| inviato il 19 Maggio 2019 ore 0:08
Scusate ma mi è sorto un dubbio, escludendo gli automatismi e quindi lavorando in manuale, ogni flash ha il suo trigger oppure i trigger si possono utilizzare su flash diversi (esempio trigger yangnuo con flash nikon o neweer o addirittura canon)? |
| inviato il 19 Maggio 2019 ore 6:35
Lavorando in manuale, puoi utilizzare anche flash di marche diverse (io, ad esempio, utilizzo un Godox per Sony, un Meike per Nikon, e due Neewer generici). |
| inviato il 20 Maggio 2019 ore 0:36
Ho trovato usati e presi questi:
https://www.amazon.it/gp/product/B075884F7L/ref=ppx_yo_dt_b_asin_title
+ombrelli ottagonali (quadrati sarebbe stato meglio..., ottagonali vanno meglio per ritratto) con attacco bowens, mentre come trigger in dotazione c'è questo.
https://www.amazon.it/Neewer-RT-16-433-Hz-16-canali-trasmettitore-rice
Se qualcuno ha esperienza e mettermi in guardia sui difetti e rischi riscontrati, almeno sarò un po' preparato.
Sono cosciente che si tratta di roba low cost e non pro o semipro, ma mi sono costati meno anche di soluzioni a flash cobra manuali, unico svantaggio è che non sono così comodi da portarli fuori da uno studio... 
Qualcuno conosce dove trovare tutorial o guide su come iniziare a impostare il lavoro su questi tipo di flash?
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| inviato il 20 Maggio 2019 ore 10:01
sì non so francamente quanto tu abbia fatto bene a comprare roba di quel tipo usata, d'accordo che li avrai pagati una miseria, ma rischi che ti diventino velocemente soldi a fondo perduto. |
| inviato il 20 Maggio 2019 ore 10:33
più che altro una domanda, forse inopportuna, che mi sorge spontanea, ma per cosa ti serviranno queste luci? perchè vedo tanta indecisione in quanto scrivi, visto il genere fotografico non sarebbe stato il caso di partire con set più semplici (come per esempio 2-3 flash manuali + diffusori) e mano a mano espandersi ? magari lo hai già fatto e lo hai scritto, ma dalla quantità di dubbi non sembra. |
| inviato il 20 Maggio 2019 ore 10:58
In realtà si tratta di 2 flash manuali con diffusori, solamente più potenti e meno trasportabili.
Al momento li utilizzerò per foto di bottiglie, oggettistica e cose del genere (sicuramente sono molto più che sufficienti....). Volendo anche a persone, non le ho mai fatte perché con le luci attuali compariva il mosso.
Il vantaggio principale che ci vedo è la presenza della luce pilota che mi permetterebbe di avere fin da subito l'impatto della luce sull'oggetto (soprattutto per imparare a gestire i riflessi e l'incidenza della luce che sono le cose più problematiche).
Gli svantaggi più grossi che vedo rispetto a dei flash cobra sono:
- Trasportabilità
- Ingombro
- La difficoltà di uso in esterni (diciamo pure anche impossibilità...)
I vantaggi che ho considerato sono:
- Possibilità di espansione con la potenza utilizzabile anche per foto alle persone a figura intera con bank
- Presenza di luce pilota
- Costo di acquisto (va considerato che anche per i flash cobra oltre ai lampeggiatori e trigger bisogna comunque aggiungere staffe bowens, softbox, pile, ecc.).
