| inviato il 20 Maggio 2019 ore 17:07
Personalmente mi sembra un ginepraio universale.
Dai casi riportati,personali e non,vien da dire che il mondo è più piccolo di quello che si pensa.
Pensiamo anche alla musica,ai diritti Tv di eventi sportivi,tanto per dire i due casi più ecclatanti.Una capillarità di effrazioni mostruosa,difficile da controllare singolarmente.
Debellare i furbetti è mera utopia ma rendere la vita più difficile si!
Tecnicamente posso scaricare qualsiasi foto da ovunque.Firma e data a meno che vengono messi a centro immagine possono essere tagliati tranquillamente da chiunque |
| inviato il 20 Maggio 2019 ore 17:18
"Mah, perdonate il controcorrente, ma io sarei contento se usassero una mia foto per qualcosa..."
È poco perdonabile. Io ho dato il via libera ogni volta che mi è stato chiesto. Se lo fanno di testa loro cambia, altrochè... |
| inviato il 20 Maggio 2019 ore 18:18
Quello che ho capito io è che sulla foto deve essere presente il nome del fotografo con l'anno dello scatto. Non vengono menzionati metadati o foto stampate ecc (anche perchè sulla foto stampata avrebbe meno senso dato che si sa a chi la si consegna)
Porre il proprio nome e l'anno in piccolo in un angolo non vedo come possa disturbare così tanto la visione della foto.
Tra l'altro se chi usa la foto senza consenso dovesse provvedere a rimuovere la firma non sarebbe altro che la conferma della sua malafede |
| inviato il 20 Maggio 2019 ore 19:26
Comunque il problema non è determinato tanto dal fatto che nome e anno possano essere ritagliati o coperti con un clone, quanto il fatto di poter dimostrare che siano presenti sulla prima pubblicazione in ordine di tempo; ad esempio, se il furbetto pubblica la nostra foto "dopo" che noi l'avevamo regolarmente postata (con tanto di simbolo di copyright, nome e anno) qui su Juza, ha voglia ad arrampicarsi sugli specchi, perché farà sempre fede la prima data di pubblicazione; a quel punto dovrebbe dimostrare che noi gli abbiamo concesso, nero su bianco, i diritti.
Siccome nel passaggio tra software vari i metadati vanno quasi sempre persi, anche perché non esiste uno standard internazionale unico per tutti i software, meglio metterli "in chiaro" in un angolo dell'immagine, magari abbassandone l'opacità quel tanto che risultino leggibili senza infastidire. |
user183868 | inviato il 04 Giugno 2019 ore 18:10
“ Qualcuno ha presente fattispecie specifiche nella giurisprudenza? „
Ciao Ale, non conosco e non ho mai approfondito la materia specifica, ma sono portato a pensare che non ci sia un orientamento giurisprudenziale costante.
Se questo non bastasse, bisognerà tener presente anche le normative europee più recenti e recepite dal nostro ordinamento.
Infine ricorda che la legge non è mai uguale per tutti. 
Non intendo scoraggiarti, ma solo ricordartelo. |
user23063 | inviato il 04 Giugno 2019 ore 19:24
Comunque da che mondo è mondo i pittori hanno sempre firmato e datato i loro quadri, e non in un angolino con opacity a 0.5  e non mi sembra che nessuno si sia mai lamentato. Perché con le foto dovrebbe essere diverso?? |
| inviato il 04 Giugno 2019 ore 20:14
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user109536 | inviato il 04 Giugno 2019 ore 21:51
Dal momento che mettiamo le nostre foto ovunque dobbiamo essere coscienti che qualcuno ce le può prendere e utilizzare e non dobbiamo essere così ingenui da pensare di potergli fare causa ed ottenere qualcosa. I tribunali hanno altre cose da fare e una foto rubata non è sicuramente cosa prioritaria.
