| inviato il 09 Giugno 2019 ore 8:59
arrivo tardi a questa belle proposta di Francesco, anche se molti hanno espresso ottimi concetti, provo a dire la mia ugualmente.
“ Quindi, detto che a chi fotografa "sapere un po' di cose" male non fa, quali sono i fronti che, secondo voi, hanno maggior peso nel bagaglio di conoscenze di un fotografante? „
Vedi Francesco, penso che le cose siano più semplici di quantosembra. Un fotografo si immerge nei mondi che gli sottopongono,e che in parte cerca: mostre, libri di grandi maestri, letture di tutti i tipi ecc ecc.
Queste informazioni noi le immagazziniamo da qualche parte (forse per qualcuno nella mente/cervello) forse qualcuno nel cuore, ma, ma ...se colui che fotografa che è dentro di noi non è collegato a queste fonti a questi magazzini, aver immagazzinato e continuare immagazzinare non serve a nulla. LA grande fatica o meglio difficoltà è prendere coscienza di ciò e creare un travaso tra colui che fotografa e colui che legge/studia/ecc. queste due "entità" devono fondersi quanto prima e quanto più possibile. L'energia dell'emotività è un collante potente. |
| inviato il 09 Giugno 2019 ore 8:59
“ È difficile risponde alla domanda iniziale perché siamo dei frullatori dove tutto ciò che entra influenza ciò che esce „
Filiberto.... in realtà, proprio per questo, non è difficile rispondere, non credi? |
user39791 | inviato il 09 Giugno 2019 ore 9:04
Francesco interessarci di pittura, di architettura, del lavoro degli altri fotografi sono spunti molto importanti, ma non sono gli unici. Tutto ciò con cui veniamo in contatto ci influenza. Un viaggio, le altre persone, la natura, la letteratura, la filosofa. Potrei continuare all'infinito. La curiosità e direi lo stupore, cioè la capacità di farci stupire dalle cose che ci circondano, diventano il pane quotidiano con cui alimentare anche la fotografia |
| inviato il 09 Giugno 2019 ore 9:05
“ Vedi Francesco, penso che le cose siano più semplici di quantos embra... „
Caro Rob, io sarei in linea di principio d'accordo con te. E, come ha scritto Lucio, il topic è un po' retorico, nel senso che non cerco tanto risposte, quanto dialogare su punti di vista.
Ma pur concordando con quel che scrivi, se la domanda nasce è perché guardando e leggendo ogni giorno di fotografia, quello che poi concretamente mi appare sembra dire che ci nutriamo molto male.
Per seguire il tuo ragionamente, direi per esempio che, forse, sugli scaffali dei magazzini, ci finisce sempre di più merce di un tipo che non di un altro
Filiberto ... Sai che sono d'accordo |
user117231 | inviato il 09 Giugno 2019 ore 9:23
Io credo che in Fotografia..
ne vedremo delle belle nell'imminente futuro.
La situazione attuale è talmente in stallo..
che giocoforza dovrà venire fuori qualcosa.
In qualunque campo,
quando si è già detto il possibile
con i sistemi di comunicazione in uso,
ecco..
quello è il momento di stravolgere TUTTO. |
| inviato il 09 Giugno 2019 ore 9:48
Non capisco se il quale è riferito alla conoscenza necessaria alla fotografia o no.
Il bagaglio culturale, di ciascuno di noi, credo influisca sul modo di vedere ciò che lo circonda e pertanto portarlo a evidenziare gli aspetti per lui importanti che possono divergenze rispetto agli aspetti di un'altro. Voglio dire, una conoscenza umanistica metterà in evidenza aspetti che una conoscenza tecnica tralasciera', per dirla in parole spiccie. Quale conoscenza per la fotografia? Tutta la conoscenza può aiutarci a migliorare il nostro approccio all'immagine...... |
| inviato il 09 Giugno 2019 ore 9:52
Puoi aver ragione felix, è difficile capire come si evolverà nel prossimo futuro la fotografia, dipende da tanti fattori, ma le cose cambiano velocemente, si sta consumando l'immagine in modo differente rispetto a prima e questo influenzerà anche chi la produce non c'è dubbio |
| inviato il 09 Giugno 2019 ore 10:05
“ quello è il momento di stravolgere TUTTO. „
Detto che col topic non c'entra nulla Gatto.... stavolta penso tu sia giustamente profetico
“ Tutta la conoscenza può aiutarci a migliorare il nostro approccio all'immagine...... „
Silbre... su questo io sono totalmente d'accordo. Proprio su questo mi è capitato spesso di scrivere, anche circostanziando in che senso e modo (cioè in pratica), la conoscenza più varia intervenga nella fotografia di ognuno.