- Presenza già di attacchi bowens che permettono di utilizzare altri modificatori di luce
Cosa che non ho detto prima è che ho comunque la possibilità di restituirli. |
| inviato il 23 Maggio 2019 ore 13:29
I flash sono arrivati, sinceramente sono soddisfatto temevo peggio....  , adesso li proverò (e mi proverò) per bene. Devo capire bene come regolare la potenza. Per fare questo pensavo che mi farebbe comodo un esposimetro a lettura flash e luce incidente onde evitare di fare troppe foto di prova. In giro si trovano gli esposimetri Quantum Calcu Flash che sembra siano buoni a prezzi (sull'usato) bassi. Qualcuno li conosce oppure ha delle alternative da consigliarmi? |
| inviato il 23 Maggio 2019 ore 14:02
Ormai hai fatto ma credo tu abbia fatto bene, le luci da studio hanno una versatilità che con i flash a slitta non avrai mai, soprattutto per lavorare con gli accessori per modificare la luce, tipo softbox di grandi dimensioni (180 cm di diametro, ad esempio). Un po' alla volta ti farai uno studio versatile
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| inviato il 23 Maggio 2019 ore 14:28
@Mtdbo
E' la stessa considerazione che ho fatto io... poi se un giorno non li userò più o li rivendo o li dono a qualche fotoclub!!!
Ora cerco l'esposimetro.... |
| inviato il 23 Maggio 2019 ore 14:31
per quel tipo di attività non so quanto senso abbia prendere un esposimetro, se non ricordo male il tuo scopo è la still life, non ritratto. Quindi per forza di cose per ottenere effetti particolari non potrai basarti sui crudi dati di un esposimetro, delle prove dovrai sempre farle. Poi visto che il tuo ambiente di lavoro è confinato farai presto ad acquisire dimestichezza con i corretti parametri. |
| inviato il 23 Maggio 2019 ore 14:43
“ Ora cerco l'esposimetro....Cool „
“ per quel tipo di attività non so quanto senso abbia prendere un esposimetro „
è abbastanza vero, con le digitali. Però l'esposimetro, se lo usi bene, ti evita di dovere compensare poi in post introducendo rumore.
Io ho questo, più o meno, acquistato circa 25 anni fa, ancora funziona |
| inviato il 23 Maggio 2019 ore 14:46
Tanto tempo fa, in un galassia lontana lontana, l'esposimetro era fondamentale "bilanciare" le luci nello still-life. Forse più che in ritrattistica.
Allora si usava una strana cosa chiamata pellicola... e le polaroid, care come il chinino, venivano usate come materiale di controllo prima dello scatto.
Oggi con il digitale si tende a fare uno scatto in più, tanto non costa nulla...
Leggendo che vuole fare bottiglie e oggettistica mi permetto di consigliare la ricerca schemi di luce e libri sull'argomento. Oltre che all'acquisto dell'esposimetro.
Ovviamente uno poi fa quello che vuole.
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| inviato il 23 Maggio 2019 ore 15:11
Io sono di vecchio stampo. Le cose le voglio capire e provare. E' chiaro che con il digitale abbiamo la possibilità di fare prove, scatti ecc. A maggior ragione nello still life.
L'esposimetro però credo sia uno di quegli strumenti non tanto indispensabili per fotografare, ma molto utili dal punto di vista didattico e nel percorso di costruzione del proprio metodo fotografico, potrei utilizzarlo anche solamente 1 volta o 2 come farlo diventare un'abitudine.
E' come il cartoncino del grigio medio, "tanto in post la taratura del bianco si sistema". Io ho visto che tarare il bianco prima dello scatto in macchina è comodissimo e ti evita di stare a calibrarlo ad occhiometro alla ricerca del grigio giusto dove fare il click, oppure inserire più o meno la temperatura del tuo ambiente di lavoro (credo che le lampade o flash non siano così precisi).
Penso anche che tutti questi ragionamenti all'atto pratico per un amatore servono a poco, tanto poi non si stampa o si pubblica poco, però solamente il fatto di poterne parlare e farci delle riflessioni è una crescita personale. E poi sinceramente mi scoccia essere passivo alle scelte degli apparati tecnologici anche se ahimè sarà sempre peggio (o meglio... chissà). |
| inviato il 23 Maggio 2019 ore 15:17
Se vai sul canale youtube di AProma store ( distributore sekonic ) trovi dei video tutorial sugli esposimetri esterni.
Al netto del fatto che vogliono venderti il loro prodotto potrai verificare la differenza nella misurazione della luce tra i vari tipi di esposimetro, luce riflessa o incidente.
Aggiungendo qualche guida allo still life dovresti poteri evitare acquisti inutili. |
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