| inviato il 22 Aprile 2019 ore 16:04
vorrei sfruttare il mio parco ottiche medium format (mamiya rb6X7) sulla mia 5d mk2. Esiste un adattatore photodiox per il mio caso. Unico dubbio è la focale che otterrei.....dovrei veder raddoppiato il valore della focale dell' ottica (250mm f:4,5 diverrebbe un 500 f:4,5 su fullframe)...gradirei una risposta in merito...ringraziando in anticipo. |
| inviato il 22 Aprile 2019 ore 18:10
Inquadri come un... 250mm |
| inviato il 23 Aprile 2019 ore 10:23
Scusate l' ignoranza delle leggi ottiche...ma se un 50mm EF su APS diventa un 80mm, un 250 RB67 su FF diventa un.... Ho ricevuto risposte su altri blog simili alle vostre, ma mi sfugge la relazione 1:1 che sottostarebbe alle vostre asserzioni... Abbiate pietà di un ignorante. |
| inviato il 23 Aprile 2019 ore 10:33
gli obiettivi non diventano mai, semplicemente, proiettando l'immagine su una pellicola (o un sensore) dimensioni diverse, cambia il campo inquadrato. Gli obiettivi di una 6x7, usati su una macchina di formato minore, sfrutteranno solo la parte centrale e risulteranno più lunghi, facendo al contrario risulteranno più corti, ma vignetteranno terribilmente perché non in grado di coprire il formato maggiore. Il resto, profondità di campo e luminosità, resta invariato. |
| inviato il 23 Aprile 2019 ore 10:55
Mi convince la teoria di Fileo....avevo assunto ciò nella domanda..... |
| inviato il 23 Aprile 2019 ore 11:11
Non è una teoria, semplicemente ogni obiettivo ha un cerchio di copertura, entro il quale è calcolato per avere immagini nitide, se le dimensioni della pellicola o del sensore finiscono fuori del cerchio, la resa su quella parte eccedente di fotogramma sarà scarsa fino alla scomparsa dell'immagine, perché oltre un tanto non c'è più proiezione di luce. In pratica si vedrà l'immagine nitida nella parte centrale, per diventare impastata mano mano che ci si sposta verso il bordo, con un progressivo scurimento (vignettatura), fino ad avere tutto nero. In tal caso si dice che l'obiettivo non copre il formato. La lunghezza focale è la distanza tra il punto in cui i raggi si incontrano nell'obiettivo (non è detto che sia al suo centro) ed il piano della pellicola o del sensore. Per coprire un formato maggiore, serve una lunghezza focale maggiore a parità di inquadratura, per questo motivo diminuendo il formato, si otterrà lo stesso campo inquadrato dalla macchina con un obiettivo di focale più corta. Quello che cambia è la PdC che dipende dalla lunghezza focale, motivo per cui nelle compatte, che hanno un sensore molto piccolo, e quindi un obiettivo di focale corta, la sfocatura è molto leggera, mentre salendo di formato, APSC, FF e medio formato, è possibile una messa a fuoco molto più selettiva. |
| inviato il 24 Aprile 2019 ore 7:12
Secondo me (ma potrei non averci mai capito niente ) la focale dichiarata si riferisce al formato FF, poi essendo pensata per un medio formato risulta "più corta". Usando un 250 mm otterrai un 250 mm. Non so se mi sono fatto capire |
| inviato il 24 Aprile 2019 ore 8:10
La focale è la focale e resta quella, nel senso che è un dato oggettivo dell'obiettivo, come pure la luminosità. Se invece pariamo di focale equivalente, cioè cosa inquadra un determinato obiettivo se proiettiamo i suoi raggi su una pellicola o un sensore di una certa dimensione, il discorso cambia. La focale equivalente, riferita al formato 24x36, ora chiamato FF, è una convenzione per far capire al volo, ai vecchi fotografi abituati alle reflex a pellicola, che inquadratura avranno con quell'obiettivo, su una APSC, su una 4/3 ecc ... |
| inviato il 24 Aprile 2019 ore 8:28
Al limite, ma più per fare confusione che altro, è il tuo 250 che su medio formato equivale ad un 120 su FF... ma come già hanno detto si tratta di un metodo veloce (e che comincia ad essere anche antico) per capire che inquadratura aspettarsi da quell'obiettivo sulla tua mamiya, l'obiettivo è e resta un 250 ovunque lo si monti |
| inviato il 24 Aprile 2019 ore 8:36
Grazie a tutti delle risposte... effettivamente la maggioranza sostiene l' equivalenza di focale fra i vari formati.....anche sul web ho trovato risposte analoghe.....Se fossi sicuro del raddoppiamento di focale equivalente lo comprerei al volo....ma siccome costa 200 dollari (con conferma di autofocus)....dovrei essere sicuro almeno del reale vantaggio qualitativo dell' immagine (bokeh, nitidezza, resa colori, che sono evidenti su negativo). |
| inviato il 24 Aprile 2019 ore 8:42
Per coprire un determinato formato serve un obiettivo con quel "cerchio di copertura", se l'obiettivo ha una focale corta, inquadrerà più "roba" e quindi sarà più grandangolare. Credo che stiamo dicendo le stesse cose con parole diverse. Riprendo un mio messaggio precedente: La lunghezza focale è la distanza tra il punto in cui i raggi si incontrano nell'obiettivo (non è detto che sia al suo centro) ed il piano della pellicola o del sensore. Per coprire un formato maggiore, serve una lunghezza focale maggiore a parità di inquadratura, per questo motivo diminuendo il formato, si otterrà lo stesso campo inquadrato dalla macchina con un obiettivo di focale più corta. Credo che la focale equivalente sia stata introdotta a causa della grande varietà di formati dei sensori, che rendeva complicato capire che facesse un determinato obiettivo. Una volta Con solo 24x36 e 6x6, tutti sapevano che più o meno un 50 su pirmo formato ed un 75-80 sull'altro erano considerati "normali". |
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