| inviato il 21 Aprile 2019 ore 9:12
Sembra un forum di filosofia esistenzialista.. Non di fotografi... Ma che ve fumate de pasqua... Ahaahhahahh |
| inviato il 21 Aprile 2019 ore 9:12
Vorrei ricordare che molte foto "antiche" (anni '60 e '70, ma anche anni '30 '40 e '50), di generi difficili da un punto di vista tecnico, come macro e microfotografia, e foto sportive, sono state scattate usando pellicola 50 ASA, con apparecchi manuali e meccanici, senza AF, senza esposizione automatica, senza flash TTL, e il motore, quando c'era, arrivava a 5 ftg al secondo e andava usato con parsimonia, perché avevi un'autonomia di 36 scatti, o tuttalpiù, 250 con il magazzino per pellicola a metraggio per le macchine che lo prevedevano. Certo, oggi è più facile, ma non è detto che basti inquadrare e scattare con una reflex ipertecnologica dalla raffica velocissima e poi andare a cercare tra le centinaia di scatti quello buono, ammesso di trovarlo. Io sto usando una ML evoluta (Sony A7II) a volte con vecchie ottiche manuali e riesco a farci anche scatti veloci, certo, nella foto sportiva devi conoscere l'avvenimento, ricorrere a qualche trucchetto, tipo trovare un punto dove sai che gli atleti "escono bene", mettere a fuoco preventivamente sul terreno ed aspettarli. |
| inviato il 21 Aprile 2019 ore 9:17
O perché magari prova a fermarmi un Martin pescatore con la tua reflex. Beh Zidany se proprio dobbiamo dirla tutta il Martin Pescatore si fermava pure al tempo della pellicola! Forse il sistema era un tantinello più macchinoso ... forse non era proprio alla portata di tutti ... ma ti assicuro che il Martin Pescatore, e più in generale l'avifauna, sono stato fermati ... in qualche caso anche congelati , ben prima che la diavoleria digitale rendesse tutto alla portata di tutti |
| inviato il 21 Aprile 2019 ore 9:17
Infatti sulla pista di Misano... L'ho visto fare.. Ahahah ahahaahahh.. Panning, tracking ecc.. Voglio vede chi la spara ancora più grossaaaa.. Dai dai.. Che prima di mezzogiorno arriva l'uovo di pasqua.. |
| inviato il 21 Aprile 2019 ore 9:23
Infatti Zidany71, lascia perdere ..... Ho seguito la discussione, ma ti ho visto su una bici e scontrarti con un tir. Concordo pienamente con il tuo pensiero . Sta storia che " basta il manico " mi sa tanto di volpe che non arriva all'uva ( come da te ribadito ) ed è un pò patetica, francamente. Vorrei vedere questi filosofi posti davanti alla possibilità di "poter cambiare" una vetusta macchina in loro possesso con una D5 o una D850. Che farebbero? Terrebbero il dinosauro? Anche io, come te, chiudo qui e Buona Pasqua a tutti. |
| inviato il 21 Aprile 2019 ore 9:25
Se il "progresso" lo si piega a strumento atto a indurre obsolescenza anticipata in strumenti che altrimenti andrebbero avanti per anni e anni, e peggio si pretende di sostanziarlo innalzando a valenza evangelica numeri fini a sè stessi che sul campo quasi mai producono differenze reali, e anzi si rivelano ingannevoli o peggio controproducenti, vedi la questione ultrapixellate e micromosso/obiettivi vintage, rinnegarlo diventa un dovere morale. E anche un modo di dimostrare a sé stessi di non essere ancora divenuti automi telecomandati dagli uffici marketing. Per quanto mi riguarda, con una D80 + Nikon 28-80 D si possono eseguire scatti molto interessanti, sia pure non di generi specialistici. La scarsa tenuta agli alti ISO la si aggira con un flashettino cinese. Che così impariamo pure a usarlo. Il tutto spendendo meno di 200 euro, quindi alimentando la passione per la fotografia in una fascia persone che altrimenti ne sarebbero escluse, proprio a causa del "progresso" che oggi impone il poter scattare solo con una FF da 1200 euro minimo più altri mille per l'obiettivo. O con la mirrorless ultimo grido, solo oggetto leggero abbastanza per le nostre braccine esili e intorpidite. Se poi per sbaglio su quella D80 ci si monta un Sigma 