| inviato il 28 Maggio 2019 ore 15:56
Se disponibili dati exif, la prima cosa da guardare é il tempo di scatto: tempi lunghi indicano che il soggetto vivente é stato congelato o anestetizzato o ucciso per farlo stare fermo in posa.
Importante guardare anche il valore di apertura, se piccolo, quindi con profondità di campo ridotta, probabilmente é stato usato focus stacking, difficile da eseguire bene se il soggetto non é immobile perché si creano problemi di allineamento di immagini e artefatti (incluse le normali oscillazioni di un fiore in un campo). Infine utile vedere la focale impiegata: se il soggetto riempie l'inquadratura e non c'é crop (si può intuire dal formato geometrico della foto e dalle dimensioni dri lati in pixel in base al sensore della fotocamera utilizzata), allora la distanza tra lente e soggetto era per forza poca se é stata usata una focale corta (35mm, 50mm), il ché fa generalmente scappare molti soggetti viventi, se non opportunamente "trattati". |
| inviato il 28 Maggio 2019 ore 17:05
Peccato però! Si crea l'illusione di una rappresentazione reale dell'insetto, e invece... è stato "congelato".
Un po' come mettere un leone impagliato nella savana, costruire il set da sogno e poi... wow!
Vabbè che gli insetti sono cibo per tutti e quindi la loro vita non conta nulla, ma insomma... vogliamo mostrare quanto sono belli e per far ciò li surgeliamo? Un po' un controsenso, No?
Scusate il tono polemico...  |
| inviato il 28 Maggio 2019 ore 17:33
Concordo totalmente con quanto testé espresso da Skylab59 di mio, senza alcuna vena polemica chiaramente, vorrei solo aggiungere una piccola riflessione tutta mia personale: è vero, amico mio, quello che dici affermando che "gli insetti sono cibo per tutti e quindi la loro vita conta nulla" ... ma nell'economia generale dell'Universo sarebbe bene cominciare a capire che TUTTO conta NULLA ... a iniziare proprio dalla vita inutile, per non dire dannosa e deleteria, di noi essere umani
In altre parole: se in questo preciso istante un asteroide cadesse sulla Terra e d'un colpo cancellasse l'intera umanità qualcuno, non dico ai limiti dell'Universo, o su una stella lontana come Aldebaran, ma anche solo sulla Luna, si accorgerebbe di quanto accaduto? |
| inviato il 28 Maggio 2019 ore 17:36
E allora, ed è questa la mia conclusione, smettiamola di prenderci troppo sul serio e cominciamo a pensare alle cose serie ... |
| inviato il 28 Maggio 2019 ore 17:39
Fotografare gli insetti è una cosa seria, per vedere la loro bellezza e capire la loro enorme importanza.
Ma per far ciò dobbiamo rispettarli. E' una questione anche di coerenza oltre che etica.
(mia opinabile opinione, ovviamente) |
| inviato il 28 Maggio 2019 ore 20:12
Perfetto! |
| inviato il 28 Maggio 2019 ore 20:44
“ In altre parole: se in questo preciso istante un asteroide cadesse sulla Terra e d'un colpo cancellasse l'intera umanità qualcuno, non dico ai limiti dell'Universo, o su una stella lontana come Aldebaran, ma anche solo sulla Luna, si accorgerebbe di quanto accaduto? „
Il relativismo è uno dei grandi problemi dell'umanità, si finisce con il giustificare qualsiasi cosa.
Riguardo al topic, ci sono molti esempi di macro staged anche qui sul forum, e anche da utenti molto considerati.
Io sono più per le cose naturali: non faccio nemmeno foto agli insetti che dormono, li preferisco attivi. |
user23063 | inviato il 28 Maggio 2019 ore 21:24
Si, non ho volutamente fatto riferimento a celebri personaggi osannati molto qui dentro (e guai a mettere in discussione il loro operato..), per non generare polemiche sterili.
Sto organizzando una mostra fotografica (non di macro), in cui la totalità delle foto è fatta ai soggetti nel loro ambiente, quasi sempre da (troppo) lontano. Il troppo è riferito ai canoni tradizionalmente adottati dai fotografi naturalisti, perché spesso più fotografi che naturalisti, per cui conta effetto wow e il gesto tecnico, senza alcun interesse al contenuto se non dal punto di vista estetico. |
| inviato il 28 Maggio 2019 ore 22:05
Il relativismo è uno dei grandi problemi dell'umanità, si finisce con il giustificare qualsiasi cosa.
Ma anche no ... io mi limito semplicemente a prendere atto di un dato di fatto inconfutabile! |
| inviato il 28 Maggio 2019 ore 22:13
Si, non ho volutamente fatto riferimento a celebri personaggi osannati molto qui dentro (e guai a mettere in discussione il loro operato..), per non generare polemiche sterili.
Sto organizzando una mostra fotografica (non di macro), in cui la totalità delle foto è fatta ai soggetti nel loro ambiente, quasi sempre da (troppo) lontano. Il troppo è riferito ai canoni tradizionalmente adottati dai fotografi naturalisti, perché spesso più fotografi che naturalisti, per cui conta effetto wow e il gesto tecnico, senza alcun interesse al contenuto se non dal punto di vista estetico.
I personaggi celebri sono utenti di Juza oppure dei fotografi, più o meno famosi ovviamente ma che fra gli utenti di Juza sono estremamente considerati?
Questo del fotografare da molto (troppo?) lontano era il modus operandi del grande Michio Hoshino ... se ne serviva per esaltare la grandezza del paesaggio Alaskano in contrapposizione alla piccolezza di animali, che tutti sanno essere di grossa (se non grossissima) taglia, come orsi Grizzly o Alci  |
user23063 | inviato il 29 Maggio 2019 ore 7:23
Si, conosco bene Hoshino, è uno dei miei ispiratori ho anche preso una seconda copia di Hoshino's Alaska, si sa mai....
I personaggi famosi intendo utenti Juza (ce ne sono abbastanza qui da non essere necessario cercare riferimenti fuori da qui, altrimenti non finiamo più  ), anche se qualcuno è rinomato anche a livello mondiale. |
user81826 | inviato il 29 Maggio 2019 ore 8:19
Bisogna conoscere le varie specie e capire se è fattibile trovarle la mattina presto o al tramonto immobili come succede per le farfalle.
Poi che la stragrande maggioranza dei fotografi interviene in qualche maniera sull'animale è cosa certa, basti pensare che anche diversi di quelli tra i più "rispettosi" dell'animale non si fanno troppi problemi a spostare un rettile od un anfibio di qualche metro per metterlo in posa se sanno che più di tanto non gli rompono le scatole.
Personalmente non giudico, so già che molti fanno delle scelte diverse dalle mie per chissà quali motivi, semplicemente se riesco preferisco dare priorità alle foto che so come sono state ottenute, tutto qua. |
| inviato il 29 Maggio 2019 ore 15:39
Dipende sicuramente anche dal tipo di animali (soprattutto alcuni animali con apparato pungente succhiante possono stare immobili per molto tempo a nutrirsi, altrimenti varie foto nei link sono di mantidi che si possono trovare ferme dato il loro tipo di caccia che è di appostamento con scatto quando la preda è vicina) ed inoltre dal momento della giornata e dalla giornata in sé, quando è freddo gli artropodi tendono a muoversi molto meno o anche a stare fermi, in quest ultimo caso è possibile fare delle foto anche per periodi di tempo abbastanza lunghi con il soggetto sempre uguale. |
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