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Amazon dispone realmente delle merci che mette in vendita?


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avatarsenior
inviato il 28 Marzo 2019 ore 7:58

La domanda sorge prepotente nel momento in cui si effettua un ordine che contiene un paio di prodotti, tra cui una scheda di memoria e un banco di RAM necessario per aggiornare un PC.
Costo complessivo, qualche decina di euro.

Già la data di consegna prevista, a oltre una settimana dal momento dell'ordine, fa sorgere un primo dubbio.
Perché mai, inoltre, se non si accetta di ricorrere ai costosi metodi di consegna in abbonamento, quella data viene comunicata soltanto dopo il completamento della procedura di acquisto?

Come mai ci vuole tanto tempo se le poste italiane si scapicollano letteralmente quando si tratta di consegnare i pacchi di amazon, e addirittura utilizzano personale specifico, diverso dal postino di zona che consegna abitualmente la corrispondenza, il quale si presenta agli orari più inconsueti rispetto allo standard e, cosa mai vista, addirittura di pomeriggio?

Comunque sia Amazon prende i soldi dalla carta di credito e poi fornisce un codice di spedizione che risulta inesistente sul sito di poste italiane, servizio al quale dichiara di aver affidato la spedizione.
Solo in seguito, dietro lamentela, si viene a sapere che quello è un codice interno.

Che pertanto è rilasciato arbitrariamente, oltre a essere inutile a un qualunque scopo, tranne che quale pretesto per sottrarre denaro dalla carta di credito del cliente.

Passa oltre una settimana, arriva la data fatidica, ma del pacchetto non si vede traccia.

Passano altri giorni e ancora niente, quando a una verifica sul sito in questione ci si ritrova con la data posticipata di ulteriori 8 giorni. Che così fanno diciassette.

Se lo avessero portato a piedi ci sarebbe voluto meno.

Da rilevare, a questo punto, che per avere un obiettivo e un corpo macchina acquistati presso uno tra i più noti siti bannati e quindi provenienti dall'estremo oriente, ho dovuto attendere molto meno, avendo a disposizione un tracciamento affidabile fin dal primo istante, e soprattutto basato su numeri di spedizione realmente esistenti, verificabile minuto per minuto.

Chiedo delucidazioni in merito, e a questo proposito faccio notare che sul sito di amazon non esiste un modulo per inviare reclami cui sia possibile accedere.
Si ha solo la possibilità di entrare in contatto con del personale che, alla verifica dei fatti, si rivela in grado di fare solo tre cose, in maniera meccanica: il classico muro di gomma, ripetere come un disco rotto "mi spiace per l'accaduto" e "se per il giorno che abbiamo deciso noi e in seguito posticipato a nostro piacimento non vi sarà la consegna, le restituiremo il denaro".
Se ci mettessero dei robot sarebbe la stessa cosa, ammesso e non concesso che già non li usino allo scopo, ingannando doppiamente l'incauto acquirente che per sua sventura decide di provare i servizi di questo sito di "vendite" online.

Esempio insuperabile di distopia concreta.

Il servizio clienti racconta che il pacco avrebbe subito un ritardo nel passaggio dal magazzino di amazon a quello di poste italiane.
Ora, se questo fosse vero, data anche l'esiguità del valore della merce, a un sito delle dimensioni di amazon che incasssa miliardi, una volta accortisi del ritardo, dello smarrimento del pacco o di qualsiasi altra cosa sia successa, nulla impedirebbe una seconda spedizione dei prodotti ordinati, magari parziale, con la massima urgenza e tante scuse per il disagio procurato al cliente a causa del disservizio.

Ammesso ovviamente di avere disponibilità effettiva della merce venduta.

Poi eventualmente si provvederà a bloccare la consegna della prima spedizione, qualora venisse ritrovata.

Invece no: si fa finta di nulla, mentre si lasciano passare i giorni, trattenendo naturalmente i denari prelevati dalla carta di credito dell'acquirente, non si sa a che titolo.

L'inerzia del venditore palesa che la merce che ha venduto non era nelle sue disponibilità, il che è un illecito, evidente e odioso.
Realtà confermata dall'avvertenza, visibile solo dopo che è trascorso il tempo stabilito da amazon, che non è possibile spedire la merce una seconda volta.

Facile comprare lo stock di merce che si mette in vendita con i soldi di qualcun altro, che allo scopo si provvede a raggirare.

Se poi si osa lamentare il disservizio subito, si viene trattati a pesci in faccia da un'addetta che dice di chiamarsi Carlotta e ti taccia di essere un miserabile, poiché osi lamentarti per un ordine da pochi euro.

Tutto quello che amazon ritiene sia suo dovere è restituire il denaro pagato, che in realtà è stato trattenuto illecitamente.
Come minimo invece, quel sito dovrebbe offrire al cliente un indennizzo pari alla somma pagatata.

Primo,
perché ha preso del denaro per un servizio del quale ha deciso unilateralmente ogni particolare e malgrado ciò non è stato capace di offrirlo.

