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Il giornalismo è morto?


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user134371
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inviato il 14 Aprile 2019 ore 13:08

Qualunque topic che tira fuori argomentazioni non è inutile... Grazie comunque per l'opinione che non condivido ..

avatarjunior
inviato il 14 Aprile 2019 ore 14:51

bè sembra quasi tu sia invidioso delle loro foto e dei loro riconoscimenti

user134371
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inviato il 14 Aprile 2019 ore 19:23

Auron01 no, come potrei essere invidioso? sono uno che non ha i mezzi per una foto del genere, pur avendone le capacità...

Vero, mi pare di aver dimostrato di aver cambiato idea, ammettendo di aver letto cose sbagliate su questa foto.

avatarjunior
inviato il 15 Aprile 2019 ore 1:56

sono uno che non ha i mezzi per una foto del genere, pur avendone le capacità...
+

la capacità sta anche nel sapere trovare i mezzi, crediamo sempre che il fotografo che vince o che diventa famoso, si è trovato nel momento giusto nel posto giusto.

come suggerisce Beto_photo, tendiamo a sottovalutare, pur essendo molti di noi me in primis amatoriale fancazzista e lontano dal professionismo fotografico, la fatica il duro lavoro e il pericolo che solo in pochi affrontano per scatti del genere: le sue capacità stanno nel procurarsi i mezzi dal nulla.

avatarsenior
inviato il 15 Aprile 2019 ore 5:54

Per caso sa cosa significa camminare ore e ore nel buio seguendo alcuni migranti che cercano di attraversare una delle frontiere più protette e controllate del mondo?
Forse è in grado di capire cosa significa eludere la sorveglianza stretta della temuta polizia di frontiera statunitense e scattare una foto durante un controllo e arresto di migranti?
Riesce forse a immaginare le condizioni in cui un reportage così viene realizzato, il grado di sacrificio spesso necessario, la stanchezza e i pericoli sempre in agguato in un contesto dove operano gruppi narcos, paramilitari americani vestiti da sceriffo, trafficanti di persone, forze di polizia e militari?
Tutti armati. Tutti pronti a sparare in un contesto reale dove la vita vale molto meno di una pallottola.
No, sicuramente non lo sa e non lo potrebbe immaginare seduto dietro al suo computer.
Invece di commentare un documento giornalistico e umano incredibile, capace di raccontare in un solo scatto la disperazione, la sofferenza, la solitudine e la durezza del nostro tempo, parla di bufala e di giornalismo morto.
È proprio tutto il contrario, altro che giornalismo morto, e bisogna solo ringraziare chi ancora premia, con coraggio e lungimiranza, fotografi e documenti così.
Bisogna solo ringraziare chi, armato unicamente di una macchina fotografica, scava negli orrori di una umanità perduta e dimenticata per farla conoscere a tutti noi.
La invito a riflettere prima di parlare.


Disamina dalla concretezza ineccepibile... Solo che è dettata dalla propria fantasia, applicata nello specifico a qualcosa che nessuno di noi realmente conosce.

Come fai a offrire come certa la tua "soffertissima" e specifica ricostruzione fotografica?

Che ne sai che il fotografo non sia stato automunito al seguito della polizia stessa o che si sposti proprio a bordo della loro auto ... anzichè ore di sudore e camminate immaginate nel pericolo costante che hai dettagliatamente descritto, con lodevole esercizio... ma di pura fantasia nella ricostruzione di questa precisa foto?

Così ...per curiosità.

Comunque, detto in generale e non prettamente in relazione con questa foto, ma non è poi così infrequente quanto abbiano poi ricamato e romanzato certi autori, per dare valore aggiunto a certi loro lavori, dove magari la realtà faceva poco gioco o non era esattamente confacente a certe foto premiate o divenute celebri, e che nel dare loro "colore" aggiunto non sia stato considerato proprio disdicevole alla causa.

avatarsenior
inviato il 15 Aprile 2019 ore 10:03

Come fai...

Che ne sai...


Informandosi.
La giuria generale del premio quest'anno era presieduta da Whitney C. Johnson, vicepresidente della sezione del National Geographic che si occupa di contenuti visivi. Composta dal fotografo Neil Aldridge, dalla curatrice Yumi Goto, dal fotografo di Getty Images Nana Kofi Acquah, da Paul Moakley, responsabile dei progetti speciali di TIME, dalla fotogiornalista Alice Martins e dalla fotogiornalista di Associated Press Maye-e Wong.

Stai tranquillo che prima di dare un premio questi signori valutano e si informano!
Valutano il lavoro svolto i motivi e i modi e ne tengono conto...

Per caso sa cosa significa camminare ore e ore nel buio seguendo alcuni migranti che cercano di attraversare una delle frontiere più protette e controllate del mondo?
Forse è in grado di capire cosa significa eludere la sorveglianza stretta della temuta polizia di frontiera statunitense e scattare una foto durante un controllo e arresto di migranti?
Riesce forse a immaginare le condizioni in cui un reportage così viene realizzato, il grado di sacrificio spesso necessario, la stanchezza e i pericoli sempre in agguato in un contesto dove operano gruppi narcos, paramilitari americani vestiti da sceriffo, trafficanti di persone, forze di polizia e militari?


