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Come "esporre e sviluppare", ispirato al sistema zonale


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avatarsenior
inviato il 12 Giugno 2019 ore 22:27

Bisogna ammettere che quando si scatta in jpeg spesso si lascia il preset preferito per tutte le foto; il metodo invece richiede il cambio di preset in camera a seconda della scena; ad esempio cambiando la curva di contrasto etc..

Io scatto sempre e solo in raw, secondo me scattare in jpg significa anticipare (sbattendosi non poco...) quello che si può demandare e fare molto più comodamente (e con maggiore precisione) in PP.

avatarsenior
inviato il 12 Giugno 2019 ore 22:28

senza contare che, volendo, oggi possiamo usare anche il braketing e l'HDR.

Forse mi sbaglio, ma con il continuo miglioramento dei sensori l'HDR è diventato un pò obsoleto, e mi pare di vederne in giro sempre di meno. Se proprio dovesse essere necessario credo che il metodo migliore sia quello della fusione delle esposizioni, mi pare che i risultati siano più naturali.
Un tempo dedicavo parecchio tempo a queste tecniche, ora però confesso di non averne più voglia.

avatarsenior
inviato il 12 Giugno 2019 ore 22:37

Forse mi sbaglio, ma con il continuo miglioramento dei sensori l'HDR è diventato un pò obsoleto, e mi pare di vederne in giro sempre di meno. Se proprio dovesse essere necessario credo che il metodo migliore sia quello della fusione delle esposizioni, mi pare che i risultati siano più naturali.
Un tempo dedicavo parecchio tempo a queste tecniche, ora però confesso di non averne più voglia.


io non mi ci sbattevo troppo anche quando le gd erano basse, ma è utile ricordarsi che esistono

avatarsenior
inviato il 12 Giugno 2019 ore 22:44

Molti non amavano i risultati innaturali prodotti da questi metodi, bisognava avere la mano leggera come una piuma, e non sempre bastava. Con il tempo ho maturato un approccio diverso. Cerco di non bruciare le luci, se poi le ombre sono un pò chiuse non è detto che sia per forza un male.

avatarsenior
inviato il 13 Giugno 2019 ore 0:14

Scusate ma l'istogramma è un punto di partenza non l'arrivo se scattate in Raw. A che serve non bruciare le alte luci se scattate in Raw? In alcuni casi si recuperano 2 stop oltre la bruciatura registrata dall'istogramma (che è relativo al JPEG e non al Raw), quindi l'unico modo serio rimane l'esperienza legata ad un determinato sensore, non esiste una regola per tutti.

avatarsenior
inviato il 13 Giugno 2019 ore 0:19

La discussione si è aperta sul jpeg.

avatarsenior
inviato il 13 Giugno 2019 ore 0:21

Non parlo più allora scusate MrGreen

avatarsenior
inviato il 13 Giugno 2019 ore 7:44

Titolo:
Come "esporre e sviluppare", ispirato al sistema zonale

avatarsenior
inviato il 13 Giugno 2019 ore 8:19

anche a me non pare sia limitata al jpg..........

Scusate ma l'istogramma è un punto di partenza non l'arrivo se scattate in Raw. A che serve non bruciare le alte luci se scattate in Raw? In alcuni casi si recuperano 2 stop oltre la bruciatura registrata dall'istogramma (che è relativo al JPEG e non al Raw), quindi l'unico modo serio rimane l'esperienza legata ad un determinato sensore, non esiste una regola per tutti.


giusto, è comunque valido il ragionamento secondo il quale, se si scatta in raw centrando il più possibile l'istogramma (che ragiona in JPG), si è quasi a cavallo.

avatarsenior
inviato il 13 Giugno 2019 ore 8:31

Volendo si può intendere come una domanda, ma non lo è. L' autore ha dato un titolo e un' idea ben precisa e articolata di come fare.
Partendo da come esporre, ciò che fai utilizzando il sistema zona è misurare per fare una media, altro non è che le varie modalità estese degli esposimetri medie e a zone. A quel punto scegli una zona di rilevanza sulle altre e altro non è che una modalità ponderata. Cosa accade agli estremi lo vedi dall' istogramma, al centro dall' anteprima, per cui nel caso compensi l' esposizione. Puoi optare per una zona fregandotene delle altre e lì sei in ambito spot su quella zona.
Jpeg in relazione alla corrispondenza lineare esposizione-sviluppo, con al massimo contrasto (azione simmetrica) ma non traslazione dell' istogramma.
Raw considerando il recupero, contrasto e traslazione dell' istogramma.
Il tutto è sempre al netto dell' attrezzatura.
Direi che ci si possa anche fermare.