30 f1.4, sempre preso usato a una cifra ridicola in confronto a quelle appena menzionate, non solo si resta a bocca aperta, ma è inevitabile domandarsi a cosa serva tutta la grancassa propagandistica, se non ad alimentare un sistema commerciale che non solo è malato, ma sta ammalorando anche i suoi seguaci e persino il pianeta in cui vivono. Sempre più stipato di rifiuti costituiti da oggetti che potrebbero funzionare ancora a lungo, ridotti come tali proprio in nome del cosiddetto progresso tecnologico che va assumendo sempre più le sembianze di una dittatura. Salvo poi trovarsi tutti sabato prossimo in piazza per inneggiare alle treccine di Greta, insieme agli amici cui potremo raccontare le mirabolanti imprese del martin pescatore fermato nell'istante preciso mentre cattura la sua preda (prego, sorrida!). Già, perché se ti limiti a scattare per il tuo taccuino di ricordi e per documentare gli eventi della tua vita, scopo che nessuno mi convincerà mai non sia quello primario della fotografia amatoriale, oggi non sei più un appassionato di fotografia, ma solo un relitto degno della discarica sociale di settore. Dunque di cosa stiamo parlando, ancora di fotografia o di tendenza maniacale a deviazione tecnologizzante e sfondo vagamente sadico? Così, tanto per sapere. |
| inviato il 21 Aprile 2019 ore 9:27
Mi sembrate tutti un po' troppo tesi, anche oggi che dovrebbe essere un giorno di totale relax; suvvia che è Pasqua! Detto questo la tecnologia aiuta, ma con tutta la robina che madamin mercato oggi sforna nessuno potrà eguagliare le meraviglie di Steichen o la tragica poesia di Francesca Woodman e neppure quel che fece con le sue "scatole per topi" un certo lord inglese che si chiamava Talbot: quel che oggi troppo spesso manca è la densità concettuale, l'idea di ciò che vuol dire un'immagine, la perfetta calibrazione del mezzo al fine che ci si propone. Viva tutti i Canon serie L, ma ogni tanto qualcuno provi a usare il foro stenopeico (basta un tappo e un po' di manualità). Buona Pasqua. |
| inviato il 21 Aprile 2019 ore 9:35
L'attrezzatura deve soddisfare le esigenze di chi la usa. E Stefano ne è soddisfatto. Mica tutti fanno tracking ai martini o alle f1. O spulciano centro e angoli del fotogramma al 200% alla ricerca di nitidezza |
| inviato il 21 Aprile 2019 ore 9:38
+1 |
| inviato il 21 Aprile 2019 ore 9:46
Vorrei vedere questi filosofi posti davanti alla possibilità di "poter cambiare" una vetusta macchina in loro possesso con una D5 o una D850. Che farebbero? Terrebbero il dinosauro? Eos 1n, 3 e 1 V ... e Velvia ovviamente Francamente? Mi tengo il dinosauro! |
| inviato il 21 Aprile 2019 ore 9:46
“ vengo dai tempi in cui la raffica non c'era o era appunto di 5fps (Nikon f5) e si facevano lo stesso foto di sport e avifauna.. „ Ma tu la F5 l'hai mai avuta/utilizzata? |
| inviato il 21 Aprile 2019 ore 9:50
Da parte mia applausi a scena aperta per Leo_Pistone: qualcuno prima tirava fuori la solita frase "se uno può permetterselo, perché no?" Beh, ci sono tante buone ragioni che dovrebbero spingere a non cambiare macchina ogni due anni, la prima delle quali dovrebbe interessare a chi ama tanto la natura: perché con questo modello di consumo inquiniamo come dei xxxx. Buona Pasqua. |
| inviato il 21 Aprile 2019 ore 10:13
Stefano 67 mi dovresti spiegare il perché ti poni questo problema . Tu sei felice di ciò che hai e di ciò che ottieni ? e allora ? Se sei del 67 dovresti sapere come gira il mondo , ai miei tempi c'era chi aveva addosso tutto il materiale di Alberto Tomba poi scendeva a spazza neve e chi aveva due stracci addosso ed era un fenomeno , sono cose che si vedono da sempre . Però che la tecnologia odierna aiuti ad ottenere migliori risultati è innegabile ! Puoi andare al mare con la fiat 500 degli anni 2000 ma anche con quella degli anni 50 a te la scelta ! |
|
Metti la tua pubblicità su JuzaPhoto (info) |