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Dati Risolvenza Pellicole 2 ?!?!


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avatarsenior
inviato il 05 Aprile 2019 ore 18:01

Siete stati voi a dire che non veniva smaltito un agente inquinante, mica io... Se poi siete convinti che stampare non inquini che devo dire, contenti voi... Perlomeno non tenetevi la stampante in camera da letto


per quanto mi riguarda io credo di aver stampato l'ultima volta una 30ina di anni fa e ti assicuro che era di fatto impossibile smaltire in un qualche modo gli acidi per sviluppo.
La situazione odierna penso sia diversa
Io ricordo che un fotografo (negozio) in un certo periodo mi prendeva i fissaggi esausti perchè l'argento era andato alle stelle ed allora risultava conveniente recuperarlo, ma solo per quello.....

avatarjunior
inviato il 05 Aprile 2019 ore 18:21

La mia non voleva suonare come un'accusa, potevo scrivere di meglio. Il problema è che bisognerebbe prestare molta più attenzione alla materia dello smaltimento, siamo letteralmente al collasso. Da me si può consegnare qual materiale ma pagando un caro prezzo, neanche troppo giustificato visto che una cartuccia o una batteria possono essere gettati tranquillamente nell'indifferenziato e sono ugualmente inquinanti micidiali.

avatarsenior
inviato il 05 Aprile 2019 ore 18:33

Mi state dicendo che se bevo una cartuccia canon o il contenuto della batteria della mia fuji ne esco bene? Signori siamo seri, la pellicola inquina ma il resto non scherza. Se poi non smaltivate correttamente i chimici, bé, scommetto che non pagate nemmeno photoshop...

insomma avresti potuto scrivere meglio e, soprattutto in modo meno offensivo.

ci mancava che scrivessi "ladri e inquinatori seriali"MrGreen

Tornando seri..
Oggi le cose sono diverse, anche se non si agisce come si dovrebbe.....
L'amianto per esempio, sembra che le leggi siano fatte apposta per far sì che la gente lo butti a casaccio in discariche abusive. Lo smaltimento non può essere considerato come l'espiazione di una pena, altrimenti non se ne esce e distruggiamo il mondo per davvero

avatarjunior
inviato il 05 Aprile 2019 ore 18:52

Se vi interessa ars imago fa i chimici ecologici per il bw non so quanto siano buoni rispetto ai tradizionali. In alternativa c'è il cafenol. Mentre nel kit ars imago vedo solo un prodotto chimico vedo che è ecologico. il resto non c'è descrizione per il colore non ho trovato chimici non invasivi per ora

user33434
avatar
inviato il 05 Aprile 2019 ore 19:00

Io sostengo da un sacco di tempo che la scansione di una pellicola, se fatta con scanner professionali, non rappresenta affatto una penalizzazione (o almeno nessuno è riuscito a dimostrarmelo con esempi concreti).
Del resto anche se la proietti (diapositive) o la stampi con ingranditore (negativi) subisce un ulteriore passaggio attraverso un obiettivo, e allora perché quelli SI e quello dello scanner NO?


Giusto Diego, infatti non mi sono espresso correttamente parlando di penalizzazione. Sarebbe più corretto parlare di ibridazione, cosa che tra l'altro mi attrae moltissimo ma comporta pur sempre una conversione, quindi si esce da un confronto vero e proprio tra filiere. Quello che intendevo dire è che se il mezzo di fruizione finale è la visualizzazione a monitor credo sia inutile iniziare un paragone tra digitale e analogico, così come a parti invertite quando si parla di proiezione.
Se entriamo nel mondo della stampa le carte iniziano un po' a mischiarsi (a volte in senso letterale) ed è, a differenza degli altri due casi, un terreno dove le due tecniche a mio avviso possono essere confrontate.
Qualche tempo fa ho ascoltato questo interessante dibattito tra maestri della stampa e devo dire che quello che mi ha maggiormente colpito è stato l'intervento di Denis Curti perché analizza l'argomento dal punto di vista del curatore/gallerista.
Per chi avesse voglia di vederlo ecco il link:

avatarsenior
inviato il 05 Aprile 2019 ore 19:38

Non ho la più pallida idea di come funzionino quegli scanner: immagino non funzionino come quelli da ufficio per i documenti, vero?

No, non funzionano come quello da ufficio e neanche i prezzi sono come quelli da ufficio;-)

Comunque, c'è da dire che in questo modo si passa da un sistema continuo ad uno discontinuo e non solo in termini di risoluzione: per dire, tutte le sfumature vengono riprodotte, una volta digitalizzato? Chiedo proprio per ignoranza.

Si, si passa da un sistema continuo (beh, più o meno, la pellicola non è proprio un sistema continuo, ha la grana) a uno discreto (digitale), tutto sta nel fatto se questo passaggio è fatto con una risoluzione elevata e, per quanto riguarda le sfumature, con una prifondità di colore elevata (16 bit invece di 8 o 12) allora la qualità è elevatissima.
Tale sistema, questa filiera in cui si usa la pellicola e poi la si digitalizza, viene chiamato "ibrido".