In secondo luogo
per via del disagio causato, a chi viene costretto ad attendere prima una settimana, poi due e poi chissà quanto, senza ricevere quanto pattuito.

Terzo,
perché non esiste al mondo che si prendano dei soldi dichiarando il falso, ovvero di avere una disponibilità di merci che in realtà è inesistente, mentre nel frattempo del denaro trattenuto senza averne titolo si può fare l'uso che più aggrada.
Come appunto comperare la merce che hai già venduto, in una fase successiva alla vendita stessa.

Se questo accadesse anche solo per l'1% delle transazioni, è evidente che amazon si approvvigionerebbe di contante di cui si arroga il diritto di disporre per un lasso di tempo considerevole, senza dare nulla in cambio, evitando così di impiegare danaro proprio per le operazioni di approvvigionamento.

Volendo lo si potrebbe utilizzare per speculazioni ad altissimo rendimento, stante l'odierna realtà dell'HFT High Frequency Trading.

In sostanza, quello che si definisce lavorare coi soldi degli altri.
Si provi ad andare in banca e chiedere di avere del denaro a disposizione per 20 giorni o un mese, per sentire cosa rispondono.

Invece, oltre al danno si hanno anche le beffe, dato che nel momento in cui dopo tanta attesa vana si prova a cercare lo stesso oggetto, ci si accorge che il suo prezzo è stato debitamente aumentato.

Per acquistarlo occorre sborsare comunque altro denaro, perché una volta richiesto il rimborso, amazon informa graziosamente che si prenderà altri 5-7 giorni per riaccreditare la somma trattenuta.
Periodo che stando ai precedenti potrebbe allungarsi chissà fin quando.
Olimpicamente, invia una mail di risposta che ha per oggetto "Il tuo quesito su amazon", come se si trattasse di una richiesta di grazia, mentre seguendo il link indicato della procedura di rimborso non c'è modo di trovare traccia.

Quante volte sono state aperte discussioni su siti estremo orientali dai quali si teme di ricevere una t*fa.
Viceversa, il disonesto voltagabbana che si attacca persino agli spiccioli ce lo abbiamo in casa.

Parafrasando il "Too big to fail" che oggi si usa per le banche, onde scaricare i loro debiti sulla collettività, di certi siti che in tutta evidenza compiono t*fe legalizzate si potrebbe dire "Too big to keep their promise".

Amazon è come l'aids: se lo conosci lo eviti.

avatarsenior
inviato il 28 Marzo 2019 ore 8:26

Risposta: non sempre, in genere si capisce chi vende e chi spedisce (venduto da... spedito da...)

Però alcune esperienze negative:
- Ho ordinato un flash a bulbo in PRIME: mi è arrivato dopo parecchi giorni con il bulbo già bruciato e la scatola aperta

- Altri ordini persi da Amazon nella fase di transito (sembra a BERGAMO) e prima di arrivare al corriere (dicono loro). Comunque quasi sempre in ritardo nonostante usi un punto di consegna. Soprattutto problemi con il materiale che, in prossimità di BREXIT e per paura di hard brexit, viene spedito a prezzi molto bassi da UK.

- Per scusarsi di parecchi ritardi e perdite di materiale mi hanno promesso un buono di 5 euro mai arrivato, un mese gratis di PRIME, mai arrivato. (MAVAAAAAFFF!)

Sto rivedendo il mio modo di acquistare ed intanto ho disdetto PRIME

avatarsenior
inviato il 28 Marzo 2019 ore 8:48

Post che lascia il tempo che trova.
Amazon non è perfetto, ma non lo è nessun venditore.
Così come non lo è di certo la platea degli acquirenti.