Ma (lo so, sono pedante) questa discussione in specifico ha un carattere molto più terra terra...
Lo so che tutto ciò che è conoscenza serve, ma ripeto quello che ho scritto precedentemente e cioè:
tu, o gli altri intervenuti, hanno conoscenza di tutto ?
Cioè, sai tutto sui sensori?
Sulla vita di Nadar?
Sullo sviluppo della fotografia concettuale in Giappone?
Sulle relazioni tra fotografia e fenomeni sociali in occidente?
Credo di no. Non tu, non io, non gli altri intervenuti.
E quindi, ci piaccia o no, tutti scegliamo di avere alcune conoscenze e tralasciarne altre.
A me, di approfondire la conoscenza tecnica di un sensore (giusto o sbagliato che sia) interessa poco o nulla, mentre magari mi incuriosisce la biografia di Tina Modotti.
Del resto, ma magari ne parliamo poi,a interventi esauriti, questo topic non nasce a caso e, anche se qui sono in molti a ritenere che in una fotografia ci mettiamo sensibilità e saperi di ogni natura, poi il mondo si comporta piuttosto diversamente a ben guardare.
E questo è, secondo me, il vero punto.
Al di la di quel che posso pensare io o quel che puoi pensare tu o gli altri intervenuti qui, che è universalmente poco significativo  |
| inviato il 09 Giugno 2019 ore 10:41
Bisogna conoscere il mondo a cui la foto e' destinata e metterci dentro gli ingredienti graditi. Se la foto e' per me, so cosa piace a me. Se la foto e' per famiglia lo so ancora abbastanza bene. Se e' per il mondo la faccenda si fa un più complicata, gia' solo per una fetta di mondo. E comunque ne scelgo una fetta... di quello che piace a me
Esco in bici che c'è il sole. |
| inviato il 09 Giugno 2019 ore 10:47
Il conoscibile è infinito, la conoscenza limitata. Essere appassionati di fotografia dovrebbe implicare anche la conoscenza delle diverse correnti di pensiero, la storia aiuta (anche se la memoria a volte è corta). Pur tuttavia non la ritengo necessaria. La fotografia concettuale giapponese la interpreto più come una rappresentazione di un sentire intimo dell'autore, che trasmette più un concetto filosofico, determinando una corrente di pensiero in immagine |
| inviato il 09 Giugno 2019 ore 10:50
Il fatto è che è molto legata al pensiero orientale e al modo di rapportarsi con il mondo |
| inviato il 09 Giugno 2019 ore 11:00
... pare evidente che non esista una ricetta da applicare indiscriminatamente - nel mio caso, un diploma di Maturità in Arte Applicata, hanno fatto del sottoscritto un buon critico, ma sicuramente Non un .... buon fotografo - l' educazione visiva e' materia di studio ma non può certo compensare i 2 fattori che reputo fondamentali x dare un valore costante ( e non il frutto di una percentuale di scatti decenti su migliaia di porcherie  ), alla propria produzione fotografica: il confronto e la continua sperimentazione - vedo spesso fotografi di alto livello qualitativo, proporre scatti che nella loro perfezione tecnica, risultano implacabilmente cloni dei precedenti - raggiunto, magari a fatica, un certo standard qualitativo, non hanno la capacità di mettersi in gioco, di lavorare dove sono + vulnerabili - questo x arrivare ad un altro aspetto che valorizza uno scatto, la creatività - e qui non vi e' cultura Artistica o tecnica fotografica o strumento che tenga ..... se hai questa dote innata ( di cui aimé, non sono dotato), ogni discussione diventa puramente accademica .... e mi fa ”chinare il capo" |
user28347 | inviato il 09 Giugno 2019 ore 11:01
se posso fare una domanda inerente:se arrivo dalla mongolia dove vivevo in una tenda senza sapere niente di niente e imparo in 3 giorni la tecnica per fotografare per il fuoco e composizione pensate che posso far foto stile zen e belle e particolari? |
| inviato il 09 Giugno 2019 ore 11:29
Sergio Fermi, perché no...la solitudine conduce all'introspezione accentuando la sensibilta' riproducibili in immagini. La Woodman ne è un'esempio.... |
| inviato il 09 Giugno 2019 ore 11:32
“ se posso fare una domanda inerente:se arrivo dalla mongolia dove vivevo in una tenda senza sapere niente di niente e imparo in 3 giorni la tecnica per fotografare per il fuoco e composizione pensate che posso far foto stile zen e belle e particolari? „
certo attaccherai la go-pro sotto al falco che ti sei portato , e farai delle riprese magnifiche comandando il falco non un drone ... mi raccomando in raw |
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