| inviato il 23 Marzo 2019 ore 11:08
Ecco, sostanzialmente il mio pensiero è in linea con quello di Diebu, ed il suo ultimo intervento...
E credo che una fotografia rappresentativa di quel "corto circuito" che si crea in queste situazioni è stata spiegata da Marcolandino! Mia moglie ha origini salentine e ho avuto spesso modo di recarmi in quei luoghi bellissimi, tramonti marini incredibili, paesi bomboniera come Ostuni appunto... Ma se poi ti viene voglia di fare un'alba dolomitica?
Come ha detto Lespauly devi organizzarti un viaggio apposta, sperando che una serie di intrecci astrali te lo faccia andare bene [un pò come chi va in Islanda e trova tempo di m***a] .
Insomma, il luogo di nascita può influenzare il genere che scegli di praticare, oppure spingerti a praticarne uno ma sperare di aver occasione di cimentarti in altro... Come detto io vivo a Roma e [ci credereste?] la street è un genere che non mi attira per niente e mi piacerebbe molto più il paesaggio, tanto che quando torno a casa dai miei [in Umbria] vado sempre a inerpicarmi in qualche bosco o su per qualche monte...
Ma le occasioni sono sempre più rare, gli impegni quotidiani, i costi anche...
Insomma nella vita ci vuole c***, anche per praticare un hobby!
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| inviato il 23 Marzo 2019 ore 11:12
Secondo me incide e come....non solo sulla fotografia e sulle relative possibilità di scatto, ma proprio sulla persona, idee e cultura di ciascuno di noi...tradizioni e pensieri.
@RobBot interessante il tuo punto di vista, spesso si è portati a credere che se non viaggi non ti sposti non potresti riuscire a fotografare cose o soggetti interessanti...quando magari ce li hai dietro l angolo. Ma questo succede anche per beni culturali ad esempio...i tuoi non li apprezzi e la gente viene da fuori a vedere i tuoi posti/beni storici etc.
Seguo cmq con interesse poiché spesso è una domanda che mi faccio tra me e me.
Io abito a Corigliano Calabro sull Jonio, a circa un ora ho il Parco del Pollino molto wild o la Sila, a 5 minuti dal mare dove trovi pescatori, mercato del pesce e delfini se sei fortunato...albe sul mare, etc. A 2 minuti dal borgo antico con il castello e dei vicoli molto particolari...ma ad esempio manca il lato urban di una metropoli (la più vicina è Napoli) per il resto davvero non posso lamentarmi.
Mare montagna campagna e centro storico |
| inviato il 23 Marzo 2019 ore 11:14
Se nasci a Firenze (per fare un esempio) respiri arte da subito, ti abitui al bello, all'assoluto non al relativo. Sviluppi il gusto, il senso critico.
Se vivi in un posto che vicino casa ha paesaggi di tutti i tipi e meravigliosi sei avvantaggiato per le foto.
Naturalmente devi metterci del tuo, le foto non vengono da sole.
Abito in Versilia, ho mare, Apuane, paesini, scorci di tutti i tipi. Il Massaciuccoli con tanti uccelli, gli aironi e le poiane posso andare a fotografarli partendo da casa a piedi etc.
Faccio belle foto ? No. Purtroppo non sono un "artista"
Ma se uno è capace, abitare vicino a posti belli aiuta. Aiuta assai. |
| inviato il 23 Marzo 2019 ore 11:45
è tutto relazionato alle idee e alla fantasia.
al di là di limiti oggettivi, anche uno che abita in un paese della Basilicata può fare street per tutta la vita.
pensa a quei poveracci che spendono migliaia di euro par fare viaggi e tornare con la foto del santone o del solito bambino con gli occhioni, credendo di aver scattato chissà quali capolavori.
la fotografia sta nella mente non nei luoghi. |
| inviato il 23 Marzo 2019 ore 11:52
Come qualcuno ha già detto credo che contino molto di più le idee che il luogo in cui si vive. Poi ovviamente dipende dal tipo di fotografia che piace a ciascuno di noi. A me ad esempio piacciono i paesaggi nordici e le fotografie di animali, quindi per questi soggetti ogni anno mi regalo un viaggio specifico per l'uno o l'altro soggetto. Se parliamo però di opportunità fotografiche date dal luogo in cui si vive, non esiste posto al mondo che non offra spunti interessanti.
