| inviato il 24 Maggio 2019 ore 9:47
“ Se devo pagare uno che mi fa tenere i miei file sul suo HD, tanto vale un NAS „ Uhm... ni, perchè anche con il NAS non ho la garanzia di avere tutti i dati al sicuro. Il NAS è una bella cosa, certo, ma anche se ne prendi uno a 4 dischi, con copia ridondante, ci sono alcuni casi in cui non hai la garanzia che i dati siano salvati e/o recuperati del tutto. Ad un mio cliente si è fritto uno dei dischi del suo Nas a 4 dischi, ma a niente sono serviti i vari tentativi per ricostruire e recuperare il volume: dati andati. Portato il Nas in un negozio specializzato in assistenza dischi (o almeno era quanto intendevano loro), la prima cosa che han fatto è stato perdere definitivamente il volume di dati. Da allora, NAS + hard disk esterno, connesso al NAS, con copia di backup del Nas al suo interno. Il cloud, a questo punto di vista, se uno ha una buona velocità di upload, potrebbe essere una buona scelta. Non devi fare il backup del backup... |
| inviato il 24 Maggio 2019 ore 10:16
Gianluca, i cloud non sono altro che dischi ridondanti. La sicurezza in più che offrono è la doppia alimentazione, la doppia ubicazione, l'antintrusione, la prevenzione incendi, il monitoraggio, ecc, ecc, Se vuoi sti servizi è logico che li devi pagare. Però se gli cade un meteorite sui server, mica ti ritrovano i file |
| inviato il 24 Maggio 2019 ore 10:20
Quella dei 64 euro l'ho citata perchè in azienda usiamo più di un programma della suite, e tantovale prenderli tutti. Se ne vuoi uno solo sono 25 euro. Se usi Photoshop e lightroom, ecco che stai a 50 |
| inviato il 24 Maggio 2019 ore 10:31
“ Quella dei 64 euro l'ho citata perchè in azienda usiamo più di un programma della suite, e tantovale prenderli tutti. Se ne vuoi uno solo sono 25 euro. Se usi Photoshop e lightroom, ecco che stai a 50 „ Si, concordo con te, avendo fatto lo stesso ragionamento in un periodo in cui mi servivano sia Indesign che Illustrator. Periodo poi passato, assieme al cliente. Lì ti rendi conto che l'affitto non è così malvagio, in alcune occasioni: usi solo quando effettivamente ti serve, e il prezzo che paghi è irrisorio rispetto a quello che guadagni. Sul meteorite concordo con te. Che poi non sai mai quello che ti può capitare! Comunque noi adesso la buttiamo sul ridere, ma un amico bancario mi diceva che hanno dei server delocalizzati in diverse zone del mondo, proprio per evitare problemi di meteore e piogge di detriti. |
| inviato il 24 Maggio 2019 ore 10:59
Io ho guardato il sito di Adobe con motore di ricerca Google Crome e il prezzo è sempre il solito. |
| inviato il 24 Maggio 2019 ore 11:03
Si, hanno la doppia localizzazione apposta. Pure aruba che ti vende cloud, web, emai, pec ecc. ha tutto su server doppi delocalizzati. Anni fa fece scalpore un incendio ai server di aruba. Hanno risistemato tutto in men che non si dica. Puoi addirittura sciegliere la località che preferisci |
| inviato il 24 Maggio 2019 ore 11:33
“ Si, hanno la doppia localizzazione apposta. Pure aruba che ti vende cloud, web, emai, pec ecc. ha tutto su server doppi delocalizzati. Puoi addirittura sciegliere la località che preferisci „ Nota a margine: se vi immaginate il cloud come un sistema di storage dove un file viene depositato, così com'è , su un "disco 1" di un "server 1", poi per sicurezza su un "disco 2" di un "server 2" (ed eventualmente su un "disco 3" di un "server 3" e via dicendo) beh, non è così, almeno non è così per i grossi player del settore (Google Drive, Microsoft One Drive, Dropbox, Amazon Cloud e via dicendo, chiaro che il provider "casareccio" di servizi cloud può anche decidere di memorizzare i file su pennette USB ). I dati memorizzati "sul cloud" di solito vengono gestiti da file system distribuiti che - semplifico per dare l'idea - sparpagliano i nostri file in giro per la rete. Niente ci garantisce (anzi, succede praticamente sempre il contrario) che due nostri file che sulla nostra macchina abbiamo nella stessa cartella Dropbox, siano memorizzati su uno stesso server remoto da Dropbox. In generale si può dire che probabilmente anche un singolo file presente nel nostro PC non sia memorizzato "per intero" su una singola macchina remota, ma potrebbe venire "spezzato" in vari tronconi distribuiti su macchine differenti. Tanto per buttare lì dei nomi di quello di cui sto parlando, fate qualche ricerca al volo relativa a Google File System, HDFS e "roba" simile. Il mondo cloud/bigdata è una cosa che con il mondo "tradizionale" che siamo sempre stati abituati a conoscere, non c'entra più molto, si adottano paradigmi completamente differenti (stessa cosa riguarda