" e, inoltre nessuno stampa piu' niente! Il cellulare, DI COSEGUENZA, "basta & avanza"! La mancanza di cultura "uccide" tutto!
Ciao Giorgio. G. |
| inviato il 12 Giugno 2019 ore 22:38
“ In realta' -ma NON VOREI suscitare i "soliti" vespai!!!- il mio "pessimismo" scaturisce da una PERSONALISSIMA convinzione (chiedo "pieta'" a chi non la condividera'!): il digitale ha portato all'annientamento della cultura fotografica. All'epoca gli "esempi", anche tra i fotografi di provincia, erano eccellenti, e tutti noi ci sforzavamo di emularli! Oggi, "va bene tutto" e, inoltre nessuno stampa piu' niente! Il cellulare, DI COSEGUENZA, "basta & avanza"! La mancanza di cultura "uccide" tutto! „
Non credo che sia solo colpa del digitale, anzi, è semplicemente cambiata la cultura delle persone.
Negli anni '70 ed '80, nei matrimoni il fotografo aveva la stessa importanza degli abiti degli sposi e del pranzo in ristorante. Era un elemento indispensabile che non poteva assolutamente mancare per il classico "Album di matrimonio".
Se a quei tempi gli sposi avessero ragionato come ragionano oggi molte coppie, le foto se le sarebbero fatte fare da qualche famigliare volenteroso con la Instamatic, Polaroid, Bencini, ecc.
Invece no, il fotografo specialista di matrimoni era indispensabile.
Sia mio fratello che io eravamo fotoamatori e condividevamo gli strumenti. Nonostante tutto, quando nel 1989 mio fratello convolò a nozze, il fotografo professionista del matrimonio non mancò di certo, mentre io mi limitavo a fare qualche scatto fuori dai momenti di rito.
Oggi le cose sono molto cambiate, ma non solo per colpa del digitale, secondo me.
Giorgio B. |
| inviato il 12 Giugno 2019 ore 22:41
@Giobol
Grazie della spiegazione.
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