Facciamocene una ragione. |
user183868 | inviato il 05 Giugno 2019 ore 9:37
Beh... dipende da molti fattori... in Italia si può essere condannati anche per uno sguardo   |
| inviato il 05 Giugno 2019 ore 10:56
Io sono in causa con un "giornale locale" che anni fa prese una foto dal mio profilo con tanto di Firma, tagliata e ripostata su un loro articolo, ho fatto denuncia presentando jpeg + raw + un video della loro pagina + screen con data e ora, i "presunti furbi" dopo l'avviso hanno anche cancellato l'articolo... |
user109536 | inviato il 05 Giugno 2019 ore 11:14
Raccontaci poi com' è andata o come andrà a finire ! |
| inviato il 06 Giugno 2019 ore 9:46
si raccontaci com' è andata a finire @Madrano |
user160348 | inviato il 06 Giugno 2019 ore 10:15
Vi racconto un episodio che mi é capitato nel 2015.
Dopo il mio trasferimento in Provenza, ho iniziato a visitare il territorio e prendere foto (come normale che sia ), una mia vicina di casa era una responsabile della promozione territoriale all'ufficio del turismo della cittadina dove ero residente (in seguito ho cambiato luogo).
Un giorno mi contatta e mi chiede se potevo essere interessato a partecipare ad una expo collettiva all'ufficio del turismo, tema "la lavanda".
Gli rispondo "perché no" e lei mi chiede di fornire loro delle maquettes delle mie foto e loro avrebbero scelto quelle che rientravano nel tema della lavanda del territorio.
Detto fatto, scelgono 6 foto, faccio stampare 50x75 e incorniciare e le consegno a loro per preparare l'expo.
Vado al "vernissage" (inaugurazione) dell'expo, con tanto di articolo sul quotidiano locale, poi tutti a casa.
L'expo restava un mese.
Dopo circa 2 settimane, mi faccio un giro all'UT e quando entro dopo aver detto buongiorno, vedo un tipo tutto indaffarato a fotografare tutte le foto esposte e particolarmente le mie, a quel punto con il vulcano nella testa mi piazzo tra lui e una mia foto che stava fotografando e gli dico in modo molto deciso "se vuole le foto di lavanda, se le vada a fotografare sul terreno, altrimenti le MIE foto sono in vendita".
Come niente fosse si gira e sene va.
A quel punto mi rivolgo alla responsabile e gli dico "scusa ma voi non dite niente?"
E lei mi risponde con aria innocente "ma non possiamo maltrattare la gente........." (velo pietoso)
Finisce l'expo, ritiro le mie foto e dopo circa una settimana ritorno all'OT per chiedere se avevano info riguardo un evento locale e appena entrato la mia attenzione viene attirata da un manifesto bello grande e molto ben esposto con le mie foto, mi avvicino e con mio stupore era una pubblicità ai workshop di una fotografa del posto che aveva un negozio.
A quel punto, chiamo la responsabile e con una violenta iniezione di adrenalina al cervello, gli dico di far venire subito il direttore.
A quel punto, l'omino che mi si para di fronte con fare arrogante (non é difficile incontrarne in Francia) mi dice che é normale perché devono fare pubblicità ai negozianti locali e che era mio interesse perché altrimenti nessuno avrebbe mai saputo della mia esistenza.
La mia reazione fu di strappare il manifesto dal muro appallottolarlo, prendergli la polo per il collo, tirare a tutta forza per allargarla e ficcargli il manifesto appallottolato dentro fino in fondo alla cinta dei pantaloni e ributtare il tipo indietro dicendogli dritto negli occhi che se avessi sentito ancora parlare di lui gli avrei fatto maledire la sfiga di essere francese.
Inutile dire che non sentii mai più parlare del loro manifesto, con il loro OT non ebbi più nessun rapporto, con la mia vicina men che meno e quando mi capito' di incontrare il tipo, sistematicamente si diede da fare per cambiare strada molto velocemente.
Bisogna smetterla di fare sempre quelli che sono dalla parte del torto, che sia per passione o per lavoro, svegliatevi che é ora, si stratta sempre di nostra fatica e deve essere rispettata, cosa direste se andassero a fare a gratis per volontariato il vostro lavoro perché per loro é una passione ?
Dove lo mettiamo la mancanza di rispetto per la nostra persona? |
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