ad esempio anche il mondo DB dove un HBase o un MongoDB, con un "tradizionale" DB Oracle o SQL Server di Microsoft non c'entrano praticamente niente, e non solo perché sono DB di tipo NoSQL ma anche perché nascono per lavorare su ambienti distribuiti). PS: La località te la fanno scegliere di solito per questioni legali. Anche qui esempio molto semplice (e semplificato): se si esegue la conservazione sostitutiva dei propri documenti con valenza fiscale utilizzando provider che forniscono servizi in cloud, per legge i dati devono fisicamente essere su server italiani o di nazioni che hanno accordi con lo stato italiano, questo perché in caso di richiesta di verifica da parte degli organi preposti, deve essere sempre possibile accedere ai suddetti dati. Ma questo non vuol dire che esista un indirizzo "via pinco pallo 15, palazzina B, piano terra" dove se vado trovo un disco che posso smontare, portarlo a casa, montarlo su box usb, collegarlo al PC e dentro trovarci tutti i miei dati. |
| inviato il 24 Maggio 2019 ore 11:57
E' chiaro Balza Il problema è parlarne in termini comprensibili a tutti, quindi per semplificare dico che preferisco il mio hd piuttosto che pagare quello di ondrive. So anche il fatto della scelta della località, però noi (come azienda) l'abbiamo scelta giusto perchè c'era l'opzione. Per il resto, così come non uso mai un antivirus a pagamento sul mio computer di casa perchè so come muovermi, così preferisco consevare i dati localmente (cioè proprio nel locale dove ci lavoro) perchè so come fare. |
| inviato il 24 Maggio 2019 ore 12:05
“ Per il resto, così come non uso mai un antivirus a pagamento sul mio computer di casa perchè so come muovermi, così preferisco consevare i dati localmente (cioè proprio nel locale dove ci lavoro) perchè so come fare. „ Non la prendere come una gufata di proporzioni epiche ma purtroppo anche i ladri sanno come fare. Il motivo per cui non conservo SOLO a casa i dati (tra cui le foto) è principalmente legato ad un eventuale furto: nel caso puoi anche avere 300 copie differenti, ma se sono tutte nello stesso luogo, rischi di dirgli ciao ciao. Poi repliche remote si possono fare in tanti modi, dal cloud a dischi conservati in altri luoghi (ma in questo secondo caso bisogna stare attenti al fatto che siano sempre allineati con i dati che si hanno a casa/ufficio: se i dati variano raramente è facile, se i dati cambiano spesso, non sempre è agevole tenere le copie di backup remote allineate). |
| inviato il 24 Maggio 2019 ore 12:15
Vabbè che la tecnologia ha il suo costo, ma non ce lo vedo un ladro che mi entra in casa e invece di rubare l'oro si porta via una scatola bianca sconosciuta. Piuttosto, se ha tempo e braccia, si porta via il computer o preferibilmente la tv lcd. Piuttosto temo il meteorite di cui sopra Comunque "certi" dati, li metto anche io sul cloud e sarebbe da scemi non farlo, visto che è gratis e ti permette di usarli altrove. |
| inviato il 24 Maggio 2019 ore 12:47
Secondo me se vendessero Bridge + ACR a 50 euro farebbero soldi a palate. Tutti i crack, o quasi, sparirebbero. |
| inviato il 24 Maggio 2019 ore 13:14
I crack non spariranno mai e non vedo il perchè debbano sparire. I controlli vanno fatti sugli utilizzatori professionali. Se hai la licenza bene, altrimenti ti faccio una multa che di licenze te ne compravi un centinaio. Per gli utenti occasionali, che non sono controllabili, fai un prezzo popolarissimo e qualcuno che lo compra lo trovi. Quello che è assolutamente sbagliato (ed office l'ha dimostrato) è vendere abbonamenti a prezzi assurdi. Io 150 euro te li do, ma una tantum, non una volta al mese per SEMPRE! |
| inviato il 24 Maggio 2019 ore 13:18
Ma se noi usassimo tutti la suite intera craccata, chi cavolo ci verrebbe mai a controllare e multare? Del resto non possono proibire a nessuno di pubblicare il crack su internet. E' legalissimo spiegare come si fa e fornire gli strumenti, il reato è nell'usare il programma craccato, non nel far vedere come si fa a craccarlo! |
| inviato il 24 Maggio 2019 ore 14:18
Io in casa ho un nas con due dischi in raid 1 (copia speculare). Un volta alla settimana faccio un backup su due dischi che tengo normalmente scollegati. Una volta al mese faccio un ulteriore backup su due dischi che tengo in ufficio. La copia, solo delle foto, sul cloud di Amazon è per praticità per poter avere sempre in linea l'archivio. Il nas con i dischi in raid, non è una forma di backup, ma la maniera di continuare a lavorare se il disco si guasta. Il backup si effettua con copie periodiche su supporti sicuri. |
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