| inviato il 02 Maggio 2019 ore 11:38
Buongiorno, vorrei in questo thread riportare la mia prima esperienza di fotografia analogica e di sviluppo del rullino a casa, sperando che sia di interesse e forse aiuto per qualcuno. Dunque, un mese fa circa ho trovato in un mercatino una macchinetta simpatica ma non certo professionale: si tratta di una Olympus (partiamo bene con un buon produttore) modello TRIP 35 (e qui invece siamo nella fascia bassa, bassissima di Olympus). La Olympus TRIP 35 è stata prodotta tra la fine degli anni '60 e i primi anni '80 in molte migliaia di esemplari, ha di buono una lente 40mm f/2.8 Zuiko abbastanza limpida, e si avvale di un esposimetro al selenio alimentato dall'energia solare. E' una punta-e-scatta progettata per i turisti di quegli anni, non servono batterie quindi non si rimane mai a piedi, l'unica cosa che deve fare il fotografo è selezionare gli ISO della pellicola (nel mio caso 400) e approssimativamente la distanza del soggetto tramite una ghiera che riporta un mezzobusto, due persone, tre persone, una montagna. La fotocamera scatta solo a due velocità, 1/40 e 1/250, quale delle due lo decide la macchina in base ai parametri dell'esposimetro. Il mirino è abbastanza ampio e chiaro, in basso ha una finestrella che permette di vedere la distanza impostata sull'obbiettivo senza staccare l'occhio dal mirino stesso. Si tratta di una rangefinder, quindi bisogna tener conto che non si vede nel mirino ciò che esattamente verrà impresso sulla pellicola, ma per l'uso previsto di questa macchinetta non è un gran problema, comunque la cornicetta riportata nel finder è abbastanza fedele all'immagine finale. Il mio esemplare, pagato la bellezza di 50 (!) euro, era in ottimo stato, direi pari al nuovo o quasi, eccolo
Ho quindi caricato un rullino Ilford HP5 Plus 400 e ho cominciato a scattare. A dire la verità, non ero interessato a fare "buone" foto, ma più che altro a vedere che ne veniva fuori, anche perchè nello stesso momento ho deciso di provare a sviluppare, in b/n, a casa. Facendola breve, ieri ho sviluppato il mio primo rullino, con mezzi veramente primitivi e senza molta cura (volumi dei prodotti, tempi e temperature calcolati a spanne) tanto ero sicuro che alla prima prova non sarebbe venuto fuori niente. Con una certa sorpresa invece il rullino si è sviluppato, anche se non si tratta certo di uno sviluppo eccelso, anzi neanche sufficiente (migliorerò, spero). Posto due foto (alcune sono francamente non-postabili) la prima tra quelle venute meglio, la seconda tra le peggiori. Ah, per la scansione dei negativi ho fatto un piccolo marchingegno usando due lastre di vetro e scattando con il cellulare, poi lavorando sul negativo con Snapseed. Devo dire che i difetti le rendono, almeno ai miei occhi, in certo modo interessanti, sembrano proprio le foto (brutte assai) che facevano i nostri padri in vacanza negli anni '60. Insomma è come assaggiare ...che ne so...un bicchierino di Marsala o di Rosolio; emergono dei ricordi in certo modo piacevoli, a dispetto del fatto che le bevande fanno schifo :-) La soddisfazione di vedere il primo rullino sviluppato da soli in cantina è comunque stata tanta, vi consiglio di provare. Bando alle ciance, ecco le foto. Grazie per l'attenzione :-)
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| inviato il 02 Maggio 2019 ore 12:25
In pratica hai messo il negativo tra due lastre di vetro, e l'hai rifotografato? Bellissima idea, e ti dirò che la foto del cagnolino dietro la rete, ha un qualcosa di particolare ( il rumore dell'analogico). Comunque é davvero una lavorazione interessante |
| inviato il 02 Maggio 2019 ore 12:55
La trip 35 e stata la macchina con qui ho scattato la mia prima foto, oltre 40 anni fa che ricordi Buon lavoro comunque |
| inviato il 02 Maggio 2019 ore 13:41