Il tutto collassa per il comune intento di impegnare sempre e comunque tutto l' istogramma. È sbagliato. Fosse corretto i costruttori avrebbero optato per quello sviluppo del jpeg di default.
È utile decomprimere la gamma tonale quando è compressa dalla troppa gd della fotocamera, come è utile il contrario. Abusarne in scene a basso contrasto non lo trovo utile, ma proprio un errore.

avatarsenior
inviato il 13 Giugno 2019 ore 8:46

A questo punto però le alte luci - sovraesposte e bruciate o meno - le posso controllare solo scaricando lo scatto sul computer e aprendo il raw con lightroom, C1 etc che sia, giusto ?


Esatto, però spesso il raw aperto in questi programmi ha comunque una curva di contrasto applicata.
Invece RawTherapee, profilo "neutral", mostra il vero raw che esce dalla macchina fotografica, brutto e scuro. Da li vedi se effettivamente le luci sono bruciate, oppure se le puoi recuperare.

Nel caso tutto ciò sia in ottica del risultato, allora secondo me il procedimento è inutilmente macchinoso, soprattutto nel caso, come evidenziato, si voglia usare direttamente il jpg: in tal caso, infatti, l'immagine sullo schermo lcd (che sia liveview o lo scatto effettuato) è esattamente il jpg, e non una approssimazione come nel caso del RAW.
A questo punto, invece di valutare la scena prima dello scatto, conviene farne uno di prova, verificare come sono uscite le zone di interesse e correggere di conseguenza l'esposizione per lo scatto successivo, eventualmente variando la curva di contrasto.


Preferisco utilizzare un metodo che mi porti a un risultato sicuro, piuttosto che fare più scatti di prova e procedere per tentativi.
Inoltre, ho la canon 5d, non ho il live view e comunque l'anteprima non rispecchia la foto reale.

Esattamente. Non vorrei farmi detrattore del metodo ma il problema del jpeg è proprio quello.
In raw occorre esporre a destra, per sviluppare occorre centrare l' istogramma per agire sul contrasto (l' azione è simmetrica).
Replicare questo in jpeg è impossibile solo con il contrasto, perchè i guai nascono per centrare l' istogramma


In realtà, con questo metodo l'istogramma viene centrato. Serve proprio a quello misurare il contrasto della scena, e scegliere la curva che lo contenga tutto. Prova a scaricare le 3 foto che ho messo ad esempio, e verifica com'è l'istogramma.

Piccola precisazione su contrasto e gamma tonale: per una scena che non presenta enormi contrasti, eviterei di raggiungere in sviluppo bianchi e neri che neanche esistono nella scena, gli estremi di gamma del jpeg non sono un obbligo se la scena ha poco contrasto.


Questo è vero, tuttavia se una scena presenta poco contrasto, potrebbe essere poco interessante in bianco/nero, quindi potrebbe essere che nemmeno decido di scattare.

anche a me non pare sia limitata al jpg..........


Diciamo che è limitata al jpg nel momento in cui si sceglie la curva di contrasto da applicare.

Se volessi usare il raw, potrei fare un test per vedere fino a che punto (in termini di stop) arriva il raw mantenendo i dettagli, supponiamo che la mia macchina fotografica vada da -4 a +5 stop (potrebbe non essere centrato).
Ora, prima dello scatto misuro l'esposizione nel punto più scuro e in quello più chiaro.
Supponiamo che la differenza tra i due sia meno di 9 stop, so che il mio sensore riesce a contenere tutto il range, punto la zona più chiara e sovraespongo di 5 stop, ho esposto sulla destra.
Se invece ho più di 9 stop di range nella scena, so che il mio sensore non riuscirà a contenerla tutta. Per cui, decido se tenere i neri (punto la zona più scura e sottoespongo di 4 stop) oppure i bianchi (punto quella più chiara e sovraespongo di 5 stop).
Facendo così so per certo che il file raw conterrà tutte le informazioni che mi servono.
L'istogramma e l'anteprima in camera invece in questo caso non mi aiutano, perchè mostrano il risultato del jpg incorporato, non del raw.

ciò che fai utilizzando il sistema zona è misurare per fare una media, altro non è che le varie modalità estese degli esposimetri medie e a zone


Non è vero, Ansel Adams misurava sempre il contrasto della scena, poi esponeva per le ombre.
Se la scena era molto contrastata, sottosviluppava per abbassare il contrasto del negativo, e viceversa.
In sostanza è quello che ho fatto scegliendo la curva di contrasto, per questo il titolo è "ispirato al sistema zonale".