Ma quale sarebbe il vantaggio di usare prima una pellicola e poi finire il lavoro su pc?

I vantaggi possono essere molteplici, e in parte li ho elencati prima, riassumendo:
- avere varie opzioni a partire dallo stesso supporto e scatto (proiezione, stereofotografia, stampa);
- avere una copia fisica (per chi come me apprezza questo aspetto) ma allo stesso tempo anche un back-up digitale;
- poter stampare le diapositive che altrimenti, dopo la scomparsa dell'Ilfochrome (Cibachrome) non sarebbero stampabili;
- beneficiare delle caratteristiche estetiche e peculiari di ogni pellicola senza doverle ricreare in PP;
- poter utilizzare formati superiori al FF (Medio Formato fino al 6x4,5) a prezzi di molto inferiori a quelli dei corrispondenti digitali;
- poter comodamente condividere i risultati;
- poter utilizzare formati superiori al 6x4,5 (6x6, 6x7, 6x9, 6x12, 6x17, per passare poi alle pellicole grande formato: 10x12 cm, 13x18, 20x25) che non sono disponibili in digitale.
Probabilmente ne ho dimenticato qualcun o, poi ce ne saranno sicuramente di "personali" per altri che ora non posso immagi are; fatto sta che tale sistema è molto diffuso (relativamente, la pellicola è pur sempre una nicchia) e a quanto pare(da quello che di legge in giro in forum e diti specializzati) il più diffuso tra quelli che utilizzano la pellicola.

avatarsenior
inviato il 05 Aprile 2019 ore 20:59

Mi sbaglierò ma secondo me questa procedura ibrida analogico-digitale è illogica e dispendiosa.

Se parto da una pellicola fino al 6x6 i vantaggi secondo me proprio non esistono, con una qualsiasi FF si ottengono risultati analoghi o superiori.
Senza contare che uno scanner 6x6 non lo regalano affatto.

Se salgo ancora con il formato analogico quanti "miliardi" devo spendere per uno scanner adeguato, ammesso che esista? Allora, spendere per spendere, vado su una digitale MF tipo Hasselblad o altro..... ma anche quì siamo oltre il "normale", almeno per me.

Ora faccio un parallelo (che forse piacerà un po' di più rispetto alla miss e la bambola in gommaMrGreen)
Secondo me l'analogico è come un bellissimo treno a vapore, bello, romantico, in legno, ma a vapore, per cui occorre un macchinista, il carbone, l'acqua, ecc. ma con notevoli limiti in tutto. Con il digitale siamo nel mondo dei treni a locomotiva elettrica, con tutti i vantaggi che ne conseguono.

Io, onestamente, se scattassi in analogico (e lo schiribizzo prima o poi mi riviene, lo so già perchè ha un fascino irresistibile...), farei tutto il suo ciclo naturale fino alla stampa, poi altrettanto sicuramente digitalizzerei gli scatti migliori per averli comodamente sul PC (come ho fatto per il passato), ma sarebbe solo un passo ulteriore parallelo

avatarsenior
inviato il 05 Aprile 2019 ore 21:14

Gian Carlo, non è questione di soldi ma di passione, comunque neanche il digitale di qualità è economico e la rapida obsolescenza porta a una rapida sostituzione.
Uno scanner Hasselblad come il mio nuovo costa 15.000 euro sono tanti certo, ma se compri usato lo trovi anche a 3.500 (Il modello precedente, uguale in tutto e per tutto solo più lento). Uno scanner non invecchia come le macchine fotografiche quindi lo usi per anni. Se lo acquisti in società con un amico (come ho fatto io, lo usiamo a turno) che ha la tua stessa passione la spesa diventa più che accettabile. Con questo scanner arrivi fino alle lastre 16x18cm, passando per tutti i formati dal 24x36mm, medio formato, medio formato panoramico, ecc. Insomma hai una flessibilità incredibile.
Per me è stato molto più economico che sostituire il mio corredo medio formato Hasselblad con un corredo digitale FF. Senza considerare che non mi da alcun piacere usare queste fotocamere moderne. Inoltre io scatto poco, la fotocamera invecchierebbe prima di essere ammortizzata. Tutto questo se parliamo di costi, ma per mano e ragione principale è la passione e il piacere d'uso, quindi siamo nella sfera dell'irrazionale fortunatamente, trattandosi di hobby posso permettermi di usare ciò che più mi piace e mi restituisce i risultati che desidero senza dovermi preoccupare di altro.
Ci tengo a precisare che le mie foto b&n vengono stampate esclusivamente in camera oscura, la scansione la utiIizzo come forma di back-up.

avatarsenior
inviato il 05 Aprile 2019 ore 21:20

Diebu ti ammiro! Non scherzo.
Però non me la sento di seguire la tua strada fino in fondo.
Uno di questi giorni mi sa che comprerò qualche rullo 120MrGreenMrGreen

user33434
avatar
inviato il 05 Aprile 2019 ore 23:21

Se parto da una pellicola fino al 6x6 i vantaggi secondo me proprio non esistono, con una qualsiasi FF si ottengono risultati analoghi o superiori.