Grazie per i vostri commenti :-) Gaetano: si, ho messo il negativo tra due lastre di vetro, che ho posizionato sopra una cornice da quadri alta circa 3 cm. Poi ho messo il tutto sullo schermo in orizzontale del mio portatile, settato su una pagina di Word completamente bianca. Così avevo una bella luce bianca diffusa da sotto (non provare a mettere il negativo direttamente sullo schermo, l'ho fatto e si vedono i pixel nella foto!). Quindi ho usato una scatoletta di legno (ma si possono usare anche ad esempio due scatolette di tonno, ecc.) per sostenere lo smartphone (Galaxy S9 Plus) ad una distanza di circa 5 cm dal negativo. Mi raccomando lo smartphone deve essere parallelo ai due vetri tra cui si trova il negativo. Quindi ho scattato la foto del negativo, poi con Snapseed che ha un'applicazione dedicata per convertire il negativo in positivo ho fatto il resto. Abe68: grazie! Ecco un'altra delle foto, ho lasciato i bordi del negativo che danno un'aria ancora più '70s :-)
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| inviato il 03 Maggio 2019 ore 8:35
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| inviato il 16 Maggio 2019 ore 9:01
Ciao Viator, so che sensazione hai provato nello scattare e sviluppare a casa. Ormai, questa malattia mi ha preso da un bel pò e continuo a girare alla ricerca di occasioni per portarmi a casa qualche altra macchinetta che, nonostante 50/60 anni, continuano a trasmetterci emozioni. Ciao |
| inviato il 16 Maggio 2019 ore 9:04
Ciao! Bè la Olympus 35 SP del tuo avatar è un'ottima macchinetta :-) è tua? |
| inviato il 16 Maggio 2019 ore 9:12
Si. E' la mia 35mm principale. Bella grande e robusta. Ho avuto la fortuna di trovarla in rete in condizioni davvero eccellenti. Sono stato davvero fortunato. Ora ho preso un bel paraluce, una tracolla a polso e una custodia. In pratica, la sto cullando |
| inviato il 16 Maggio 2019 ore 12:12
Bravo! Sviluppi da solo immagino. Risultati? Io non vedo l'ora di sviluppare il rullino fatto con la Nikon F3... |
| inviato il 17 Maggio 2019 ore 12:22
Eccoci. Primo rullino scattato con Nikon F3 (che macchina!), terzo sviluppato da solo a casa
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| inviato il 17 Maggio 2019 ore 13:43
Nei prossimi giorni pubblicherò qualche scatto |
| inviato il 17 Maggio 2019 ore 14:11
Bravo! Così li confrontiamo (e spero di non fare troppo una brutta figura :-) |
| inviato il 17 Maggio 2019 ore 15:43
“ Eccoci. Primo rullino scattato con Nikon F3 (che macchina!), terzo sviluppato da solo a casa „ Interessante il metodo dello smartphone. Stai valutando anche la stampa e/o qualche altro metodo di digitalizzazione? Io per la stampa al momento ho la scimmia urlatrice, ma non posso per questioni logistiche, quindi ho richiuso la scimmia in gabbia in attesa di tempi migliori. Per la digitalizzazione ho comprato un vecchio Epson 4870, non proprio il massimo, ma devo dire che con un po' di attenzione i risultati non sono malaccio per la condivisione e la visione a schermo. |
| inviato il 17 Maggio 2019 ore 19:43
Gert, ti chiami come un mio carissimo amico :-) e grande fotografo (ha lavorato con Robert Frank!). Piacere di conoscerti :-) Belle le tue foto, la Ricoh 500 è una macchina veramente ottima e mi sembra che anche lo sviluppo e la digitalizzazione siano state fatte come si deve, almeno per quanto ne capisco io cioè ancora poco :-D Per il momento non penso alla stampa, invece oltre a migliorare il metodo di sviluppo del rullino vorrei comprare uno scanner dedicato, con lo smartphone più di tanto non si riesce a fare ovviamente, anche se è interessante provarci. Ho letto un pò in rete e sembra che uno dei migliori sia il vecchio Minolta 5400, che costa circa 600 euro e comunque se si rompe sono problemi dato che Minolta ha chiuso, in pratica. In ogni caso i tuoi risultati mi sembrano eccellenti, i miei complimenti :-) |
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