avatarsenior
inviato il 28 Marzo 2019 ore 9:04

Dissento totalmente da quanto affermato nel post di apertura, solo negli ultimi 12 mesi ho comprato svariate decine di oggetti su Amazon e non ho avuto il mimino problema.
In soli due casi ho avuto un ritardo di un giorno, con le scuse di Amazon, anzi, in uno di questi, dove il corriere ha provato a fare il furbo, dichiarando falsamente la mancata consegna presso l'ufficio posta di un grande ente pubblico, sempre presenziato da diversi addetti, ho avuto anche un mese di Prime gratis.
I tempi di consegna dipendono essenzialmente da "chi" vende e da dove si trova la merce.
Se il venditore è direttamente Amazon e la merce si trova nel magazzino italiano, la consegna Prime è in un giorno, anzi, in alcuni casi, Roma e Milano, che io sappia, può avvenire in giornata. Ho comprato pochi mesi fa una sony A7II, ordinata la mattina, consegnata a casa nel pomeriggio.
Se gli oggetti provengono dal magazzino Amazon di altri paesi, la consegna in genere è in due giorni.
Diverso è il caso del Marketplace di Amazon, si tratta di venditori autonomi che si appoggiano ad Amazon, e potrebbero non avere in casa la merce, e quindi la consegna si allunga.
Per le vendite dirette di Amazon ho sempre avuto il tracciamento, anche con l'app sul cellulare, per le vendite effettuate da terzi, qualche volta ho dovuto chiedere il codice tracking.
Naturalmente, per cose di valore molto basso, dove viene effettuata una spedizione per posta ordinaria, il codice non c'è.
Ricordo che quando si effettua un ordine con Amazon, la cifra viene bloccata sulla carta di credito, ma il venditore si vedrà accreditata la cifra solo quando l'oggetto sarà regolarmente arrivato a destinazione.
In ogni caso, le poche volte che ho chiamato il servizio clienti Amazon, sono stati gentili ed efficienti.
E non va così con tutti: mesi fa ho ordinato ad un grosso venditore cinese un accessorio elettronico, siccome il risparmio rispetto ad Amazon era notevole, ho provato.
Arrivato dopo un mese, ma questo già lo sapevo, l'oggetto non da segni di vita.
A questo punto cerco di capire come fare per la sostituzione.
Due mesi di tribolazioni, con decine di messaggi scambiati con una fantomatica Carlotta (sì, anche lei si chiamava così), che mi rispondeva una volta in inglese (improbabile) ed un'altra in italiano (anche peggio), solo per capire "dove" spedire l'oggetto, prima in Cina, poi in Spagna. Un calvario.

avatarsenior
inviato il 28 Marzo 2019 ore 16:01

I materiali mai ricevuti recavano la scritta venduto da amazon, quindi le chiacchiere stanno a zero.

Nelle poche esperienze di acquisto che ho avuto su amazon ho oltrepassato di gran lunga il numero di problemi avuto in anni e anni di acquisti sulla baia, sui siti bannati e in qualsiasi altro luogo di commercio elettronico.

Fermo restando che non capirò come mai ogniqualvolta si raccontano i problemi sofferti con questi "venditori" di grandissima affidabilità salta sempre fuori qualcuno che li difende a spada tratta, come se si fosse messa in dubbio l'onestà della loro mamma o gliene venisse in tasca qualcosa.
Mah...

avatarsenior
inviato il 28 Marzo 2019 ore 16:42

A prescidere dal disservizio subito, è opportuno chiarire alcuni punti, per i prodotti venduti e spediti da amazon.it (per i venditori terzi la questione è invece differente).

1) Il tempo di consegna della merce specificato sul sito è indicativo, in quanto fanno riferimento a delle stime di disponibilità presso i loro magazzini. Inoltre, chi effettua le consegne potrebbe non rispettare i tempi previsti

2) L'addebito avviene solo all'atto della spedizione della merce

3) Esistono tre modalità distinte per effettuare reclami presso il servizio clienti: chat, telefonata o invio di una email.

4) Vi è sempre la possibilità di annullare l'ordine, fino a che non si è ricevuto quanto ordinato, anche mentre il pacco è in fase di spedizione (il corriere lo riconsegna a loro).

Insomma, anche nel caso peggiore si può sempre utilizzare l'opzione 4) e avere il riaccredito di quanto versato in tempi brevi. Che poi non sempre tutto proceda come previsto è vero, purtroppo, ma ciò può capitare con qualsiasi venditore.

A volte mi è capitato che, paradossalmente, il problema del ritardo nell'approvvigionamento della merce si risolvesse annullando l'ordine ed effettuandone uno nuovo.

avatarsenior
inviato il 28 Marzo 2019 ore 20:55

Può succedere che un oggetto dato per consegna un giorno, vada esaurito nel giro di qualche ora dal proprio ordine e quell'ordine passa al magazzino più vicino dove l'oggetto è disponibile. Succede anche più spesso se si ordina di Sabato o di Domenica, perché forse e chiuso... o il controllo magazzino non è operativo (non ne sono certo ma tutti gli ordini fatti a fine settimana e in consegna Lunedì mi sono arrivati il Martedì). A me è successo con una scheda madre. Ordinata un Sabato e in consegna prime il Lunedì invece di lei mi arriva la rettifica... consegna dopo otto giorni e proveniente dall'Austria... Arrabbiato ho chiamato e mi hanno spiegato.

avatarsenior
inviato il 29 Marzo 2019 ore 12:31

@leo_pistone
Ce l'hai con me?

Siccome ho una discreta esperienza di acquisti sulla rete e in particolare su Amazon ho comprato molta roba, senza avere mai problemi, mi sono stupito del tuo primo post.
Ho pensato, vabbè a questo magari gli ha detto male, può capitare ...
Il tuo ultimo intervento invece mi ha profondamente irritato (diciamo così), ma non mi ero sognato di mettere in dubbio la tua onestà, come invece tu hai fatto.

Alla luce di quanto accaduto penso che tu sia un troll, nella migliore delle ipotesi.
Eticamente si possono fare diverse critiche ad Amazon, specie per quanto riguarda il trattamento dei suoi dipendenti, ma sulla precisione del servizio mi sembra che ci sia poco da dire.

buone cose

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