Loro si, anche per questo sono membri della giuria del WPP.

avatarsenior
inviato il 15 Aprile 2019 ore 11:12

Al di la di merito e toni, concordo sul fatto che ridurre tutto a barzelletta, a bufala, a "è tutto un magna magna", è un vizio del nostro tempo che, in fotografia come ovunque, alla fine è solo esiziale.

avatarsupporter
inviato il 15 Aprile 2019 ore 11:51

A volte è un patetico tentativo di ridurre tutto al proprio livello. Senza particolari riferimenti a questa discussione.

avatarsenior
inviato il 16 Aprile 2019 ore 3:08

Informandosi.
La giuria generale del premio quest'anno era presieduta da Whitney C. Johnson, vicepresidente della sezione del National Geographic che si occupa di contenuti visivi. Composta dal fotografo Neil Aldridge, dalla curatrice Yumi Goto, dal fotografo di Getty Images Nana Kofi Acquah, da Paul Moakley, responsabile dei progetti speciali di TIME, dalla fotogiornalista Alice Martins e dalla fotogiornalista di Associated Press Maye-e Wong.

Stai tranquillo che prima di dare un premio questi signori valutano e si informano!
Valutano il lavoro svolto i motivi e i modi e ne tengono conto...



Che ci azzecca quanto scrivi, col sapere di ore di camminate nella notte, sudore, rischi, pericoli, oppure in alternativa di spostamenti in auto al seguito della polizia, relativamente all'esatta modalità che sta dietro a quella fotografia ... Lo sai solo tu. (E di come questo possa fare la differenza).

avatarsenior
inviato il 16 Aprile 2019 ore 3:11

@remember
se leggi bene quanto ho scritto non ho dato per scontato quello che c'è intorno a questa foto in particolare, ma in merito a un tipo di reportage che in quelle condizioni e in quell'area si realizza..


Ah ok, io avevo già letto bene... Diciamo che tu, invece hai precisato meglio o corretto il tiro. ;-)

Se l'autore di questa foto in questione, nel realizzarla si fosse spostato al seguito o addirittura nella stessa auto con gli agenti di frontiera, il tuo discorso si andrebbe a far benedire, rendendolo inutile imbastirlo.
Ne consegue che la tua disamina così fatta, fosse strettamente legata a precisa informazione relativamente alla foto vincitrice, che invece hai chiarito di non avere.

Ad es. una delle foto più celebri di Webb ritrae un doppio arresto allo stesso confine messicano, e lui era al seguito degli agenti, e non mi stupirei se fosse così anche per l'attuale vincitore WPP.



avatarsenior
inviato il 16 Aprile 2019 ore 7:02

E allora le sony alpha?? ( scusate.. Sta al genere come dire ' e allora il PD??) MrGreen

avatarsenior
inviato il 16 Aprile 2019 ore 9:12

Boh. Giusto giusto ieri sera ero a un incontro con Erik Messori. Fotogiornalista internazionale, fare ricerche per vedere chi è.
Dopo tutte le cose che mi ha raccontato e mostrato faccio fatica anche solo a concepire di essere in certe situazioni, altro che scattare foto significative e “belle”. Non è il mio genere ma le ho trovate pure belle.
Su 7 del suo gruppo in questi anni 3 son morti, 1 diventato tossico e 2 in depressione/cura. Per non parlare dei danni fisici/psichici. Per chi non lo fa, come noi che siamo dietro una tastiera, è facile parlare...
In molti casi documentano drammi che noi nemmeno conosciamo, esempio uragano in Bangladesh: più di 250.000 morti ma non essendo zona turistica poche notizie ci son giunte, non è “significativo”... o delle guerre ancora in atto “a elastico” vedi ukraina ecc ecc

P.s. parliamo di gente che in situazioni di guerriglia o rivolte ecc scatta tutto col 24 e 35 (a volte 50) non col 600... beccandosi lacrimogeni e pallottole, quando va bene di plastica

avatarsenior
inviato il 16 Aprile 2019 ore 9:23

Concordo. Se fossimo lì, a tutto penseremo tranne che tirare fuori la macchina e puntare. Un po' come chi fa l infermiere o il medico. C'è poco tempo per riflettere o comunque lasciarci in balia delle nostre emozioni. Io non lo farei. Tutto ciò che portano a casa, é materiale prezioso.
Cmq nessuno mi ha ancora insultato per la mia domanda...... E allora le PDSony???? MrGreenMrGreen

avatarsenior
inviato il 16 Aprile 2019 ore 9:32

@Remember
Considerato l'orario in cui scrivi ipotizzo tu sia all'estero (salvo tu non faccia la guardia notturna o il panettiere) pare che i link proposti in questo topic non ti interessino, non vuoi approfondire (?) :

" John Moore has focused on the issue of undocumented immigration to the United States for a decade. His access to immigrants during their journey, and to U.S. federal agents tasked with deterring them, sets his pictures apart. Moore has photographed the entire length of the U.S. southern border, and traveled extensively throughout Central America and Mexico, as well as to many immigrant communities in the United States. His work includes rare imagery of ICE raids, mass deportations, and the resulting widespread fear in the immigrant community. For its broad scope and rigorous journalism, Undocumented: Immigration and the Militarization of the United States-Mexico Border is the essential record on the prevailing U.S. domestic topic of immigration and border security. "

Insomma si può apprezzare o meno il lavoro di Moore, non determiniamo certo noi il suo valore , ma l'elenco dei premi e le attestazioni e pubblicazioni stanno li a dirci chi è e le dichiarazioni che rilascia anche...

Se l'autore di questa foto in questione, nel realizzarla si fosse spostato al seguito o addirittura nella stessa auto con gli agenti di frontiera,

Pare improbabile ma l'eventualità non sposterebbe di una virgola la sostanza del suo lavoro di reportage ne lo delegittimerebbe!

avatarsenior
inviato il 16 Aprile 2019 ore 9:46

ahahahahahahahahahahahahhahaahahahahahahaahahahahahaha

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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