| inviato il 14 Maggio 2019 ore 13:37
“ Questo è un altro aspetto interessante dei sistemi sas (software as a service) che chi ha accolto favorevolmente la formula dell'abbonamento, probabilmente non aveva considerato. „
Per me la logica SaaS è pericolosissima. E lo è ancora di più in altri contesti: per capirci, alla fine passare da PS a CaptureOne o a Darktable rimane comunque una cosa fattibile, per quanto fastidiosa (e costosa in termini di tempo e non solo). Alla fine PS e LR lavorano dei file in un formato non proprietario Adobe. Pensate invece a software che generano dei file in formato proprietario non apribile da prodotti della concorrenza (o apribili con grossissime limitazioni): in quel caso abbandonare il software a cui ci si era "abbonati" potrebbe causare l'impossibilità di accedere ai lavori fatti magari per anni. Follia.
Purtroppo però sono formule di licenza sempre più diffuse, anche se legano sempre di più mani e piedi ai produttori. |
| inviato il 14 Maggio 2019 ore 14:12
Vediamo quanti passeranno a Gimp.  |
| inviato il 14 Maggio 2019 ore 14:35
Da quello che leggo dalle fonti più affidabili disponibili (forum adobe) la questione si riassume così:
- chi ha comprato una licenza, di qualunque prodotto, non ha ovviamente nessun problema. L'ovviamente è dovuto al fatto che c'è una licenza d'uso che garantisce l'uso perpetuo (pur senza avere diritto ad aggiornamenti).
- chi ha la sottoscrizione a CC e usa la versione più recente o quella appena prima, nessun problema.
Chi resta fuori da questi elenchi?
Quei pochi che hanno installato qualche prodotto in virtù della sottoscrizione a CC e, per ragioni varie, hanno deciso di non aggiornare le installazioni, mantenendo versioni vecchie. In questi particolarissimi casi ( soggetti che pagano per avere un servizio di aggiornamento del sw e poi scientemente non lo usano), Adobe fa sapere che le versioni vecchie installate potrebbero avere componenti di terzi dei quali sono scaduti i diritti d'uso e quindi vanno disinstallate e aggiornate. Sulle nuove versioni, questi componenti sono stati sostituiti da versioni proprietarie e quindi, proprio grazie al fatto che la sottoscrizione permette l'aggiornamento continuo, il problema del copyright non si presenta.
|
| inviato il 14 Maggio 2019 ore 14:48
“
io l'unico plug-in che uso è Nik ... ed effettivamente ha messo di funzionare su LR aggiornato da qualche settimana. invece continua ad andare su PS. parlo del nik gratuito quando era di google. che cmq uso davvero poco „
Vero, anche il mio vecchio 5.7 acquistato in bundle con non so più quale "cosa", ha gli stessi problemi, ma è un problema che credo sia legato più a Win10 che a LR, visto che le stesse difficoltà le ho utilizzando la suite stand alone a 64bit. La versione 32bit funziona normalmente ma non sono riuscito a collegarla ad LR. Tra l'altro, credo che lo disintallerò quanto prima, ormai uso altri sw e non ha senso tenere troppi programmi dello stesso tipo sul pc, almeno per quanto mi riguarda.
Carlo |
| inviato il 14 Maggio 2019 ore 14:57
“ Per me la logica SaaS è pericolosissima. E lo è ancora di più in altri contesti: per capirci, alla fine passare da PS a CaptureOne o a Darktable rimane comunque una cosa fattibile, per quanto fastidiosa (e costosa in termini di tempo e non solo). Alla fine PS e LR lavorano dei file in un formato non proprietario Adobe. Pensate invece a software che generano dei file in formato proprietario non apribile da prodotti della concorrenza (o apribili con grossissime limitazioni): in quel caso abbandonare il software a cui ci si era "abbonati" potrebbe causare l'impossibilità di accedere ai lavori fatti magari per anni. Follia.
Purtroppo però sono formule di licenza sempre più diffuse, anche se legano sempre di più mani e piedi ai produttori. „
E' una cosa su cui meditare e di cui avere, giustamente, paura.
