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Qualcuno ha già duplicato diapositive con il Reflecta HD-Digital Slide Duplicator?


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avatarjunior
inviato il 12 Giugno 2019 ore 20:32

Alla preparazione lunga dovrebbero seguire duplicazioni in serie abbastanza veloci, da quel che immagino.
Grazie del suggerimento e del tempo dedicatomi.

avatarsenior
inviato il 14 Giugno 2019 ore 16:24

Beh si, perso un poco di tempo all'inizio per approntare accuratamente il set di ripresa lo scorrere del lavoro procede abbastanza velocemente.

avatarjunior
inviato il 14 Giugno 2019 ore 22:47

Per PaoloMCMLX non mi è chiara una cosa, per chiarezza mi son permesso di modificare il tuo intervento in un elenco numerato:
1) effettua il bilanciamento del bianco inquadrando direttamente il quadrato luminoso sul quale porrai le varie dia da duplicare;
2) dopo aver effettuato il WB prendi l'esposizione sempre sulla finestrella bianca sovraesponendo di due stop;
3) fatto questo prendi una diapositiva campione che tu stesso avrai preventivamente realizzato fotografando sotto il Sole di mezzogiorno un comune cartoncino grigio al 18%; poni questa dia-campione sull'apertura 5x5 e inquadrando la dia al RR 1:1 controlla di quanto dovrai correggere l'esposizione che prima avevi preso direttamente sul bianco e quindi, adoperando sempre come base di partenza l'esposizione sulla diapositiva grigia al 18%, con quella stessa coppia tempo/diaframma esponi tutte le successive diapositive


Quindi l'esposizione di lavoro è quella del punto 3 (grigio 18%).
A che serve quindi la misurazione del punto 2 (finestrella bianca)?

Mi sfugge qualcosa.

avatarsenior
inviato il 16 Giugno 2019 ore 12:45

Hai perfettamente ragione Johan, in effetti la doppia misurazione esposimetrica non serve, io l'ho aggiunta più che altro per consegnare all'utente un punto di riferimento ulteriore: come hai certamente notato io al punto 2) ho consigliato di prendere l'esposizione sul bianco e poi sovraesporre di 2 stop ... ecco, questa sovraesposizione di due stop serve come parametro per confermare l'esattezza o meno dell'esposizione sul cartoncino grigio al 18% ... perché se l'esposizione che prendi sul cartoncino si conforma con la sovresposizione di due stop sul bianco hai la conferma certa che l'esposizione è assolutamente corretta!
In effetti è un di più di cui si può tranquillamente fare a meno, ma dal momento che non tutti dispongono della diapositiva di cui parlo al punto 3: ossia quella ottenuta fotografando un cartoncino grigio al 18% di riflessione sotto il Sole di mezzogiorno ... questo di più serve solo a confermare che la sovraesposizione di due stop dell'esposizione presa sul Bianco fornisce lo stesso risultato e quindi, volendo, si può anche fare a meno di perdere del tempo per procurarsi (da sé ovviamente) quella che alla fine è solo una diapositiva test ;-)

avatarsenior
inviato il 16 Giugno 2019 ore 13:00

Comunque Johan anche l'esposizione così ottenuta, per quanto accurata, potrebbe non garantire un risultato ottimale al 100% in ogni situazione perché, per esempio, una diapositiva con colori molto chiari, o all'opposto una con prevalenza di colori molto scuri, potrebbero imporre delle correzioni ulteriori di cui tu, operado in digitale, puoi avere una facile conferma osservando direttamente a monitor il risultato ottenuto che, eventualmente, potrai sempre paragonare al risultato ottenuto con la correzione standard ... insomma sono tutti dei dati in più che non è detto che servano, ovviamente, ma se proprio dovessero servire li hai già belli e pronti!

