user90373 | inviato il 25 Aprile 2019 ore 12:11
Mi scuso già da ora con il signor Caputo se la mia interpretazione non corrispondesse a quanto da lui scritto ma lo leggo come un'invito a cercare le specificità della fotografia che, nel mare magno odierno vanno sempre più diluendosi e contaminandosi. Anche parlare di mezzi per raggiungere risultati, i più svariati, pur mantenendo "l'etichetta" di fotografia potrebbe esser esercizio tanto necessario quanto inutile. |
| inviato il 25 Aprile 2019 ore 12:20
Il confine fra fotografia e grafica non è mai stato così labile. Non è detto che sia una cosa negativa. Il "mezzo" cioè tutto ciò che sta fra l'idea (o l'intenzione) e il prodotto finale non è mai stato così variegato: si può fare di tutto e di più. L'importante è... divertirsi ! |
user117231 | inviato il 25 Aprile 2019 ore 12:28
Caputo... Ho capito io. E sono certo che ci siamo capiti tra noi due. |
user14103 | inviato il 25 Aprile 2019 ore 12:39
“ Il mezzo è talmente superfluo „ Dipende per alcuni si ..e per alcuni è essenziale |
| inviato il 25 Aprile 2019 ore 19:34
Salt, cos'è? Una mitragliatrice?!? |
| inviato il 25 Aprile 2019 ore 19:44
e' il cannone di un Mirage |
| inviato il 25 Aprile 2019 ore 19:48
Interessante Salt... Non resta che ordinarlo su ebay. E come mezzi... ci siamo |
| inviato il 25 Aprile 2019 ore 21:56
Grazie ragazzi per l'attenzione,non so se mi riallaccio al discorso di prima. Ci sono state tre discussioni sul mezzo fotografico di recente.Eppure ci raccontano della macchina fotografica realizzata e pensata per il fotografo,ma il fotografo chi è ? Un intellettuale con una foto nella media,oppure per il fatto che non è un intellettuale,c'è da aspettarsi una buona fotografia?Pero' il fotografo non deve o non dovrebbe usare la macchina pensata per lui,perchè sarebbe il segno di incapacità chiusura e via dicendo...Di conseguenza insorgono gli anti, per dire che in fondo c'è un'altra parte del cielo,fatta di tanti momenti.Pero' ricordo che quando uscivano le nuove macchine, i fotografi intervistati in effetti dicevano in coro "non mi serve!"Invece il produttore cercava la macchina per tutti!In modo che la foto fosse piu' facile da realizzare.Adesso ci dicono che fotografare oggi è molto piu' difficile e la macchina non serve?! Si comincia a parlare,dei clichè in fotografia (stessa spiaggia o stesso mare)con la semi pro,dellla riproposizione degli stessi temi in serie,fino a mandarli a noia a desiderare ben altro.A quel punto il posto che sembrava speciale,dopo un po' stanca. Intanto ci siamo scordati della "camera chiara" che ha modificato fortemente la situazione , la post produzione,diventata imprescindibile della quale non si è discusso il budget.Non escludo che qualcuno abbia la premura di confermare che non interessa, se il mare al computer fa lo stesso effetto dell'onda adosso,ma l'obiettivo col sale si intoppa...Allo stesso tempo sembra che realtà e finzione si siano mescolate ma in modo molto visibile e leggibile non soltanto nel linguaggio fotografico...E poi c'è la luce ai ai ai!! Altre quindici pagine di discussione,meglio chiamare i Sufi. Fotografa tutto il mondo ma comincio a pensare che in fotografia sia tutto sommato piu' semplice ottenere una certa visibilità e che la strada per il risultato finale sia quella dritta. |
| inviato il 26 Aprile 2019 ore 10:14
Caputo... e in tutto questo, ognuno con la propria coscienza, intelligenza, sensibilità, senso critico, bisogni e percezioni sceglierà come collocarsi, cosa fare e come farlo. Compresi tu, io e gli intervenuti nel topic. Sarà una scelta libera e veramente nostra? Quasi certamente no. Ma il problema non riguarda forse il complesso del nostro vivere? E la faccenda del "percorso" quindi, perlomeno io la vedo così, entra in nella fotografia solo accidentalmente, perché è qualcosa che fa parte di noi o meno, a prescindere che si sia incontrato nella vita un apparecchio fotografico o meno... E prova ne sia il fatto che, per alcuni tra gli intervenuti, 'sta cosa appare irrilevante se non incomprensibile... |
| inviato il 26 Aprile 2019 ore 10:39
Eh sì, c'è chi sale in cima alla montagna con la teleferica e si fa di corsa un paio di selfie, si sorseggia un caffè al bar e altrettanto velocemente scende per passare alla prossima meta. C'è chi invece si mette lo zaino in spalla, si fa sei ore di cammino, si gusta il paesaggio, la brezza, gli odori del fieno e dei fiori, e arriva in cima. Si gusta il picnic (anzi, lo divora famelico), scatta gli stessi selfie, rimette lo zaino in spalla e se ne torna a casa. Per finire si butta sul divano distrutto. A ognuno il suo. Quale sarà il selfie più "bello"? Probabilmente il primo: il soggetto sarà meno sudato, capelli in ordine, maglietta stirata, per le donne rossetto perfetto. Il secondo: uno sfacelo!!! Bene, allora tutti in teleferica! (è il risultato che conta, no?) |
| inviato il 26 Aprile 2019 ore 10:47
Riguardo al fatto che la fotografia sia incredibilmente sopravvalutata se presa a se stante, ho pochi dubbi. In merito al percorso di ognuno di noi, scenderei ancora piú in profonditá perché se la fotografia é fatta dalla persona, allora bisogna necessariamente includere diversi altri aspetti: l'esperienza di vita, la propria cultura e sensibilitá. Per fotografare Londra in maniera unica non basta andarci, ma é necessario proiettare tutto il proprio essere in quel mondo. Per cui (ipotesi) anche quell'esperienza vissuta a 5 anni potrebbe essere fondamentale per descriverla, oppure quelle letture su Peter Pan (Kensington Gardens), etc. C'é qualcosa di molto piú vasto che ci spinge a creare quel prodotto che chiamiamo fotografia. |
| inviato il 26 Aprile 2019 ore 10:50
Allacciandomi al discorso iniziale , tutto quello che ruota intorno al momento fotografico , è il timbro indelebile nella mente del fotografo. Ogni fotografia scattata , ogni set trattato , ha una impronta dovuta al momento , alle persone , all'aria che si respira sulla scena . Sia un viaggio , un teatro , una donna , la fotografia perderebbe essenza senza il sapore del percorso, certo, il viaggio ha dentro intrinseco questo sapore e solo chi lo vive lo può capire |
| inviato il 26 Aprile 2019 ore 10:51
Beckerwins... Non avevo voluto prenderla troppo alla lontana, cercando paralleli "facili", ma il senso del topic è esattamente questo |
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