Personalmente sono passato a sw liberi (Darktable, Rawtherapee, Gimp) , ma non sono un professionista, ho tempo da perdere e mi diverto ad imparare cose nuove; per tutti gli altri potrebbe essere motivo di rabbia e di frustrazione, chissà che tutto questo non porti a qualcosa di buono.
Aggiungo: ho diverse immagini scattate negli anni con macchine sempre diverse, sto' maturando la decisione di utilizzare i software proprietari dei vari marchi per sviluppare i Raw per evitare problemi di compatibilità che si possono (e si sono) verificare su macchine appena messe in commercio dove, a seconda del sw utilizzato, ho ottenuto risultati diversi, anche in modo "pesante".
Carlo |
| inviato il 14 Maggio 2019 ore 15:02
Ma non può essere anche un modo per stoppare le registrazioni di versioni crakkate? |
| inviato il 14 Maggio 2019 ore 15:08
“ Ma non può essere anche un modo per stoppare le registrazioni di versioni crakkate? „
Non credo che chi utilizza versioni, come dici tu, crakkate si spaventi molto per una minaccia di illegalità
Carlo |
| inviato il 14 Maggio 2019 ore 17:01
@ CarloOz: spaventare no di certo.
Magari complicargli la fruizione illegale sì |
| inviato il 14 Maggio 2019 ore 17:36
Tanto Adobe sa quante copie ci sono senza licenza, con dati allegati e statistici.
Tanto in futuro l.'eleborazione sará server side quindi o paghi o non elabori.
Revocando la licenza per prodotti vecchi, rendendoli non disponibili, si toglie dagli impicci le sub licenze ed evita di pagare. |
| inviato il 14 Maggio 2019 ore 17:38
“ Magari complicargli la fruizione illegale sì „
la battaglia agli hacker è una battaglia persa, il fatturato l'adobe lo fa su i professionisti che devono avere le licenze in ordine |
| inviato il 14 Maggio 2019 ore 18:08
Se vuoi usare LR o PS crakkato... non sono certo questi i problemi che ti fermano.
Sicuramente Adobe si sarà fatta i suoi conti sia su questa decisione sia sul "test" per verificare gli aumenti fatto giorni fa. La mia sensazione è che con la politica adottata finora Adobe aveva catturato una pletora di persone che fino a quel momento non aveva mai pensato di usare versioni "legali" di PS/LR (sarei curioso di sapere, 10 anni fa, quanti utenti "non pro" avevano comprato una licenza da mille e passa euro di PS... credo assai pochi) e che invece da qualche anno pagava i 10 euro e rotti mensili per non avere scocciature con crack e roba simile. Ora, con questi mutamenti e con la paventata possibilità di aumenti, penso che più di una persona si "arrangerà" (capisciammè) o passerà ad altre soluzioni (free e non solo), che oggi, a differenza del passato, non mancano.
Forse la mole di soldi che arriva dagli utenti "amatori" non è per lei così importante. |
| inviato il 14 Maggio 2019 ore 18:32
come ho gia detto adobe sono furbi e pocco serii ,purtroppo non ce alternativa per cambiare |
| inviato il 14 Maggio 2019 ore 21:10
“ ,purtroppo non ce alternativa per cambiare „
Beh, oddio... il fatto che sia diventato una specie di standard non significa che sia il meglio, dipende da quello che serve al fotografo. Il fatto stesso che vengano usati molti plug-in (o add-on) dovrebbe significare che non è così completo come si tende a credere.
Certo, se il tuo editor vuole PS perché non sa' usare altro, beh, questo è un problema diverso.
Nei mex precedenti vengono citati diversi programmi validi, sia a pagamento che gratuiti, dipende, come ho già scritto, da quello che si desidera ottenere e dalla piattaforma su cui si opera.
Che poi sia una menata rifare i lavori già eseguiti perché le compatibilità tra sw è una chimera... sono assolutamente d'accordo.
il metodo ad abbonamento può essere comodo, ma forse dovremo chiederci perché i sw costino così tanto anche se, in genere, sono solo degli ammodernamenti di qualcosa già esistente.
Chiaro, questo è il mio pensiero, e io non ho la verità in tasca.
Carlo
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