Jpeg in relazione alla corrispondenza lineare esposizione-sviluppo, con al massimo contrasto (azione simmetrica) ma non traslazione dell' istogramma.


Invece lo trasli con l'esposizione, lo comprimi-estendi col contrasto

NOTA IMPORTANTE Noto che spesso il sistema zonale viene spiegato male, probabilmente perché anche chi lo spiega non l'ha capito.
L'ho capito quando ho letto i suoi 3 libri, rari e costosissimi in italiano, economici e disponibili su amazon in inglese.
Appunto, non si tratta di un metodo per fare una media delle esposizioni!

avatarsenior
inviato il 13 Giugno 2019 ore 8:50

Alessandro, considera però che le nostre macchine registrano sempre e comunque in raw.
Poi noi decidiamo cosa fare per le fasi successive:
- a - tenerci quel raw e demandare tutta la PP attraverso il ns computer
- b - convertirlo immediatamente in jpg, eseguendo di fatto una PP diretta o quasi.
Blackdiamond ha giustamente osservato che l'istogramma che noi vediamo è quello di un ipotetico jpg e non del raw ed ha ragione, peccato perchè risulta quasi sempre tagliato nelle estremità, io lo preferirei completo sul raw (come lo vedo in ACR o Lightroom...), ma non è così.

Tieni anche conto che, quando trasferisci il raw sul pc, questo è già in qualche modo pre-elaborato (sono tagliate le alte luci e le ombre profonde, restituendo una GD più o meno standard inferiore a quella registrata), ma con il raw è pienamente recuperabile, quel taglio è eseguito di default perchè altrimenti vedresti una schifezza di immagine. Scattando in jpg ti precludi quella riserva di GD che invece contiene il raw
Noi poi cosa facciamo ai fini della GD? Solamente l'azione di adattare la GD della scena alla nostra immagine registrata, quindi la riduciamo o la aumentiamo (ammesso che il nostro raw la contenga tutta), questa operazione la facciamo principalmente con i cursori Bianco e Nero.

avatarsenior
inviato il 13 Giugno 2019 ore 9:26

Preferisco utilizzare un metodo che mi porti a un risultato sicuro, piuttosto che fare più scatti di prova e procedere per tentativi.
Inoltre, ho la canon 5d, non ho il live view e comunque l'anteprima non rispecchia la foto reale.


Mi sono spiegato male, forse perchè ho chiamato il primo scatto "di prova". Quello che intendevo era di usare il primo scatto come "lettura" esposimetrica della scena: invece di fare X misurazioni, valuti le esposizioni delle zone che ti interessano guardando direttamente la foto scattata.
Inoltre, sempre se poi utilizzi il jpg, considera che quella che tu vedi a LCD è *esattamente* il jpg, già elaborato dal preset e dal profilo scelto.
Non si tratta affatto di procedere per tentativi, è sostanzialmente il tuo stesso procedimento ma con la differenza che viene fatto su quello che "vede" il sensore, in pratica si tratta di fare noi quello che farebbe il software con il liveview.


avatarsenior
inviato il 13 Giugno 2019 ore 9:41

Forse mi sbaglio, ma con il continuo miglioramento dei sensori l'HDR è diventato un pò obsoleto, e mi pare di vederne in giro sempre di meno. Se proprio dovesse essere necessario credo che il metodo migliore sia quello della fusione delle esposizioni, mi pare che i risultati siano più naturali.


i migliori sensori attuali arrivano a 14ev di gamma dinamica...con l'HDR puoi comprimere anche 20 e più EV...o puoi semplicemente catturare quei 14 in modo più efficace che non sfruttando gli estremi del sensore.

non direi che sia una tecnica obsoleta, solamente al pari di tutte queste tecniche prettamente digitali deve essere usata con accortezza. Il fatto che, oggi, si vedano poche immagini che presentino chiaramente le caratteristiche dei primi HDR è perchè si è cominciato ad utilizzarla meglio, aumentando il numero di scatti e mantenendo uno scarto non superiore a 1ev tra uno e l'altro, magari anche operando con maschere.


avatarsenior
inviato il 13 Giugno 2019 ore 10:36

1Ev è già tanto, eviterei valori più alti, ma se usi le maschere è meglio fondere le esposizioni senza tone mapping.
ps: questo posto mi è noto, mi sa che siamo della stessa zona.
www.juzaphoto.com/galleria.php?l=it&t=3165667


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