@ArinZ, tu che vivi a Roma, hai sicuramente migliaia di soggetti ed opportunità per far foto, ma allo stesso tempo io che vivo a Pavia ne ho, seppur diverse. |
| inviato il 23 Marzo 2019 ore 11:57
si fotografa ciò che si ha.
in primo luogo le proprie idee.
morale: il luogo dove si vive non conta nulla. nè in fotografia nè per qualunque altra cosa.
oddio... stare su un faro in mezzo all'oceano artico e ti viene una dissenteria fulminante e l'ospedale più vicino è a 2 giorni di elicottero.. ok.. non è il massimo.
ma di base il luogo dove si vive non ha la minima incidenza su quello che si fa, si diventa, si è ! |
| inviato il 23 Marzo 2019 ore 11:58
A mio parere il luogo di abitazione incide molto sulle foto paesaggistiche o simili e molto meno in altri ambiti tipo sport o ritratti. Per esempio io abito in Liguria vicino al mare e mi reputo fortunato per le foto paesaggistiche di borghi marinari ovviamente,ma anche per la montagna siccome in 1 o 2 ore raggiungo montagne anche importanti.
Ma se io fossi appassionato di foto sportive dovei girare i palazzetti di diverse città seguire i meeting di atletica,raggiungere le varie piste per auto o moto.
Secondo me la fotografia è anche spostamento perché oggi le ispirazioni le troviamo sui siti come questo o sui social. Poi dove sta scritto che dobbiamo sfornare una foto alla settimana da postare in giro? |
user81826 | inviato il 23 Marzo 2019 ore 12:15
Ho riflettuto molte volte su questa cosa e ritengo essenziale vivere in un posto dove mi trovo bene; la fotografia ne deriva di conseguenza e se mancano le opportunità si può cercare di ovviare con dei viaggi (sempre risorse economiche e temporali permettendo).
Io non ce la farei mai a vivere in una città caotica come Roma, mentre vivrei volentieri in un piccolo paesino od in una piccola città del Friuli, per fare un esempio con posti visitati negli ultimi anni e citati sopra, e questo indipendentemente da quanto sia per me "fotografico" un luogo.
Quello che voglio dire è che se in un posto vivo bene il piacere di fotografare viene di conseguenza, mentre se in un posto vivo male, anche se fotograficamente parlando interessante, una volta passata la curiosità iniziale per i nuovi soggetti perdo l'emozione della fotografia.
Questo vale per me e per il mio modo di sentire la fotografia attualmente, molto legata a quello che mi fa stare bene più che al "potenziale fotogenico". |
| inviato il 23 Marzo 2019 ore 12:18
Sono d'accordo. Quello che ho scritto io si riferisce al paesaggio.
Se uno vuole fare foto di moda immagino che Milano sia da preferire. |
| inviato il 23 Marzo 2019 ore 12:19
Se mi piace lo still life? |
| inviato il 23 Marzo 2019 ore 12:23
“ Se mi piace lo still life? „
....in tenda (bianca) ovunque vuoi  |
| inviato il 23 Marzo 2019 ore 12:32
Come fate a dire che, ad esempio, uno che ama la foto di paesaggio (tanto per fare un esempio a me caro) e vive in un luogo che gli consente di fotografare un certo genere di paesaggio ogni giorno (incontrando diverse condizioni meteo, di luce, stagiknali, ecc.) non è avvantaggiato rispetto a chi si può recare in quei luoghi solo una volta l'anno in una viaggio/vacanza?
Vivere in quei luoghi gli dà anche la possibilità di esplorarli bene e individuare posti meno battuti rispetto a quelli più conosciuti.
Poi certo che ogni luogo (o quasi) offre possibilità fotografiche, ma appunto, si torna alle due possibilità che ho detto:
- sei influenzato dal luogo nella scelta del genere: nasci in montagna fai paesaggi di montagna; nasci in città fai foto urbane, ecc. (solo esempi);
- non ti lasci influenzare dal luogo perché la tua passione per altri generi è più forte, ma hai meno possibilità, più difficoltà, maggiori costi, meno occasioni....
Insomma, il luogo conta, e come se conta...! Il luogo ti può influenzare o limitare, ma in un modo nell'altro decide per te. |
| inviato il 23 Marzo 2019 ore 12:33
Dove si nasce non è decisivo, per fotografare ci vogliono SOLDI E TEMPO. |
| inviato il 23 Marzo 2019 ore 12:34
Dove si nasce non è decisivo, per fotografare ci vogliono SOLDI E TEMPO. |
| inviato il 23 Marzo 2019 ore 12:35
Ma anche no! Dopo qualche anno che fai quei luoghi ti stanchi!
Come ci si abitua a tutto! |
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