avatarjunior
inviato il 19 Giugno 2019 ore 21:56

Grazie per la risposta. Ho provato con un vecchissimo duplicatore che ho a casa e una esposizione di +3 sul duplicatore vuoto sembra dare buoni risultati (di esposizione, la messa a fuoca è un [CENSORED] )

avatarsenior
inviato il 20 Giugno 2019 ore 11:58

+3 stop? Ciò molto probabilmente si è verificato perché la misurazione sul bianco non l'hai presa al RR 1:1 ;-)

avatarsupporter
inviato il 22 Giugno 2019 ore 19:42

Sono in sintonia con Gio3000m.
Mi sono costruito in proprio il telaio per far scorrere le dia su coulisse. Utilizzo la D610 Nikon con il vecchio (ma valido) 28-105 con funzione (parzialmente 1:2) macro che miglioro con un tubo da 21 mm. Ho comperato pure io gli anelli filettati ed il tubo con lente addizionale ma..... disastro.
Tutto sommato la soluzione artigianale non è male, la differenza la fa lo stato delle dia, se sono deteriorate... non c'è santo che aiuti nonostante qualche piccolo miracolo in post, altrimenti arrivi ad ottimizzare a circa il 90 / 95% di impronta sul sensore e, il risultato finale, ripeto, è soddisfacente.

avatarsenior
inviato il 22 Giugno 2019 ore 19:46

Io riesco tranquillamente a stampare il metro per lato lungo con un semplice 35mm analogico con una digitalizzazione "casereccia" come l'ho descritta in precedenza. Direi che il risultato è decisamente soddisfacente ed il piacere di scattare a pellicola non può essere sostituito da nessuna fotocamera digitale, nemmeno una Phase One da 40000 euro Cool

avatarsenior
inviato il 22 Giugno 2019 ore 23:47

Se devo essere sincero non stampo più una diapositiva da almeno dieci anni, da quando si è estinto il Cibachrome per la precisione per cui gli anni ormai trascorsi potrebbero essere pure di più, e in tutta franchezza devo dire che con le scansioni a 4000 dpi un ingrandimento 70x100 cm lo vedo proprio al limite, ma se tu Antonio dici che ingrandimenti del genere si possono facilmente ottenere pure da scansioni caserecce allora devo iniziare a rivedere un pochino la situazione.
Insomma devo assolutamente farmi prestare una EOS 5 D mk lV e vedere cosa se ne può tirare fuori.

avatarsenior
inviato il 23 Giugno 2019 ore 7:23

Paolo non da scansioni ma da digitalizzazioni con fotocamera e un macro e dia. Faccio uno stitching di più scatti e ottengo un file digitale di circa 80-100 mpxl. Non sono “veri” nel senso che al 100% non avrò la qualità del dettaglio del digitale di pari risoluzione ma quanto basta per avere delle belle stampe.
Discorso un po' diverso per i negativi per via dell'inversione negativo-positivo. In tal caso preferisco avere meno qualità e affidarmi alla gestione colore del software silverfast e quindi necessito di uno scanner.
Meglio una 5dsR e un macro piuttosto che una 5d markIV

avatarjunior
inviato il 23 Giugno 2019 ore 9:18

... presa attenta nota di ogni contributo. Grazie a tutti, ancora.

avatarsenior
inviato il 23 Giugno 2019 ore 12:15

Beh in un lavoro del genere la 5 Ds-R è certamente meglio della 5 D mk IV ma purtroppo non ho amici che me la possano prestare ... al contrario ho un amico che ha la 5 D mk IV che pure se non è il massimo è sempre meglio di un calcio nei cosiddetti ;-)

Non ho ben capito cosa sia lo stitching anzi ... non l'ho capito affatto!

avatarsenior
inviato il 23 Giugno 2019 ore 12:24

Unione di più scatti ottenuti da un obiettivo macro con tubo di prolunga. Io uso il Canon FD 50 f3.5 diaframmato a f8-10 con il suo tubo di prolunga da 25 per avere il rapporto di riproduzione 1:1 e un ulteriore tubo da 20mm per avere ancora più ingrandimento. Se non ricordo male ho ottenuto 6-8 foto che unite mi danno alla fine un ottimo file anche. Per avere la pellicola perfettamente piana ho messo un vetro molto sottile sopra retroilluminando la diapositiva.
Appena posso faccio uno scatto della mia postazione "adattata" all'occorrenza.

avatarsenior
inviato il 23 Giugno 2019 ore 13:19

OT : Lo stitching di più scatti io lo faccio con Hugin ( software gratuito open source ) per le foto panoramiche ai monti, un po' difficile da usare ma molto preciso ed affidabile ( ultimamente uso PTGui pro, a pagamento ) , uso la proiezione cilindrica, quando ho tempo faccio panoramiche ai monti fino a circa 400 Mpixel, fino oltre 360 gradi. Poi metto sulle panoramiche i nomi dei monti e dei rifugi che conosco.
Questo stitching puo' anche servire per riprodurre le diapositive come illustrato da Antonio Guarrera.

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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