Gian Carlo non voglio convincere nessuno ma anche volendo ignorare la riproduzione dei passaggi tonali, il 6x6 ancora non è paragonabile a "qualsiasi FF", questo è un file che ho compresso molto per poterlo postare qui su Juza partendo da un tiff di 1,27 giga:
www.juzaphoto.com/galleria.php?t=2898352&l=it

Non saprei dirti riguardo le FF di altissima fascia ma dalla 5DmkIII questi risultati non li tiri fuori, quindi non direi qualsiasi fullframe ma forse qualche fullframe.

Diverso il discorso per quanto riguarda il 35mm
www.juzaphoto.com/galleria.php?t=2907534&l=it
qui credo che sia "paragonabile" alla maggior parte delle FF e sulla fascia molto alta puoi ottenere anche di più ma personalmente non saprei come ottenere questi colori in post, in realtà neanche i preset di fuji ci riescono Sorriso.

Il senso di scansionare le foto alla massima qualità possibile quindi c'è tutto, ti permette di poter condividere e stampare via inkjet, che nel caso dell'invertibile a colori è peraltro anche l'unica opzione. Se avessi scattato la seconda foto con la fuji x-pro2 (pur con simulazione Velvia in camera) avrei ottenuto qualcosa di simile ma non altrettanto soddisfacente dal mio punto di vista.
Visto che siamo in clima di paragoni diciamo che la stessa foto con la xpro sarebbe stata un po' come una pizza in Germania, vorrebbe assomigliare all'originale nelle sue caratteristiche principali ma non ce la fa.


avatarsenior
inviato il 05 Aprile 2019 ore 23:35

@Mauro
Canon 5D Mark III, Canon EF 100mm f/2.8 Macro USM, 5 sec f/16.0, ISO 100, mano libera.

Visto che sto ripartendo a riprodurre negativi e dia via macro, non capisco perché riporti per la repro Velvia f/16, 5s e mano libera, non eri a cavalletto?

user33434
avatar
inviato il 05 Aprile 2019 ore 23:41

Si Valgrassi ovviamente su treppiede, grazie per avermelo fatto notare. Sto provando a corregere ma non capisco come fare.

avatarsenior
inviato il 06 Aprile 2019 ore 9:27

Gian Carlo non voglio convincere nessuno ma anche volendo ignorare la riproduzione dei passaggi tonali, il 6x6 ancora non è paragonabile a "qualsiasi FF", questo è un file che ho compresso molto per poterlo postare qui su Juza partendo da un tiff di 1,27 giga:
www.juzaphoto.com/galleria.php?t=2898352&l=it

Non saprei dirti riguardo le FF di altissima fascia ma dalla 5DmkIII questi risultati non li tiri fuori, quindi non direi qualsiasi fullframe ma forse qualche fullframe.


Io ho ancora due reflex 35mm e una 6x6 (500C) , la mia sensazione è che, con il digitale, si sia progrediti parecchio.
Già con la D90 e poi D700 non rimpiangevo più l'analogico.... sia in termini di maggior facilità sia di elaborabilità e flessibilità (inutile ripetersi). Tutte cose che, messe assieme, conducono ad un risultato finale mediamente migliore.

Poi non metto in dubbio che in certe condizioni uno scatto 6x6 analogico possa egualiare e forse superare i files che attualmente sforna la mia D800, ma devono essere condizioni ben delimitate e definite tipo: ISO non elevati, EV non troppo ampia, temperatura del colore della scena in linea con quella della pellicola, ecc. altrimenti basta un nonnulla che tutto salta. Il discorso secondo me è tutto quì. Con il digitale ogni scatto è personalizzabile (come se avessi ogni volta una determinata pellicola), con l'analogico no, sono bloccato dalla pellicola che ho caricato, comanda lei.

Comunque, siccome non ho mai fatto confronti diretti, la prima volta che monto su una pellicola sulla 500C uno scatto di raffronto lo farò.;-)

avatarsenior
inviato il 06 Aprile 2019 ore 10:00

Il senso di scansionare le foto alla massima qualità possibile quindi c'è tutto, ti permette di poter condividere e stampare via inkjet, che nel caso dell'invertibile a colori è peraltro anche l'unica opzione.

@Mauro, la stampa inkjet non è l'unica opzione per stampare una pellicola invertibile (diapositiva, per chi non lo sapesse), si possono stampare anche su carta fotosensibile (le stesse carte destinate alle stampe ottiche, volendo anche le carte baritate o politenata comunemente usate in camera oscura per il b&n) con tecnologia Lambda.
Io se faccio fare stampe a colori le faccio così, utilizzando, a seconda dei casi, le seguenti carte: Fuji Christal Archive, Kodak Endura Metallic, Fuji Fujiflex.

user33434
avatar
inviato il 08 Aprile 2019 ore 15:56

Giusto Diego, è pur vero che o così o tramite inkjet sono pur sempre dei ripieghi ma visto che non ho mai provato ti chiedo se puoi dirmi con quale di queste carte ti sei trovato meglio e quale a tuo avviso può ricordare anche vagamente l'ilfochrome.

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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